giovedì 28 settembre 2023

La donna senza volto

Dal 28 agosto la RBA Italia ha pubblicato in edicola la prima uscita della collezione Miti e Leggende del Giappone. Non è tuttavia di questo titolo che vi parlerò oggi, ma del secondo: “La yūrei Otake: La Donna senza volto”.
I miti e le leggende originali furono scritti come cronache o racconti e la RBA ha deciso di dare loro una suggestiva forma romanzata potenziandone la trama e i personaggi. Nei dialoghi, nei personaggi, negli ambienti... viene presentato un Giappone ancestrale storicamente rigoroso, con note a piè di pagina che svelano dettagli affascinanti della narrazione.
I saggi coprono un'ampia varietà di argomenti selezionati da esperti di storia e cultura tradizionale giapponese: 
  • Arte e letteratura: La pittura, la calligrafia, gli ukiyo-e, lo Heike Monogatari...
  • Società e costumi: Il ruolo della donna, la morte e l'aldilà, I samurai, Riti e cerimonie...
  • Credenze della tradizione: Gli yōkai, gli yūrei, i kami
  • Pietre miliari della storia: Il primo imperatore, le guerre Genpei...
 
Sopra: La copertina di questo volume ci mostra la yurei Otake, anche conosciuta come la donna senza volto, il perchè del nome è facilmente intuibile osservando l'illustrazione in copertina.
 
Al calore di un umile braciere, rannicchiate in cerchio per proteggersi dal freddo e dalla paura, alcune giovani filatrici ascoltano incantate le storie raccontate dall’anziana Okane nel cuore della notte, che nel primo racconto narra del suo incontro con un gaki, uno spettro condannato a soffrire perennemente la fame e la sete, pochè in vita è stata una persona avida o invidiosa. 
Per passare la notte anche le altre filatrici si mettono a narrare di apparizioni, di fantasmi, di eventi ineffabili che scuotono con un brivido l’immaginazione delle ragazze. Nessuna storia, tuttavia, è paragonabile a quella raccontata da Tora, una delle ragazze più giovani e timide giunte alla fabbrica tessile, che viene convinta dalle compagne a raccontare pure lei una storia. Non appena inizia a narrare la storia della donna senza volto, le sue compagne trattengono il respiro mentre immaginano la yūrei dal viso ovale, senza naso.
ma non finisce qui... perchè Okatsu, una giovane filatrice madre e rimasta vedova da poco, si propone di andare nel luogo in cui si dice sia apparsa la donna senza volto, per vincere una scommessa con le proprie colleghe.
Nelle pagine finali si trova un piccolo saggio illustrato, che potrà andare a formare un'enciclopedia tematica completa su questa cultura affascinante. In particolare in questo numero sono trattati gli Yurei: "le anime di uomini e donne che non trovano pace dopo la morte e sono riluttanti a lasciare il mondo in cui hanno vissuto. [...] Gli yurei assomigliano quindi a spettri che appaiono, preferibilmente di notte, alle persone e nei luoghi con cui hanno avuto un contatto in un'esistenza precedente". Oltre alla definizione su cosa sono questi yurei e in che leggende compaiono, viene anche indicato ai lettori dove potrebbero ammirare diversi quadri o ritratti di questi spiriti, nel caso decidessero di recarsi in Giappone.
 
Sopra: Le prime pagine del saggio posto alla fine del volume, in cui si parla degli Yurei, e di cui ne possiamo vedere una rappresentazione accanto a sinistra.

Il libro contiene anche alcune illustrazioni in bianco e nero opera di Diego Olmos, ispirate alla millenaria tecnica di pittura a inchiostro e acqua sumi-e. Tali illustrazioni rappresentano le scene più suggestive e significative di ciascun racconto presente nel romanzo, e ad ogni storia è stata associata un'immagine, che solitamente ritrae uno yurei, uno spettro, o l'incontro di un personaggio con uno spettro.
I disegni hanno un aspetto piuttosto curato, dettagliato e, anche se le figure umane sono composte da tratti semplici e netti, risultano suggestive e piacevoli da vedere, inoltre gli spettri hanno un aspetto effettivamente piuttosto inquietante e un po' spaventoso. Ogni illustrazione è spiegata nel dettaglio nella galleria di immagini posta alla fine del racconto, in quanto , prima della parte dedicata alla storia e alla cultura, vi è una collezione di scene che riprende tutti i disegni comparsi in precedenza accompagnati da una spiegazione su cosa sta succedendo e che cosa si sta guardando. 
Anche le pagine finali di ogni uscita, dove si trova un saggio che svelerà una delle tante ed emozionanti sfaccettature del Giappone tradizionale, sono illustrate, ad esempio con riproduzioni di antichi dipinti, stampe, o mappe.

