mercoledì 24 novembre 2021

Poemario di campo di Francesca Lazzarato e Leticia Ruifernàndez

"Poemario di campo" di Francesca Lazzarato e Leticia Ruifernàndez è una raccolta di poesie scritte in due lingue: in italiano e in spagnolo (i testi in spagnolo sono di Alonso Palacios). Poesie che trattano di elementi naturali che si trovano solitamente nei giardini.

Sopra: Qui vedete il cofanetto di carta (su cui sono ritratti dei papaveri rossi e verdi che spiccano sullo sfondo bianco) che racchiude il libro vero e proprio, che invece presenta una copertina completamente bianca, con le sole scritte nere del titolo e degli autori.
 
Il titolo di quest'opera è piuttosto interessante se lo si analizza. Ad esempio il poema in origine era un'opera letteraria in versi di notevole estensione (basti pensare ai poemi epici), mentre attualmente esso è considerato un breve componimento lirico. Le poesie raccolte in questo libro rientrano in quest'ultima categoria, cioè delle brevi poesie, della lunghezza di 3 o 6 versi, tutti piuttosto brevi:
 
"L'arancia nuda
è simmetria perfetta,
ogni spicchio una luna
e in ogni fetta un sole
per chi lo vuole."

La seconda parte del titolo (di campo) si riferisce invece alla tematica trattata nelle varie poesie, in quanto sono tutte rime che trattano di elementi tipici dei campi, in particolare elementi naturali quali: alberi e frutti (come l'albero di arance, la vite, il fico, la melagrana, il melo, l'olivo, il mandorlo...), fiori (papaveri, rose, margherite...), animali (uccelli quali le rondini, la gazza, l'airone; insetti come la coccinella, la farfalla...; oppure piccoli animali come la chiocciola o la lucertola, la tartaruga, la rana....).
Questi esseri viventi sono decantati in poche righe ricche di metafore (le ciliegie diventano "orecchini di brace/ a biglie rosso fuoco", la margherita è "una pallida strega", lo spicchio dell'arancia è "una luna", la melagrana "un fortino assediato", i campi di papaveri sembrano avere il morbillo, il grillo è "un saltimbanco acrobatico"...) e che fanno riferimento alla quotidianità, versi che trasmettono un senso di calma, di lentezza e di tranquillità. 
 
 "La margherita,
pallida strega,
ti annuncia mille amori.
Oppure te li nega."

"La lumaca ci piace
ogni giorno di più.
un paio di antenne,
ma niente tv.
 
Alla fine del volume è presente una sorta di glossario che illustra e spiega in modo più scientifico tutti gli esseri viventi incontrati dal lettore durante le poesie: la noce, la rondine, il papavero, la formica, la melagrana, il germano reale, l'arancio, l'ape, la palma, il rigogolo, la margherita, lo scarabeo, il fico, l'upupa, il ciliegio, la farfalla...
Ogni creatura è accompagnata dal suo nome comune e da quello latino, più una sua breve descrizione che fornisce alcune informazioni generali e tecniche. Ad esempio del papavero viene scritto: "Il papavero selvatico (rosolaccio) nasce spontaneo nei campi e lungo ferrovie e strade. Appartenente alla famiglia delle Papaveraceae, è considerata una pianta erbacea infestante. Molto simile al papavero da oppio da cui si estrae la morfina, anche i suoi petali hanno blandi effetti sedativi. I semi, commestibili, si usano in panetteria e dell'industria dolciaria".
Oppure del ciliegio: "Il ciliegio selvatico, o degli uccelli, è diffuso in tutta Europa, fino in Asia Minore. La pianta cresce anche in zone collinari perché abbastanza resistente al freddo. Può vivere fino a 100 anni e raggiungere i 30 m. di altezza. E' una delle due specie di ciliegio selvatico che è all'origine delle varietà domestiche. Il frutto, una drupa, si danneggia facilmente con la pioggia e, staccato dall'albero, smette di maturare".
 
Sopra: Le pagine che presentano la poesia, e la relativa illustrazione, sulle margherite.
 
Ogni poesia è accompagnata da un'illustrazione di Leticia Ruifernàndez. Sono illustrazioni realizzate ad acquerello, con tratti veloci e poco precisi, non troppo dettagliate anche se sufficientemente precise in modo che il lettore riconosca comunque con sicurezza l'animale, la pianta o il fiore rappresentato nell'immagine.
Per quanto il tratto dei disegni risulti veloce e abbozzato ogni uccello, ogni fiore, ogni albero è ben distinguibile l'uno dall'altro, per cui il lettore non rischia di confondere un passero con un'upupa, o un rovo di more con un ciliegio. Anche perché solitamente questi elementi sono ritratti in modo abbastanza ravvicinato. 
Poiché le immagini non presentano linee di contorno o margini, sono molto importanti i colori, che spiccano subito sullo sfondo bianco delle pagine, e che risultano chiari e brillanti, a volte stesi in modo più intenso e a volte più delicato. Tra i colori maggiormente utilizzati troviamo il verde della vegetazione (che siano foglie di alberi, steli di fiori o fili d'erba), il rosso, il giallo, il marrone, il rosa e il viola.
 


 
 
Sopra: Alcune pagine che rappresentano, con gli acquerelli, vari elementi naturali quali (dall'alto in basso) la vite, i papaveri, le farfalle, la quercia.
 
"Poemario di campo" di Alonso Palacios (per le poesie in spagnolo) e di Francesca Lazzarato è una bella raccolta di poesie, dal formato abbastanza particolare, in quanto si sviluppa in orizzontale (in lunghezza), piuttosto che in verticale. La copertina completamente bianca (tranne le scritte nere del titolo) contrasta con quella del cofanetto, su cui spiccano dei fiori rossi di papavero.
I poemi contenuti nel volume sono molto carini, delle poesie brevi ma significative, che grazie a poche parole raggruppate in brevi versi fanno riflettere e soffermarsi sulla natura, su quegli elementi naturali che ci circondano e che vediamo costantemente, ma su cui spesso non ci soffermiamo e non apprezziamo. Per questo le poesie di questa raccolta sono semplici come le cose che descrivono (alberi, fiori, insetti, animaletti dei prati, ...), ma musicali, graziose e genuine, capaci di trasmettere una sensazione di quotidianità, tranquillità e serenità, come se il tempo si fermasse.
Anche le illustrazioni di Leticia Ruifernàndez, semplici ma graziose macchie di colore che spiccano sul candore delle pagine, contribuiscono a creare questa atmosfera distesa, un po' sognante e ovattata.
Un'opera che, nella sua semplicità, è un inno alle cose semplici dell vita e alle piccole cose della natura. Il glossario alla fine del volume permette inoltre di connettere la poesia e al letteratura con la scienza e la divulgazione, aggiungendo un tocco in più, molto interessante, a questo volume (rendendolo una sorta di mini erbario/bestiario).
Un volume dolce, delicato e raffinato, che si rivolge a un pubblico di età molto vasta, a partire dai 3/4 anni in su.
 
Questo libro illustrato è stato edito nel 2017 dalla casa editrice Orecchio acerbo, ha la copertina rigida, ha 96 pagine, misura 11,3 cm d'altezza e 25 cm di lunghezza e costa 18,50 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo. 

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