lunedì 1 maggio 2023

Le altre Cenerentole: il giro del mondo in 80 scarpe di Vicionio Ongini e Chiara Carrer

"Le altre Cenerentole: il giro del mondo in 80 scarpe" scritto da Vicionio Ongini e illustrato da Chiara Carrer è una raccolta di 4 fiabe, tutte versioni alternative della più famosa "Cenerentola" di Perrault, provenienti da diversi paesi del mondo.
 
 
Sopra: A sinistra l'edizione più vecchia (del 2009) di questo libro, a destra quella più recente (del 2011).

Come scritto verso la fine del volume: "La scarpa più famosa del mondo è la scarpetta di vetro di Cenerentola. Ma questa è solo una delle tantissime scarpe consumate da Cenerentola nei suoi viaggi per il mondo. Perchè non c'è solo la storia di Cenerentola, ce ne sono 345!".
Sebbene infatti la versione più famosa di questa fiaba sia quella scritta da Perrault nel 1696 per la corte di Luigi XIV (complice anche il fatto che essa sia la versione trasposta da Walt Disney nel 1950), in realtà essa non è affatto l'unica. 
La storia che accomuna queste fiabe è: una ragazza, solitamente orfana di madre, non può recarsi a una festa perché un'altra donna (matrigna, madre cattiva o parente) glielo impedisce; interviene in suo aiuto un aiutante magico che le dà la possibilità di recarsi al ballo, fornendole tra le altre cose degli abiti e delle scarpe adatte. Dopo essersene andata dal ballo la fanciulla perde una scarpa, che diventerà l'oggetto che consentirà al nobile e/o ricco ragazzo di turno di ritrovarla e sposarla.
In diverse versioni comunque le scarpe possono assumere fogge e materiali differenti, a seconda della cultura, della moda e dell'epoca: in Perrault è di vetro (ma sembra che ciò sia dovuto ad un errore di traduzione, in realtà avrebbe dovuto essere di velluto), nei Grimm è dorata, in quella di Basile ("Gatta Cenerentola") è una pianella (una sorta di zoccolo con un'altissima zeppa di legno), in un'antica versione cinese trascritta nell'Ottocento d.C la protagonista indossa dei sandali d'oro, una Cenerentola dei Balcani invece ha delle babbucce, quella araba degli zoccoli d'oro, quella del Tibet degli stivaletti di pelliccia...
Questo volume contiene 4 versioni della fiaba di Cenerentola:
  1. La Cenerentola Cinese e del Vietnam: quando la madre di Tam mure il padre si risposa con una donna e ha un'altra figlia di nome Cam, che però non è bella come la primogenita. Un anno c'è un grande raccolto e viene organizzata una festa a cui la matrigna proibisce a Tam di andare finchè non avrà contato tutti i chicchi di riso del raccolto. In aiuto della ragazza arrivano dei passeri, così lei può recarsi al ballo con dei vestiti, un cavallo e dei sandali d'oro spuntati da una lisca di pesce. Al ballo viene notata dal figlio dell'imperatore che la ritrova (e sposa) grazie al sandalo che aveva perso in uno stagno
  2. La Cenerentola dei Balcani: la madre di una ragazza si trasforma in una mucca, così il padre si risposa con una vedova che ha già una figlia. Gelose della bellezza della ragazza le assegnano compiti difficili che lei porta a termine grazie all'aiuto della mucca, che però viene fatta uccidere. La matrigna e la sorellastra si recano a messa, dando a Mara un compito impossibile, ella però viene aiutata da due colombe, così può andare in chiesa (con il vestito donatole dalla mucca morta), dove viene notata dal figlio dello zar. Finita la messa Mara perde una babbuccia, che il figlio dello zar farà calzare a tutte le donne dell'impero, finché non la trova e la sposa.
  3. Cenerentola araba: un pescatore si risposa con la vicina di casa, che ha una figlia anche lei. Quando le due vanno a vivere a casa del pescatore iniziano a trattare male la figlia del pescatore. Un giorno la bambina salva un pesciolino rosso, passa il tempo e la figlia del mercante della città si sposa e, prima del matrimonio, organizza una festa, a cui alla protagonista viene proibito di andarci. Il pesce aiuta la ragazza consegnandole un pettine e degli zoccoletti d'oro e un vestito verde. Mentre scappa dalla festa, prima che la matrigna torni a casa, perde uno zoccoletto vicino ai giardini del re, che viene trovato dal figlio di quest'ultimo. Il principe inizia a provarlo a tutte le ragazze, finché non trova la figlia del pescatore e la sposa.
  4. La Cenerentola della Sardegna: Un re dona alla moglie un anello cosi che, se lui fosse morto prima di lei, lei avrebbe potuto sposare l'uomo a cui stava bene quell'anello. La regina invece dona al marto un paio di scarpe, così che il marito avrebbe potuto sposare la donna che avrebbe saputo calzare quelle calzature. Quando la regina muore prima del re, dopo un anno questi inizia a cercare una nuova moglie, peccato che le scarpe calzano perfettamente solo a sua figlia. La ragazza, che non vuole sposare il genitore, fugge dopo essersi fatta regalare dal padre quattro abiti: tre bellissimi e uno fatto di sughero. Mentre scappa incontra un principe, a cui dice di chiamarsi Ottighina, che la assume per badare alle galline. Quando il principe dà un ballo Ottighina ci si reca con i suoi splendidi abiti, ma si fa seguire dal principe che scopre che vive nel pollaio. Il principe capisce che la bella ragazza è Ottighina e si finge malato per farsi preparare da lei una fregola; quando la fanciulla entra nella sala da ballo con le scarpe e il vestito di sughero si toglie quest'ultimo rivelandosi nella sua bellezza.
 
