domenica 25 ottobre 2015

The Gashlycrumb tinies di Edward Gorey

In questo post parlerò di un'opera di un illustatore statunitense nato nel 1925 e morto nel 2000: "The Gushlycrumb Tinies" di Edward Gorey, conosciuto in Italia come: "I piccini di Gushlycrumb".
In questo libro l'autore ci presenta 26 differenti morti infantili i cui protagonisti hanno l'iniziale del nome che corrisponde ciascuna a una lettera dell'alfabeto, in una sorta di macabro abecedario.

Sopra: La copertina del macabro e umoristico abecedario in rima baciata di Edward Gorey.

A ogni pagina corrisponde un'illustrazione in bianco e nero che immortala l'imminente o già avvenuta dipartita, accompagnata da una didascalia che la spiega o la predice.
Sebbene l'argomento sia piuttosto macabro l'intera opera è accompagnata da un certo umorismo, basato sull'esagerazione dei luoghi comuni e sulla presa in giro delle paure dei genitori, nonché sulle molteplici e variegate morti di questi bambini immaginari: dalle più banali come quella di Ernest soffocato da una pesca, a quelle più cruenti come quella di Kate colpita da una scure, a quelle più assurde e surreali come quella di George scomparso sotto un tappeto o di Neville morto di noia.

  
Sopra: Le immagini che raffigurano le imminenti morti di Ernest e Neville, dal banale al surreale.

Come ho detto sopra la varietà  e i tipi di disgrazie che capitano a questi ragazzini sono davvero molteplici: oltre a quelle descritte precedentemente, alcune per esempio sono causate da incidenti, reali (come quella di Amy che cadde dalle scale; o di Ida annegata in uno stagno) oppure piuttosto assurdi e improbabili (come quella di Una, scivolata in un tombino). Altre ancora sono morti dovute a veri e propri omicidi (come quella della già citata Kate colpita da un'ascia, oppure quella di Hector, strangolato da un criminale).

  
Sopra: Le morti di Ida ed Hector, la prima rappresenta un possibile incidente e l'altra un vero e proprio omicidio.

Questi decessi, come ho già detto, vengono rappresentati come un'esagerazione di luoghi comuni e delle paure dei genitori: da quelli più probabili e realistici (in verità non molte nel libro), come la morte della già citata Ida che annega in uno stagno, a quelli possibili ma alquanto improbabili come i decessi di Desmond che muore cadendo da una slitta o di Ernest soffocato da una pesca,  a quelli più improbabili e assurdi come la morte di Fanny prosciugato da una sanguisuga o di Zillah, che ha bevuto troppo gin.

Sopra: Gorey illustra un'improbabile causa di morte per un bambino: l'abuso di gin.

In questo libro non posso non notare un richiamo a un'opera scritta dal Dott. Hoffmann nel 1845: "Struwwelpeter", con l'intendo di prendere in giro i libri educativi e moraleggianti dell'epoca (anche se ancora oggi è da molti considerata essa stessa un'opera educativa). Tale opera giunse in Italia 1882 col titolo "Pierino Porcospino". Questo libricino è una raccolta di dieci filastrocche che narrano di altrettanti bambini disubbidienti e delle loro tristi e tragiche vicende, come quella accaduta a Paolinetta che gioca con i fiammiferi senza permesso e finisce bruciata viva, oppure quella di Gasparino che si rifiuta di mangiare la minestra e così muore di fame dopo 4 giorni. Queste storielle in rima, che per la loro assurdità finiscono col diventare quasi comiche, volevano prendere in giro i libri in cui era presente un'educazione autoritaria, estremizzandola.
L'opera di Gorey naturalmente è del tutto priva di messaggi formativi, ma presenta, a mio parere, alcuni  elementi in comune con "Struwwelpeter", come, in particolare, il fatto di presentare morti infantili.

  
Sopra: Non si può non notare una certa somiglianza tra le due situazioni, sebbene l'illustrazione a destra (quella di Gorey) sia priva di intenti didattici.

