giovedì 8 luglio 2021

L'Inferno di Dante illustrato da Paolo Barbieri

Nel 2012 l'artista italiano Paolo Barbieri (di cui ho già trattato varie opere) decide di illustrare un classico della letteratura italiana: "L'inferno di Dante".
Di recente, giugno del 2021, Barbieri ha deciso di ripubblicare, con un altro editore, questa sua opera, arricchendola di nuovi contenuti, probabilmente in occasione della commemorazione per il settecentesimo anniversario della morte del poeta, avvenuta il 14 settembre 1321 (a gennaio del 2020 è stato pure istituito il Dantedì, una giornata nazionale dedicata a Dante che si celebra il 25 marzo).
 
 
Sopra: A sinistra la copertina della prima edizione del 2012, a destra quella della nuova edizione del 2021.

Come la precedente edizione anche questa è una raccolta di diversi canti della Divina Commedia di Dante Alighieri, in particolare i canti dell'Inferno (di solito la parte dell'opera di Dante più famosa e maggiormente amata, perché, come si sa, i cattivi esercitano sempre un certo fascino).
Troviamo ad esempio i canti: I (versi 1-12; 31-54; 61-87), II (versi 52-74), III (versi 1-15; 16-51; 82-111) ecc...
Come già saprete L'Inferno, la prima delle tre cantiche, si apre con un canto introduttivo (che serve da proemio all'intera opera), nel quale il poeta racconta in prima persona del suo smarrimento spirituale e dell’incontro con Virgilio, che lo condurrà poi ad intraprendere il viaggio ultraterreno raccontato nelle tre cantiche. Il viaggio di Dante parte, infatti, "in una selva oscura", allegoria del peccato, nella quale era giunto avendo smarrito la "retta via", la via della virtù. Con il supporto e la guida di Virgilio il poeta entrerà nell'Inferno, attraversandone tutti gironi e descrivendo le varie pene e supplizi dei dannati incontrati durante il viaggio (incontrando anche personaggi famosi e conosciuti all'epoca di Dante, alcuni anche realmente esistiti).
Tale volume, pur non comprendendo l'intero cantico dell'Inferno, ne racchiude però molti versi, almeno un po' per ogni cantico. In quest'opera quindi sono presenti tutti i canti, seppur in maniera magari non completa.
Il volume è diviso in capitoli che seguono la struttura dell'Inferno di Dante: si parte con la selva oscura, con il colle e la porta dell'Inferno, per poi passare all'Antinferno con gli Ignavi, al fiume Acheronte e poi all'Alto Inferno e al Basso Inferno (che comprende le mura di Dite, il fiume Flegetonte, l'alto burrato, il Malebolge, il Pozzo dei Giganti e il Cocito, per poi terminare con Lucifero e l'uscita dall'Inferno).
Alla fine del volume è presente un'illustrazione che mostra la struttura dell'Inferno dantesco, accompagnata dai numeri dei capitoli, in modo che il lettore possa orientarsi meglio durante la lettura dell'opera.

Sopra: Due pagine che illustrano i versi 91-114 del canto XVI.

Alla fine del libro l'artista Paolo Barbieri ci spiega il processo attraverso il quale è giunto a realizzare quest'opera, affermando, innanzitutto che: "L' "Inferno" di Dante è indubbiamente una delle opere letterarie più importanti della storia e della cultura di ogni tempo". 
Barbieri racconta di come rimase spiazzato, nel 2011, davanti alla proposta dell'editor di realizzare una sua interpretazione illustrata dell'"Inferno" di Dante. Egli infatti spiega: "Sulle prime rimasi quasi spiazzato: l'"Inferno" è un'opera pregna di poesia ma anche di violenza e rappresentare quella stessa violenza mi poneva vari dubbi sul come poterla "interpretare". Non da meno lo stesso confronto con Dante e con i maestri che lo avevano illustrato mi faceva a dir poco tremare le gambe". 
Tale opera è infatti già stata illustrata in passato anche da altri artisti, tra cui i più famoso è stato Gustave Dorè, disegnatore (nonché pittore e incisore) del 1800. Barbieri ha comunque deciso di accettare la sfida ed ha illustrato vari canti e versi dell'opera di Dante.

  
Sopra: A sinistra il Caronte di Gustave Dorè e a destra quello di Barbieri.