   
 


Sopra: In alto due illustrazioni, che rappresentano due yurei, inserite all'interno delle storie; al centro le pagine che raccolgono i vari disegni presenti nel volume e li spiegano; in basso una pagina che riporta alcuni ritratti di yurei, tratta dalla sezione finale, dove è presente un saggio che spiega cosa sono queste creature.

La yūrei Otake: La Donna senza volto” di Alvaro Marcos è la seconda uscita di questa nuova collana edita da poco in edicola dalla RBA, mentre la prima uscita era "Izanami e Izanagi: La creazione del mondo". A quanto pare i romanzi che compongono la collana sono suddivisi nelle seguenti categorie in base alle tematiche e ai personaggi trattati: 
  • I samurai
  • Gli imperatori
  • Gli eroi (formidabili guerrieri) 
  • Gli yurei (fantasmi tormentati)
  • I kami (gli dei primordiali) 
  • Le hime (spiriti femminili della natura) 
  • Gli yokai (creature soprannaturali)
La prima uscita, che non mi interessava, trattava dei kami, gli dei primordiali, mentre questa è dedicata agli yurei, quindi a una sorta di spiriti, una argomento molto più nelle mie corde.
Il romanzo è suddiviso in cinque capitoli di cui nel primo si introduce un po' la situazione, i luoghi e i personaggi: in questo caso un gruppo di filatrici che sta lavorando di notte in un villaggio in cui da poco c'è stata un'alluvione che ha causato molti danni. Le donne decidono di fare una scommessa e una di loro decide di recarsi nel luogo in cui si dice appaia lo yurei della donna senza volto, il suo piccolo viaggio che la porterà a incontrare un essere spettrale viene narrato nel secondo capitolo. Gli ultimi tre capitoli narrano ai lettori gli eventi che portarono la donna senza volto a diventare uno spettro, concentrandosi in particolare a raccontarci della vita del marito, visto che lei in realtà morì piuttosto presto a causa di una malattia sconosciuta.
Nelle pagine finali è anche presente un saggio illustrato che svela una delle tante ed emozionanti sfaccettature del Giappone tradizionale, in questo caso approfondisce il tema degli yurei, accompagnando la spiegazione con illustrazioni, mappe e approfondimenti.
I personaggi, anche se non li seguiamo per molto tempo, sono tutti piuttosto coinvolgenti e ben delineati a modo loro: le filatrici, Okatu (colei che se la dovrà vedere con il fantasma dimostrando coraggio e sangue freddo), Chosei (l'amato dello spettro), Otake (lo yurei, che già in vita provava un amore malsano per Chosei, cosa che si è ancora più acuita dopo la morte) e perfino Isemi (la seconda moglie di Chosei, con cui quest'ultimo si è risposato in seguito al decesso di Otake). 
La storia narrata è piacevole e avvincente da leggere, con uno stile scorrevole ma non banale, capace di creare una certa tensione e di tenere più volte il lettore col fiato sospeso, pronto a capire cosa potrebbe succedere da lì a poco. Anche le illustrazioni sono molto graziose e suggestive, piacevoli da vedere durante la lettura, e il fatto che siano in bianco e nero non le rende meno piacevoli, anzi a volte contribuiscono a rendere meglio l'atmosfera paurosa dei racconti.
I testi sono accompagnati inoltre da note esplicative a piè di pagina che servono a spiegare alcuni termini specifici propri della cultura giapponese come: han, shoji, gaki, i sacri giri ecc...

Questo volume è stato edito nel 2023 dalla RBA Italia; ha una copertina flessibile, ha 120 pagine, misura 23 cm d'altezza e 15,5 cm di lunghezza e costa 9,99 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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