domenica 15 novembre 2015

Storia del bambino buono. Storia del bambino cattivo di Mark Twain e Roger Olmos

Oggi vi parlerò di una storia scritta nel 1865 da Mark Twain e che nel 2012 è stata pubblicata dalla Logos accompagnandola con le illustrazioni di Roger Olmos.

   
Sopra: A sinistra l'immagine della prima di copertina e a destra quella del retro (la quarta di copertina) del libro: "Storia del bambino buono. Storia del bambino cattivo" di Mark Twain e Roger Olmos.

Questo testo scritto da Twain non era indirizzato a un pubblico di giovani, ma di adulti, in quanto rappresentava una feroce e amara satira dello scrittore alla società  americana ipocrita e corrotta del tempo che tendeva a premiare i peggiori anziché i migliori. Il libro voleva inoltre essere una critica anche alla letteratura infantile edificante dell'epoca, piena di bambini ed adulti stereotipati buoni, giusti e saggi.
In questi due racconti incontreremo infatti da un lato Jacob Blivers, che incarna per lo scrittore il bambino buono per eccellenza, e Jim che invece disobbedisce continuamente e trasgredisce alle regole. Il primo: "Obbediva sempre ai suoi genitori, per quanto irragionevoli e assurde fossero le loro richieste e studiava sempre, e non arrivava mai in ritardo alla scuola domenicale". Questo atteggiamento di Jacob è così assurdo fino ad arrivare a volte a essere irragionevole (come lo erano i comportamenti dei bambini buoni e stereotipati dei libri dell'epoca), tanto da apparire ridicolo agli occhi degli altri giovani, che finiscono col crederlo "disturbato". Egli crede alle storie dei ragazzini buoni descritti nei libri che legge alla scuola domenicale e depone in loro la massima fiducia, anche se si era reso conto che questi fanciulli morivano sempre tutti nell'ultimo capitolo.


Sopra: L'immagine di un funerale di uno di questi bambini buoni di cui Jacob leggeva nei libri della scuola, e che alla fine morivano sempre.

Anche Jacob nutre la "nobile ambizione" di figurare in uno di questi testi compiendo le tipiche azioni che i bambini buoni di questi libri sono soliti fare (dire sempre la verità, fare carità ai poveri, sopportare i problemi della vita senza dire niente a nessuno). Certo, al protagonista non piace molto l'idea di dover morire (perché, come ricordo, TUTTI i ragazzini buoni dei libri della scuola domenicale finiscono all'aldilà), ma alla fine se ne fa una ragione e decide pure di scriversi un discorso da recitare in punto di morte. 

Purtroppo per lui la vita reale non è affatto come quella dei libri domenicali, tanto che ogni azione tipicamente buona presente nei suddetti testi, che dovrebbe portarlo a essere ricompensato, finisce invece per procurargli solo disgrazie.
Alla fine, durante una delle sue buone azioni, Jacob rimane ucciso nell'esplosione di una vecchia fonderia, senza avere nemmeno la possibilità di recitare il suo ultimo discorso, e venendo sparpagliato un po' dappertutto.
Passiamo ora a parlare della controparte di Jacob, Jim, il quale, anche se commette continue trasgressioni, non ascolta gli adulti e disubbidisce, sarà sempre molto fortunato, non venendo mai scoperto né sgridato e senza che gli accada niente di brutto. Jim infatti non morirà, ma anzi crescerà e si sposerà mettendo su famiglia (che sterminerà tutta in una notte, con un'ascia), si arricchirà con l'inganno, diventando un rispettato membro dell'assemblea legislativa.

   
 Sopra: Queste due illustrazioni ci mostrano i protagonisti di questa storia narrata da Twain. A sinistra troviamo Jacob, il bambino cresciuto con il modello fornito dai libri domenicali, mentre a destra troviamo Jim, il quale rappresenta invece la controparte di Jacob.

