lunedì 6 dicembre 2021

L'isola del tesoro di Robert Louise Stevenson e Roger Olmos

Qualche tempo fa vi avevo già parlato di un'edizione de "L'isola del tesoro", illustrata da Etienne Friess. L'edizione che vi presento oggi invece è illustrata da Roger Olmos, ed è uscita circa un anno prima rispetto a quella edita da Lacombe, anche se inizialmente non in versione integrale (quest'ultima è stata edita solo successivamente, qualche mese dopo, come edizione speciale).

 
Sopra: A sinistra la copertina dell'edizione integrale, a destra quella della prima edizione, non integrale.
 
Pubblicato per la prima volta a puntate tra il 1881 e il 1882 la storia, nonché voce narrante, ha per protagonista Jim Hawkins, un ragazzo che vive con la famiglia nella taverna "Ammiraglio Benbow", affacciata sul mare in un villaggio nei pressi di Bristol. La vita del ragazzo però cambia radicalmente quando alla locanda si trasferisce un strano uomo di nome Billy Bones, un vecchio marinaio. Dopo alcuni mesi dal suo arrivo l'uomo infatti riceve la visita di un certo Cane Nero, un pirata che era stato suo compagno. Dopo la visita di Cane Nero, Billy ne riceve anche un'altra da parte di un pirata con un occhio solo, che gli consegna la "macchia nera", un presagio di condanna a morte, che fa prendere al vecchio ubriacone un infarto.
Mentre Jim si prende cura di lui, Billy gli racconta d'esser stato uno dei marinai del famigerato pirata conosciuto col nome di Capitano Flint e che i suoi ex compagni lo hanno ritrovato per impossessarsi della mappa, in possesso di Billy, che conduce al tesoro nascosto del Capitano Flint.
Dopo la morte di Billy sarà Jimm a trovare la mappa e a partire per una spedizione, ricca di pericoli e avventure, alla ricerca del prezioso tesoro.
La seguente versione è integrale, tradotta da Alberto Frigo. Vi riporto come confronto (con un'dizione della Newton Compton) la prima descrizione che Jim fa di Billy Bones, all'inizio del volume:
 
Versione ed. Newton Compton: "Lo ricordo come fosse ieri, quando entrò con quel suo passo pesante, seguito dalla carriola che portava il baule. Alto, poderoso, bruno, con un codino incatramato che gli ricadeva sul colletto della sua bisunta giacca blu: le mani ruvide e ragnate di cicatrici, dalle unghie rotte e orlate di nero; e, attraverso la guancia, il taglio del colpo di sciabola d'un bianco livido e sporco. Roteò in giro un'occhiata fischiettando tra sè, e poi, con la sua vecchia e stridula voce ritmata e arrocchiata dalle manovre dell'argano, intonò quell'antica canzone di mare che doveva più tardi  così spesso percuotere i nostri orecchi:
Quindici sopra il baule del morto,
Quindici uomini yò-hò-hò,
E una bottiglia di rum per conforto!"
 
Versione Ed. Logos: " Lo ricordo come fosse ieri, quando arrivò arrancando alla portata della locanda con una cassa da marinaio che gli veniva dietro in un carretto a mano: un omaccione alto e massiccio dalla pelle color nocciola, con un codino incatramato che gli cadeva sulla spallina della sudicia giubba blu, le mane graffiate e rivide, le unghie nere spezzate e la guancia sfregiata da un segno di sciabola di un bianco sporco e livido. Ricordo che scrutò la baia da un capo all'altro fischiettando fra sè, per poi intonare quella vecchia canzone marinara che in seguito avrebbe cantato tanto spesso:
Quindici uomini sulla cassa del morto...
Yo-ho-ho! e una bottiglia di rum!"

Sopra: Un'illustrazione che ritrae Ben Gunn, un ex sottoposto di Flint abbandonato sull'isola.
 
