lunedì 8 gennaio 2024

Il vento nel cespuglio di rose e altre storie del soprannaturale di Mary Wilkins Freeman

"Il vento nel cespuglio di rose e altre storie del soprannaturale" è una raccolta di racconti d fantasmi scritti da Mary Wilkins Freeman, curati da Simona Zecchi, e illustrati da Valentina Biletta. Il volume è edito da una piccola casa editrice chiamata Black Dog edizioni, il cui intento è quello "di diffondere letteratura inedita in Italia, appassionante e gradevole ma che faccia pensare". La casa editrice è specializzata in particolare nelle storie gotiche ed horror scritte a cavallo tra l'Ottocento e i primi del Novecento: narrano di mostruosi personaggi che affondano le proprie oscure radici nella realtà e nei cuori degli uomini. La casa editrice ci permette di scoprire autrici, insospettabili perché famose in altri generi narrativi, descrivere fantasmi, apparizioni misteriose, mostri ed altre inquietanti creature, per rivelare la terribile condizione femminile del loro tempo. "Un viaggio tra mondi possibili ed impossibili, che si avvicinano, si intrecciano e si incontrano. Luoghi fantastici appaiono, e mentre la storia svela misteri inspiegabili, la realtà cede il passo alla fantasia: tutto diventa possibile."
 
Sopra: La copertina mostra una delle illustrazioni di Valentina Biletta, presente anche all'interno del libro per il racconto "Luella Miller".
 
Come spiegavo all'inizio questa è una raccolta di sei racconti: "sei ritratti di donne che, pur diverse tra loro, hanno un punto in comune: improvvisamente devono affrontare il soprannaturale. Con queste delicate ghost stories l'autrice ci presenta uno spaccato quasi verista della condizione femminile nei primi anni del Novecento e rappresenta con decisione il fermento femminista che stava sorgendo proprio in quell'epoca. Le sue eroine, infatti, sono forti e determinate e affrontano apparizioni, fantasmi, presenze inquietanti con raziocinio e grande spirito d'iniziativa."
Ecco i racconti contenuti nel volume:
  1. Il vento nel cespuglio di rose: Rebecca Flint si sta dirigendo a Ford Village, verso la casa della sorella, deceduta ormai da qualche tempo. Si sta dirigendo là con l'intenzione di portare a casa con se la nipote, visto che il padre si è risposato con un'altra donna. Non ha potuto prendersi subito cura della nipote perchè all'epoca lavorava ancora come insegnante e aveva un'anziana madre di cui prendersi cura, ma ora che la madre è morta e un parente le ha lasciato un discreto lascito che le ha permesso di ritirarsi dall'insegnamento è determinata a prendere finalmente con sè la nipote. Peccato che, già in treno, quando parla di lei le persone si comportano in modo schivo e un po' sorpreso, e quando finalmente giunge alla casa della sorella, dove vi trova solamente la nuova moglie le cose sembrano strane. La nipote non si trova da nessuna parte, la matrigna continua ad accampare scuse su dove potrebbe essere e c'è un cespuglio di rose (su cui si trova una sola rosa rossa) che si muove senza che ci sia vento.
  2. Le ombre sulla parete: un triste evento si è abbattutto sui membri della famiglia Glynn: Edward, il figlio più giovane, è deceduto il giorno dopo un litigio con il fratello maggiore Henry. Le tre sorelle (Rebecca, Caroline e Anna) sono tutte addolorate e qualcuna inizia a sospettare di Henry. Poi, alla sera, le sorelle notano un'ombra nella stanza, un'ombra che sembra proiettata dal corpo di Edward.
  3. Luella Miller: la vicenda è raccontata da Lydia Anderson, un'anziana signora che aveva conosciuto Luella Miller, una ragazza molto graziosa ma strana. Una donna che sfruttava tutti coloro che le erano vicini, peccato che queste persone non vivessero molto a lungo, poiché sembravano perdere le forse fino ad ammalarsi e morire.
  4. La stanza a sud-ovest: le sorelle Sophia e Amanda Gill decidono di affittare la stanza a sud-ovest alla nuova inquilina che ha preso in affitto una stanza nella loro casa, un'insegnate di Acton. Amanda in realtà non è molto convinta della cosa, poiché solo poche settimane prima in quella stanza è morta la loro zia Harriet e da allora vi continuano ad accadere strani avvenimenti come oggetti che si spostano, scompaiono o compaio, si modificano, e sembra esserci un'insolita presenza nella stanza.
  5. Il terreno abbandonato: i Townsend decidono di trasferirsi in città, dove il capofamiglia ha acquistato una casa ad un ottimo prezzo, tanto che gli altri membri (moglie e due figli) sospettano che magari l'abitazione nasconda dei problemi. La casa però strutturalmente è perfetta, ma ben presto iniziano ad accadervi dei fatti strani, ad esempio la domestica, mentre stende i panni su un terreno abbandonato adiacente all'abitazione, vede sul terreno l'ombra di una donna molto magra anch'essa intenta a stendere i panni.
  6. Il fantasma dimenticato: la signora John Emerson ascolta il racconto di Rhoda Meserve, una sua amica che le narra una vicende che le accadde quando era più giovane, prima di sposarsi, e che ha a che fare con i fantasmi. All'epoca La signora Meserve era andata a pensione, per insegnare in una scuola, presso due signore molto gentili: Amelia Dennison e Abby Bird, la quale era stata sposata ma non aveva mai avuto figli. All'inizio tutto sembra perfetto, finche una sera la signora Meserve sente bussare leggermente alla porta della camera e, quando apre, si trova davanti il piccolo spettro di una bambina che chiede in continuazione dov'è la sua mamma.
 
