venerdì 15 agosto 2025

Matilda di Roal Dahl

"Matilda" è uno tra i romanzi più famosi scritti da Roal Dahl, accompagnato dalle illustrazioni di Quentin Blake, che vede come protagonista Matilde, una bambina di 6 anni che si ritrova a lottare contro una famiglia che non la capisce e contro una preside davvero pericolosa e manesca.
 
  
Sopra: Le copertine di varie edizioni di questo romanzo. Quella a sinistra è l'edizione che ho io che è del 2016, quella centrale è del 2008, mentre quella a sinistra è del 1995.
 
Matilde è una bambina unica e geniale: ha imparato a leggere a tre anni, e a quattro ha già divorato tutti i libri della biblioteca pubblica. "Non è carino che i genitori trattino dei figli comuni come croste o calli, ma è ancora peggio se il bambino in questione è fuori dal comune, ossia geniale e sensibile. E Matilde era entrambe le cose. Soprattutto, possedeva una mente così brillante e vivace, e imparava così in fretta, che le sue capacità avrebbero dovuto risultare evidenti anche per i genitori più tonti. [...]
Il giorno in cui suo padre rifiutò di comprarle un libro, Matilde andò a piedi sino alla biblioteca pubblica del paese, da sola. Appena arrivata si rivolse alla bibliotecaria, la signora Felpa, e chiese se poteva sedersi un po' a leggere. La signora Felpa, piuttosto stupita di vedere una bambina così piccola non accompagnata da un genitore, le rispose che era la benvenuta. [...] Da quel giorno, appena sua madre usciva, matilde faceva una passeggiatina fino alla biblioteca. Ci metteva solo dieci minuti e poi, tranquillamente seduta, trascorreva due ore meravigliose in un angolo accogliente e quieto, divorando un libro dopo l'altro.
La bambina possiede una mente così geniale e vivace da allontanarla dal resto della famiglia che possiede ideali e abitudini molto differenti. Il padre Enrico, infatti, vende automobili usate e inganna continuamente i suoi clienti, manomettendo il contachilometri e usando della segatura come rimedio all'usura del cambio; la madre trascorre tutto il suo tempo guardando telenovele in tv e giocando a bingo, hobby che la porta a lasciar sola Matilde tutto il pomeriggio. Il fratello Michele sembra assecondare il volere dei genitori, ascoltando con attenzione i discorsi del padre per una futura messa in pratica.  
Quando Matilde inizia la scuola si trova davanti a una nuova avventura: da un lato c'è l'incontro con la signorina Dolcemiele, la sua maestra, che riconosce sin dal primo istante l'intelligenza straordinaria di Matilde, assegnandole, durante le lezioni, attività avanzate per impedirle di annoiarsi, e più tardi si rende conto di come i coniugi Dalverme non capiscano la figlia e sottovalutano l'istruzione. 
Dall'altro lato però Matilde conosce la preside della scuola, infatti nel frattempo la bambina ha modo di vedere come la direttrice della scuola, la signorina Spezzindue, detesti i bambini e trovi i modi più violenti e incredibili di punirli: ad esempio per punire gli alunni si diverte a rinchiuderli in un armadio pieno di chiodi, lo Strozzatoio, o li usa per allenarsi al lancio del martello olimpionico. Lampante è un momento in cui vede una ragazzina con le trecce e la lancia in aria afferrandola per i capelli, come se fosse un martello olimpionico, perchè la preside detesta le trecce.
La signorina Dolcemiele prova a dire alla preside della straordinaria intelligenza della bambina, ma la Spezzindue non le crede, pensando che voglia solo liberarsi di un elemento scomodo della classe, così Matilde è costretta a rimanere in prima. Nonostante la maestra le dia dei libri apposta per lei da leggere Matilde si annoia talmente che inizia a sviluppare delle capacità psico cinetiche, diventando in grado di muovere gli oggetti con la forza del pensiero. Come deciderà di usare Matilde questi poteri? Poteri che potrebbero cambiare le sorti di molte persone.
 
 Sopra: Due pagine interne tratte dall'inizio del quarto capitolo, dove a sinistra vediamo il titolo del capitolo e i testi, mentre a destra c'è un'illustrazione di Blake che mostra Matilda che prende il cappello del padre per fargli uno scherzo.
 
La storia è accompagnata dalle illustrazioni del rinomato Quentin Blake, disegnatore, illustratore e scrittore britannico, famoso nel mondo per le sue illustrazioni particolari di libri per bambini e ragazzi, ha infatti disegnato più di 300 libri, e ha ottenuto un successo internazionale proprio grazie ai disegni presenti nei libri di Dahl.
Lo stile di Blake si adatta infatti molto bene ai testi di Dahl, ironici e irriverenti, poiché esso è molto sbarazzino, con personaggi e ambienti disegnati in modo rapido con l'inchiostro nero, dal tratto molto tremolante. Diciamo che i personaggi di Blake non hanno un aspetto propriamente "bello" da vedere, ma sicuramente molto espressivo, originale e vibrante.
Le immagini presenti nella raccolta sono abbastanza numerose e ve ne sono sia a pagina intera che in mezzo ai testi. Entrambe rappresentano vere e proprie scene narrate nei testi, visto che anche i disegni in mezzo ai testi di solito sono abbastanza grandicelli, come: Matilde che prende di nascosto il cappello di suo padre dall'appendiabiti, lei che legge in biblioteca, lei che alza la mano mentre si trova in classe della signorina Dolcemiele, la Spezzindue che lancia una bambina della scuola con la tecnica del lancio del martello, Matilde assieme alla sua famiglia mentre guardano la tv mentre mangiano, le a casa della signorina Dolcemiele, ecc... 
I disegni svolgono sicuramente una funzione di supporto durante la lettura aiutando i lettori a visualizzare le scene di cui leggono e a vedere anche come sono fatti personaggi, con una Matilde raffigurata come una bambina piccolina e graziosa, la Spezzindue come una donnona molto alta e dalla struttura fisica robusta, che non sorride mai, la signorina Dolcemiele come una donna magrolina ed esile con un volto dai tratti delicati e i capelli biondi.
 

 

  
 Sopra: Alcune delle illustrazioni in bianco e nero opera di Blake che si trovano all'interno della storia e la illustrano.
 
