lunedì 2 novembre 2015

Principesse dimenticate o sconosciute di Rebecca Dautremer

Voglio parlarvi di un'illustratrice francese, Rebecca Dautremer, che ha iniziato la sua carriera negli anni Novanta e che è ormai diventata una degli artisti attualmente più conosciuti.
In questo post tratterò uno dei suoi libri illustrati, scritto da Philippe Lechermeier (con cui ha collaborato nella creazione anche di altri volumi), edito nel 2004 in Francia e arrivato nelle nostre librerie nel 2005 col titolo di "Principesse dimenticate o sconosciute".

Sopra: La copertina del libro"Principesse dimenticate o sconosciute" di Rebecca Dautremer, con la principessa Ermellina in primo piano, prima che perdesse un occhio.

Questo è prima di tutto un libro che tratta, come riferisce il titolo, di Principesse, ma non principesse qualsiasi, di quelle che le bambine sono abituate a trovare nei libri illustrati. Le principesse che la Dautremer illustra non sono quelle solite delle fiabe, di queste nessuno di noi ha mai sentito parlare, sono, per l'appunto, sconosciute, oppure semplicemente sono state dimenticate.
Vi è ad esempio la principessa Sprofondina, appartenete alla famiglia dei re fannulloni, la quale non fa nulla, semplicemente dorme (un po' come ha fatto Aurora de "La Bella Addormentata nel bosco", queste due, tra l'atro, secondo il testo sarebbero imparentate.)
C'è poi la principessa Esperanta de' Quatrocchi, che legge "Tutto ciò che le capitata a tiro" e "Si esprime in rima, parlando soltanto in versi e conosce il dizionario a memoria"; la principessa Badabum, nota in tutte le corti d'Europa per la sua goffaggine; oppure la principessa Indovina D'Estin, più piccola della maggior parte delle principesse, ma in grado di vedere il futuro (ma solo quello del giorno dopo).
Vi sono poi, ancora, le principesse Ding e Dong, sue gemelle siamesi; oppure la principessa Ermellina che ama condannare la gente al patibolo, ex amazzone, fu ferita in battaglia per cui ora ha un occhio solo.
Queste sono solamente alcune delle principesse che ci verranno presentate nel libro e, come potete leggere, sono tutte alquanto insolite e peculiari, tanto che l'editore, quando la Dautremer gli propose l'idea per la realizzazione del volume, temeva che quest'ultimo non avrebbe venduto abbastanza a causa delle peculiarità delle protagoniste (una principessa con una benda sull'occhio non è molto comune).
Questo testo non presenta solamente delle principesse, ma tratta anche dei loro oggetti d'uso quotidiano (ad esempio la culla, i gioielli ... ), dei luoghi in cui abitano o che frequentano,  dei loro pasti, dei loro animali domestici e delle piante che coltivano.
Il manuale si conclude inoltre con una guida pratica su tutto ciò che bisogna sapere sulle principesse e con un test per farci scoprire quale principessa siamo, nonché un a serie di proverbi e di lessico principesco.

Parlerò ora delle illustrazioni realizzate, come ho detto, dalla Dautremer. Bisogna dire che il suo è uno stile originale, particolare e inconfondibile, ricercato, raffinato ed elegante. L'artista riesce ad infondere ad ogni personaggio la sua unicità grazie anche a particolari scelte di prospettiva, di stile e di abbigliamento; tali scelte non riguardano solo il personaggio, ma anche l'ambiente che lo circonda.


Sopra: Nella prima immagine si può osservare la particolare scelta riguardante la fisionomia  e l'abbigliamento della principessa Fasollà (primo violino dell'orchestra della corte reale, dotata di voce cristallina, che non parla, ma canta). Nella seconda si può notare la cura nella realizzazione dell'intero ambiente in cui si trova la principessa Capricciosa (di cui si vedono appena la testa e le mani).

I colori di alcune tavole sono molto accesi e vividi, mentre quelli di altre sono più tenui (ad esempio quelle in cui dominano i verdi e gli azzurri) e su toni meno brillanti e a talvolta anche cupi, in base all'atmosfera e al tipo di principessa che l'autrice ha illustrato.


Sopra: Alcune tavole hanno colori molto vividi e brillanti, come quella della principessa Ammiramitù (in alto a sinistra), i colori di altre invece sono più tenui e meno accesi, come nella tavola della principessa Rospetta sui toni dell'azzurro (in alto a destra) e altre tavole ancora hanno anche colori piuttosto cupi, come quella della principessa Notte (in basso al centro). Come si può vedere la scelta dei colori dipende dalla personalità e dal tipo di principessa che l'illustratrice va a rappresentare (a una principessa che si chiama Ammiramitù e che ama indossare i vestiti più eccentrici si addicono colori brillanti con fantasie variegate, mentre la principessa Notte non può non richiamare tinte più scure e cupe).

Per quanto riguarda l'edizione, "Principesse dimenticate o sconosciute"  ha 91 pagine e un'altezza di 30,9 cm per una lunghezza di 27,8 cm. È stata edita in Italia dalla Fabbri Editori e poi, dal 2013 dalla Rizzoli al costo di 22 euro (anche se attualmente il costo è aumentato a 24).
L'attuale edizione francese costa invece 10,50 euro, ma ha delle dimensioni minori (17,3 cm x 15,2 cm) ed è edita dalla Gautier Languereau nel 2007 (precedentemente dalla Hachette Livre).

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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