venerdì 23 settembre 2022

La Bella e la Bestia di RBA Italia

Ultimamente vi avevo parlato di una collana della RBA che è da poco uscita in edicola e che si intitola : STORIE MERAVIGLIOSE. E' una collana che riunisce classici "frutto di prestigiosi autori del calibro di Oscar Wilde, Lewis Carroll, Charles Dickens e William Shakespeare. Altri provengono dalla tradizione e sono stati magnificamente rielaborati dai fratelli Grimm, H. C. Andersen o Charles Perrault, ma tutti occupano un posto speciale nella tua memoria". Una collana dedicata all'infanzia insomma, ma che propone quei libri che sono rimasti nel cuore da bambini e che continuano a farsi amare e apprezzare anche dagli adulti.
Ebbene oggi sono qui per parlarvi di un volume specifico di questa collana, poiché è così ben fatta e interessante che penso che alcuni suoi titoli meritano un approfondimento. In questo caso vi recensirò il volume di "La Bella e la Bestia" (seconda uscita della serie).

 
Sopra: La splendida copertina dallo sfondo viola con titolo e decori dorati, su cui vediamo la bestia mentre tiene in mano una rosa e Bella.

Questa edizione è interessante perché comprende due versioni della storia: quella originale del 1740 scritta da Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, e quella successiva scritta dalla Jeanne-Marie Le Prince de Beaumont, che è una riduzione della precedente, ma anche la versione più famosa che ha trasformato questa storia in una vera e propria fiaba.
In entrambi i casi le storie sono integrali; nel caso dei testi della Villeneuve essi sono stati tradotti dal francese da Riccardo Ferrigato. Adesso vi riporterò l'inizio della storia così potrete confrontarla con la traduzione dell'edizione "La bella e la bestia" di Ippocampo (che a sua volta l'ha avuta su licenza della Donzelli), una delle pochissime edizioni italiane di questa versione della fiaba.

Testo di Adelina Galeotti (ed. Ippocampo e Donzelli): "In un paese molto lontano da qui si trova una grande città, dove il florido commercio alimentava l'abbondanza. Qualche tempo fa tra i suoi abitanti la città poteva annoverare un mercante felice delle sue intraprese e su cui la fortuna, a misura dei suoi desideri, aveva sempre sparso i più bei favori. Ma se il mercante aveva ricchezze immense, aveva pure molti figli. La sua famiglia era composta da sei ragazzi e di sei ragazze. Nessuno di loro era accasato. I maschi erano troppo giovani per preoccuparsene. Le femmine, troppo fiere delle grandi ricchezze su cui pensavano di poter contare, non riuscivano a determinarsi alla scelta da fare. La loro vanità era lusingata dall'assiduità della gioventù più brillante.
Ma un rovescio di fortuna del tutto inaspettato venne a turbare la dolcezza della loro vita. La loro casa prese fuoco. "

Testo di Riccardo Ferrigato (ed. RBA Italia): "In un paese molto lontano da qui c'era una grande città dove i commerci prosperavano generando grandi ricchezze. Tra i suoi cittadini vi era un mercante soddisfatto dei propri affari, a cui la fortuna, che ne assecondava i desideri, aveva sempre accordato i migliori favori. Ma se il mercante godeva di ricchezze immense, aveva anche molti figli. La sua famiglia era composta da sei ragazzi e sei ragazze, nessuno dei quali era accasato. I ragazzi pensavano di essere ancora troppo giovani per porsi il problema; le ragazze erano troppo compiaciute dei molti beni sui quali potevano contare e non era facile decidere che avrebbero dovuto sposare.
La loro vanità era lusingata dalle attenzioni dei giovani più brillanti, ma un rovescio della fortuna, al quale non erano preparate, arrivò a sconvolgere la piacevole esistenza. La loro casa prese fuoco".
 
La versione della Beaumont, più breve e più simile a una vera e propria fiaba, presenta invece la traduzione di Carlo Collodi del 1875, traduzione contenuta anche in "La bella e la bestia" di David Sala, edita dalla Gallucci. Vi riporto l'incipit della fiaba, così potete vedere le differenze rispetto alla versione della Villeneuve.

Traduzione di Collodi: "C'era una volta un mercante che era ricco sfondato. Aveva sei figliuoili, tre maschi e tre femmine; e siccome era un uomo che sapeva il vivere del mondo, non risparmiò nulla per educarli e diede loro ogni sorta di maestri. Le sue figlie erano bellissime; la minore soprattutto era una meraviglia, e da piccola la chiamavano la bella bambina, e di qui le rimase il soprannome di Bella, che fu poi cagione di gran gelosia per le sue sorelle. Questa figlia minore, oltr'essere la più bella, era anche la più buona delle altre. Le due maggiori, perché erano ricche, avevano molto fumo; si davano l'aria di gran signore, e non gradivano la compagnia delle figlie degli altri negozianti, ma se la dicevano soltanto col nobilume. Andavano dappertutto: ai balli, alle commedie, alle passeggiate; e si ridevano della sorella minore, perché spendeva una gran parte del suo tempo nella lettura dei buoni libri."

 
Sopra: Delle pagine interne dell'edizione Rba in cui a destra è presente un'illustrazione di Dulac che ritrae Bella mentre è ospite al castello della Bestia. Da notare poi nella pagina a sinistra il capilettera decorato e colorato di viola.

