mercoledì 13 aprile 2022

Stivali e scarpette di cristallo di Sarah Hayes e P.J. Lynch

"Stivali e scarpette di cristallo" è una raccolta di 10 fiabe classiche (scelte soprattutto tra quelle scritte da Perrault e dai Grimm) raccontate da Sarah Hayes e illustrate da P.J. Lynch.
 
Sopra: Sulla copertina di questa raccolta di fiabe è presente l'illustrazione di Lynch della fiaba "La bella addormentata nel bosco".
 
Come ho spiegato anche sopra, le fiabe contenute in questo libro sono 10 classici racconti fiabeschi riscritti da Sarah Hayes. Nella quarta di copertina infatti viene spiegato: "Le fiabe di questo libro, riscritte dalla curatrice attingendo dall'immenso patrimonio europeo e illustrate magnificamente da P.J. Lynch, rappresentano - come diceva Calvino - un catalogo dei destini dell'uomo, una definizione complessiva dell'esistenza...".
I racconti contenuti in questa raccolta sono:
  • "Il gatto con gli stivali
  • "Biancaneve e i sette nani"
  • "Il principe ranocchio"
  • "Hansel e Gretel"
  • "I sei cigni"
  • "Le scarpe consumate al ballo"
  • "La bella addormentata nel bosco"
  • "Raperonzola"
  • "La bella e la bestia"
  • "Cenerentola"
Vediamo però come sono state riscritte queste fiabe confrontandole con quelle originali, qui vi riporto un paio di esempi:
 
1) "Biancaneve" Ed. EL (2001): "C'era una volta una giovane regina che cuciva a una finestra dalla cornice di legno nero. Di tanto in tanto alzava gli occhi per guardare la neve che cadeva leggera, quando a un tratto si punse un dito con l'ago. Venne fuori una goccia di sangue. - Oh- sospirò la regina, - mi piacerebbe tanto avere una bimba bianca come la neve, rossa come il sangue e con capelli neri come il legno di questa finestra.
Trascorso che fu un anno, il desiderio della regina si avverò: ebbe infatti una splendida bambina con la pelle bianca come la neve, le labbra rosse come il sangue e i capelli neri come l'ebano. - Voglio che si chiami Biancaneve, - furono le ultime parole della regina che, poco dopo la nascita della bimba, morì.
Quando Biancaneve compì un anno il re si risposò. La sua nuova sposa era bella, ma anche superba, prepotente, e cattiva. Inoltre non sopportava che qualcuno potesse superla in bellezza."

1) "Biancaneve" Ed. Enaudi (1951): "Una volta, nel cuore delll'inverno, mentre i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina cuciva, seduta accanto a una finestra dalla cornice d'ebano. E così, cucendo e alzando gli occhi al cielo per guardar la neve, si punse un dito, e caddero nella neve tre gocce di sangue. Il rosso era così bello su quel candore, ch'ella pensò: <<Avessi una bambina bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come il legno di questa finestra!>> 
Poco dopo diede alla luce una figlioletta bianca come la neve, rossa come il sangue e dai capelli neri come l'ebano; e la chiamarono Biancaneve. E quando nacque la regina morì.
Dopo un anno il re prese un'altra moglie: era bella ma superba e prepotente, e non poteva sopportare che qualcuno la superasse in bellezza."
 
2) "La bella e la bestia" Ed. EL (2001): "C'era una volta un ricco mercante padre di tre figlie. La più giovane, che era anche la più graziosa, si chiamava Bella. Era di animo gentile e la adorvano tutti tranne le sue sorelle, che erano molto invidiose. [...]
Era trascorso un anno dacchè la famiglia si era trasferita in campagna, quando il mercante ricevette una lettera. Vi diceva che una delle sue navi era scampata alla tempesta. L'uomo si preparò subito per recarsi in città. - Portami una mantellina di pelliccia, - disse la figlia maggiore quando il padre fu pronto a partire.
- E a me un abito di seta, - fu la richiesta della seconda figlia.
- Io voglio anche un cappellino coi nastri, - aggiunse la prima.
- E Bella? Cosa desidera Bella?- domandò il mercante.
- Io vorrei una rosa, padre, solo una rosa, - fu la risposta."
 
 2) "La bella e la bestia" Ed.Norton & Company (2002): "Once upon a time there was a wealthy mercant who lived with his six children, three boys and three girls. [...] His daughters were all very beautiful, but everyone fell in love with the yougest. When she was a small child, people uses to call her "Little Beauty". The name "Beauty" stuck, and it was non surprise that the two older girls grew jealous of their sister. [...]
The family had lived an entire year in seclusion when the mercant receive a letter informing him that a ship contanining his merchandise has just arrived safely in its home port. The new made the two older sister giddy for joy, for they were sure thet they would finally be able to leave the countryside, which they foud terribly dull.
When they saw their father was about to go on a trip, they begged him to bring back dresses, fur, laces, and all kids of trinkets. Beauty did not ask for anything, because she was sure that the profits from the ship would not suffice to buy everything her sister want.
"Don't you want me to buy anything for you?" her father asked.
"You are kind to think to me", Beauty replied. "Perhaps you could bring me a rose, for they do not grow here." 