"Matilda" di Roal Dahl è un bel romanzo che vede per protagonista una bambina piuttosto piccola (cosa insolita per i libri indirizzati ad un pubblico di 8 anni) ma estremamente intelligente.
La prima cosa che si apprezza di questo libro sono i personaggi, i quali sono anche piuttosto sfaccettati ma praticamente tutti sopra le righe (una cosa che potrebbe far storcere il naso a qualche adulto, ma è evidente che l'autore è consapevole della cosa ed è fatta apposta), in primis la protagonista: Matilde, una bimbetta  dall'intelligenza fuori dal comune, che però è anche molto umile poiché essendo piccola in realtà non si rende proprio conto di quanto lei sia straordinaria.
C'è da dire che in effetti per i primi anni di vita Matilde è circondata da persone che non si rendono conto delle sue capacità e non la apprezzano, ed è un peccato constatare che non si tratta di estranei ma proprio della sua famiglia: i Dalverme. I genitori di Matilde sono infatti: ignoranti, arroganti e sprezzanti della cultura, criticano il fatto che Matilde legga. Il padre Enrico è un uomo disonesto che vende automobili usate truccandole e sembra detestare Matilde perché femmina; la madre, invece, è una casalinga istupidita dalle telenovelas e fanatica del gioco del bingo, che spreca il suo tempo e, nonostante non lavori, è così pigra da non sforzarsi nemmeno di cucinare per la famiglia, che si ritrova tutte le sere a cenare con piatti preconfezionati, surgelati o cibo spazzatura. 
Nella descrizione della famiglia Dalverme è possibile vedere una spietata critica di Dahl a quel tipo di persone ignoranti, che disprezzano la cultura perchè non la capiscono e che quindi cercano di conseguenza di sminuire coloro che invece l'apprezzano. È ciò che accade proprio a Matilde, la quale si sente rispondere più volte male dal padre, come quando lui la insulta quando lei gli chiede di poterle comprare un libro: "<<Papà mi compreresti un libro?>>
<<Un libro? E per che cavolo farci?>>
<<Per leggerlo>>.
<<Diavolo, ma cosa non va nella tele? Abbiamo una stupenda tele a ventiquattro pollici e vieni a chiedermi un libro! Sei viziata, ragazza mia!>>
D'altronde l'autore fa capire molto chiaramente ai lettori che tipo di persona sia il padre di Matilde: intanto come lavoro fa il truffatore, in quanto rivende auto usate che sarebbero quasi da buttare a prezzi alti, manomettendo il contachilometri e usando altri trucchetti, per farci un bel guadagno, ed è tra l'altro molto fiero di ciò, credendosi pure molto furbo e scaltro. Peccato che i suoi traffici vengano notati dalle forze dell'ordine verso al fine del libro. Si rivolge poi male alla figlia, usando con lei anche delle parole abbastanza brutte, che Dahl non esita a mettergli in bocca per far comprendere al lettore quanto il personaggio sia negativo: parole come "stupida" o "deficiente", oppure frasi sgarbate come "<<E chi ti credi di essere per farmi la predica?>> urlò. <<Il Papa? Non sei che un pidocchio ignorante che non sa quel che dice>>"; "<<Se parli solo per dar aria ai denti, tieni la bocca chiusa>>"; oppure quando dice alla moglie "<<Tua figlia è un'imbrogliona e una bugiarda>>"...
Inoltre il signor Dalverme, è proprio perchè ignorante, sembra essere anche un uomo pieno di pregiudizi, oltre che nei confronti della cultura (che secondo a lui non serve a niente), anche nei confronti delle donne, reputandole poco intelligenti a prescindere: "Matilde osservò con calma: <<Papà, hai guadagnato esattamente quattrocentomilatrecentotre sterline e cinquanta pence>>.
<<Non ti intromettere. Io e tuo fratello siamo impegnati in operazioni di alta finanza>>.
<<Ma papà...>>
<<Stai zitta. Non tirare a indovinare e non cercare di fare la furba>>.
Oppure parlando con la signorina Dolcemiele la signora Dalverme, che è sulla stessa linea d'onda del marito, le dice: "<<Secondo me le ragazze dovrebbero pensare a farsi belle, più che all'istruzione. L'aspetto fisico è più importante dei libri, signorina Dolcemula...>> [...] 
 <<Non è con l'intelligenza che si accalappia un uomo>> disse la signora Dalverme. <<Guardi quell'attrice, per esempio>> aggiunse, indicando lo schermo muto del televisore, dove una fanciulla dal seno straripante abbracciava un attore attempato, al chiaro di luna. <<Non penserà che lo abbia conquistato a furia di moltiplicazioni, no? E adesso lui la sposerà, ci scommetto, e lei vivrà in una casa magnifica con tanto di maggiordomo e cameriere>>." Ciò dimostra come anche la madre di Matilde, seppur non offenda deliberatamente la figlia, sia portatrice di una certa mentalità che mette in primo piano le apparenze e la pigrizia, sottovalutando e sminuendo l'importanza della cultura
Non sorprende quindi che la prima metà del libro sia composta da una serie di scherzi e dispetti che Matilde rivolge contro il padre, senza mai farsi scoprire, per vendicarsi di episodi particolarmente irrispettosi che il padre ha avuto nei suoi confronti.
Dopo la prima parte, in cui conosciamo la famiglia e il contesto familiare in cui vive la protagonista entra invece in scena l'ambiente scolastico, quando Matilde potrà finalmente andare a scuola. Ma sarà qui che conoscerà il vero antagonista della storia: la signorina Spezzindue, la preside dellas scuola: "La direttrice, il comandante in capo, il dittatore dell'istituto, era un donnone di mezza età, la signorina Spezzindue. [...] una gigantesca tiranna, una belva feroce che terrorizzava alunni e insegnanti. Ci si sentiva minacciati già a vederla da lontano, e, quando si avvicinava, il senso di pericolo aumentava, irradiato la lei come da una sbarra di metallo rovente. La signorina Spezzindue non camminava mai, marciava come un soldato dei battaglioni d'assalto, a lunghi passi, dondolando ritmicamente le braccia; quando avanzava nei corridoi il rumore dei suoi passi la precedeva, e se per caso un gruppo di bambini capitava sulla sua strada, si apriva un varco tra loro come un carro armato, facendoli volare a destra e a sinistra."
La preside è un personaggio totalmente negativo che maltratta i bambini (ma anche gli adulti) sia fisicamente che verbalmente, infatti Dahl le mette in bocca un vocabolario piuttosto colorito, anche se divertente, con espressioni e insulti come: "La tua mamma è un'idiota", "Sembri un topo con la coda che gli spunta dalla testa", "Miserabile foruncolo", "Vescica pustolosa", "Sei un lurido pezzente", "Lumacone ignorante", "Stupido inetto", "Criceto scervellato", ecc...
Anche lei, come il signor Dalverme, è una persona ignorante e assolutamente convinta e ferma nelle proprie convinzioni, tanto che prende subito in antipatia Matilde, dimostrando, tra l'altro, di non saper assolutamente giudicare le persone, tanto che ammette di aver avuto un'ottima impressione del signor Dalverme, ritenendolo un uomo onesto e "una colonna della società". L'autore l'ha resa il prototipo dell'adulto adultocentrico, che non solo non sopporta i bambini, ma nega proprio l'infanzia, tanto che la signorina Spezzindue nega di essere stata bambina: "[...] le bambine sono molto più pericolose dei maschietti. Ed è difficile domarle. Domare una mocciosa perversa è come cercare di schiacciare un moscone su una cacca. Cerchi di colpirlo e quello è già volato via. Che cosa disgustosa, le bambine. Per fortuna io non sono mai stata bambina>>."<<Ma direttrice, dev'esserlo stata per forza!>>
<<Non per molto tempo, comunque<< abbaiò la signorina Spezzindue, sghignazzando. <<Sono diventata donna molto in fretta>>."
A differenza del signor Dalverme inoltre la preside è anche una persona violenta e manesca, che non esita a mettere le mani addosso ai bambini: oltre a chiuderli in uno spazio in cui devono rimanere in piedi per ore se non vogliono essere graffiati da chiodo o vetri, li tira per i capelli, li prende per i capelli e li lancia di peso. Andando avanti inoltre si scoprirà che la donna si è pure macchiata di un omicidio, il che fa comprendere quanto sia pericolosa e senza scrupoli.
Tra i personaggi positivi, che la protagonista incontra proprio a scuola, comunque troviamo la signorina Elisabetta "Betta" Dolcemiele, maestra della classe di Matilde: "La maestra, la signorina Dolcemiele, aveva ventitré o ventiquattro anni e un bellissimo, pallido viso da Madonna, con occhi azzurri e capelli castano chiaro. Era così snella e fragile da dare l'impressione che se fosse caduta sarebbe andata in mille pezzi, come una statuina di porcellana.
Betta Dolcemiele era mite e tranquilla, non alzava mai la voce e sorrideva di rado, ma aveva la rara capacità di farsi amare al primo sguardo dai propri alunni." Scopriamo aver avuto però un'infanzia difficile a causa di una crudele zia che la trattava come una Cenerentola, e di cui in realtà non si è ancora liberata del tutto. È un'insegnante dolce, paziente e capace, che riconosce le doti di Matilde e si impegna per valorizzarle nel modo giusto. 
È comunque proprio mentre si trova a scuola che Matilde sviluppa i suoi poteri, in quanto a quanto pare si annoia talmente che l'intelligenza deve pur uscirle da qualche parte: così le esce dagli occhi. Gli occhi di Matilde diventano incandescenti e da essi si sprigiona un potere magico che l'avrà vinta sulla perfida direttrice Spezzindue, in una serie di scene divertenti e adrenaliniche.
Comunque Matilde è dovuta ricorrere ad utilizzare tali poteri perchè si è trovata davanti a una persona come la Spezzindue molto potente e pericolosa, che è potuta essere sconfitta solo con un aiuto extra, mentre per quanto riguarda il padre Matilde se l'è sempre cavata egregiamente, come se l'autore volesse dire ai lettori che l'intelligenza e la cultura sono le uniche armi che un debole può usare contro l'ottusità, la prepotenza e la cattiveria. 
Un libro in cui si parla anche di scuola e di educazione, ed è evidente di come Dahl voglia una scuola che renda i bambi i liberi di imparare, che sia un luogo in cui si imparano delle cose ma anche in cui si stia bene e ci si diverta, basta pensare all'episodio in cui un bambino spiega alla preside come la maestra insegni loro i concetti e le regole con delle canzoncine o filastrocche per aiutarli nell'apprendimento. Cosa che ovviamente la preside aborrisce: "<<Signorina Dolcemiele, non dovrebbe mescolare la poesia con l'ortografia. Ci dia un taglio, per il futuro!>> 
<<Ma permette loro di imparare senza fatica!>> mormorò la maestra.
Anche se a livello di lezioni, essendo anch'io una maestra, ho avuto qualche perplessità: capisco che magari la scrittura venga insegnata in modo diverso rispetto a come la insegniamo in Italia, e che quindi si passi già alla scrittura di parole intere piuttosto che alle singole lettere, visto che la storia è ambientata in Inghilterra, ma ho trovato davvero strano che in prima elementare si preveda come programma già l'insegnamento delle tabelline, che di solito vengono presentate solo in seconda come addizioni ripetute. 
Il romanzo comunque oltre a essere piuttosto divertente e molto ironico è anche pieno di messaggi e riflessioni interessanti, in una storia che sottolinea l'importanza della cultura e in particolare della lettura e spinge i lettori a ribellarsi alle ingiustizie e alla prepotenza. Matilde è un bel personaggio infatti perchè, pur rimanendo sempre una bambina rispettosa, educata e tranquilla, è bel lontana da essere una di quelle bambine settecentesche/ottocentesche che subivano qualsiasi angheria mantenendosi buone e remissive, che seguivano quella che la Silvia Blezza Picherle definisce la "filosofia della rinuncia" (Blezza Picherle S., Letteratura per l'infanzia e l'adolescenza. Una narrativa per crescere e formarsi, QuiEdit, Verona, 2020, p.26), la quale portava le bambine a privarsi anche dei più semplici piaceri in nome del sacrificio per gli altri. Matilde è un personaggio femminile che reagisce alle angherie, vendicandosi in maniera furba sfruttando la sua intelligenza, poiché essendo ancora piccola la forza non le sarebbe di alcuna utilità, una sorta di Davide contro Golia. Nonostante possa non sembrare a una prima occhiata, Matilde è un personaggio femminile forte, oltre che molto resiliente, un personaggio che, pur senza mai perdere la calma, si arrabbia ed entra in azione per combattere contro le ingiustizie, e non solo quelle che lei subisce, ma anche quelle subite dagli altri, la signorina Dolcemiele in primis. Pur essendo l'adulta, nonché l'insegnante di Matilde, lei simboleggia la vittima per eccellenza, quella che subisce senza ribellarsi, poiché per carattere e per il modo in cui è stata cresciuta è stata abituata ad essere così, sebbene anche lei nel suo piccolo sia riuscita a conquistarsi degli spazi di libertà, sebbene al costo di grandi sacrifici. Matilde la aiuta, aiutando anche tutti i bambini e gli insegnanti della sua scuola, finendo per aiutare anche se stessa, arrivando a riuscire ad abbandonare la propria famiglia, che non la apprezza, per rimanere con qualcuno che invece lo fa e le vuole bene per ciò che è. Un messaggio che insegna ad abbandonare le persone che non ci apprezzano, senza sensi di colpa, e restare con quelle che ci fanno sentire bene.
Una lettura bella e divertente, sebbene meno ricca di elementi fantastici o magici rispetto ad altri libri dell'autore, ma che veicola anche messaggi importanti e riflessioni interessanti, sempre all'insegna dell'ironia e con una scrittura pungente (e non sempre politically correct, come è tipico di Dahl), adatta a partire dagli 8 anni, un libro dalla parte dei bambini (pensiamo a come Matilde si vendichi nei confronti degli adulti cattivi, risultando vincente) ma che può dire tanto a qualsiasi età. 
 