Il volume è accompagnato dalle illustrazioni di Walter Crane ed Edmund Dulac, due artisti dell'epoca d'oro dell'illustrazioni dal valore indiscusso.
Walter Crane si è occupato di illustrare la versione scritta dalla Villeneuve, e i suoi disegni sono tratti da un'edizione di John Lane del 1901 e sono di particolare interesse perchè l'artista fu uno dei pochi ad accedere direttamente alla versione originale delle Villeneuve. Crane era un artista inglese capace di fondere testo, decorazioni e immagini, ripensando i libri per bambini come opere esteticamente unitarie e attentamente studiate. Le sue illustrazioni di fiabe mostrano uno stile preraffaellita, sebbene l'artista abbia tratto ispirazione da molte fonti diverse. E' considerato uno dei pionieri dello stile Liberty, anche se all'inizio fu influenzato dalla corrente pittorica dei Preraffaeliti. Le sue illustrazioni, molto raffinate, si riconoscono subito per il gran numero di dettagli e l'attenzione ai particolari (in particolare agli abiti e alle architetture), nonché per i loro colori accesi e brillanti.
Ad occuparsi invece della versione della Beaumont è stato invece Edmund Dulac, illustratore e disegnatore francese naturalizzato inglese, che ci propone una fiaba dai tratti molto graziosi, anche se dai colori più cupi rispetto a Crane, e un po' arabeggianti, soprattutto per quanto riguarda la scelta dell'abbigliamento.
In questo caso le immagini inserite nel testo sono tratte da "The speeping Beauty and other Fairy Tales from the old French", un gioiello del 1910 della casa editrice Hoddder & Stoughton.

   
 Sopra: Entrambe le scene ritraggono lo stesso momento della storia, cioè l'incontro del mercante (padre di Bella) con la Bestia. L'illustrazione a sinistra, in cui l'uomo è colto nel momento in cui ha appena strappato la rosa, è di Crane, mentre quella a destra, dove il mercante si è messo in ginocchio a supplicare la bestia, e di Dulac. Da notare la differenza nei colori e nei costumi, oltre che negli ambienti, senza contare poi l'aspetto della bestia, che non venendo mai descritta con precisione nella fiaba ha lasciato spazio all'immaginazione degli artisti.
 
Le illustrazioni dei due artisti sono ben riprodotte all'interno del volume, con colori nitidi e che non rilasciano inchiostro. Ogni immagine a colori è inserita all'interno di una cornice di foglie e sotto vi è una frase che fa riferimento al testo.
Nel libro non ci sono solamente le immagini a colori, ma ve ne sono anche di più piccole monocromatiche, la cui tinta riprende quella della copertina, in questo caso il viola. Sono piccoli disegni inseriti in mezzo ai testi, opera di Cyla Costa (che si occupa del lettering dei titoli in copertina e degli elementi decorativi interni), che rappresentano elementi della storia come personaggi oppure edifici o ambienti.
 
 

Sopra: Le illustrazioni dei due artisti hanno colori nitidi e che non rilasciano inchiostro; ogni immagine a colori è inserita all'interno di una cornice di foglie e sotto vi è una frase che fa riferimento al testo come potete vedere nelle due immagini in alto. Nel libro ci sono anche delle piccole immagini monocromatiche, la cui tinta riprende quella della copertina, in questo caso il viola. Sono piccoli disegni inseriti in mezzo ai testi che rappresentano elementi della storia come personaggi oppure edifici o ambienti. Nella pagina qui sopra più in basso ad esempio potete vedere i personaggi di Bella e della Bestia.

"La Bella e la Bestia" della RBA Italia è una splendida edizione che mi ha lasciato molto soddisfatta, in quanto il volume presenta una nuova traduzione della fiaba della Villeneuve, che come spiegavo all'inizio è piuttosto difficile da trovare in italiano. Attualmente da quanto ne so ve ne sono solo due edizioni (oltre a questa nuova di RBA): quella edita dalla Donzelli nel 2002 in una raccolta di varie versioni della Bella e la Bestia: "La bella e la bestia: quindici metamorfosi di una fiaba" e poi quella dall'Ippocampo del 2017 illustrata da MinaLima. Quest'ultima edizione, tuttavia, a quanto pare riprende quella della Donzelli (vi è scritto infatti "La presente edizione è pubblicata su licenza di Donzelli Editore"), per cui diciamo che alla fine la traduzione finora disponibile in Italia era una sola.
Ho apprezzato molto quindi che la RBA abbia deciso di pubblicare una nuova traduzione della storia, che a mio parere risulta anche un po' meno difficile e contorta rispetto a quella della Donzelli (provate a confrontare i due stralci di testo che vi ho riportato, vedrete che la traduzione Donzelli non è facilissima da seguire).
Approvo totalmente anche la scelta delle illustrazioni, opera di due grandi artisti dell'epoca d'oro dell'illustrazione quali Walter Crane ed Edmund Dulac. Tali immagini sono inoltre state riportate molto bene all'interno del volume, con colori nitidi e chiari ed immagini ben definite.
L'unica pecca del volume sono forse le piccole dimensioni delle lettere, che potrebbero dare qualche noia a chi ha problemi di vista.
L'edizione è comunque molto bella e curata, solida, compatta e di piccole dimensioni, con cornici attorno alle illustrazioni a colori e intorno ai numeri delle pagine, disegni a colori e altri in bianco e viola, nonché capilettera decorati. Un'opera adatta non solo ai bambini, a cui consiglio di leggere la fiaba della Beaumont tradotta da Collodi, ma anche agli adulti o ai ragazzi che vogliono approcciarsi alla versione della Villeneuve, che era pensata come destinata ad un pubblico di ragazze (in età da marito), e che infatti ha una trama a tratti un po' complessa da seguire.
Assieme a questa seconda uscita inoltre c'erano in omaggio anche degli adesivi che riprendono le copertine dei libri della collana, davvero una bella idea.

Questo volume è stato pubblicato nel 2022 dalla RBA Italia; ha una copertina rigida, ha 206 pagine, misura 18,5 cm d'altezza e 13,6 cm di lunghezza e costa 12 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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