 
Sopra: Due pagine tratte dal terzo racconto "Luella Miller", dove a destra vediamo un'illustrazione che rappresenta la casa dove abita Luella Miller.
 
I 6 racconti sono accompagnati da 12 illustrazioni da Valentina Biletta, che sono in bianco e nero e a pagina intera. I disegni di questa artista rappresentano scene narrate nelle storie, essi sono abbastanza  graziosi e mi piace il modo in cui ha rappresentato gli sfondi, gli ambienti e gli spettri. Biletta è infatti riuscita a infondere a questi elementi un'aura piuttosto spettrale e intrigante con i suoi giochi di chiaro-scuro, con zone dipinte maggiormente di nero ed altre in cui ha lasciato emergere completamente il bianco brillante della pagina. I fantasmi da lei rappresentati sono solitamente figure incorporee, spesso delle semplici ombre che appaiono su prati o pareti, dove la figura umana è accennata ma risulta un po' innaturale.
Ho apprezzato meno il modo in cui ha rappresentato invece le persone viventi, che mi sono parse disegnate in modo poco accurato, soprattutto per quanto riguarda i volti che presentano pochi tratti essenziali e che spesso sembrano ritratti con non molta convinzione, risultando come abbozzati e dai tratti un po' incerti.
Le illustrazioni comunque si salvano perchè la composizione generale della scena l'ho trovata comunque piacevole e intrigante, inoltre in diverse tavole non compaiono persone (magari ci sono solo paesaggi o sfondi con spettri) e a volte queste sono comunque ritratte di schiena, o comunque non sono l'elemento centrale dell'immagine.
 
 

 
 Sopra: Quattro illustrazioni di Biletta, le prime due rappresentano ambienti all'aperto, mentre le ultime in basso due ambienti chiusi. Il disegno in alto a sinistra è tratto dalla storia "Il vento nel cespuglio di rose", quello a destra (sia ina lto che in basso) da "Il terreno abbandonato", mentre l'ultimo a sinistra da "Il fantasma dimenticato".
 