Il volume è stato pubblicato originariamente in inglese nel 1988 col titolo "Matilda"; il volume è stato edito in italiano nel 1989 dalla Salani Editore. La storia è stata ristampata innumerevoli volte, l'edizione che ho io è del 2016, ha 224 pagine, una copertina rigida, misura 19,2 cm d'altezza e 13,00 cm di lunghezza e costa 12,90 euro.

Curiosità: da questo libro sono stati tratti due adattamenti cinematografici: il primo è il film "Matilda sei mitica" del 1996, mentre il secondo è "Matilda the Musical", un film musical prodotto da netflix e uscito nel 2022.
 
  
 Sopra: Le locandine dei due film, il primo a sinistra del 1996 e quello a destra del 2022.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 14 agosto 2025

IL MIO NOME è PARIS: Il metrò assassino di Elizabeth Howard

"IL MIO NOME è PARIS: Il metrò assassino" è il primo volume di una saga di gialli per ragazzi scritta da Elizabeth Howard e illustrata da Michael Wm. Kaluta. La serie, che in italiano conta tre titoli, vede come protagonista Paris, una sedicenne americana di Chicago degli inizi del secolo con una personalità irrefrenabile nonchè appassionata lettrice di Sherlock Holmes, che si scoprirà essere anche un'abile detective.
 
      
 Sopra: La copertina mostra un'illustrazione, sempre in stile Liberty, che mostra Paris, la protagonista, davanti all'entrata del metrò.
 
Paris, sedicenne americana degli inizi del secolo, appassionata lettrice di Sherlock Holmes, è invitata a Parigi da suo zio e i suoi genitori sono molto contenti perchè credono che sarà un'ottima opportunità per la figlia di imparare qualcosa: "Secondo i miei genitori, il viaggio aveva lo scopo di "ampliare i miei orizzonti culturali". Come aveva specificato papà: <<Noi speriamo che approfitterai moltissimo del contatto con l'arte e l'architettura>>. Si sperava inoltre che perfezionassi il mio francese. Le ragioni per vivere in Francia erano, da parte mia, ben più semplici: volevo passare le mie giornate seduta nei migliori caffè del lungosenna e dedicare le mie serate a diventare ina raffinata donna di mondo, talmente sofisticata che il mio stile fosse almeno all'altezza del mio nome!"
Quando visita la città che porta il suo nome all'inizio del secolo, Paris trova tutto il fascino e il romanticismo che ha sempre sognato. Ma la facciata scintillante della città nasconde un lato oscuro, il cui pericolo è come una calamita per l'intrepida Paris, trascinandola sempre più vicino al tradimento, all'inganno... e persino all'omicidio. 
Al suo arrivo, infatti, lo zio è già morto, in misteriose circostanze, e Paris decide di indagare per consegnare alla giustizia il suo assassino e si ritrova coinvolta in un mortale gioco a nascondino con una formidabile avversaria: l'ipnotica e diabolica Madame Méduse. 
Donna che Paris incontra in modo abbastanza peculiare: mentre si sta recando in cucina di notte perché le è venuta fame vede che nello studio dello zio c'è qualcuno. Quando entra viene afferrata e bloccata e incontra una donna elegante con un bracciale a forma di serpente, con cui ipnotizza la ragazza facendole dimenticare il loro incontro: "Sebbene abbigliato in giacca e pantaloni di velluto, il secondo intruso era una donna - e una donna come non ne avevo mai viste.
Era alta e snella, e solo una sfumatura olivastra ravviva il mortale pallore delle sue guance incavate. Il suo naso era affilato e aristocratico, la bocca piuttosto larga e sottile. Ma quel che più colpiva in lei erano i capelli. Ancora neri, folti e ricci, le esplodevano intorno alla testa come un'aureola, un'aureola sinistra di frementi serpi nere."
Riuscirà Paris a battere questa donna in astuzia e trovare il colpevole della morte dello zio?
 
 Sopra: Due pagine di cui in quella a sinistra potete vedere il testo, mentre a destra vi è un disegno che ritrae Paris, la protagonista.
 
I testi sono accompagnati, ogni tanto, dalle illustrazioni in bianco e nero di Michael Wm. Kaluta le quali sono belle, eleganti e affascinanti, peccato che siano così poche all'interno della storia (solo 4 in tutto il libro).
Sono disegni creati con delle linee pulite e precise, molto ricche di dettagli e particolari, che sembrano ispirarsi allo stile liberty o dell'art nouveau, con le sue linee e eleganti e fluide, i dettagli minuziosi, anche se qui non sono sempre presenti gli elementi decorativi naturali che solitamente caratterizzano questo tipo di arte. In compenso i personaggi e in particolare le donne sono proprio come quelle ritratte dagli artisti dell' Art Nouveau, dalle curve eleganti, morbide e sinuose, con acconciature particolarmente curate e spesso elaborate, abiti eleganti che rispecchiano la moda degli inizi del Novecento, visi belli e delicati.
La scelta di questo stile di illustrazioni probabilmente non è casuale, in quanto nella storia viene detto che lo zio di Paris, quello assassinato, amava lo stile liberty e collezionava diversi oggetti: "Ma quel che veramente catturò la mia attenzione furono gli scaffali e le vetrinette sul fondo della stanza. Vi erano allineati in bella mostra vasi, teiere, statuine e orologi, tutti oggetti che sapevo appartenere alla sua stimata collezione di Art Nouveau. Alcuni pezzi erano sotto vetro, ma molti erano semplicemente esposti. Li esaminai lentamente. Avevo sentito parlare di questa collezione, ma sebbene le lettere dello zio Claude fossero piene di descrizioni dei suoi acquisti, non avevo realmente capito cosa fosse l'Art Nouveau, nè perchè o zio ne fosse tanto entusiasta. Sapevo vagamente che si trattava di un particolare tipo di disegno composto da lunghe linee curve, ispirate alla natura."
Le illustrazioni, seppur poche, sono tutte a pagina intera, e mostrano scene che vengono descritte all'interno dei testi, solitamente focalizzando l'attenzione dei lettori su un certo personaggio, ma dietro sono sempre presenti degli sfondi.
I disegni sono in bianco e nero ma il nero è steso all'interno delle immagini con precisione e senza sfumature, per cui la maggior parte delle immagini risultano chiare, con una prevalenza del bianco, mentre sono completamente colorate di nero solo alcuni elementi come i capelli, i peli (tipo ciglia, sopracciglia, baffi) e vestiti, mentre eventuali ombre sono date tramite dei tratteggi ravvicinati, ma sempre puliti e precisi.

  
 
  Sopra: Le illustrazioni in bianco e nero e in stile Art Nouveau, con dei tratti molto puliti. 
 
"IL MIO NOME è PARIS: Il metrò assassino" di Elizabeth Howard è un giallo per ragazzi carino, che ha per protagonista una ragazza di 16 anni coraggiosa e determinata, e anche un po' avventata di nome Paris.
La fanciulla ama Sherlock Holmes e, quando scopre che lo zio è morto in circostanze poco chiare, decide di mettersi a risolvere il caso, visto che la polizia si è limitata a chiuderlo senza troppe indagini visto che lo zio Clause sembra aver avuto un attacco cardiaco durante il confronto con un ladro che avrebbe trovato nel suo studio.
Paris però nota che alcuni oggetti della collezione dello zio appaiono rovinati, come se fossero entrati in contatto con qualche sostanza tossica presente nell'aria, inoltre altri tre dottori sono morti, sempre a causa di strano incidenti, nel giro di breve tempo ed è una strana coincidenza.
Così prima di tutto cerca di trovare un nesso tra suo zio e le altre vittime, il che non porterà a grandi risultati, se non al fatto di incontrare l'assistente di uno dei dottori: Marcel, che aiuterà la protagonista nelle indagini, indirizzandola anche verso colui che potrebbe identificare la sostanza che ha danneggiato gli oggetti.
Alla fine il caso si rivela più semplice di quanto non sembrasse, tuttavia l'autrice riesce a tenere sempre alta l'attenzione del lettore attraverso sospetti e indagini, oltre a qualche pedinamento, rapimenti e scene di fughe.
Da apprezzare anche la figura dell'antagonista, una sorta di versione femminile di Moriarty di Holmes, anche se ovviamente non siamo a quei livelli. Madame Meduse si rivela infatti una donna affascinante, intrigante e senza scrupoli, ma anche intelligente e caparbia, pronta a tutto per raggiungere i suoi obiettivi e ottenere la collaborazione di qualche scienziato per le sue ricerche, nonché del riconoscimento all'interno della comunità scientifica, la quale non vede di buon occhio il suo lavoro e il fatto che sia una donna. All'interno della storia viene infatti toccata la questione della discriminazione verso le donne che intraprendevano carriere scientifiche, le quali alla fine dell'Ottocento erano ancora viste, se non in mal modo, comunque con un certo scetticismo. Interessante il fatto che uno dei personaggi citi Marie Curie e le sue ricerche assieme al marito sulla radioattività: "Credo che fra non molto sentiremo parlare di qualche donna che avrà fatto grandi cose. Proprio qui, a Parigi, una certa Marie Curie sta compiendo, a fianco del marito, esperimenti sulla radioattività. Ricordi le mie parole, se raggiungeranno risultati importanti, il suo nome sarà rinomato quanto quello di lui."
Un testo consigliato a partire dagli 8/9 anni, che presenta ai lettori una protagonista ben caratterizzata, che racconta i fatti che le sono successi in prima persona, una valida antagonista e un caso carino, piuttosto curioso, anche se nulla di eccezionale. Molto graziose anche le illustrazioni in bianco e nero in stile liberty che accompagnano i testi, sebbene siano poche. 

