venerdì 9 giugno 2023

Mostri dell'Inferno. In viaggio con Dante di Anna Lavatelli

"Mostri dell'Inferno. In viaggio con Dante" scritto da Anna Lavatelli e illustrato da Enrico Macchiavello racconta di un inaspettato viaggio nell'Inferno di Dante, alla scoperta dei suoi mostri: da Cerbero a Caronte, da Minosse al Minotauro ... che riprendono vita e si lamentano, lanciano invettive, raccontano il loro duro lavoro.
 
Sopra: La copertina, dallo sfondo bianco, mostra Dante e un bambino in sella a Gerione, la bestia dal volto umano, zampe artigliate da leone e corpo di serpente.
 
"Quello che vi voglio raccontare potrà sembrarvi una storia inventata. Non siete obbligati a credermi e io non voglio convincervi a tutti i costi". A parlare è un bambino di nome Valerio che è stato lasciato a casa dei nonni e il nonno, mentre fa i compiti con il nipote leggendo sull'antologia una pagina che parla di Dante, gli chiede se conosce cosa ha scritto Dante. A questo punto, visto che il bambino non sa nulla il nonno tra fuori dalla libreria la Divina Commedia, cercando di ammaliare il nipote: "Ci sono delle parti molto avventurose, che non ti immagini neanche... E mostri, mostri a non finire! Quelli piacciono sempre, a tutti i bambini".
 Mentre il nonno legge il bambino si addormenta e.. "All'improvviso mi appare proprio lui, il sommo poeta. Era uguale a quello che c'era sul mio libro di lettura: sguardo severo, carnagione olivastra, naso aquilino, palandrana rossa lunga fino ai piedi, corona d'alloro in testa e -naturalmente-  la Divina Commedia sotto braccio".
Il sommo poeta si offre di accompagnare all'Inferno Valerio per fargli conoscere tutti i vari mostri che lo abitano, visto che ha saputo che al bambino piacciono i mostri: "Ed ecco qui il resoconto di un insolito viaggio tra mostri danteschi: conoscerete più da vicino gli spaventosi guardiani dell'Inferno".
La prima cosa che Dante spiega al suo giovane compagno di viaggio è che l'Inferno ha una forma a imbuto e più si scende più mostri spietati si incontreranno.
I mostri che Valerio incontrerà in questo viaggio sono: Caronte, Minosse,Cerbero, Pluto Flegiàs, Medusa, Il Minotauro e Gerione, Malacoda e Lucifero.
Questa la descrizione di Caronte: "Mi appare un gigante grosso, forzuto. Il volto, dove brillano spaventosi occhi di fuoco, è ricoperto di lunghi ciuffi di peli bianchi. Il suo compito, mi spiega Dante, è di portare le anime dei dannati da una sponda all'altra del fiume Acheronte. E sembra godersela un sacco. Con la sua voce potentissima annuncia i terribili castighi che riceveranno all'Inferno. [...] Le anime tremano, si disperano, maledicono chi li ha messi al mondo, ma non fuggono via. Sembrano ipnotizzate dalla sua voce, E lui, per tutta risposta, giù bastonate con remo sulla testa del primo che capita". Questo Caronte, inoltre, stavolta è parecchio contento di vedere Dante, poichè grazie alla sua opera lo ha reso famoso, diventando una star in tutte le scuole italiane e anche all'estero: "E così scopro che stare in testa alle classifiche è sempre piaciuto a tutti. Anche agli abitatori dell'aldilà".
Altra particolarità di questi testi è che a quanto pare ai mostri piace comporre poesie e rime, infatti ciascuno ha la sua, ecco quella di Caronte:

"Del troppo silenzio
nell'Ade di omero
mi ero stancato
io sono sincero.
 
Il cambio mi piace
apprezzo l'onore
di fare il cattivo
a tutte le ore.
 
Oh Dante, che bravo
a mettermi qua
per dare lezioni
di gran crudeltà.
 
Con gusto bastono
e male prometto
a chi sputa odio
a chi fa il furbetto.
 
Se piangono rido
non provo pietà
mi godo la scena
e rido: <<Ah Ah>>.
 
E non mi vergogno
per quello che ho detto:
qui siamo all'Inferno
il ruolo è perfetto".
 
 Sopra: Due pagine interne, in cui a destra potete vedere uno schema riassuntivo dell'Inferno dantesco, che mostra dove sono collocati i vari mostri che Dante e Valerio incontreranno.

I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Enrico Macchiavello che hanno un aspetto molto simpatico e perfino buffo, in quanto i mostri sono rappresentati in modo molto esagerato, ma per nulla spaventoso o minaccioso.
Lo stile di Macchiavello è abbastanza semplice, con figure tracciate con tratti netti e decisi, anche se le ombreggiature sono realizzate come nelle incisioni (quindi con tanti trattini sottili gli uni vicini agli altri), forse come omaggio alle incisioni di Gustave Dorè.
Oltre ai mostri, anche i personaggi hanno un aspetto piuttosto buffo e caricaturale, con dei tratti facciali essenziali ma molto espressivi; per dire i volti hanno una linea per la bocca (un cerchio invece per la bocca aperta), due cerchi per gli occhi (che sono proprio delle palle bianche con un puntino nero) e un ovale per il naso, che di solito è a forma di melanzana, molto sporgente e grande (l'unico con una forma diversa, un po' più elaborata, è quello di Dante). Con una simile rappresentazione i mostri hanno un aspetto neanche minimamente spaventoso e anche le varie anime dei dannati (colorate sempre con un unico colore alla volta) sembrano non cavarsela poi così male.
I disegni poi sono molto colorati, con tinte accese, vivaci e brillanti, stese all'interno delle figure in modo netto e deciso, senza sfumature. L'autore sembra aver prediletto l'utilizzo di colori quali: il rosso, il verde, il blu (che è anche il colore di Valerio), il giallo e il marrone.
 