"Il vento nel cespuglio di rose e altre storie del soprannaturale" è una raccolta di racconti d fantasmi scritti da Mary Wilkins Freeman e illustrati da Valentina Biletta. Come scrive la curatrice Simona Zecchi i racconti della Freeman si possono identificare nel genere fantastico che sta "fra il reale e l'incredibile (non necessariamente irreale) [...]. Non sempre ciò che viene  occultato o reso incredibile, dunque, si pone fuori dal reale. Nel caso di Mary Wilkins Freeman i due elementi, reale e irreale, percorrono un tragitto parallelo per poi fondersi. E ciò che normalmente sostiene un racconto fantastico (una prima situazione di equilibrio  che sfuma poi in altra situazione di rottura della trama  attraverso un evento che tutto stravolge) nei racconti della Freeman diviene il terreno sul quale l'irreale e il reale stanno insieme."
Questi racconti partono sempre da situazioni di vita normale, con persone che si trasferiscono in qualche nuova abitazione o che vanno a trovare qualche parente, la normalità però dura poco, in quanto ben presto iniziano a manifestarsi fatti strani e inspiegabili che possono essere compresi solo chiamando in gioco il soprannaturale, o l'irreale: cespugli che si muovono senza un soffio d vento, ombre proiettate su un prato senza che si sia nessun copro fisico, ombre che appaiono inspiegabilmente sulle pareti, poltrone che cambiano colore da un momento all'altro, ...
Sebbene siano delle storie di fantasmi abbastanza classiche (molti sfruttano l'escamotage del trasferirsi in una nuova abitazione), ho trovato tutti i racconti molto piacevoli da leggere e a loro modo comunque intriganti. I fantasmi della Freeman non sono tra quegli spettri pericolosi, poiché non cercano di fare del  male a nessuno fisicamente, ma le persone che si ritrovano ad averci a che fare si spaventano comunque perchè capiscono di trovarsi di fronte a qualcosa di inspiegabile, è l'irrazionalità dell'evento ciò che infonde terrore ai protagonisti delle vicende, perchè è qualcosa che non possono minimamente controllare, e che non possono risolvere visto che non possono razionalmente spiegarselo.
Tra le mie storie preferite ci sono la prima e l'ultima. Della prima mi è piaciuto molto il senso di mistero che aleggia intorno a tutta la faccenda con la signora Filnt che si reca a prendere la nipote e questa non si trova da nessuna parte, la cosa inquietante del racconto è soprattutto l'atteggiamento di coloro che lei incontra sul treno (che non parlano mai chiaro ma sembrano nascondere qualcosa) e soprattutto della nuova moglie, la quale sembra nascondere qualcosa ma che non vuole ammetterlo, continuando ad accampare motivazioni (che però appaiono sempre più come delle scuse) sul perchè la nipote non sia ancora rientrata a casa.
L'ultima mi è piaciuta perchè l'ho trovata inquietante ma allo stesso tempo anche commovente, con il fantasma di questa bambina estremamente magra e assiderata che chiede a tutti coloro a cui si manifesta dove si trova la sua mamma. Il motivo che si cela dietro la morte della bambina è piuttosto agghiacciante e triste, per cui la presenza dle piccolo spettro ci spaventa ma allo stesso tempo ci intenerisce e ne proviamo pena. Ho apprezzato molto il finale, dolce amaro e anche commovente a modo suo, cosa insolita per un racconto di paura (visto che la maggior parte di queste storie di solito o finiscono con qualcosa in sospeso oppure male).
Interessante anche il racconto "Luella Miller" che, anziché un fantasma, ci presenta una specie di vampiro. Luella Miller è infatti una giovane e bella ragazza giunta al paese come insegnante, peccato che non sapesse insegnare, e le sue lezioni le faceva una sua studentessa, la quale però muore dopo qualche mese. Poco dopo Luella si sposa con il signor Miller, che si occupava di tutto, anche della casa, aiutato dalla sorella, peccato che entrambi muoiano dopo qualche tempo. Insomma Luella è una sorta di parassita, un essere che ha bisogno di sfruttare gli altri (perché da sola non sa fare nulla) fino a prosciugarli delle loro energie vitali, provocandone, magari anche involontariamente, la morte. Luella sembra non farlo con intenzione, ma con una sorta di ingenuità infantile, senza rendersi conto di fare ammalare le persone a lei vicine e rimanendo al contempo incapace di apprendere come diventare autonoma.
Magari questi racconti non saranno super spaventosi, ma consiglio comunque questa raccolta perchè secondo me fanno bene ciò che deve fare una storia di fantasmi: intrigare il lettore, tenerlo col fiato sospeso, spingerlo a chiedersi cosa sta succedendo, cosa succederà e perchè tutto ciò sta accadendo. I racconti inoltre parlano tutti di donne e di come loro vivevano all'epoca, per cui dai racconti emerge anche come queste signore affrontano questi elementi paranormali e, insieme, la realtà quotidiana dell'epoca.
L'edizione inoltre è molto carina e curata, con le illustrazioni di Valentina Biletta, le quali sono nell'insieme sono graziose da guardare, con questi giochi di bianco e nero, le loro ombre spettrali e i paesaggi misteriosi.
 
Quest'opera è stata pubblicata in italiano nel 2019 dalla Black Dog, ha 192 pagine, la copertina flessibile e misura 21 cm d'altezza e 14,8 cm di lunghezza e costa 15 euro.

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