 Sopra: Due pagine della fiaba "Quando Budda portava i sandali", la versione Cinese e vietnamita di Cenerentola, che vede per protagonista una ragazza di nome Tam.
 
Le storie sono accompagnate dalle illustrazioni di Chiara Carrer, che sono molto particolari ed originali, sicuramente non sono i disegni che ci si aspetterebbe accompagnassero delle fiabe. Carrier possiede infatti uno stile che non potrei definire propriamente bello, non almeno secondo i canoni comuni, in quanto i personaggi hanno un aspetto piuttosto sgraziato, ma che sicuramente è molto originale, un po' astratto. 
L'artista traccia le sue figure in modo semplice, con pochi tratti netti e decisi; ad esempio i capelli dei personaggi sono fatti con delle linee rette poste una accanto all'altra. TAlvolta l'artista disegna alcuni elementi come se li avesse realizzati un bambino, come gli alberi che hanno un tronco e i rami visibile sopra le chiome tracciate come un semplice cerchio.
I corpi dei personaggi e diversi elementi dello sfondo sono lasciati in bianco e nero, e spesso anche gli sfondi sono completamente bianchi. Le tavole tuttavia presentano qualche elemento colorato, come ad esempio gli abiti dei personaggi ed elementi naturali quali gli animali, cespugli, le chiome degli alberi...
Solitamente gli elementi colorati sembrano essere dei ritagli di carta colorata applicati sopra i disegni a matita realizzati dall'artista, come in una sorta di collage, il che rende ancora più particolare le immagini ella Carrier.
Tali immagini servono a rappresentare scene narrate nelle storie e i relativi personaggi, come ad esempio le varie protagoniste di questi racconti, oppure le loro matrigne e sorellastre.

 
 
 
Sopra: Le illustrazioni di Chiara Carrer, che sono molto particolari ed originali, uno stile che non potrei definire propriamente bello, non almeno secondo i canoni comuni, in quanto i personaggi hanno un aspetto piuttosto sgraziato, ma che sicuramente è molto originale, un po' astratto, in cui predominano il bianco e il nero, con solo qualche tocco di colore.
 
"Le altre Cenerentole: il giro del mondo in 80 scarpe" scritto da Vicionio Ongini è un'interessante raccolta che riunisce 4 versioni alternative della più famosa "Cenerentola" di Perrault, provenienti da diversi paesi del mondo.
Esse sono accompagnate dalle illustrazioni di Chiara Carrer che sono molto particolari ed originali, in uno stile che non potrei definire propriamente bello, non almeno secondo i canoni comuni, in quanto i personaggi hanno un aspetto piuttosto sgraziato, ma che sicuramente è molto originale, un po' astratto. 
Il libro è interessante per coloro che vogliono scoprire qualche nuova versione alternativa della fiaba di Cenerentola, anche se in realtà l'ultima, quella della Sardegna, è più una variante della fiaba di "Pelle d'asino" di Perrault piuttosto che di "Cenerentola".
Il volume mi ricorda decisamente l'opera della Donzelli "La più bella del reame: Biancaneve e altre 21 storie di madri e figlie" di Maria Tatar e illustrato da Cinzia Ghigliano, in cui venivano raccolte più versioni (ventuno) della fiaba di "Biancaneve" (fiabe cioè in cui c'è un conflitto tra due figure femminili, una giovane e l'altra più vecchia, a causa della bellezza). Questo volume della Donzelli era più completo, e sarebbe carino se la casa editrice facesse una cosa analoga anche con "Cenerentola", in quanto questa fiaba conta sicuramente più delle 3/4 versioni contenute in questa raccolta di Ongini. 
Pur non essendo molto completo questo libro può comunque rivelarsi carino e interessante per venire a conoscenza di qualche versione alternativa della fiaba di Cenerentola.
 
Questo libro è stato edito nel 2009 dalla Sinnos Editrice; ha 52 pagine, una copertina flessibile, misura 20,9 cm d'altezza e 20,5 cm di lunghezza e costa 15 euro.

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