lunedì 23 marzo 2020

Il cuore di Giovanna D'Arco di Michelangelo Rossato

"Il cuore di Giovanna D'Arco" è attualmente l'ultima fatica del giovane artista italiano Michelangelo Rossato, di cui finora avevo già recensito due opere: "Biancaneve" (2015) e "La sirenetta" (2017).

Sopra: La copertina del libro riprende i colori maggiormente utilizzanti anche nelle illustrazioni interne (il grigio e il giallo) e mostra la protagonista della storia. Interessante inoltre notare come l'immagine di copertina riprenda il significato del titolo, mostrando il cuore dorato di Giovanna.

La storia raccontata in questo libro è, come dice il titolo, quella di Giovanna D'arco, una figura storica che l'autore ha studiato per molto tempo, infatti Rossato afferma: "Tante volte negli anni mi è apparsa, con la sua armatura scintillante, in vecchi libri, film e canzoni. Mi è capitata tra le mani la trascrizione del suo processo e l'ho letta tutta d'un fiato. Così ho iniziato a cercarla, studiarla, tentare di capirla". Attraverso queste trascrizioni l'autore ha quindi ricostruito la storia di questa fanciulla a partire dalla sua giovinezza fino alla sua morte (avvenuta comunque in giovane età).
La storia inizia infatti con la tredicenne Giovanna, che inizia a sentire delle voci, le quali si fanno sempre più persistenti, finché un giorno, nel bosco, esse diventano quasi assordanti, gridandole "Non c'è più tempo da perdere!". La fanciulla decide di raccontare ciò che le voci le hanno detto al capitano delle guardie, il quale, ricordandosi di un'antica profezia, decide di crederle e di portarla al castello del Principe. Così, a soli 17 anni, Giovanna si taglia i capelli e indossa un'armatura per fingersi un uomo e poter viaggiare inosservata assieme agli altri cavalieri.
Una volta giunta al cospetto del principe chiede di essere inviata ad Orléans per vincere la guerra, e sarà proprio quello che farà.
Purtroppo le battaglie da combattere sono ancora molte e durante una di queste, a Compiégne, Giovanna viene catturata, imprigionata, messa a processo e condannata per stregoneria. Il finale di Rossato, seppur triste, non è totalmente negativo, direi, piuttosto, che risulta commovente: si vede infatti la giovane (probabilmente la sua anima) che viene trasportata in cielo, sulle ali dorate di un angelo.
Questa la storia narrata dall'artista, alla fine dell'albo, comunque, compare anche una pagina con dei cenni storici, contenente cioè una biografia della vita di questa eroina, diventata una delle figure femminili meglio documentate di tutta la Storia.

Sopra: L'illustrazione che mostra Giovanna vestita da cavaliere, con la spada in mano, pronta per partire per la guerra.

Le illustrazioni di Michelangelo Rossato, che accompagnano in modo ineccepibile i testi, supportando e aiutando il lettore nella lettura del racconto, sono molto belle ed originali. Una tra le prime cose che salta all'occhio è come esse ricordino gli arazzi medievali, stile che l'artista ha probabilmente voluto riprendere essendo la storia ambientata proprio in quel periodo.
Questa cosa risulta particolarmente evidente soprattutto in un'immagine, che mi ricorda la scena dell'annunciazione di Maria: quella in cui si vede Giovanna nella sua stanza mentre ascolta le voci.
Lo stesso autore spiega in un'intervista (questa) che "Con ll cuore di Giovanna d’Arco è stato inevitabile tuffarmi nell’arte altomedievale, ma vi sono anche influenze gotiche e rinascimentali". L'artista afferma inoltre che in questo lavoro convergono anche influenze artistiche dei simbolisti, dell'Art Nouveau e dell'arte tribale.
I riferimenti all'arte in questo libro, comunque, sono molteplici, oltre alla già citata scena dell'annunciazione di Maria, vi sono anche quelle dell’estasi mistica, lo scontro fra San Giorgio e il drago o, ancora, della "Madonna della misericordia" di Massaccio. Vi sono inoltre rimandi, evidenti o meno, anche a Giotto, Mantegna, Perugino, Bellini, Van Eyck.


   

 
Sopra: I riferimenti all'arte in questo libro, comunque, sono molteplici, come potete vedere dalle immagini riportate sopra. Più in altro possiamo trovare la scena dell'annunciazione di Maria del Beato Angelico, oppure, più in basso, il riferimento alla "Madonna della misericordia" di Massaccio.

