lunedì 10 agosto 2020

C'è un rinofante sul tetto! di Marita Van Der Vyver e Dale Blankenaar

Questa volta vi parlerò di "C'è un rinofante sul tetto!" un albo illustrato molto bello e particolare sulla paura del buio, scritto da Marita Van Der Vyver e illustrato da Dale Blankenaar.

Sopra: La copertina di questo libro, dal formato alto e stretto (come la casa dei nonni di Daniel), fa capire subito al lettore le atmosfere che troverà all'interno. Inoltre gli presenta alcuni elementi essenziali del racconto: il protagonista (piccolino di fronte la casa dei nonni), la casa (luogo in cui è ambientata la vicenda), e uno dei mostri che il bambino sentirà.

Protagonista di questa storia è Daniel, un bambino che durante la prima notte che passa a casa dei nonni non riesce ad addormentarsi: "La stanza gli sembra più buia della sua. E sente uno strano rumore sul tetto: come di animali enormi e pesantissimi che danzano e saltellano intorno al comignolo".
Così il bambino, spaventato, chiama il nonno spiegandogli che crede che ci siano dei rinofanti sul tetto. Il nonno però batte il bastone contro il soffitto, gridando ai rinofanti di andarsene, e così fa pure Daniel. I rinofanti sembrano andarsene, ma, quando tutto sembra tornato tranquillo, Daniel sente un nuovo rumore strano "Come di qualcosa che russa e sbuffa nel bagno: una specie di viscida creatura acquatica nascosta dietro la tenda della doccia".
Questa volta Daniel chiama la nonna, spiegando che nella doccia potrebbero esserci dei coccopotami, così la nonna decide di provare a spaventare le creature con un "Bu!" e, quando apre la tenda della doccia, non c'è più nulla, se non un rubinetto gocciolante.
In seguito Daniel, nel corso della notte, sente anche altre creature: un dragoraffa blu nell'armadio, un cervorilla sotto il letto e un leone sul letto. Tutte le volte intervengono i nonni, i quali aiutano il bambino a superare, gradualmente, le sue paure: prima scacciando il rinofante (anche in tono minaccioso), poi mandando via il coccopotamo con un semplice "Bu!", successivamente facendo scoprire al bambino che il dragoraffa non è un mostro ma una semplice maglia (in questo momento il bambino cominca ad affrontare le proprie paure), poi con il cervorilla la nonna spinge il nipote a provare a fare amicizia con esso e, infine, facendo scoprire al bambino che il leone è solo il gatto che dorme sulle sue ginocchia.

Sopra: L'ultima creatura che Daniel crede di sentire è un leone sopra il suo letto.

Le illustrazioni di Dale Blankenaar sono originali e molto belle, inoltre si adattano benissimo alla storia narrata in questo libro, che ha come tematica principale la paura. Queste immagini, infatti sono belle ma riescono a essere in un certo senso anche un po' paurose, specialmente nel modo in cui l'artista rappresenta i vari mostri (il mio preferito è il dragoraffa blu): strani e surreali incroci di animali (di cui la maggior parte africani), dalle dimensioni gigantesche e con grandi occhi tondi e bianchi.
Ma non sono solo i mostri ad avere un aspetto vagamente inquietante, grazie al proprio stile, infatti, l'artista è riuscito a dare all'intera storia un'atmosfera paurosa.
Le immagini sono inoltre ricche di elementi e particolari molto interessanti che il lettore potrà notare: come l'aspetto dei nonni (per niente banale o stereotipato), le immagini dei quadri appesi alle pareti, vari elementi di arredamento all'interno della casa, oppure l'orsacchiotto di Daniel, presente in ogni tavola del libro, anche se in posti sempre differenti.


Sopra: In queste immagini sono rappresentati due dei mostri visti dal protagonista. In alto è possibile vedere i rinofanti, mentre nell'immagine più in basso il dragoraffa blu. Da notare l'utilizzo di colori qual il nero, il bianco, il marrone e il grigio.

A contribuire a creare tale atmosfera è sicuramente anche l'uso dei colori: sebbene vi siano alcune illustrazioni in cui predominano tinte chiare, la maggior parte delle illustrazioni hanno tonalità molto scure, con colori quali il nero, il grigio, il marrone e il bianco.
In molte scene l'artista gioca molto con le ombre, mettendo in luce solo alcuni punti e lasciando nell'ombra altri, creando così particolari effetti di luci ed ombre.

 
Sopra: A sinistra è possibile vedere una delle (poche) illustrazioni che presentano colori chiari e caldi. A destra un'immagine dai toni scuri, in cui è inoltre possibile notare l'interessante utilizzo che l'artista fa delle luci e delle ombre.

"C'è un rinofante sul tetto!" è un albo illustrato molto bello e coinvolgente, che affronta con efficacia il tema della paura, in particolare quella del buio, perché nel buio non sappiamo cosa ci circonda e a volte bastano degli strani rumori, o qualche strana ombra sospetta, per farci mettere in allerta.
Qui questa paura è affrontata molto bene, in maniera graduale grazie al supporto dei nonni, i quali riescono prima a rassicurare e tranquillizzare il nipote, permettendogli così di cominciare ad ammettere i propri timori (le prime due volte che Daniel chiama i nonni alla fine affermava "Non ho avuto neanche un po' di paura" mentre, la terza volta, il bambino dice "Ho avuto un po' di paura") e, in questo modo, di superarli. Perchè è quando prendiamo consapevolezza di ciò che ci terrorizza e delle nostre debolezze che possiamo riuscire a superarle; e questo libro aiuta proprio i bambini, che si immedesimano nel protagonista, a identificare le proprie paure così da poterle esternare e superare.
Tale storia, comunque, sarà di aiuto ai piccoli ma può esserlo anche agli adulti, i quali, se hanno a che fare con bambini con il timore del buio, possono seguire l'esempio del comportamento dato dai nonni, i quali non sminuiscono nè negano mai le paure del nipote, ma le rigirano in positivo, sottolineando, ad esempio, le paure del mostro.
Le illustrazioni che accompagnano la storia la supportano benissimo, contribuendo a immergere il lettore nella giusta atmosfera e aiutandolo a vedere anche lui ciò che vede Daniel, le sue paure, che grazie alle magnifiche illustrazioni prendono forma sotto i nostri occhi.

Questo albo illustrato è stato edito nel 2015 col titolo "Rhinocephants on the roof" nel 2015 dalla Tabelberg  ed è stato pubblicato in italiano nel 2018 dalla LupoGuido. Il libro ha 30 pagine, una copertina rigida, misura 29,5 cm d'altezza e 17,5cm di lunghezza e costa 14 euro.

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