"I mille volti delle fiabe. Ventiquattro fiabe da tutto il mondo che (forse) non conosci" a cura di Andrea Gide, che vuole far scoprire ai lettori i mille volti delle fiabe, cioè quei racconti fiabeschi, provenienti da tutto il mondo, a noi meno conosciuti, ma in cui possiamo comunque ritrovare qualcosa di familiare.

Sopra: La bella ed elegante copertina dallo sfondo blu con scritte e decori dorati, ispirta a quella del Libro Blu delle Fate di Andrew Lang.
In
questo volume Andrea Gide invita i lettori a riscoprire i mille volti delle fiabe, volti
sorprendenti e spesso tutt'altro che rassicuranti. Leggeremo la storia
di Mjaðveig, la Cenerentola islandese, il cui lieto fine è minacciato da
mostruosi troll assetati di vendetta; o di Fronda d'Oro, la Biancaneve
scozzese, salvata dalle insidie della cattiva matrigna dall'inaspettato
intervento della seconda moglie del suo bel Principe Azzurro; e molte
altre storie meravigliose, romantiche, comiche, avventurose e, perché
no, anche spaventose.
Raccolte in paesi vicini e lontani e riscattate da
un ingiusto oblio, il curatore offre queste ventiquattro fiabe ai suoi lettori, grandi e piccoli, perché ne serbino per sempre la bellezza.
Come scritto nell'introduzione infatti: "Il libro che tieni tra le mani nasce dall'idea di tracciare una -umilissima, s'intende - geografia dell'immaginario collettivo, offrire una panoramica dei più importanti specimen narrativi fiabeschi così come, di volta in volta, sono stati rielaborati ed espressi nell'ambito di condizioni socio-culturali che tra loro non potrebbero essere più diverse." Il curatore inoltre aggiunge, avvertendo in un certo senso i lettori, che le fiabe sono state scelte senza censurare quelle più scabrose o violente, andando a creare una raccolta non indirizzata solo o specificatamente a dei bambini: "... un altro limite che cercato di non impormi è stato quello di rivolgere il mio lavoro esclusivamente virginibus puerisque, come si soleva dire ai tempi di Jacobs, restituendo alla fiaba l'antico ruolo di intrattenimento i cui privilegiati destinatari non fossero esclusivamente i bambini, a scapito delle implicazioni potenzialmente problematiche che questo comporta."
La cosa bella è che ogni racconto è introdotto da un breve commento che fornisce ai lettori alcuni informazioni in merito alle fonti, cioè a dove la fiaba è stata reperita, al suo autore o raccoglitore e al tipo narrativo in essa presente, cioè un elemento narrativo minimo che trova persistente riscontro nella tradizione. Tra i tipi narrativi che potremo trovare all'interno delle fiabe di questa raccolta ci sono, ad esempio: la figliastra angariata, la sposa scambiata, baratti truffaldini dall'esito felice, il suppporto di tre animali precedentemente aiutati dall'eroe, un cadavere che torna per ritrovare qualcosa che gli è stato sottratto, figli uccisi per errore dai loro genitori, la fuga magica, la fidanzata dimenticata, la sposa che viaggia e consuma scarpe per ritrovare il marito fuggito o scomparso, ecc...

Sopra: Una delle fiabe contenute nella raccolta, le quali sono tutte precedute da un'introduzione e da un'illustrazione.
Le fiabe sono accompagnate da diverse illustrazioni in bianco e nero, spesso a pagina intera, anche se talvolta se ne trova qualcuna di più piccola, inserita assieme ai testi. I disegni sono molto belli, curati e ricchi di dettagli, dall'aspetto realistico ma al contempo fiabesco e delicato. Comunque, essendo realizzati da artisti differenti e proveniendo da fonti differenti, essi possono avere diversi stili: qualcuno ad esempio più essere più semplice ed essenziale, con meno dettagli, soprattutto per quanto riguarda gli sfondi, altri possono essere estremamente ricchi di particolari, qualcun altro può avere uno stile semplice, essenziale ma anche ironico e meno realistico, quasi caricaturale...
Le immagini sono solitamente le illustrazioni originali delle rispettive fiabe, oppure provenienti di Alamy.it, mentre i risguardi sono opera di Arthur Rackham. I nomi dei singoli artisti quindi non sono stati indicati, ma dovrebbe essere il lettore ad andare a controllarli andando a ricercare l'opera o raccolta da cui una fiaba è stata tratta (prima di ogni fiaba ricordo infatti che viene sempre indicata la fonde dalla quale proviene).
Indipendentemente da dove esse provengano le immagini rappresentano sempre qualche scena descritta nei testi, il che permette ai lettori di immaginarsi meglio l'aspetto dei vari personaggi e i luoghi in cui le vicende si svolgono (ache se spesso si tratta di boschi).