Un'altra cosa che attira subito l'attenzione del lettore è l'aspetto di Giovanna, e in particolare i suoi capelli, di un biondo dorato. Interessante la nota dell'autore, il quale spiega che "Non ci sono rimasti di lei ritratti in vita: quello da me disegnato è un volto immaginario, iconico". Eppure l'aspetto che l'artista ha dato a Giovanna risulta subito molto azzeccato, anche per la scelta dei colori che è stata fatta.
L'artista ha infatti scelto di utilizzare per le sue illustrazioni solo una serie limitata di tinte: il grigio, l'ocra, il giallo dorato, il bianco, il nero, il marrone e il rosa (utilizzato per la pelle). Tra questo colori spiccano comunque, in particolare, il grigio e il giallo (ocra o dorato), scelti dall'artista probabilmente per l'effetto di contrasto che danno assieme.
E' molto interessante inoltre notare come l'uso dei colori cambi durante il procedere della storia: all'inizio prevalgono il grigio chiaro e il giallo, assieme al bianco, creando delle immagini dall'aspetto chiaro, brillante e solare. Già verso la metà del libro, quando Giovanna inizia a combattere si nota la presenza di molti più elementi scuri, di colore nero o grigio cupo, che incupiscono le immagini, mettendo però al contempo in evidenza gli elementi dai colori più chiari e brillanti (come i capelli della protagonista o la sua armatura argentata, o il suo cavallo bianco). Le tonalità cambiano invece bruscamente dopo la cattura di Giovanna e l'inizio del suo processo e della sua prigionia: le immagini acquistano infatti dei toni molto cupi e i colori diventano per la maggior parte scuri.





Sopra: L'artista ha infatti scelto di utilizzare per le sue illustrazioni solo una serie limitata di tinte. E' molto interessante inoltre notare come l'uso dei colori cambi durante il procedere della storia. Come si può vedere dall'immagine più in alto all'inizio prevalgono il grigio chiaro e il giallo, assieme al bianco, creando delle immagini dall'aspetto chiaro, brillante e solare. Già verso la metà del libro, quando Giovanna inizia a combattere (immagine centrale, dove Giovanna lotta contro la personificazione della guerra) si nota la presenza di molti più elementi scuri, che incupiscono le immagini, mettendo però al contempo in evidenza gli elementi dai colori più chiari e brillanti. Dopo la cattura di Giovanna e l'inizio del suo processo (l'ultima immagine in alto) le immagini acquistano dei toni molto cupi e i colori diventano per la maggior parte scuri. Interessante inoltre notare come i giudici del processo siano stati dipinti come delle bestie dall'aspetto malvagio.

D'altronde il bello delle illustrazioni di Rossato è proprio questa attenzione a ogni elemento dell'immagine, non solo nei colori, ma anche nella rappresentazione stessa della storia. Ad esempio l'albero intorno a cui danzano le fate rimanda all'albero alchemico di una miniatura di Jean Perréal; le voci che Giovanna sente sono state rappresentate dall'artista come un'uccello dorato, oppure sotto forma di nuvole dall'aspetto angelico. Anche i capelli della protagonista, comunque, risultano di forte impatto per il lettore e sembrano voler dimostrare la natura pura, luminosa e buona della fanciulla.



Sopra: Nell'immagine in alto possiamo ritrovare molti elementi importanti. Si nota ad esempio subito la scelta dei colori, nonché la presenza di alcuni elementi simbolici quali l'uccello dorato che accompagnerà la protagonista durante il suo cammino, e una citazione artistica da parte dell'autore all'albero alchemico di Jean Perréal (nell'immagine più in basso).

"Il cuore di Giovanna D'Arco" di Michelangelo Rossato è un'opera di grande pregio, che racconta finalmente in una versione illustrata una figura storica di grande interesse, nonché sicuramente una persona di grande fascino, poiché la Giovanna di Rossato è una figura capace di trasmettere messaggi molto importanti e positivi. Come spiega l'artista: "La mia Giovanna è la voce di chi combatte le sue battaglie con coraggio. Di chi porta la luce in luoghi oscuri. Di chi è fedele a se stesso e non ha paura di parlare e agire. [...] Di chi non ubbidisce cecamente e lotta per cambiare il mondo".
Risulta inoltre molto soddisfacente il fatto che una storia così importante sia stata narrata e rappresentata attraverso delle splendide e suggestive illustrazioni, così originali e d'impatto.
Ne risulta così un'opera tanto storica (le parole pronunciate da Giovanna in questo libro sono state spesso riportate fedelmente dagli atti del processo), quanto umana e poetica. Un'opera di forte impatto, capace di far scoprire il cuore di Giovanna D'Arco.

A differenza del solito vorrei lasciare voi lettori con il testo di una canzone che mi è venuta in mente spesso durante la lettura di questo albo illustrato: "Giovanna d'Arco" di Branduardi.

"Una spada, un elmo ed un cavallo avrai,
i capelli a ciocche taglierai leggera,
poi tutta di ferro ti rivestirai
sul fianchi di giglio, sulla croce nera.
Il fumo, il sangue, il fango
l'alba li accenderà 
 al fuoco, al fuoco, brucia!
Che cosa brucerà?
Il bosco sta bruciando,
brucia la verità.
Cantano le voci chiuse dentro te: 
Una contadina ha dato il trono a un re!"

L'opera è stata pubblicata nel 2019 dalla Arka edizioni, è dotata di una copertina rigida, ha 48 pagine, misura 31,5 cm d'altezza e 22,5 cm di lunghezza e costa 16 euro.

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