Parliamo ora invece del testo e della traduzione. Come ho già detto l'intero libro è composto da brevi e semplici versi in rima baciata che svolgono la funzione di chiarire o predire ciò che accade nell'immagine, è quindi importante che la traduzione sia il più possibile fedele al testo originale di Edward Gorey.
Per quanto riguarda la traduzione della versione italiana in alcune parti è buona, alcuni esempi sono questi:
Es. 1) Versione italiana: "A per Amy, che cadde dai gradini".
          Versione originale: "A is for Amy who fell down the stairs".
Es. 2) Versione italiana: "D è per Desmond, caduto da una slitta".
           Versione originale: "D is for Desmond thrown out (buttato fuori) of a sleigh (slitta)".

In altre la traduzione è abbastanza fedele, anche se non proprio perfetta, come ad esempio in queste parti:
Es 1) Versione italiana: "B è per Basil, assalito dai plantigradi (creatura che cammina appoggiando tutta la pianta del piede sul terreno, ad esempio gli orsi, ma anche conigli, canguri, topi ...)".
         Versione originale: "B is for Basil assaulted by bears".
Es 2) Versione italiana: "R è per Rhoda, imprudente col cerino".
         Versione originale: "R consumed by a fire".

In altre parti invece la traduzione si allontana troppo dalla versione originale, come in questi esempi:
Es 1) Versione italiana: "G è per George, che sparì sotto una stuoia".
         Versione originale: "G is for George smothered (soffocato) under a rug (tappeto)".
Es 2) Versione italiana: "P è per Prue, ucciso, pensa te, da uno spintone".
         Versione originale: "P is for Prue trampled (calpestato) flat in a brawl (rissa)".

Sopra: George, che sparì sotto una stuoia, oppure, come scritto nella versione originale, fu soffocato da un tappeto.

Per quanto riguarda le illustrazioni, sono tutte realizzate in bianco e nero ed accompagnate da una breve strofa che spiega quanto accade nell'immagine o (più spesso) ciò che accadrà. Edward Gorey mostra, attraverso le sue opere, i bambini (raffigurati di piccole proporzioni e indifesi) immortalati in istanti precisi e significativi, prima, durante o subito dopo il loro decesso attraverso uno stile macabro, surreale e malinconico.
L'illustratore sfrutta al meglio l'utilizzo dei bianchi e neri per mettere in risalto differenti elementi nella scena. In molte tavole, infatti, è presente uno sfondo scuro e l'unico elemento chiaro nella scena è il bambino, per cui l'attenzione si concentra immediatamente su quest'ultimo (vedere ad esempio le tavole di Amy, Ida, Ernest e Rhoda).
In altre, invece, è il paesaggio a rimanere per la maggior parte chiaro e nella scena vengono scuriti alcuni elementi, solitamente un paio, che possono essere il bambino e un elemento del paesaggio o la causa di morte (vedere ad esempio le tavole di Basil, Desmond caduto da una slitta, Hector, o di Kate).

Sopra: In questa illustrazione il paesaggio è quasi del tutto bianco e gli unici elementi scuri sono il bambino e la slitta.

In altre ancora tutto appare quasi monocromatico, tanto che il piccolo protagonista della scena e lo sfondo si confondono, senza che nessuno dei due risalti, facendoli percepire come una cosa sola (vedere ad esempio le tavole di James, Quentin affondanto in un pantano o di Winnie intrappolata nel ghiaccio).

Sopra: In questa illustrazione il bambino protagonista e lo sfondo quasi si confondono in quanto nessuno dei due elementi viene fatto risaltare troppo rispetto all'altro.

Per quanto riguarda le edizioni, entrambe hanno 64 pagine, una copertina rigida, e le loro dimensioni sono di 13,8 cm d'altezza e 15,6 cm di lunghezza.
L'editore dell'edizione italiana (del 2013) è dell'Adelphi, mentre l'editore di quella inglese attuale (che è una ristampa del 1998) è la Houghton Mifflin Publishing Company.
Questa edizione costa 14 euro, mentre quella in inglese 10$ (circa 9,07 euro). Trovo che il prezzo dell'edizione in inglese sia più appropriato per un libricino di queste dimensioni e con pagine non a colori, il prezzo dell'edizione italiana per cui è un po' alto, anche contando il fatto che hanno tradotto il testo, che comunque è piuttosto breve, dovendo tener conto delle rime.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcuna intenzione di violare il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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