lunedì 17 agosto 2020

The annotated Brothers's Grimm a cura di Maria Tatar

Questa volta vi presenterò una nuova raccolta delle fiabe di Jacob e Wilhelm Grimm, la quale però presenta alcune particolarità interessanti. Il volume in questione è "The annotated Brother's Grimm" a cura di Maria Tatar (la quale ha lavorato anche a "The annotated classic Fairy Tales", "The annotated Hans Christian Andersen", "The annotated african american folktales" e "The annotated Peter Pan") e introdotto da A.S. Byatt.

Sopra: La copertina di questa edizione presenta scritte e raffinati decori dorati, in cui sono inserite alcune illustrazioni, che spiccano sullo sfondo nero.

La raccolta si apre con la prefazione di Maria Tatar, la curatrice dell'opera , la quale spiega come, di tutte le fiabe del mondo, poche sono conosciute come quelle dei fratelli Grimm, inizialmente rese famose grazie al cinema (e in particolare ai lavori di Walt Disney) e poi riscoperte negli anni Novanta grazie alle loro numerose riscritture e rivisitazioni.
Tatar ci chiede allora: "With so many different versions of the Grimm's tales avaiable (disponibili), why add (aggiungere) another volume to make the process off selection even more dauting (scoraggiante)?". Ebbene, questo volume contiene una selezione di alcuni racconti dei Grimm (poiché trattarli tutti avrebbe rischiato di far perdere interesse al lettore), tratti dall'ultima versione (la settima del 1857) , e cioè quelli più famosi, quelli che ancora oggi continuano a incantarci e interessarci.
Nell'introduzione di A.S. Byatt l'autore ci spiega la sua fascinazione per le fiabe, nonché alcune caratteristiche di queste, come ad esempio l'interscambiabilità dei personaggi (citando a tale proposito Max Luthi) e cosa le differenzia dai miti. Vengono citati anche altri studiosi, quali Vladimir Propp (e la sua analisi delle strutture delle fiabe) e Italo Calvino (riguardo il legame che c'è tra miti e fiabe).
Byatt tratta inoltre il tema della morale all'interno delle fiabe, della crudeltà e della violenza presente in molte di esse e di come queste presentino al loro interno vari messaggi, spesso subconsci (e a tale proposito non si poteva non citare Bruno Bettelheim e le sue teorie psicoanalitiche).
Dopo l'introduzione vi è un capitolo in cui vengono spiegate le origini e gli effetti culturali della raccolta dei Grimm: di come essa sia mutata nel corso degli anni, ad opera di Wihelm Grimm, nel corso della varie edizioni e di come, nelle fiabe in essa contenute, alcuni ci videro delle connessioni con ciò che accadde durante periodo nazista.
Poi, finalmente, vi è la parte (la prima di cinque) con le varie fiabe, ciascuna delle quali è anticipata da una prefazione che illustra al lettore alcuni significati nascosti e simbolici del racconto che andrà a leggere, il quale sarà comunque corredato di note a margine che spiegano alcuni aspetti della storia.
I testi sono fedeli a quelli della settima edizione pubblicata dai Grimm, quella del 1857, ecco un esempio che riguarda la fiaba di "Cinderella".

Versione tratta da "Fiabe" (edizione Enaudi): "La fanciulla andava ogni giorno sulla tomba della madre, piangeva ed era sempre docile e buona. Quando venne l'inverno, la neve coprì la tomba di un suo bianco drappo, e quando il sole di primavera l'ebbe tolto, l'uomo prese moglie di nuovo.
La donna aveva portato in casa due figlie, belle e bianche di viso, ma brutte e nere di cuore. Cominciarono tristi giorni per la povera figliastra. <<Quella stupida oca>> esse dicevano, <<dovrebbe stare in salotto con noi?Chi mangia il pane deve guadagnarselo: fuori, sguattera!>>"

Versione tratta da "The annotated Brother's Grimm": "Every day the little girl went to her mother's grave (tomba) and wept (piangeva). She was always good and said her prayers. When winter came, snow covered the grave with white blanked (coperta), and when the sun took it off again in the spring, the rich man remarried.
The man's new wife brought her two daughters with beautiful faces anf fair skin (pelle chiara), but with heart that were foul (sporco) and black. This marked the beginning of a hard time for the poor stepchild. <<Why should this silly goose be allowed to sit in the parlor with us?>> the girls asked. <<If you want to ear bread, you'll have to earn it. Get back in the kitchen where you belong!>>"