Il volume è stato pubblicato originariamente nel 1987 dalla Random House Childrens Books col titolo "Mistery of the metro", ed è stato edito in italiano nel 1991 dalla Salani Editore, ha 192 pagine, una copertina flessibile, misura 17,5 cm d'altezza e 10,5 cm di lunghezza e costava 12.000 LIRE.
 
Titoli che fanno parte della collana:
  1.  "Il metrò assassino" (1991)
  2. "Il segreto del mago" (1991)
  3.  "Profumo di delitto" (1991) 
 
     
  Sopra: Le copertine degli altri titoli usciti che hanno per protagonista Paris, di cui l'ultimo a destra pubblicato solo in inglese.

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mercoledì 13 agosto 2025

SCARY HARRY: Benvenuti a Scaryland ! di Sonja Kaiblinger e Fréderic Bertrand

"SCARY HARRY: Benvenuti a Scaryland!" scritto da Sonja Kaiblinger con le illustrazioni di  Fréderic Bertrand è il primo volume di una saga, chiamata "SCARY HARRY", che in italiano conta per ora quattro capitoli (in tedesco invece sono arrivati a 8 titoli) e che vede per protagonista Scary Harry, nientemeno che il Tristo Mietitore, che stringerà amicizia con Otto, un bambino che vive in una casa infestata.
 
 Sopra: La copertina dai colori piuttosto vivaci mostra al centro Scary Harry, a sinistra Otto e a destra la sua amica Emily.
 
Se il Tristo Mietitore suona alla tua porta e ti chiede un vasetto di cetriolini… Niente panico! È Scary Harry. Potrebbe sembrare spaventoso, ma è solo stanco morto e non vuole affatto condurti nell‘aldilà. Con lui vivrai bizzarre avventure che ti faranno morire dal ridere! Otto ha undici anni, vive in una casa infestata ed è abituato alle stranezze: "Effettivamente ormai avrebbe dovuto essere un esperto in materia di aldilà e a tutto ciò che a quel mondo era connesso. Da quando si era trasferito a vivere nella villa della zia Sharon, aveva conosciuto tre spettri che vivevano in quella casa e ormai gli stavano persino simpatici. La zia Sharon, invece, ne ignorava l'esistenza. Nessuno oltre a lui sapeva di loro. A parte Emily, la migliore amica di Otto. A dirla tutta neanche lei riusciva a vederli, ma i fenomeni soprannaturali erano la sua passione e per questo credeva a ogni parola del suo amico."
Non è raro, infatti, che uno spettro (Bert, che vive nel frigo) gli rubi la merenda dal frigorifero e che un altro (Molly che vive nella lavanderia) faccia sparire i calzini dalla lavatrice. Ha anche un pipistrello parlante di nome Victor come animale domestico, che lo mette sempre in situazioni imbarazzanti. Deve inoltre sopportare il permaloso Sir Tony, il precedente proprietario della casa, che vive nell'aspirapolvere della zia, la quale è una fanatica delle pulizie e che quindi spesso non lascia riposare in pace il fantasma.
Per questo, quando Otto scorge una figura incappucciata nel giardino del suo vicino appena passato a miglior vita, non si stupisce più di tanto. A sorprenderlo, però, è cosa fa queta figura, scesa da una scassato furgoncino a tre ruote: tira fuori da sotto il mantello un retino da farfalle con cui cattura una sfera una luce rossa di luce abbagliante che poi intrappola in un vasetto da cetrioli vuoto.
In seguito scoprirà che la misteriosa figura che si nasconde sotto al mantello scuro è Harold, detto “Scary Harry”, un Tristo Mietitore tutt’ossa. Falce a parte, Harry è un tipo simpatico, anche se si lamenta sempre del lavoro… Avrebbe proprio bisogno di una vacanza! "<<[...] E adesso stammi a sentire: ho un incarico da portare a termine. Se la tua vecchia zia si sveglia perchè ti sente urlare e viene a disturbarmi, dorò tornare domani notte. Ti pare divertente fare per tre volte di fila il turno di notte? Eh?>>
Otto scosse la testa senza dire una parola.
<<Magari potresti suggerire ai tuoi vicini qui in via dei Ravanelli di morire di giorno>> continuò a lamentarsi lo scheletro. <<Lo apprezzeremo nin poco noi della CIA. Magari ti mandiamo pure un bigliettino di auguri per Natale.>>
<<Cosa? È della CIA>> Otto si teneva ancora l'attizzatoio stretto al petto.
<<Certo, della Cooperativa per l'Invio delle Anime>> rispose secco il Tristo Mietitore indicando il retro del suo mantello, dove campeggiavano tre lettere enormi: CIA. 
<<Un lavoro tremendo, Una paga tremenda. E un trabiccolo ancora più tremendo. Devo aggiungere altro?>> 
Otto non sapeva cosa rispondere."
Il protagonista ha appena iniziato a fare amicizia con Harry quando gli spettri domestici di Otto iniziano a scomparire e si scopre che sono stati rapiti. Un aiuto dall’aldilà quindi è proprio ciò che serve. Insieme alla sua migliore amica Emily e a Scary Harry, Otto si mette alla ricerca degli spettri scomparsi. Tutti gli indizi sembrano condurli a Scaryland, il nuovo parco divertimenti che sta per aprire in città.
 
 
Sopra: Le pagine iniziali, le quali mostrano alcuni dei disegnini presenti all'interno del volume, come quello del pipistrello Victor presente all'inizio di ogni capitolo.
 
I testi sono accompagnati da qualche illustrazione in bianche e nero di Fréderic Bertrand, dico "qualche" perchè nel suo insieme i disegni sono abbastanza pochi e tra l'altro tutti di piccole dimensioni, collocati in mezzo ai testi. Ce ne sono circa uno o due per capitolo, ed ogni capitolo ha dalle 10 alle 20 pagine, quindi non sono cortissimi, sebbene scritti abbastanza grande e con una buona spaziatura, per cui tutto sommato si leggono anche velocemente. All'inizio di ogni capitolo comunque compare un ulteriore disegnino che poi va a ripetersi con ciclicità, e che ci mostra il pipistrello , il simpatico animaletto domestico di Otto.
I disegni sono in bianco e nero, e li trovo piuttosto carini, graziosi, curati e anche piuttosto ricchi di dettagli, nonostante le spesso esigue dimensioni, con  personaggi rappresentati in modo non troppo realistico, ma in modo un po' caricaturale ed esagerato, che però dona al loro aspetto un che di buffo e simpatico. Lo stesso Scary harry è rappresentato come il classico scheletro spolpato con una cappa con cappuccio neri, ma con orbite dotate di bulbi oculari grandi e tondi e una mascella prominente e squadrata.
 Le immagini rappresentano non delle vere e proprie scene ma semplicemente dei personaggi o degli oggetti di cui si parla nel corso del capitolo, che vengono disegnati senza alcuno sfondo alle spalle: personaggi come Otto, Emily legata e imbavagliata, nonché lo stesso Scarry Harry, a volte mentre tiene in mano dei barattoli o dei candelotti di dinamite, altre volte circondato da alcuni bambini; oppure vengono disegnati oggetti come un orologio a cucù, un aspirapolvere, il furgoncino di una ditta che ripara frigoriferi ...
 
  

   
Sopra: Alcune pagine in cui ci sono alcune illustrazioni, che come potete vedere non sono molto grandi. In quelle in basso compare Harry, mentre in quelle in alto Scaryland ed Emily.
 