Le tavole di Barbieri sono molto curate e ricche di dettagli, con uno stile sensuale, accattivante, potente, onirico, moderno e suggestivo. Esse rappresentano quanto scritto nei versi di un certo canto, per cui a volte le immagini possono rappresentare tipologie di dannati (tipo gli ignavi, gli ipocriti, i ladri...) o anche determinate persone (come Cleopatra, Paolo e Francesca, Caino, Ulisse e Diomede...), oppure particolari mostri (ad esempio Cerbero, le tre furie, le arpie, o la Bestia con 7 teste e 10 corna) o anche dei paesaggi infernali (come la porta dell'Inferno, le mura di Dite, il Cocito ...)
Le tavole sono tutte a doppia pagina oppure a pagina intera, per cui ci si rende subito conto come si sia deciso di dare molto spazio alle illustrazioni, ponendole come protagoniste di quest'opera. Sono presenti sia immagini a colori (create digitalmente partendo da disegni a matita) che in bianco e nero. Le tinte utilizzate dall'artista sono forti e intense, a volte accese e brillanti ed altre volte più scure e cupe, per dare l'idea dell'Inferno come un luogo comunque lugubre e oscuro. Nelle illustrazioni in bianco e nero, realizzate a matita, il lettore potrà invece apprezzare le varie sfumature che l'artista ha utilizzato per creare le varie ombreggiature.
Come ci racconta lo stesso artista "Nelle illustrazioni realizzate, ho cercato di mediare tra spettacolarità, violenza mistero e poesia. Per giungere a un equilibrio di questo tipo, ho dovuto scegliere tra varie idee iniziali che a volte non erano facili da tradurre in immagini".

Sopra: Le illustrazioni di Barbieri rappresentano quanto scritto nei versi di un certo canto, per cui a volte le immagini possono rappresentare tipologie di dannati o anche determinate persone (Paolo e Francesca, ritratti in bianco e nero nell'ultima immagine), oppure particolari mostri (come ad esempio Minosse dell'immagine centrale) o anche dei paesaggi infernali come la porta dell'Inferno dell'immagine più in alto.

"L'inferno di Dante" illustrato da Paolo Barbieri è un volume molto bello e curato, un omaggio all'opera più famosa di Dante, in onore del settecentesimo anno dalla morte del sommo poeta. Le tavole di Barbieri arricchiscono ulteriormente l'opera di Dante contribuendo, dopo molti anni, a darne una nuova e spettacolare interpretazione visiva (ricordo che quest'opera era uscita inizialmente nel 2012). In realtà nell'ultimo anno, proprio in relazione all'anniversario e alla nascita del Dantedì, ho visto tante nuove edizioni illustrate e rivisitate/riscritte dell'opera di Dante (e alcune sembrano anche molto interessanti) tipo: "La divina avventura: il fantastico viaggio di Dante" di Enrico Cerni, Francesca Gambino e Maria Distefano; "La Divina Commedia" di Paolo di Paolo e Matteo Berton; "PaperDante" della Disney; "Dante era un figo" di Annalisa Strada e Tommaso Ronda; oppure "Dante per bambini e genitori curiosi" di Federico Corradini e Silvia Baroncelli; o "I mostri di Dante" di Giacomo Guccinelli, Laura Vaioli e Mirko Volpi; c'è perfino la versione riscritta da Geronimo Stilton "Il mio amico Dante". 
Questa edizione però è sicuramente una tra le più belle (assieme a quella illustrata da Marco Somà: "La Divina Commedia: il primo passo nella selva oscura"), che presenta i testi nella loro forma originale, non rivisitata. Molte altre nuove edizioni invece sono versioni rivitate, alcune anche in modo ironico e irriverente o più moderno, per attirate l'attenzione dei giovani lettori, vedete ad esempio "L'Inferno spiegato male" di Francesco Muzzopappa, "Vai all'Inferno Dante!" di Luigi Garlando, o "La felina commedia" di Elisa Binda, Mattia Perego e Beatrice Tinarelli.
Rispetto alla prima edizione in questa sono stati aggiunte illustrazioni e testi riguardo i seguenti canti: XI, XV, XVI, XXIV, XXVII, XXIX, XXX e XXXIII. Inoltre è stato modificato il carattere delle scritte (in particolare quello dei titoli) e a volte anche la grandezza, nonché il posto in cui inizialmente erano posizionate rispetto all'immagine.

L'opera è stata pubblicata nel 2013 dalla Mondadori, era dotata di una copertina rigida e di una sovracopertina; aveva 104 pagine, misurava 29,3 cm d'altezza e 21 cm di lunghezza e costava 22 euro. 
La nuova edizione del 2021, pubblicata da Sergio Bonelli Editore, ha invece 160 pagine, misura 30,5 cm d'altezza e 22,5 cm di lunghezza e costa 24 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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