Una cosa molto interessante riguarda il fatto che Maria Tatar abbia deciso di includere, nella seconda parte del volume, un capitolo intitolato "Tales for adults", nel quale l'autrice ha inserito e analizzato i racconti più violenti dei fratelli Grimm. Tra questi troviamo: "How children played buthcher with each other" ("Come certi bambini si misero a giocare al macellaio"), "The evil mother-in law" ("La suocera"), "The children living in a time of famine" ("Le bambine e la grande fame")...
Tali fiabe infatti non sono presenti nella settima edizione, ma sono state prese dalle prime (quelle del 1812 e del 1815), poiché, in seguito, gli stessi Grimm le eliminarono non ritenendole adatte ad un pubblico infantile.
Nella terza parte vi sono le biografie dei due fratelli, mentre la quarta contiene le prefazioni scritte dagli stessi Grimm nei volumi pubblicati nel 1812 e nel 1815. Infine, nella quinta e ultima parte, sono presenti dei pensieri di vari scrittori, studiosi e personaggi illustri (Charles Dickens, J.R.R. Tolkien, Italo Calvino, Bruno Bettelheim, Wanda Gag, C.S. Lewis, Walter Benjamin, Robert Louis Stevenson, Rosa Parks, ecc...) riguardo alle fiabe.

 
Sopra: Due immagini tratte dalla fiaba di "Cinderella". A sinistra quella che raffigura Cenerentola realizzata da Arthur Rackham e a destra quella di A.H. Watson che rappresenta le due sorellastre .

La raccolta comprende anche delle meravigliose illustrazioni realizzate da diversi artisti, tra cui i più famosi sono: Kay Nielsen, Arthur Rackham e Walter Craine.
Le illustrazioni di Kay Nielsen (1886-1957) presentano uno stile raffinato ed elegante, ricco di elementi decorativi dettagliati e di colori forti e decisi (ma, all'occorrenza, anche tenui e delicati). L'artista fu influenzato inizialmente dalla propria esperienza teatrale, dallo stile Liberty e dal movimento dell'Art déco e, in seguito, dalle xilografie giapponesi. Le figure di Nielsen, le quali si stagliano su uno sfondo prospettico appiattito, appaiono allungate, con un fisico longilineo e lineamenti delicati (quasi effeminati), il che infonde ai suoi disegni un tocco surreale.
Arthur Rackham (1867-1939) è uno dei più famosi illustratori del Diciannovesimo secolo, poiché è stato capace di creare immagini molto belle e particolari, ricche di mistero e di magia, dotate di un fascino molto particolare. Le illustrazioni di questo artista si caratterizzano infatti per gli alberi nodosi, per le sue creature dall'aspetto raggrinzito e rugoso, per le sue fanciulle dai tratti raffinati, delicati e quasi eterei. Le sue immagini sono sia a colori che in bianco e nero, anche se quelle a colori si presentano sempre sui toni del marrone, il che conferisce loro un'atmosfera un po' opprimente e cupa.
Walter Craine (1845-1915) è considerato uno dei pionieri dello stile Liberty, anche se all'inizio fu influenzato dalla corrente pittorica dei Preraffaeliti. Le sue illustrazioni, molto raffinate, si riconoscono subito per il gran numero di dettagli e l'attenzione ai particolari (in particolare agli abiti e alle architetture), nonché per i loro colori accesi e brillanti.

 

Sopra: The illustrazioni degli artisti più famosi presenti nel volume. Più in alto troviamo l'immagine di Kay Nielsen per la fiaba "The goose girl", a destra quella di Rackham per la fiaba "Little Red Riding Hood" e più in basso un'illustrazione di Crane per la fiaba "Frog Prince".

Altri illustratori presenti in quest'opera sono: George Cruikshank, Ludwing Richter, Herman Vogel, Paul Hey, A.H. Watson, Warwick Goble, L. Leslie Brooke, Jennie Harbour, Maxfield Parrish. Anche tra costoro vi sono nomi illustri (anche se forse meno famosi o attualmente meno ricordati dei precedenti):
George Cruikshank (1792-1878) viene ricordato come il miglior illustratore inglese del XIX secolo, il cui stile si caratterizza per le illustrazioni vivaci e spiritose, divertenti e dinamiche.
Wanda Gàg (1893-1946) fu una pluripremiata illustratrice, nonché celebrata come una dei primi grandi illustratori americani dell'editoria per l'infanzia. Il suo è uno stile caldo e espressivo, con un' estetica che si ispira all'arte popolare.