Sopra: Alcune delle illustrazioni che si trovano all'interno del libro, alcune a pagina intera ed altre a mezza pagina. Le immagini in alto sono tratte da "La storia di Mjadveig, figlia di Mani", sotto troviamo a sinistra "La Bella di Tiblisi" e a destra "La moglie del lupo", in posizione centrale ci sono due pagine tratte da "Spugnetta e il gigante", infine in basso due pagine del racconto "Smolicek". I disegni sono opera di diversi artisti, come potete notare anche dalle differenze nello stile con cui sono state realizzate.
"I mille volti delle fiabe. Ventiquattro fiabe da tutto il mondo che (forse) non conosci" a cura di Andrea Gide è una raccolta molto bella e preziosa di fiabe, di quelle che non si vedono più tanto spesso, arricchita da delle splendide e incantevoli illustrazioni in bianco e nero.
Molti sono i punti a favore di tale raccolta: in primis l'edizione fisica che, come dicevo, è molto bella e curata, tanto da essere un piccolo scrigno prezioso, contenitore di un tesoro comunque non meno di valore. L'altro punto a favore sono infatti i racconti contenuti in questa raccolta, in quanto si tratta non sempre delle solite fiabe sentite e risentite (e molto spesso ai giorni nostri escono più che altro raccolte di questo tipo), ma di fiabe inedite e insolite, qui proposte senza censure (altro punto a favore di questa raccolta) e con una certa cura filologica nella traduzione.
La maggior parte di queste fiabe in effetti sono piuttosto peculiari, come quella di "Mohammed dalle dita magiche" che mischia insieme un sacco di temi fiabeschi andando a creare una storia tanto complicata quanto bizzarra per la sua lunghezza e per il modo in cui prosegue e si evolve. Sempre particolari ma molto interessanti sono poi tutte quelle versioni alternative, provenienti dai più disparati paesi, di fiabe a tutti molto note: vi è ad esempio Mjaðveig, la Cenerentola islandese, il cui lieto fine è minacciato da
mostruosi troll assetati di vendetta; Fronda d'Oro, la Biancaneve
scozzese, salvata dalle insidie della cattiva matrigna dall'inaspettato
intervento della seconda moglie del suo bel Principe Azzurro; Luduennic, la variante bretone di "La Bella e la Bestia" della Beaumont, principessa che si vede data in sposa ad un lupo grigio; la versione indiana della principessa che amava suo padre come il sale; Spugnetta è la versione fiamminga di "Il prode piccolo sarto"; una ragazza che si prende un gatto lasciato in eredità dal padre contadino, al posto di una mucca che viene presa dal fratello, diventa uan versione al femminile di "Il gatto con gli stivali", con alcuni elementi che richiamano anche la fiaba di "La principessa sul pisello"; al posto dei dodici cigni selvatici abbiamo qui "Le dodici anatre selvatiche", dove 12 principi vengono trasformati in anatre, finchè la loro sorellina non si ingegna per trovare un modo per spezzare la maledizione; Nang Ut è una bambina non più grande di un mignolo, controparte annamita della più famosa "Mignolina" che, al contrario di quest'ultima, però, viene abbandonata dai genitori che la considerano uno specie di sgorbio per via delle sue minuscole dimensioni...
Una raccolta di fiabe veramente bella e valida, indirizzati a bambini ma anche ad adulti, curata sia dal punto di vista estetico che nei contenuti, se siete amanti delle fiabe, e volete scoprirne di nuove e inedite, non potete lasciarvela sfuggire.
Il volume è stato pubblicato nel 2025 dalla Caravaggio Editore, ha 352 pagine, una copertina rigida, misura 21,5 cm d'altezza e 15,3 cm di lunghezza e costa 27,90 euro.
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