"Mormorio nel bosco" di Felix Salten è il quarantottesimo libro della collana della RBA uscita in edicola e che si intitola : STORIE MERAVIGLIOSE. Una collana che riunisce classici "frutto di prestigiosi autori del calibro di Oscar Wilde, Lewis Carroll, Charles Dickens e William Shakespeare. Altri provengono dalla tradizione e sono stati magnificamente rielaborati dai fratelli Grimm, H. C. Andersen o Charles Perrault,
ma tutti occupano un posto speciale nella tua memoria". Una collana
dedicata all'infanzia insomma, ma che propone quei libri che sono
rimasti nel cuore da bambini e che continuano a farsi amare e apprezzare
anche dagli adulti.
Sopra:
La copertina di questo volume
della RBA è di colore rosa e mostra scritte e decori dorati,
compresi due giovani caprioli e, in alto a destra, un Bambi adulto con una luna piena alle sue spalle.
Questo volume presenta la versione integrale del romanzo "Bambi: Eine familie im Walde", che fu scritto in tedesco, anche se la prima edizione dell'opera fu in inglese, nella traduzione di Barthold Fles, ed è questa la versione riprodotta dalla RBA per il seguente volume, pubblicato nel 1939. Questa edizione presenta la traduzione dal tedesco di Claudia Valentini, su licenza della Gribaudo. Questa volta i protagonisti della storia sono due giovani caprioli: i figli che Bambi ha avuto con Feline. Geno è un maschietto molto prudente, timido e un po' pauroso, mentre sua sorella Gurri è una piccola cerbiatta molto coraggiosa e allegra ma anche un po' spericolata, a cui la madre deve ricordare in continuazione di prestare attenzione e di nascondersi come si deve, poiché solo così potrà sopravvivere nel bosco.
Ecco come parla Feline ai propri figli: "Geno ha ragione. È necessario essere prudenti. E' nostro destino di vigilare. Il mondo ha un bell'essere stupendo; infiniti sono però i pericoli che nasconde. Chi di noi vuol vivere a lungo, chi vuol godere, non deve dimenticare, anche nelle ore di maggiore gaiezza, i pericoli che ci insidiano. Di continuo dobbiamo stare all'erta. Allora tutto va bene, Non ci guarderemo mai troppo. Le nostre armi sono; stare sull'avviso; nasconderci e fuggire a tempo debito. Meglio andarcene troppo presto dal prato che troppo tardi. Geno è saggio e si può sperare che avrà lunga vita".
Sopra: Due pagine interne iniziali del volume edito dalla
RBA; notate come nella pagina a sinistra si veda un'illustrazione che rappresenta alcuni caprioli in un bosco (probabilmente Bambi assieme ai suoi figli), mentre in quella a destra vi sono i tipici decori che
accompagnano i volumi di questa collana, in questo caso di colore viola per richiamare la tinta della copertina.
Le
illustrazioni che accompagnano i testi sono quelle di Erna Pinner, artista tedesca specializzata in ritratti di animali, e provengono dall'edizione del 1939 pubblicata negli stati Uniti dalla Bobbs-Merrill Company.
Queste incisioni dai tratti precisi, hanno un aspetto realistico che rivela la vasta conoscenza dell'anatomia animale dell'artista, specializzata appunto in disegni di animali.
Le immagini a
tutta pagina e a colori, talvolta
sono inserite all'interno di una cornice di
foglie con sotto vi è una frase che fa riferimento al testo, sono simili a quelle del precedente volume in quanto sono sempre dei disegni in bianco e
nero ma con uno sfondo lilla, probabilmente per richiamare il colore scelto per la copertina del volume.
In questo caso le immagini a pagina a pagina intera però sono molto rare e sporadiche, in quanto ve ne sono solo tre in tutto il volume, mentre sono olto più comuni quelle in mezzo ai testi. Come
è consuetudine nei libri di questa
serie infatti, oltre alle immagini a colori a tutta pagina ve ne sono anche di
più piccole e monocromatiche, ma
comunque molto accurate e dettagliate, sempre dall'aspetto molto
realistico, e la loro
tinta riprende quella della
copertina (in questo caso il viola). Tali disegni rappresentano sempre animali del bosco: possiamo vedere ad esempio dei caprioli, tra cui i due figli di Bambi e la loro madre, ma non mancano anche altri tipi di bestie, tra cui molti uccelli, ma anche scoiattoli, volpi, cani, farfalle...
Sopra: Più in alto alcune illustrazioni
di Kurt Wiese a tutta pagina e a colori, abbastanza particolari, in quanto sono dei disegni in bianco e
nero ma con uno sfondo verde. Più in basso alcune pagine con dei disegni
più piccoli e monocromatici, ma
comunque molto accurati e dettagliati, sempre dall'aspetto molto realistico, la cui tinta riprende quella della
copertina, in questo caso il verde
"Bambi" di Felix Salten e
illustrata da Benjamin Lacombe è un'opera molto curata, delicata e incantevole. Come scritto nell'introduzione: "...un delizioso romanzo che narra le avventure di Geno e Gurri, o figli del mitico capriolo Bambi, ormai diventato adulto. Salten probabilmente si ispirò ai suoi figli, Paul e Anna Katharina, per delineare le personalità del timido e circospetto Geno e dell'allegra e ottimista Gurri".