Come potete notare la trama delle fiabe è rimasta la medesima della versione orginale, anche se nelle fiabe sono comunque stati apportati dei cambiamenti più o meno piccoli. Ad esempio nella versione di "Biancaneve" i cambiamenti sono quasi minimi, mentre ne "La Bella e la bestia", pur restando invariato il contenuto della storia, sono state modificate diverse cosette come i dialoghi e il fatto che la versione riscritta dalla Hayes sia stata abbastanza accorciata (alcune parti sono proprio state tagliate, come quella che descriveva la vita di Bella e della sua famiglia prima che si impoverissero).
Le fiabe sono quasi tutte dei fratelli Grimm, ad eccezione di "La bella e la bestia" della Beaumont e "Il gatto con gli stivali", "Cenerentola" e "La bella addormentata nel bosco" che sono le versioni di Perrault.
 
Sopra: L'illustrazione a tutta pagina riguardante la fiaba de "La bella e la bestia", in cui vediamo i due personaggi mentre cenano assieme.
 
Ogni fiaba e accompagnata da numerose illustrazioni di P.J. Lynch, le quali sono davvero meravigliose. Questo artista ha uno stile di disegno molto dettagliato, curato e particolareggiato, oltre che piuttosto realistico, quel tipo di realismo vecchio stile delle illustrazioni un po' retrò (anni Settanta/Ottanta) e un po' in stile "A mille ce n'è...".
I disegni risultano molto dinamici e ricchi, specialmente in quelli a tutta pagina, dove l'artista ha ritratto una scena della fiaba con tutto l'ambiente ad essa connesso, facendo un lavoro davvero minuzioso. Tale complessità si nota comunque anche nelle illustrazioni a mezza pagina, cioè delle immagini contenute in dei rettangoli che occupano solo metà di una facciata. In questo caso, per motivi di spazio ristretto, pur essendo presenti, lo sfondo e l'ambiente si notano meno (ma non per questo risultano meno dettagliati) e l'occhio del lettore è guidato a concentrarsi più sulla figura di un personaggio (tipo la principessa nella fiaba "Il principe ranocchio", o il gatto ne "Il gatto con gli stivali", o quella di Cenerentola seduta per terra in "Cenerentola"...).
Oltre a queste illustrazioni più "complete" ce ne sono anche altre inserite all'interno dei testi, che in questo caso vanno a rappresentare solamente un personaggio o un elemento particolare della fiaba (come le sorellastre di Cenerentola o gli animali poi trasformati dalla fata).
 

Sopra: Alcune pagine in cui potete vedere le illustrazioni a mezza pagina (cioè delle immagini contenute in dei rettangoli che occupano solo metà di una facciata, come quelle sia in alto che in basso a sinistra) sia immagini in mezzo ai testi (come quella della fata malvagia in basso a destra). Da notare come anche queste immagini siano molto complesse e dettagliate.
 
Oltre ad essere molto minuziose, realistiche e ricche di dettagli le immagini risultano anche parecchio colorate. L'artista non ha utilizzato dei colori predominanti, semplicemente ha fatto uso di quelli che gli servivano per un determinato oggetto o persona, anche se compaiono più spesso tonalità marroni e blu, assieme alle altre tinte.
Le tinte non risultano mai troppo vivaci o accese, anzi spesso assumono tonalità abbastanza cupe, anche se non mancano immagini più chiare, ma raramente luminose o brillanti.
 
 
Sopra: A sinistra un'immagine della fiaba "Il gatto con gli stivali" e a destra quella di "Biancaneve, in cui si vede la matrigna e il suo specchio". Da notare le illustrazioni molto realistiche e dettagliate, in cui sembrano essere molto presenti delle tinte marroni e blu.
 
"Stivali e scarpette di cristallo" di Sarah Hayes e illustrate da P.J. Lynch è una bella raccolta di fiabe che, pur non essendo fedeli al 100% alle loro versioni originali (come le avevano scritte i loro autori: i Grimm, Perrault e Jeanne-Marie Leprince de Beaumont), ne riprendono bene le storie, mantenendole per la maggior parte fedeli, anche se talvolta con qualche parte riassunta o tagliata (fortunatamente i particolari più cruenti, quando presenti nelle versioni di riferimento, non sono stati omessi).
Particolarmente degne di nota sono le magnifiche illustrazionni di P.J. Lynch, che sono veramente molto belle, delicate, affascinanti e intriganti, capaci di donare al lettore delle immagini realistiche e dettagliate ma al contempo incantevoli e magiche.
Un bel volume per tutti gli amanti delle fiabe e dei racconti classici, con illustrazioni notevoli e a un prezzo buono (13 euro), considerando il numero di pagine con molte immagini a colori, la copertina rigida e la sovracoperta.
 
Questo volume è stato pubblicato nel 1985 dalla Walker Books, ed è poi stato edito in italiano nel 2001 dalla Edizioni EL. Ha 104 pagine, la copertina rigida con sovracopertina e misura 24 cm d'altezza e 15,5 cm di lunghezza e costava 12,91 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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