 "SCARY HARRY: Benvenuti a Scaryland" di Sonja Kaiblinger è una lettura carina e abbastanza veloce, adatta ai bambini dagli 8 anni in su, che ha per protagonista Otto, un bambino che è in grado di vedere i fantasmi, il che come personaggio mi ha ricordato molto quello di Monster Allergy, il quale riusciva invece a vedere i mostri.
Otto abita pure in una casa infestata da ben tre spettri i quali però sono piuttosto simpatici e per nulla cattivi, anche se uno è un tipo snob, un altro ama papparsi il cibo nel frigorifero e una ama far sparire qualche calzino dal bucato. Quando però il vicino di casa di Otto muore il ragazzo scopre che oltre ai fantasmi esistono anche i Tristi Mietitori, i quali hanno il compito di raccogliere le anime e spedirle nell'aldilà. Anche in questo caso l'entità si rivela tutt'altro che spaventosa e anzi piuttosto amichevole: un impiegato sottopagato che fa solo il suo lavoro, che sta svolgendo da 300 anni, anche se deve arrivare a 900 prima di poter andare "in pensione", in quanto a quanto pare fare il Tristo Mietitore è una sorta di punizione.
Il vero nemico si palesa solo dopo un primo terzo del volume: il signore Bleu, che ha aperto un parco divertimenti chiamato Scaryland e che vuole rapire i fantasmi di Otto per costringerli a lavorare in una delle nuove attrazioni che sta costruendo nel suo parco. Ovviamente Otto non ci sta che i suoi amici vengano sequestrati in questo modo e chiede l'aiuto anche di Scary Harry. 
Dopo essere riusciti a liberare Sir Tony, Otto tuttavia riceve una lettera di minacce dal signor Bleu, che a quanto pare ha rapito Emily e la libererà solo dopo che Otto gli avrà restituito il suo fantasma. Otto ovviamente non vorrebbe ridargli indietro Sir Tony, ma non può lasciare Emily nelle sue mani e così elabora un piano con Harry per poter salvare se stesso, Emily e anche i fantasmi intrappolati a Scaryland.
Una storia abbastanza carina, che vede come protagonista un bambino in grado di vedere e comunicare con i fantasmi e che fa amicizia con un Triste Mietitore, il quale è un personaggio simpatico e si rivelerà un buon amico per il protagonista, assieme al suo pipistrello parlante, che ha più un ruolo di spalla comica, con le sue battute sempre pronte e il suo sarcasmo. L'assistente di Mr Bleu, Donahue, è anch'egli una spalla comica, un tipo pacioccone che esegue gli ordini del suo capo e che commette un sacco di errori grammaticali perché ha solo la seconda elementare, ma alla fine è una brava persona. Il suo capo, il signor Blue, nonché antagonista, è una persona egoista e senza scrupoli che vuole rendere il suo parco divertimenti una grande attrazione, così da guadagnare tanti soldi, e non si fa scrupoli nel rapire e minacciare dei bambini. Inoltre si scoprirà avere un complice molto particolare.
Una lettura adatta dagli 8 anni, scritta grande e in modo spazioso, con la presenza di qualche illustrazione, anche se verso la fine del libro ho notato che l'autore si è messo ad usare alcune parolacce, con Bleu che esclama "Merde!" oppure che dà del deficiente al suo assistente.
 
Quest'opera è stata pubblicata nel 2019 dalla WW Norton & Co Inc col titolo "Scary Harry. Von allen guten Geistern verlassen" ed è stata edita in italiano nel 2024 dalla GRIBAUDO. Il volume ha 240 pagine, la copertina rigida, misura 21,7 cm d'altezza e 15,00 cm di lunghezza e costa 13,90 euro.
 
Ecco ance gli altri libri della serie di "SCARY HARRY":
  • 2) "Chi non muore si rivede" (2024): Mentre Scary Harry si gode le meritate vacanze, la città è infestata dagli spettri e lo spirito di un torero spagnolo vuole trasferirsi a casa di Otto e di sua zia. Ma tre spettri e un pipistrello parlante sono già troppi per Otto, e anche a scuola la situazione diventa ingestibile: i professori non chiudono occhio, le lezioni saltano e anche i suoi amici sono sempre più nervosi. È tutta colpa dell’invasione di spettri! Ma da dove vengono? E come fare per sbarazzarsi di loro? Otto e la sua amica Emily non hanno indizi, almeno finché un misterioso venditore non arriva in città, proponendo alla gente un miracoloso spray antispettro. A Otto la questione puzza (letteralmente!) e non gli resta che chiedere a Harry di tornare in anticipo dalle ferie… ma è assai probabile che il Tristo Mietitore non la prenderà bene!
  • 3) "Gli Acchiappaspecchi" (2024): Da quando una cartomante di nome Madame Olga si è trasferita di fronte alla casa di Otto e della zia Sharon, in via dei Ravanelli succedono cose strane. Il Tristo Mietitore Harry si offre di dare una mano e fa una scoperta incredibile: Madame Olga è posseduta da un Poltergeist! Questo tipo di spettro è estremamente pericoloso e per catturarlo non basta un semplice Mietitore, è necessario rivolgersi agli Eccelsi, che possiedono attrezzature di ultima generazione. Peccato che loro non abbiano nessuna voglia di aiutarli! Certo, con il brutto carattere che si ritrovano… Tocca a Otto, Emily e Scary Harry vestire i panni degli acchiappaspettri e sbarazzarsi del nuovo spaventoso vicino. Tutto prima che zia Sharon venda la villa e costringa Otto a trasferirsi!
  • 4) "Attraverso il bidone" (2025): e il Tristo Mietitore suona alla tua porta e ti chiede un vasetto di cetriolini… Niente panico! È Scary Harry. Potrebbe sembrare spaventoso, ma è solo stanco morto e non vuole affatto condurti nell‘aldilà. Con lui vivrai bizzarre avventure che ti faranno morire dal ridere! Attraverso il bidone Otto ha un bel problema: il suo nuovo insegnante d’arte è un tipo molto strano, e sembra un po’ troppo interessato a lui e a suo zio Archibald. Come se non bastasse, lo scienziato Sigismondo Solfatesta, l’inventore della Bomb-A-Mite, è scappato dall’aldilà e si aggira per la scuola. Otto chiede aiuto al suo amico Scary Harry, ma anche lui ha i suoi problemi: alcuni abitanti dell’aldilà sono arrivati nel mondo dei vivi senza permesso e devono essere riportati indietro al più presto. Ma come hanno fatto? E chi c’è dietro tutto questo? Proprio quando Scary Harry, Otto ed Emily stanno per scoprirlo, la zia Sharon si trova in grave pericolo...
 
    
 Sopra: Le copertine degli altri titoli che vedono per protagonisti Otto e Scary Harry.
 
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martedì 12 agosto 2025

JACK SPARROW (PIRATI DEI CARAIBI): Tempesta sul mare di Rob Kidd

Credo che tutti conoscano il capitano Jack Sparrow: un personaggio immaginario e il protagonista della saga cinematografica Pirati dei Caraibi, dove è interpretato dall'attore Johnny Depp. Pirati dei Caraibi è un franchise della Disney, incentrato su una serie cinematografica prodotta da Jerry Bruckheimer e basata sull'attrazione Pirates of the Caribbean dei parchi Walt Disney. La serie è composta da cinque film ("La maledizione della prima luna" del 2003, "La maledizione dle forziere fantasma" del 2006, "Ai confini del mondo" del 2007, "Oltre i confini del mare" del 2011 e "La vedetta di Salazar" del 2017 ma a breve è prevista l'uscita anche di altri film) e si è espansa in fumetti, romanzi e altri media.  
Il libro di cui vi parlerò oggi è appunto uno di questi romanzi, indirizzati ad un pubblico di bambini e ragazzini a partire dali 8 anni. Sto parlando di "Jack Sparrow: Tempesta sul mare", il primo capitolo di una serie di libri scritti da Rob Kidd e illustrati da Jean-Paul Orpinas. In realtà dietro il nome di Rob Kidd si celano diversi autori: Liz Braswell, Carla Jablonski, Tui T. Sutherland e altri ancora.
Essendo la serie indirizzata ad un pubblico di bambini l'autore (o gli autori) hanno deciso di abbassare l'età del protagonista, ambientando le sue vicende tredici anni prima del primo film, poichè anche il Capitano Jack Sparrow è stato un adolescente! Questa serie racconta storie originali sui guai in cui si è cacciato il giovane pirata e su come ne è uscito.
 
 Sopra: Sulla copertina potete vedere un giovane Jack Sparrow mentre scruta l'orizzonte sopra una barca in un mare irrequieto.
 
Come scritto nell'introduzione il capitano Jack Sparrow, da poco entrato in possesso di un equipaggio, di un cappello e di una nave, si impegna a raccontare sul giornale di bordo del capitano le avventure sue e del suo equipaggio: "Comincerò dal raccontare come sono diventato capitano, come il mio equipaggio è diventato un equipaggio, in che modo ebbero inizio le nostre avventure e, soprattutto, in che modo sono arrivato a indossare questo cappello.
La vicenda ha inizio in una locanda dove lavora Arabella, una ragazza che serve birra ai pirati, finché una sera non sente parlare un paio di loro si un tesoro. Poco dopo fa il suo ingresso nella locanda un ragazzo fradicio e dagli occhi color nocciola: "I lunghi capelli neri erano schiacciati sulla testa e il lampo gli i rifletté negli occhi. Arabella trattenne il fiato: non aveva mai visto qualcuno come lui.
Jack fa scoppiare una rissa nella locanda, cercando di prendere una sacca a uno dei pirati. Jack e Arabella scoprono nella sacca il fodero magico della Spada di Cortés, capace d'infondere poteri inimmaginabili: "- È il fodero della Spada di Cortes, - sussurrò lei.
Jack sgranò gli occhi.
- Qui c'è scritto PROPRIETÀ DI HERNANDO. È la spada maledetta che ha dato a Cortés il potere di conquistare l'Impero azteco! - Ad Arabella brillavano gli occhi per l'eccitazione.
- Stando alla leggenda, la spada lo rendeva inarrestabile in battaglia... Gli conferiva anche strani poteri, come quello di convincere gli aztechi che lui fosse un dio. Gli aztechi credevano che un giorno il dio Quetzalcoatl sarebbe tornato e con questa spada Cortés li convinse di essere quel dio in persona. Secondo la leggenda, il potere della spada è limitato, se chi la possiede non ha con sé anche la sua custodia.
- La spada inoltre è stata la causa della rovina di Cortés... "se il fodero è perduto, perduto sarà a che il regno", così recita il proverbio. -"
Insieme i due progettano così di rubare una nave per andare alla ricerca della leggendaria Spada di Cortés e riunirla al suo fodero. Arabella indirizza Jack a una nave abbandonata, la Barnacle, ma poco prima di partire a loro si unisce Fitzwilliam P. Dalton III, il figlio di un nobile che vuole fuggire dalla sua vita di lusso ma noiosa e sogna l'avventura.
I tre giungono a causa di una tempesta su un'isola, dove incontrano Jean e Tumen, e la sorella di Jean, diventata gatta, Constance. Jean e Tumen conducono la ciurma in una città "morta" sull'isola maledetta, quella conquista da Sam Occhio di Pietra, l'ex proprietario della Spada di Cortés. 
Riuscirà il gruppo di amici a trovare la spada e a riunirla al proprio fodero senza farsela rubare?
 