 
 
 Sopra: Alcune pagine illustrate (molto colorate e dallo stile simpatico) da Enrico Macchiavello in cui possiamo vedere alcuni mostri infernali. In alto c'è Caronte, poi Pluto, al centro Gerione e infine Lucifero in persona.
 
"Mostri dell'Inferno. In viaggio con Dante" scritto da Anna Lavatelli è un'interessante proposta per far avvicinare i bambini, già dai 7 anni, alla Divina Commedia, facendo leva su un qualcosa di loro interesse: i mostri. D'altra parte è vero che i libri sui mostri, indirizzati anche già a bambini di 4/5 anni, sono sempre tanti ed inoltre quelli scelti e descritti da Dante per la sua opera sono molto interessanti e dall'aspetto originale. Nella maggior parte dei casi si tratta intanto di mostri provenienti da altre fonti, in particolare quelle mitologiche, e in questo volume Lavatelli non si dimentica di farlo sapere ai lettori: con Caronte, Dante cita l'Odissea di Omero; Minosse narra di come fu re e giudice a Creta; Cerbero si lamenta di come stava meglio nell'Ade; Medusa minaccia Dante di trasformarlo in pietra, così come accadeva nel mito greco con Teseo; quando Dante narra la storia del Minotauro cita Teseo e il labirinto ...
Diciamo che comunque le illustrazioni di Enrico Macchiavello non fanno percepire al lettore la pericolosità o la bruttezza di tali creature, essendo disegni dall'aspetto molto simpatico e perfino buffo, anche se non propriamente bello, in quanto i mostri sono rappresentati in modo molto esagerato, ma per nulla spaventoso o minaccioso, anzi. Lo stile delle illustrazioni è comunque in linea con quello dei testi, che vogliono essere simpatici e leggeri. Per farvi capire meglio (e perchè mi divertiva farlo) più sotto ho messo delle illustrazioni di due mostri dell'Inferno (presenti e illustrati anche in questa edizione) realizzate però da due differenti artisti per un pubblico adulto: Gustave Dorè e Gabriele dall'Otto. Provate a confrontare queste due rappresentazioni di Caronte e di Lucifero con quelle fatte da Enrico Macchiavello, inutile dire che sono ovviamente due stili (anzi tre, in quanto ogni artista ha il suo) totalmente diversi; ma è bello vedere e confrontare come la stessa cosa possa essere rappresentata in modi completamente diversi!
Questo libretto scritto dalla Lavatelli è una proposta interessante e valida per poter far approcciare bambini anche di 6/7 anni all'opera dantesca, attirandoli con i suoi mostri. L'autrice si concentra quindi esclusivamente su questi ultimi, evitando di parlare di altre faccende, anche se molto importanti o famose. 
Ho trovato interessante vedere Dante fare per una volta da guida a qualcun altro, mentre di solito siamo sempre abituati a vederlo assieme a Virgilio; d'altra parte nei testi viene messo ben in chiaro che questo non è più il primo viaggio che Dante fa all'Inferno e Dante sembra ormai un visitatore quasi abituale e navigato (oltre che raccomandato dall'alto).
Molto carina anche l'idea che qui i mostri possano esprimersi attraverso delle poesie e delle rime, che risultano carine e divertenti, e quando non sono loro a farlo è Dante che lo fa per loro, non sempre però a loro favore, ma spesso contro di loro, come nel caso del Minotauro, a cui il poeta dice: "Io conosco la tua misera storia: / vivevi chiuso nel tuo labirinto / senza un amico e privo di gloria. / Di vincer Teseo eri convinto, / ma con l'astuzia lui t'ha gabbato: / non sempre bastano forza ed istinto. / Idiota d'un mostro fatti di lato. / E dimmi grazie che ti ho messo qua / se no a quest'ora da disoccupato / andavi a chiedere la carità".
La vicenda è carina, anche se il modo in cui l'autrice l'ha introdotta mi è sembrata un po' forzata (oltre che poco originale), sarà perchè sono una maestra della primaria, ma mentre leggevo l'inizio della storia mi sono subito chiesta: ma quale maestra assegna ai suo alunni il compito di leggere una pagina dell'antologia in cui si parla di Dante (che poi, quale antologia per la scuola primaria potrebbe mai avere una pagina simile?) senza neppure far prima accenno agli studenti della Divina Commedia?
 
 

 Sopra: In alto a sinistra un'illustrazione di caronte di Gustave Dorè, mentre a destra il caronte di Gabriele dell'Otto. In basso inceve due rappresentazioni di Lucifero dei medesimi artisti. Provate ora ad andare a riguardarvi il Caronte e il Lucifero disegnati da Macchiavello... incredibile, vero, come i medesimi soggetti possano essere rappresentati in modi tanto diversi!
 
Il volume è stato pubblicato nel 2021 dalla Interlinea Edizioni, è dotato di una copertina flessibile, ha 64 pagine, misura 23 cm d'altezza e 13 cm di lunghezza e costa 10 euro.

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