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Roger Olmos, le quali non sono mai inserite in mezzo ai testi, ma sono sempre a tutta pagina o anche a doppia pagina.
I disegni di Roger Olmos sono evocative, piene di poesia e di pathos, molto carnali, capaci di colpire subito il lettore, nonché ricche di colori forti, accesi e intesi. 
Sono presenti nel volume sia illustrazioni a colori che in bianco e nero. Queste ultime (che non erano presenti nella prima edizione, non integrale) sono inserite all'inizio di ogni parte, come illustrazione introduttiva a essa. In questi casi l'artista ha fatto un bellissimo lavoro giocando con le luci e le ombre di ogni scena, che risultano sempre molto dettagliate.
Le immagini a colori hanno delle tinte intense, anche se non molto brillanti o vivaci, ma che spesso appaiono un po' sporche, anche se ci sono alcune scene con tonalità più chiare e pulite.

 
 

Sopra: Sono presenti nel volume sia illustrazioni a colori che in bianco e nero (in alto).
Le immagini a colori hanno delle tinte intense, anche se non molto brillanti o vivaci, ma che spesso appaiono un po' sporche (come quella centrale), anche se ci sono alcune scene con tonalità più chiare e pulite (come quella più in basso).
 
Sono illustrazioni ricche, sia di significati che di particolari e dettagli da non sottovalutare, infatti nelle tavole di Olmos ogni particolare è importante poiché non è stato posto lì casualmente, lasciando all'osservatore il compito di interpretare le illustrazioni in cui sono stati inseriti (d'altronde solitamente i disegni di questo artista sono spesso alquanto surreali). Ad esempio Billy Bones viene sempre ritratto assieme a dell'alcol, poichè egli è un gran bevitore (per non dire ubriacone). In un'immagine l'artista ha ritratto l'uomo con una bottiglia di alcol al posto di un braccio, con il dottor Livesey che sta praticando un'incisione nel braccio/bottiglia, come a volergli fare un salasso, solo che al posto del sangue fa uscire dell'alcol.
In un altro caso al posto della facciata della locanda è stata disegnato l'uomo con una gamba sola, su cui corpo si vedono però le finestre e l'entrata dell'edificio, che è aperta da un uomo, e che contemporaneamente si perdono in una notte, nel buio (perché l'uomo viene di notte, dalla notte).
Molte immagini presentano un grande dinamismo e adottano delle prospettive inusuali e originali.
 

 
Sopra: Alcune immagini presenti all'interno del volume, la prima in altoritrae Billy Bones che si sta facendo una sorta di salasso, quella in basso a sinistra rappresenta l'arrivo dell'uomo con una gamba sola, mentre quella a destra mostra lo scheletro che indica la direzione.
 
"L'isola del tesoro" di Robert Louise Stevenson e Roger Olmos è un'opera molto curata, incantevole e pregiata. Ha inoltre il pregio di proporre in versione illustrata "L'isola del tesoro" in un'edizione integrale (molte edizioni illustrate non sono praticamente mai integrali, ma sono sempre rivisitate e tagliate).
Le illustrazioni di Olmos che accompagnano l'intera opera ne innalzano il livello qualitativo, rendendola un'edizione più ricercata e particolare. La presenza delle immagini ha lo scopo di aiutare il lettore ad avvicinarsi a questo classico della letteratura, considerando che solitamente questa storia viene classificata come letteratura adatta (anche) ai bambini e ai ragazzi. I disegni (a colori o in bianco e nero) aiutano il lettore ad affrontare la storia senza trovarsi di fronte a un muro di testo e parole.
Le immagini servono anche di supporto per i testi, tuttavia queste illustrazioni di Olmos non sono adatte solo ai bambini, ma possono essere apprezzate tranquillamente anche dagli adulti, in quanto molte sono ricche di significati simbolici, quindi da interpretare, e non risparmiano di mostrare episodi di violenza presenti nella storia (scheletri, sangue, combattimenti con relative ferite).
Sia per le illustrazioni che per i testi (in versione integrale) tale edizione è consigliata a partire dagli 8/9 anni. Per i lettore più giovani o meno forti la Logos ha edito anche un'altra edizione illustrata da Olmos, ma più breve (io però preferisco questa integrale).
 
Quest'opera è stata pubblicata nel 2020 (a dicembre) dalla Logos Edizioni, il volume ha 224 pagine, la copertina rigida, misura 28,8 cm d'altezza e 21,7 cm di lunghezza e costa 30,00 euro. L'edizione non integrale è stata edita a settembre del 2020, sempre dalla Logos, ma ha solo 48 pagine.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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