 
Sopra: A sinistra potete vedere la pagina di testo, mentre a destra c'è un'illustrazione che mostra il duello tra Jack e Fitzwillia, grazie al quale quest'ultimo riuscirà a guardagnarsi un posto sulla nave di Jack e Arabella.

I testi sono accompagnati dalle illustrazioni in bianco e nero opera di Jean-Paul Orpinas, le quali, sebbene siano abbastanza poche all'interno della storia, sono a pagina intera e servono a mostrare ai lettori delle scene descritte nei testi, con tanto di personaggi e ambienti.
Abbiamo ad esempio le scene della rissa nella Locanda della Sposa Devota, Jack mentre duella contro Fitzwilliam, Jack a bordo della Berna le assieme ad Arabella e a Fitzwilliam durante una tempesta, lo scheletro di Capitan Occhio di Pietra ...
I disegni sono belli e dall'aspetto molto curato e dettagliato, ricordano a primo impatto delle vecchie incisioni, come quelle che si potevano trovare nei libri di Salgari come "I pirati della Malsia" o "Il Corsaro Nero". Guardando più attentamente tuttavia si nota che sono illustrazioni realizzate di recente, in quanto lo stile tipico delle incisioni, con i loro tratteggi puliti, eleganti e minuziosi, si mischia ad uno stile più tipico dei fumetti, soprattutto per quanto concerne l'aspetto dei personaggi, i quali hanno visi realistici ma non super realistici, ma che presentano qualche tratto un po' semplificato che mi ricorda parzialmente quello usato nei manca. 
Anche il modo in cui viene steso il nero mi ricorda il tratto tipico dei fumetti, dove alcune zone particolarmente in ombra vengono dipinte completamente di nero, mentre altre sono lasciate completamente bianche. Questo contrasto è molto evidente e contribuisce a creare una certa atmosfera e un certo pathos, realizzando immagini di forte impatto visivo.

  

   
Sopra: Alcune delle illustrazioni opera di Jean-Paul Orpinas che si possono trovare all'interno del volume, le quali sono molto dettagliate e di forte impatto visivo.
 
"Jack Sparrow: Tempesta sul mare" è un romanzo breve ma sicuramente avventuroso, adatto ad essere letto anche da bambini di 8 anni non troppo abituali alla lettura. La storia non è molto lunga ma abbastanza per risultare coinvolgete, inoltre è accompagnata anche da alcune belle illustrazioni in bianco e nero, che possono aiutare i lettori a capire l'aspetto dei personaggi e a visualizzare alcune scene descritte nei testi.
In realtà una cosa che mi ha un po' sorpreso di questa storia è che mi aspettavo che il protagonista indiscusso fosse Jack Sparrow (stando anche a quanto scritto nella prefazione), mentre mi è sembrato che per la maggior parte del tempo fosse Arabella la protagonista, in quanto l'autore tende a soffermarsi a descrivere molto più i pensieri e le emozioni di lei che non quelle di Jack. Di Jack in effetti sappiamo molto poco, nulla ci viene detto sul suo passato, capiamo che è un ragazzo coraggioso ma avventato, che ama l'avventura e che coltiva il sogno di diventare il capitano di una nave.
Arabella è la figlia del proprietario della locanda la Sposa Devota, dove lavora come cameriera. La madre è stata rapita e lei è rimasta sola col padre che però ha un brutto carattere ed è un ubriacone, per questo decide di unirsi a Jack nella ricerca della spada. Arabella ha una memoria molto precisa ed è un'enciclopedia ambulante di informazioni casuali, è anche la mente della ciurma, nonché l'unica che riflette sulle situazioni e pondera le decisioni da prendere. 
Fitzwilliam P. Dalton III, il terzo membro della ciurma, é il classico stereotipo del giovane (e bello) aristocratico britannico stanco del suo stile di vita ricco e agiato, che vuole unirsi alla ciurma di Jack per poter vivere un'avventura e fuggire così dalla sua noiosa vita da nobile: "Mi è proibito entrare in Marinai o portare avanti una carriera che non sia quella che mio padre ha scelto per me. Vale a dore continuare la stirpe dei Dalton. Il che significa accompagnarmi a ragazze ricche e stupide in lunghe passeggiate, cenare con gli amici di mio padre, che hanno il triplo dei miei anno, ed occuparmi di ettari ed ettari di banani."
A differenza che con Arabelle però con lui è difficile entrare in sintonia perché la sua vita non ci viene mostrata, ma solamente raccontata, da lui stesso tra l'altro, il che sembra più una lagna. Almeno però i suoi studi, la capacità di leggere le carte nautiche, la sua conosceza delle lingue e la sua abilità nella spada si riveleranno utili.
In seguito i nostri protagonisti incontreranno anche Jaean, un tredicenne di New Orleans che parla anche francese e sua sorella Costance, che è stata trasformata in un gatto (spelacchiato e dal carattere parecchio scorbutico tra l'altro). Assieme a loro c'è anche Tumen, un aborigeno sopravvissuto al naufragio assieme ai due fratelli.
Arabella è probabilmente il personaggio meglio caratterizzato, ma anche di Fitzwilliam impareremo a conoscere qualcosa. Gli altri personaggi non sono molto caratterizzati o approfonditi, in particolare Jack, quello di cui sappiamo meno di tutti.
La storia è sicuramente avventurosa, anche se sembra scorrere piuttosto velocemente con Arabella e Jack che trovano il fodero della Spada e decidono di rubare una nave e mettersi in viaggio e poi, per caso, giungono dopo una tempesta proprio sull'isola che stavano cercando. Perfino ai protagonisti questa sembra una bella coincidenza, ma viene giustificata dal fatto che probabilmente è stato il fodero a guidarli fin lì, il che è è una spiegazione possibile, ma poteva essere gestita un po' meglio. Anche la città maledetta viene trovata quasi subito sempre per puro caso, dato che Jean ci casca dentro attraverso un buco che si apre nel terreno sotto i suoi piedi.
Nel complesso comunque non mancano sicuramente avventura, azione e trappole mortali, oltre a templi aztechi, scheletri e tesori favolosi. 
Un primo capitolo che mette tanta carne al fuoco e in cui conosceremo tanti personaggi, tra cui tutti membri della ciurma di Jack e vari nemici, tra cui il pirata Piede Sinistro, che lavora per il famigerato Davis Jones, il pirata maledetto.
Una storia che si legge tutto d'un fiato anche se si ha l'impressione che scorra anche fin troppo velocemente, sorvolando ad esempio sulla caratterizzazione dei personaggi e molte cose accadono un po' troppo spesso per pura fortuna. Sicuramente si sente che è il primo volume di una saga (costruita un po' a tavolino) che è stata pensata per continuare, in quanto la ricerca della spada continua, sebbene comunque i nostri eroi siano riusciti a scovare almeno un tesoro da portare con loro.
Una lettura carina e molto veloce (si finisce di leggere tranquillamente in una giornata), ideale per bambini che cercano una storia non troppo impegnativa, breve, ma ricca di pirati, tesori, avventura ed azione

Tale libro è stato edito originariamente nel 2006 dalla The Walt Disney Company col titolo "The coming storm". Il romanzo è stato pubblicato sempre dalla The Walt Disney Company nel 2006 con una copertina flessibile, ha 142 pagine e misura 19,3 cm d'altezza e 13,3 cm di lunghezza e costa 8,00 euro. 
 
