lunedì 22 giugno 2020

La bella addormentata [Teatro d'ombre] di Charles Perrault e Lotte Reiniger

Oggi torno a parlarvi di una fiaba molto famosa, quella de "La bella addormentata", in un'edizione inedita e molto interessante: "La bella addormentata. Teatro d'ombre" di Charles Perrault e Lotte Reiniger. Chi sia Perrault lo sappiamo tutti, ma chi è Lotte Reiniger? Ebbene, ella era una regista tedesca vissuta dal 1899 al 1981, pioniera del cinema d'animazione, in quanto realizzava film d'animazione utilizzando la tecnica delle silhouette animate.

Sopra: La copertina di questo libro mostra una delle silhouette (che in questo caso ritrae la protagonista della vicenda) intagliate presenti all'interno del libro.

La storia narrata nel libro si basa sul lungometraggio "Dornöschen" (La bella addormentata) realizzato dalla Reiniger nel 1922. Vediamo però quanto è fedele alla fiaba originale scritta da Perrault.
I testi di questa versione edita da Gallucci presentano una versione più breve rispetto all'originale, in quanto molte parti sono state omesse o riassunte. Ad esempio la parte introduttiva in cui Perrault diceva che i sovrani, nonostante tutte le loro preghiere, non riuscivano ad avere un bambino, è stata omessa, poiché questa versione parte subito dicendo che "I sovrani erano pieni di gioia per la nascita della loro Principessa". Sono state omesse o abbreviate anche molte parti descrittive, come la sequenza in cui il principe entra nel castello, trovando tutti addormentati.

Versione della Lotte Reiniger (edita da Gallucci): "Varcata la soglia, oltrepassati i soldati, ancora addormentati, il Principe entrò nel Castello e scoprì l'ingresso di un'alta torre. Il Principe salì fino alla stanza in cima, la più alta del Castello".

Versione di Charles Perrault (edita da Donzelli): "(Il principe) giunse in un primo cortile assai vasto, dove quello che vide non poteva che gelargli il sangue: nel luogo regnava un silenzio spettrale, dovunque gli si presentava l'immagine della morte, c'erano solo corpi distesi di uomini e di animali privi di vita. Tuttavia, da alcuni dettagli, [...] il giovane presto dedusse che quelli non erano morti, ma soltanto addormentati [...] Oltrepassò un secondo cortile lastricato di marmo, salì le scale, entrò nella sala delle guardie [...]. Attraversò parecchie sale piene di dame e gentiluomini addormentati, alcuni in piedi, altri seduti, entrò in una camera tutta dorata e su di un letto a baldacchino, con le cortine aperte da ogni lato, vide lo spettacolo più bello che gli fosse mai stato dato di vedere...."

Oltre a questi tagli la storia presenta comunque anche diverse differenze rispetto alla versione di Perrault:
  • Il fatto che la principessa venga chiamata "Bella" ("La piccola era così carina che scelsero di chiamarla semplicemente Bella"), mentre Perrault si riferisce sempre a lei semplicemente con l'epiteto di "principessa".
  • Il numero delle fate cambia da 8 (nella versione di Perrault) a 13.
  • Nella versione della Gallucci la tredicesima fata non viene invitata di proposito (tra l'altro per un motivo anche piuttosto banale), mentre nella versione di Perrault si era trattato di una svista non voluta.
Versione della Lotte Reiniger (edita da Gallucci): "La Regina contò i piatti d'oro destinati a queste ospiti d'onore, ma con sgomento scoprì che ne aveva solo dodici. Bisognava escludere una Fata. Il giorno dopo il paggio del re consegnò l'invito a tutte le Fate, eccetto una. [...] Ma all'insaputa del paggio, un perfido folletto volò dalla tredicesima Fata, quella che non aveva ricevuto l'invito, e le disse della festa. La tredicesima era una Fata Cattiva, e si arrabbiò molto. [...] Tuttavia, prima che l'ultima Fata avesse il tempo di porgere il suo dono, la Fata Cattiva apparve per magia..."