Le illustrazioni, realizzate dal grande artista Roger Olmos sono molto belle, originali e trasmettono molto bene lo spirito e il messaggio dell'opera di Twain. Le immagini presenti nel volume comunicano infatti attraverso vari modi (il colori ed elementi simbolici) ciò che il testo esprime a parole. 
L'illustratore, ad esempio, inserisce spesso in questi disegni degli elementi che hanno evidentemente una forte connotazione simbolica e che non potrebbero apparire invece nella realtà consueta: per mostrare al lettore l'amore che Jacob prova per i libri della scuola domenicale l'artista mostra il bambino pronto ad entrare tramite l'utilizzo di una scala letteralmente nelle pagine di questi volumi, anche se dall'ultima pagina si vede uscire del sangue, a dimostrazione del fatto che i protagonisti di questi libri finiscono sempre per morire; quando Jacob si presenta da un capitano per farsi assumere come mozzo, venendo respinto poiché ha portato come uniche referenze delle belle parole di un insegnante, l'artista ha rappresentato il bambino come un foglio di carta con gambe e braccia; nella scena in cui Jim ruba le mele dall'albero viene rappresentato dall'artista con una testa a forma di mela marcia (con dei vermi all'interno); nell'illustrazione in cui Olmos ci mostra Jim accanto alla madre vediamo la donna dipinta con l'aspetto di un mostro (per rappresentare la vera indole e il vero carattere della signora)....


   

Sopra: Le illustrazioni di Olmos sono ricche di elementi simbolici, ad esempio l'artista rappresenta in questo modo (immagine in alto a sinistra) il desiderio del protagonista di figurare in un libro della scuola domenicale, da notare inoltre il sangue che cola alla fine del testo per indicare la triste sorte che accomuna tutti i protagonisti di questi racconti. Nell'immagine a destra possiamo vedere come Olmos ha disegnato Jim mentre ruba le mele da un albero con una testa a forma di mela con dei vermi, per mostrare al lettore la mente marcia di questo personaggio. Nell'illustrazione più in basso al centro vediamo invece come l'artista ha rappresentato con l'aspetto di un mostro la madre del protagonista cattivo, per indicare il brutto carattere della donna.

Le illustrazioni di Olmos hanno dei colori intensi, talvolta accesi luminosi e talvolta più scuri e cupi (in base alla scena rappresentata), in alcune scene sono inoltre presenti sia colori caldi che freddi. Dei colori che contribuiscono a dare al disegno un aspetto incisivo e concreto.e 


Sopra: Jacob rimprovera un bambino cattivo che ruba mele da un albero, e che nei libri domenicali finisce per rompersi un braccio mentre scende dalla pianta. In questo caso però il bambino cade, ma sopra il protagonista, per cui è quest'ultimo alla fine a spezzarsi un arto.Notare la presenza, in quest'immagine, sia di colori caldi (la mela) che freddi (il cielo, l'erba).

L'intero libro è un'evidente critica alla società corrotta dell'epoca e alla letteratura stereotipata e falsa dei libri per l'infanzia. Lo stile dell'artista Roger Olmos, molto particolare e facilmente riconoscibile (e anche un po' tetro), è in grado di colpire immediatamente (a volte anche in maniera un po' brutale) coloro che guardano le sue suggestive immagini, riuscendo a evocare nelle persone emozioni complesse. Le sue illustrazioni sono molto adatte a rappresentare i testi di Twain, essendo ricche di elementi simbolici che ben colgono il messaggio dei testi.

Questo libro è suddiviso in due parti: nella prima viene raccontata la storia del bambino buono, mentre nella seconda, girando il testo, possiamo leggere quella del bambino cattivo. Quest'opera
è stata edita della Logos, ha la copertina rigida, ha 48 pagine, misura 24,6 cm d'altezza e 19,6 cm di lunghezza ed è stata pubblicata nel 2012 al costo di 17 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. 
Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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