Ecco tutti i libri di questa saga, che comprende 13 volumi, di cui però solo i primi 4 sono stati tradotti in italiano:
  1. "Tempesta sul mare " (2006): Da ragazzino Jack Sparrow entra in possesso del fodero della leggendaria spada di Cortés, capace d'infondere poteri inimmaginabili, e con alcuni coetanei parte alla ricerca della spada, tra violente tempeste e pirati malvagi.
  2. "Il canto della sirena " (2006): In mare aperto, a bordo del suo Barnacle, Jack Sparrow, ancora ragazzino, e i suoi compagni, che navigano alla ricerca della leggendaria spada di Cortés, vengono soggiogati da una dolcissima melodia.
  3. "Caccia al pirata" (2007): Sempre alla ricerca della leggendaria Spada di Cortés, Jack SParrow e la sua ciurma sbarcano a Isla Fortuna, dove pensano di trovare il famigerato pirata Lopuis Piede Sinistro e, con lui, la magica arma. Ma, appena giunti nel porto, scoprono che tutti gli abitanti sono scomparsi. Jack e il suo equipaggio perlustrano l'isola e incontrano proprio il famigerato pirata
  4.  "La spada di Cortes " (2007): Il fantasma del conquistador Cortés s'impegna a insegnare all'adolescente Jack Sparrow e ai suoi marinai come utilizzare la propria magica spada, ma a un patto: dovranno fargli avere l'occhio di pietra del pirata Sam!
  5. "The Age of Bronze" (2006): Incontra Jack Sparrow e i suoi giovani amici pirati mentre intraprendono un emozionante viaggio in alto mare. Il loro obiettivo: trovare e procurarsi la leggendaria Spada di Cortés, che garantirà loro un potere inimmaginabile. Jack e compagnia si stanno riorganizzando dopo la loro terribile esperienza con la Spada di Cortés. Vogliono dimenticare i poteri magici e dedicare la loro attenzione ai tesori. Ma stanno per scoprire che nei Caraibi magia e tesori spesso vanno di pari passo quando incontrano un giovane marinaio in grado di trasformare gli oggetti in... bronzo massiccio? Spotlight è una divisione di ABDO e propone edizioni su licenza di romanzi popolari stampati e rilegati appositamente per il mercato bibliotecario. Ogni libro Spotlight è stampato su carta di altissima qualità con rilegature rinforzate per biblioteca.
  6.  "Silver" (2007): Quando Tumen e Jean sentono parlare di argento nascosto, Jack decide che devono cercarlo. Potrebbe non essere oro, ma è sicuramente meglio del bronzo. Ma l'argento che trovano non è quello che si aspettavano. Si sono cacciati di nuovo nei guai, questa volta con un brutale pirata di nome Long John.
  7. "City of Gold" (2007): Jack e la sua ciurma tornano a New Orleans e trovano l'intera città ricoperta di metalli preziosi e governata dalla nefasta Madamme Minuit. Riusciranno gli equipaggi uniti della Barnacle e della Fleur de la Mort a sconfiggere Madamme Minuit e i suoi potenti alleati?
  8. "The Timekeeper" (2007): Il tempo sta per scorrere in modo strano per Jack Sparrow e il suo fedele equipaggio. L'amato orologio di Fitzwilliam P. Dalton III è sempre stato prezioso per lui. Ma improvvisamente è diventato prezioso per molte più persone, inclusi alcuni dei peggiori nemici dell'equipaggio del Barnacle. Si scopre che l'orologio di Fitz non è solo un orologio, ma uno strumento incredibilmente potente in grado di fermare il tempo stesso. Tocca a Jack e al suo equipaggio trovare un modo per tenere l'orologio lontano dalle mani dei loro pericolosi avversari.
  9.  "Dance of the Hours" (2007): Questa volta Jack è decisamente fuori dalla mappa! Nella loro lotta per tenere un orologio incantato lontano dai nemici, lui e il suo compagno di squadra Fitzwilliam P. Dalton III hanno sbloccato un altro dei suoi poteri: la capacità di deformare il tempo. Ora non hanno idea di dove, o meglio, quando, appariranno!
  10. "Sins of the Father" (2007): Il padre di Fitz ha finalmente raggiunto il fuggitivo, e ha con sé l'intera Royal Navy! Come se non bastasse, Jack è inseguito dal misterioso pirata Teague. Con le forze della Corona e dei bevitori alle calcagna, riusciranno Jack e Fitz a conservare la loro amata libertà?
  11. "Poseidon's Peak" (2008): L'undicesimo libro vede Jack partire da solo alla ricerca di un tesoro di cui non è nemmeno sicuro che esista: il mitico Tridente di Nettuno. Ma anche una misteriosa banda di pirati è alla ricerca del tesoro: chi lo troverà per primo?
  12. "Bold New Horizons" (2008): I libri 10-12 concludono un arco narrativo che ferma letteralmente il tempo! Mentre l'orologio di Fitzwilliam mostra strani poteri, Jack e il suo equipaggio devono tornare al presente... e impedire ai loro nemici di mettere le mani su questa pericolosa tecnologia!
  13. "The Tale of Billy Turner and Other Stories" (2009): Racconta la storia di cosa fece l'equipaggio di Jack dopo aver lasciato Jack e il Barnacle nella Città d'Oro. Questo super speciale include una storia inedita sulla ciurma di Jack a bordo del Barnacle, che racconta le loro avventure mentre erano lontani dal loro impavido capitano. La storia racconta anche le origini di uno degli amati personaggi dei film, Bootstrap Bill Turner! Sono incluse anche cinque rare storie di riserva sul giovane Jack Sparrow apparse su riviste e siti web come materiale promozionale e racconti brevi, oltre a un'anteprima della prossima seconda ondata di libri a capitoli, Jack Sparrow e i giovani pirati dei Caraibi. Come se non bastasse, c'è anche un racconto breve esclusivo basato sulla serie "Leggende della Fratellanza".
  
      
  
       
 
      
 
 Sopra: Le copertine di tutti i volumi della saga che vede come protagonista il giovane Jack Sparrow, compresi quelli non editi in italiano.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 11 agosto 2025

La bottiglia magica di Stefano Benni

"La bottiglia magica" è un libro scritto da Stefano Benni con le illustrazioni di Luca Ralli e Tambe (Stefano Tambellini). 
Benni è uno scrittore, umorista, giornalista, sceneggiatore, poeta e drammaturgo italiano, in particolare è autore di vari romanzi e antologie di racconti di successo, tra i quali "Bar Sport", "Elianto", "Terra!", "La compagnia dei celestini" (da cui la Rai ha tratto anche un cartone omonimo, sebbene indirizzato ad un pubblico più di bambini che di adolescenti), "Baol", "Comici spaventati guerrieri", "Saltatempo", "Margherita Dolcevita", "Spiriti", "Il bar sotto il mare" e "Pane e tempesta". I suoi romanzi e racconti contengono, non solo tramite la costruzione di mondi e situazioni immaginarie, una forte satira della società italiana degli ultimi decenni. Il suo stile di scrittura fa ampio uso di giochi di parole, neologismi e parodie di altri stili letterari.
 
Sopra: Sulla copertina vediamo la bottiglia inviata da Alina mentre sta attraversando un mare in tempesta.
 
Pin è figlio di un pescatore di nome Jep e spera di diventare ricco emigrando nel Diladalmar. Alina è rinchiusa nel collegio high-tech di Villa Hapatia, il suo sogno è fare la scrittrice. Lui ha un bel nasone e un topo per amico; lei si accompagna a un gatto (wifi) con un largo sorriso, scappato dal centro di manipolazione genetica. Vi ricordano qualcuno? 
I loro destini si mescolano grazie alla bottiglia che Alina ha affidato all'acqua. Essa è infatti una bottiglia magica, creata da un mago di nome Melonio: "I poteri di questo oggetto erano molteplici e oscuri. Con esso si poteva comunicare attraverso i mari e i continenti, c'è chi dice addirittura tra i pianeti. Ma rispetto al cornetto fonico aveva qualche svantaggio. Anzitutto poteva collegare solo due persone. Poi, se si capovolgeva, invertiva lo spazio e il tempo, era assai fragile e, se si rompeva, poteva accadere una catastrofe."
È Pin a trovarla: "Tutto eccitato, Pin andò dal babbo Jep, che stava scolpendo un gabbiano di legno.
<<Babbo>> disse Pin, <<guarda questa mappa, è un segno del cielo, anzi del mare. Ho letto su un libro che ha più di mille anni, e fu disegnata dal misterioso Proteus, per alcuni dio marino, per latri un pirata, per altri un granchio sapiente. Contiene vie segrete ignote anche alle mappe moderne. E ci porterà nel posto dove ho sempre sognato di andare! Dobbiamo crederci, babbo. C'è sempre un posto dove si sta meglio!>> "
E così comincia per entrambi un viaggio di terrore e meraviglia, fatto di incontri rocamboleschi, fughe a perdifiato, prodigiosi capovolgimenti. 
Pin deve affrontare rapper e fate muscolose, una traversata con scafisti dalle sembianze di un gatto e una volpe, poi tanti altri amici e nemici. Fortunatamente nella biblioteca di una grande città incontrerà un amico che lo accompagnerà nel suo viaggio: Stoppino, un topo erudito che ha vissuto per tutta la vita nella biblioteca: "<< [...] Io sono Stoppino Licinho Pergaminos y Ratòn, vivo in questa biblioteca fin da piccolo, ho mangiato quasi centomila libri, conosco trecento scienze di cui una esatta, parlo centosessanta lingue e so decifrare ogni tipo di geroglifico, crittografia, sciarada, rebus, cartografia e mappa. Io appartengo alla nobile famiglia dei ratti librari...>>"
Alina, invece, scappando dalla preside Queen Fascion e dal crudele cuoco Monsterchef, nei sotterranei della scuola scopre un terribile segreto: qualcuno vuole cancellare ogni forma di diversità e fantasia. Riusciranno i nostri eroi a incontrarsi e rovesciare un futuro già scritto?
 
Sopra: A destra la pagina con l'inizio del quarto capitolo, mentre a sinistra un'illustrazione di Ralli in cui vediamo Pin trovare la bottiglia di Alina.
 
I testi sono accompagnati dalle numerose illustrazioni di Luca Ralli e Tambe (Stefano Tambellini), di cui ne trovate almeno uno ogni due pagine, grande o piccola che sia. I disegni infatti hanno varie misure: alcune sono a doppia pagina, altre a pagina intera, altre a mezza pagina e altre più piccole sono inserite in mezzo ai testi.
I testi comunque hanno una forte correlazione con le immagini, dato che l'autore in questo libro ha amato utilizzare molti stili narrativi, compresi ad esempio quelli del fumetto o dello spartito musicale, del ricettario e del giornale, oltre a rime, poesie e dialoghi. 
Tutti i disegni sono a colori e alcuni hanno tinte molto vivaci, accese e brillanti, mentre altre hanno delle tonalità più cupe e grigie, in base alla situazione che si sta vivendo nel romanzo. Le immagini infatti rappresentano quanto raccontato nei testi, a volte mostrando semplicemente dei paesaggi, altre volte mostrando solo dei personaggi o degli oggetti anche se di solito mostrano ai lettori vere e proprie scene, con personaggi (di solito inseriti in un preciso sfondo) che compiono qualche azione. 
Le illustrazioni sono belle e hanno uno stile piuttosto particolare, tanto che è possibile distinguere quale dei due artisti ha lavorato ad una certa illustrazione. Tambe ad esempio si è occupato dei disegni che riguardano la storia di Alina, i quali hanno tratti apparentemente semplici ma che in realtà sono molto ricchi di dettagli, dalle atmosfere un po' inquietanti, con personaggi tracciati con tratti semplici e precisi, con visi con occhi ovali e non troppo grandi, corpi tendenzialmente filiformi, quasi allampanati, e arti lunghi e sottili che terminano in dita magre ed affusolate.
I disegni di Ralli hanno uno stile più fumettistico e giocoso, con personaggi dai tratti più esagerati, corpi sproporzionati e con visi dalle forme quasi caricaturali, e con dei colori molto più saturi e intensi.