Versione di Charles Perrault (edita da Donzelli): "Ma proprio nel momento in cui i commensali prendevano posto, fece il suo ingresso una vecchia fata che nessuno aveva invitato, perché da cinquant'anni se ne stava rinchiusa in una torre e tutti la credevano morta o vittima di un sortilegio. Il re fece subito aggiungere un posto per lei, ma non potè offrirle un astuccio d'oro massiccio come alle altre poiché ne aveva fatti fare solo sette per le sette fate".
  • Nella versione di Perrault la principessa trova per caso una vecchia che sta filando poichè "la brava donna non aveva mai sentito parlare del divieto del re di filare con il fuso" e, incuriosita, prova anche lei a filare, ma appena tocca il fuso si punge e cade a terra svenuta. Nella storia della Reiniger invece è la Fata Cattiva ad attirare la principessa in una trappola e a farla pungere ("Vide una vecchia che le fece segno di salire. Era la Fata Cattiva. Stava filando.").
  • Nella versione di Perrault  una delle fate invitate al banchetto si reca di persona al castello per fare addormentare tutti (tranne il re e la regina), mentre in quella della Reiniger tutti si addormentano (compresi i sovrani) assieme alla principessa.
  • Nella fiaba di Perrault il principe non bacia la principessa per risvegliarla, ma le si inginocchia semplicemente accanto e "poiché l'incantesimo era giunto al termine, la principessa si svegliò".
  • La storia edita dalla Gallucci si conclude con il Principe che sposa la Principessa e "da quel giorno, vissero tutti felici e contenti", mentre la vicenda di Perrault in realtà continua.

Sopra:In queste pagine possiamo vedere il momento in cui il principe bacia la principessa, anche se questa scena non esiste nella versione di Perrault.

La parte interessante di quest'opera, tuttavia, sono le illustrazioni e le immagini pop-up realizzate con la tecnica del paper cutting, che permette di intagliare la carta per realizzare incredibili figure.
Lo stile delle immagini si richiama, come detto anche prima, a quello che Lotte Reiniger utilizzava per i suoi film d'animazione, per cui tutte le immagini sono composte da silhouette nere.


Sopra: Le illustrazioni di questo libro sono composte da silhouette nere (come quelle utilizzate dalla Reineger nei suoi film), realizzate con la tecnica del paper cutting. Per dare inoltre al lettore l'effetto della profondità alcune immagini sono pop-up.

Tali immagini sono inoltre state realizzate con un effetto pop-up, in cui la parte con le silhouette nere si solleva, facendo però intravedere dietro si sè, in secondo piano, degli sfondi colorati. Per gli elementi che compaiono sullo sfondo viene utilizzato sempre lo stesso colore, variandone solo la tonalità. Ad esempio se il colore di uno sfondo è il viola tutti gli elementi che vi sono disegnati saranno viola con diverse gradazione (dal più chiaro al più scuro). Ciò è stato fatto per riprendere visualmente il cartone della Reiniger, di cui, durante il libro, compaiono alcune immagini. La regista per creare i suoi sfondi si serviva di tre lastre di vetro sovrapposte coperte di carte trasparenti, per poter dare profondità allo sfondo.


Sopra: Le immagini sono state realizzate con un effetto pop-up, in cui la parte con le silhouette nere si solleva, facendo però intravedere dietro si sè, in secondo piano, degli sfondi colorati.

"La bella addormentata. Teatro d'ombre" di Charles Perrault e Lotte Reiniger è un albo illustrato pop-up molto interessante, che ripropone la fiaba classica de "La bella addormentata" in modo molto affascinante, innovativo ed originale, prendendo spunto dai lavori di un'importante regista tedesca.
Nonostante le differenze tra i testi di questa versione e quelli della fiaba di Perrault quest'opera merita sicuramente di essere apprezzata più che altro per la parte grafica, che unisce la tecnica delle silhouette a quella del paper cutting e a quella pop-up, creando un effetto assolutamente unico e affascinante. In questo modo si è creata un'opera che è un omaggio alla storia del cinema, in particolare del cinema d'animazione.

Quest'opera è stata pubblicata col titolo "Sleeping beauty. A silhouette Theatre" nel 2016 dalla Threefold Ltd ed è stato pubblicato in italiano nel medesimo anno dalla Gallucci Editore. Il libro ha 14 pagine, una copertina rigida, misura 20 cm d'altezza e 23,5 cm di lunghezza e costa 16,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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