Se nel precedente volume i lettori hanno seguito le avventure e la vita di Bambi, in questa storia seguiremo invece le vicende dei suoi figli, ma anche di Feline, la madre dei piccoli, che nel precedente romanzo a un certo punto spariva, in quanto l'autore si era concentrato solo sul protagonista. In questo romanzo invece la troviamo molto più presente, avendo assunto quello che era il ruolo della madre di Bambi nel libro precedente. Diciamo che, vivendo assieme ai figli, è naturale che si parli più di lei, e ogni tanto ricompare pure il protagonista del precedente romanzo, che viene a far visita ai figli e alla compagna.
Bambi naturalmente lo rivedremo ancora diverse volte all'interno della storia, ma non è una figura costante, in quanto per la maggior parte del tempo preferisce rimanere da solo, a girare per i boschi in solitudine. Tuttavia egli compare sempre quando si tratta di intervenire a favore dei figlia, sia solo per dar loro un consiglio o per salvarli da qualche minaccia, confermando il suo ruolo di principe della foresta, saggio e posato, ma anche un po' misterioso.
La storia comunque è focalizzata sulle vite dei due piccoli cerbiatti, sia Geno, che passa la vita nella foresta imparando a sopravvivere alle avversità che vi si celano, che di Gurri, che ad un certo punto viene portata via dalla foresta e vive nella fattoria di un cacciatore buono, che l'ha salvata e curata in seguito all'attacco di una volpe. Fortunatamente questo periodo di reclusione non dura troppo a lungo, e dopo qualche tempo il cacciatore la lascerà libera di tornare nel bosco dalla sua famiglia.
Interessante anche questa figura del buon cacciatore (in cui si dice che l'autore riveda se stesso), visto che nel precedente libro l'essere umano, e in particolare la figura del cacciatore, era solitamente vista solo in maniera negativa dagli abitanti del bosco, che lo temevano al di sopra di ogni altra cosa, sebbene uno dei cerbiatti fosse stato salvato da un cacciatore. Anche questa cosa però era stata interpretata in modo negativo in quanto il cerbiatto salvato, abituatosi alla presenza umana, aveva iniziato a fidarsi troppo e indistintamente degli esseri umani, finendo poi per venire ucciso da un cacciatore. Nel precedente volume poi non si sapeva cosa fosse successo di preciso a questo cerbiatto durante il suo periodo d'assenza dalla foresta (tutti lo credevano morto), mentre questa volta ci sono proprio dei capitoli dedicati a Gurri e a come vive a casa del cacciatore. In questo modo si va ad approfondire anche questa figura, che nel libro precedente era rimasta abbastanza enigmatica e avvolta nel mistero. In questo secondo volume le si attribuisce invece una dicotomia, in quanto gli stessi animali riconoscono che a volte Lui (come essi si riferiscono all'uomo) a volte può essere buono (li difende, li cura, dà loro da mangiare durante l'inverno) e a volte spietato (quanto li caccia).
"-Lui è strano- osservò Gurri -e strani siamo noi quando si tratta di Lui.
-Come strani?- Sul viso di Perri si leggeva la curiosità.
Gurri si spiegò:
-Perchè talvolta Lui è per noi il più terribile nemico, talvolta il salvatore. Durante l'inverno egli ci sfama. e tuttavia per noi non c'è niente di così spaventoso come il grande terrore, nulla che ci minaccia tanto!
- [...] Mia sorella ha ben ragione! Strana la sua posizione verso di noi, e la nostra verso di Lui. Accontentiamoci di riconoscere che Lui è l'onnipotente e l'incomprensibile! Noi non possiamo conoscere i suoi fini, che, per noi, rimangono sempre un mistero, sia che Lui sparga la sventura o dispensi benedizioni! Riflettere su questo non ha senso per noi. Non ci resta che rassegnarci."
Le
illustrazioni di Erna Pinner dall'aspetto realistico, anatomicamente accurato, molto graziose e curate, contribuiscono a rendere questo
classico un piccolo gioiello per gli occhi, da ammirare durante la lettura.
Ne
risulta
un'edizione veramente incantevole e graziosa, che ripropone in una nuova
veste grafica (assolutamente splendida) "un classico della letteratura
per ragazzi, che ci fa emozionare ogni volta per la meraviglia con cui guarda alla vita, piena di pericoli ma anche di fantastiche scoperte e di grandi storie da vivere", come scritto nell'introduzione. È bello che abbiano proposto anche questo titolo nella collana in quanto, se già il primo volume non è proprio facile da trovare proposto come classico per ragazzi, questo lo è ancora meno, tanto che anche provando a cercare su internet non sono riuscita a trovare nessuna edizione recente (le uniche in vendita sono edizioni degli anni Quaranta) di questa storia, e perfino nel catalogo delle biblioteche (almeno quelle vicentine) non si trova. Questo volume è stato stampato e pubblicato (nel senso di distribuito nelle edicole) nel 2023 dalla RBA Italia; ha una copertina rigida, ha 334 pagine, misura 18,5 cm d'altezza e 13,6 cm di lunghezza e costa 12 euro.
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di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a
scopo puramente informativo.
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