 
Sopra: A sinistra un'incisione di George Cruikshank, mentre a destra un'immagine di Wanda Gag della fiaba "Hansel and Gretel".

 
Sopra: A sinistra c'è un'illustrazione di Warwick Goble della fiaba "The six swans", mentre a destra è presente un'immagine di Herman Vogel della fiaba "The wolf and the seven little goats".

"The annotated Brother's Grimm" è un'ottima raccolta di una cinquantina di fiabe dei fratelli Grimm, estremamente interessante da leggere per via della ricchezza di informazioni contenute in essa, nonché per la presenza, alquanto unica, delle note presenti accanto ai testi delle fiabe. Nonostante i testi siano quelli della settima edizione è da lodare il fatto che la curatrice abbia deciso di includere e commentare, in un capitolo apposito, anche alcune fiabe più violente presenti solo nella prima versione (poiché in seguito furono rimosse).
Le belle illustrazioni di vari artisti quali Arthur Rackham, Kay Nieln, Walter Crane, Wanda Gag, Warwick Goble ecc... rendono quest'opera molto valida e varia anche sotto il profilo artistico, poiché in questo modo il lettore ha infatti la possibilità di scoprire e apprezzare alcuni importanti artisti del passato che hanno illustrato le fiabe dei Grimm.
Un'ottima raccolta molto interessante e unica, ricca di informazioni e di immagini che non deluderanno nessun lettore, sia quello casuale, che ha acquistato il volume solo per leggere le fiabe dei Grimm, sia quello che lo ha comprato con scopi più precisi e analitici.

Questa raccolta è stata pubblicata nel 2012 (in onore del bicentenario della prima edizione delle fiabe dei Grimm) dalla W.W. Norton & Company. L'opera è dotata di una copertina rigida con sovracopertina, ha 496 pagine, misura 26 cm d'altezza e 23 cm di lunghezza e costa 20 euro.

P.S. Ecco gli altri titoli che fanno parte della medesima collana edita dalla W.W. Norton & Company:
  • "The annotated Wizard of Oz" di L. Frank Bauman e a cura di Michael Patrick Hearn (2000)
  • "The annotated Huckleberry Finn" di Mark Twain e a cura di Michael Patrick Hearn (2001)
  • "The annotated classic Fairy Tales" a cura di Maria Tatar (2002)
  • "The annotated Christmas Carol: a Christmas Carol in prose" di Charles Dickenson e a cura di Michael Patrick Hearn (2003)
  • "The annotated hunting of the Snarx" di Lewis Carrol e a cura di Martin Gardner (2006)
  • "The annotated Uncle Tom's cabin" di Harriet Beecher Stowe e a cura di Henry Louis Gate e Hollis Robbins (2006)
  • "The new annotated Sherlock Holmes: the complete short stories" di Athur Conan Doyle a cura di Leslie S. Klinger (2007)
  • "The annotated Hans Christian Andersen" a cura di Maria Tatar (2007)
  • "The annotated secret garden" di Frances Hodgson Burnett a cura di Gretchen Holbrook Gerzina (2007)
  • "The new annotated Dracula" di Bram Stoker a cura di Leslie S. Klinger (2007)
  • "The annotated wind in the willow" di Kenneth Grahame e a cura di Annie Gauger (2009)
  • "The annotated Peter Pan" di J. M. Barrie e a cura di Maria Tatar (2011)
  • "The new annotated H. P. Lovercraft" di H. P. Lovercraft e a cura di Leslie S. Klinger (2014)
  • "The annotated Alice: 150th anniversary deluxe edition" di Lewis Carrol e a cura di Martin Gardner (2015)
  • "The annotated little women" di Louisa May Alcott e a cura di John Matteson (2015)
  • "The annotated african american folktales" a cura di Henrie Louis Gates e Maria Tatar (2017)
  • "The new annotated Frankenstein" di Mary Sheley e a cura di Leslie S. Klinger (2017)
  • "The new annotated H. P. Lovercraft: beyond Arkham" di H. P. Lovercraft e a cura di Leslie S. Klinger (2014)

     

     

      

    

    

     
Sopra: Le copertine degli altri titoli della collana edita dalla W.W. Norton & Company.

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