  

  
Sopra: Alcune delle illustrazioni interne del libro, alcune a pagina intera ed altre in mezzo ai testi, quasi tutte realizzate da Tambe visto che riguardano la storia di Alina, tranne quello in centro a destra, che è invece opera di Ralli.
 
"La bottiglia magica" di Stefano Benni è un libro carino ma particolare, per non dire abbastanza strano, sia per la storia che per come è scritto. 
Intanto i protagonisti sono due: Alina e Pin, e i capitoli seguono le loro vicende in modo alterno, prima una e poi l'altro. Così il lettore segue contemporaneamente entrambe le vicende: quella di Alina, che è rinchiusa in un collegio super tecnologico per essere rieducata, e quella di Pin, un giovane marinaio che decide di mettersi in viaggio per trovare un posto migliore.
Il collegio che frequenta Alina ha praticamente lo scopo di rieducare quelli diversi, quelli che non si sono omologato alla società, in particolare il problema di Alina è che pensa troppo: "<<Va bene. Sarò una ragazza diversa... ma diversa da cosa? Cioè, se decidere voi sarò una ragazza diversa da quello che voi non volete, ma magari ok quello che voi non volete c'è qualcosa che voglio, allora io potrei anche volere essere una ragazza diversa da come voi mi volete diversa...>>"
Fortunatamente Alina ha un alleato molto utile: Mouse, un gatto geneticamente modificato che grazie alla sua coda è in grado di aprire tutte le porte del collegio, dato che sono porte tecnologie e di cui Mouse è in grado di craccare il codice. È proprio durante una fuga che Alina e il gatto scoprono che nella struttura non ci sono solo le studentesse da rieducare, ma sono rinchiusi, tipo manicomio, anche tutta una serie di personaggi letterari che sembrano impazziti: il Capitano Acab, Donald Duck (da noi noto come Paperino), il Bianconiglio... Personaggi che, se non accettano di essere rieducati, finiscono cotti e mangiati da cuoco Monsterchef, che è in grado di cucinare tutti i personaggi "dai fumetti ai libri ai quadri e anche ai sogni".
Pin invece parte e vive varie avventure, incontrando anche lui tutta una serie di bizzarri personaggi, tra cui anche personaggi letterari come un rapper che si finge povero quando in realtà è ricco, la Fata Turchina, i camerieri di un ristorante di lusso, altri marinai...
Una particolarità del libro, e che caratterizza anche la scrittura dell'autore, di tipo satirico, sono le numerosissime citazioni a personaggi letterari o, in generale, al nostro mondo. Il gatto di Alina è un chiaro riferimento ad esempio al Gatto del Cheshire di Alice, uno dei cani che sorvegliano Villa Hapatia si chiama Zetabì ed è in realtà Zanna Bianca, alcune delle compagne si classe di Alina sono Berenice e Ligeia (due donne che compaiono nei racconti di Poe), Pin lungo il suo viaggio incontrerà la Fata Turchina, e poi ci sono tutti i personaggi rinchiusi nelle celle del collegio... 
Per quanto riguarda invece i riferimenti al nostro mondo Alina dice che le fanno ascoltare le canzoni di Justin Biberon (riferimento a Justin Biber), di Adelia e dei Big C, B e K e ad un certo punto ella incontrerà un personaggio chiamato Duca (un riferimento al Duca Bianco, cioè David Bowie). Anche la scelta dei nomi non è casuale, come il luogo in cui abita Pin che si chiama Diquadanoi, mentre il luogo che vuole raggiungere il ragazzo si chiama Diladalmar. Oppure lo sciamano del paese di Pin si chiama Tuhnonhainillah, mentre i professori di Alina hanno nomi come Queen Fashion, Professore Tilt, psichiatra Principipiccoli, Don Biffero, Rosbif... solo per citare qualche esempio.
I testi sono composti principalmente da dialoghi, il che è un po' strano e a volte l'ho trovato anche un po' fastidioso. L'autore poi usa un linguaggio con molti giochi di parole (come dimostrato anche nella scelta dei nomi), ma non privo anche di elementi scurrili, decisamente poco politically correct, con parolacce e riferimenti al se**o, alla sessualità, alla prostituzione, alla droga, ...
L'autore comunque inserisce questi argomenti all'interno di precisi contesti e non mancano neanche parti più erudite, dove i personaggi iniziano a fare monologhi sul senso della vita, andando a creare un mix piuttosto vario, ma anche un po' contorto, passando da un lessico aulico ad un gergo da galera o e da balordi privi della istruzione.
Una storia divertente ma che contiene comunque anche diversi argomenti di riflessione, primo fra tutti Villa Hapatia è evidentemente un simbolo di repressione del libero pensiero e della personalità, un luogo di omologazione e di appiattimento intellettivo e morale, con la preside Queen Fascion che trasforma "le vostre goffaggini e i vostri cicciolotti in seducenti, anoressiche levigate forme. Insegna portamento, sfilata, shopping, trucco, dietologia, arte della seduzione e mobbing delle rivali." In una frecciatina anche ai canoni estetici della società moderna, troppo fissati con la ricerca della perfezione e della bellezza nel magro. C'è anche una critica alla musica, con Alina che si lamenta subito delle canzoni che le fanno ascoltare in collegio, critica che diventerà molto meno sottile quando la ragazza incontrerà il Duca, che le mostrerà gli x-babes: "Gli Scannamusica, discografici criminali, li rapiscono a sei anni per formare boy band o gruppi musicali femminili, cantantucci e cantantuzze prefabbricati. Insomma, carne da palcoscenico, programmati geneticamente, scelti tra i più carini... Escono solo a sedici anni, pronti per il mercato... Credo che alcuni vengano clonati.", come spiega lo stesso Duca. Una evidente critica a cantanti quali Justin Biber (che all'epoca in cui il libro venne scritto e pubblicato era ancora molto in voga) e alle molte boy band e gruppi di cantanti femminili che andavano di moda. La storia contiene critiche e riflessioni sulla repressione del pensiero libero, sulla diversità, sui canoni di bellezza, sulle multinazionali, sul consumismo, sulla musica, sull'immigrazione, sui programmi televisivi (tipo quelli di cucina)...
Una favola per ragazzi che unisce elementi fantastici e personaggi letterari a una spietata critica alla società moderna, in un risultato che è al contempo interessante, a tratti geniale, filosofico, surreale e altre volte un po' banale e confusionario, un mix che non può fare a meno di creare qualche perplessità, anche per quanto riguarda l'età di lettura.
Un libro che consiglio per ragazzi a partire almeno dai 13/14 anni in su, visto che comunque l'autore usa talvolta in linguaggio complesso e ricercato ma anche a tratti scurrile, oltre a trattare temi abbastanza impegnativi. Inoltre a Benni piace fare riferimenti alla cultura contemporanea, il problema è che non so quanti giovani lettori saranno in grado di cogliere tali riferimenti, poiché la cultura contemporanea si evolve e cambia anche molto velocemente (ogni anno c'è una nuova moda, un nuovo trend), mentre la storia del libro rimane ferma a quando è stata scritta, a ormai quasi dieci anni fa. Per dire, dei ragazzini di oggi non so quanti conoscano Justin Biber, che invece era famosissimo tra il 2009 e il 2015. Per non parlare di tutti gli altri riferimenti e citazioni, anche letterarie, che non so quanti ragazzi riuscirebbero a capire, e ammetto che probabilmente alcune sono sfuggite anche a me, nata a metà degli anni Novanta. Insomma alcuni dialoghi e citazioni sembrano essere indirizzate ad un pubblico maturo, mentre la storia di base è piuttosto semplice, una sorta di fiaba, che però potrebbe non stuzzicare abbastanza i gusti di un lettore adulto, che tra l'altro potrebbe trovare anche alcune critiche mosse da Benni un po' banali (la critica alle boy band l'aveva fatta pure la Disney nel 2013 con l'episodio di Gravity Falls "Boyz Crazy", in italiano "Il controllo della mente"), mentre altre, quando rimangono più sottili, sono decisamente più valide, tipo quella all'immigrazione.
Una lettura sicuramente interessante, che mi ha fatto conoscere un tipo di scrittura nuovo a cui non ero abituata, anche se a tratti mi ha lasciata un po' perplessa. Una lettura comunque molto rapida e veloce, che racchiude una storia di base carina anche se semplice, ricca di tante citazioni, tanti personaggi (forse anche troppi comprimari) e tanti argomenti di riflessione, con una bellissima grafica, in quanto i disegni che accompagnano i testi sono molto belli e si combinano bene con essi.
 
Quest'opera è stata pubblicata nel 2016 dalla Rizzoli Lizard. Il volume ha 224 pagine, la copertina rigida con sovracopertina, misura 23,6 cm d'altezza e 15,5 cm di lunghezza e costa 18,00 euro.
 
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