lunedì 17 dicembre 2018

Il libro della flora imprudente di Claudio Romo

"Il libro della flora imprudente" di Claudio Romo è un'opera strutturata come un diario di viaggio di un naturalista esploratore.

Sopra: La copertina del volume "Il libro della flora imprudente" mostra alcune delle piante che il lettore potrà trovare all'interno del volume, come: l'Aloisia peregrina e l'Amelia levitante.

Questo è il diario di viaggio di Lazaro de Sahagun, un esimio naturalista ed esploratore, il quale ha raccontato proprio in queste pagine la sua misteriosa spedizione sull'isola Speculare (così chiamata perché il paesaggio si presenta invariabilmente simmetrico da qualunque punto di osservazione), descrivendo le misteriose forme di vita vegetale che vi prosperano.
Questo catalogo vegetale è suddiviso in diverse sezioni, ciascuna dedicata a una diversa pianta, ciascuna delle quali presenta delle bizzarre caratteristiche che fanno di loro dei prodigiosi rappresentanti della vita naturale:
1. Il colosso della patagonia: un gigante alto circa una ventina di metri che appartiene alla comunità degli invisibili naviganti di balene.
2. Ambrosia speculare: una pianta, di natura in parte spettrale, che si presenta alla vista sempre in gruppo, anche se in realtà si pensa che la vera Ambrosia sia soltanto una, mentre le altre sono solo dei riflessi generati per proteggere l'originale.
3. Aloisia peregrina: un albero che produce un unico frutto che, se colto, provoca la morte della pianta, la quale, per proteggersi, ha sviluppato una corazza di spine e si è dotata di zampe che le permettono di scappare.
5. Cayetana trasfigurata: una pianta la cui struttura e forma sono in costante mutamento.
6. Amelia levitante: piante numerose e di piccoli dimensioni, i cui corpi si presentano come una fusione tra le ali di una farfalla notturna e i rami di pesco; esse sono capaci di volare e sono dotate di una saliva narcotica.
7. Cassiopea colossale: una specie di enorme cactus di colorito rosso, capace di lanciare a grande distanza le sue spine (lunghe da 1 a 3 metri).
8. Calliope fiammeggiante: una pianta le cui foglie sono piccole lingue fiammeggianti.
9. Pandora angosciosa: una pianta spettrale che si alimenta della sofferenza circostante e i cui effluvi violetti generano dolore e disperazione.
10. Matilda vorace: una pianta carnivora il cui fiore presenta all'estremità del pistillo una sostanza ectoplasmatica in grado di dar forma agli appetiti delle sue prede.
11. Barbara megafitopoli: una pianta che ospita al suo interno una serie di cittadelle abitate da omuncoli di miscroscopiche dimensioni (causate dalla consumazione di un frutto che rimpicciolisce chi se ne ciba).
12. Fiore del ciclo: un fiore che fa perdere la memoria a coloro che vengono esposti alla sua luce. Anche il nostro protagonista e i suoi compagni verranno esposti alla luce di questo fiore, che li farà perdere conoscenza. In seguito essi si sveglieranno su un molo di Valparaiso, serbando solo una vaga memoria di quanto accaduto, senza però riuscire a scoprire il mistero del loro ritorno.

  
Sopra: A sinistra un'immagine che ritrae Lazaro de Sahagun (l'autore di questo diario di viaggio) e a destra il disegno di un esemplare di Aloisia peregrina.

Come ogni catalogo che si rispetti anche questo diario botanico è ricco di illustrazioni. Esse sono di due tipi: le prime, che compaiono all'inizio di ogni parte, hanno delle tonalità di verde o azzurro e giallino e rappresentano, in modo piuttosto ravvicinato, la pianta di cui si andrà poi a parlare in quella parte; le seconde accompagnano la descrizione della pianta e la rappresentano di solito assieme a qualche altro elemento (spesso, ad esempio, assieme al professor de Sahagun, mentre è intento a studiarla).

 
Sopra: A sinistra potete vedere il primo tipo di illustrazioni presenti in questo volume, che sono colorate solo con i colori verde, azzurro e giallino tenue (per lo sfondo). A destra potete invece osservare il secondo tipo di illustrazioni, le quali sono decisamente più colorate e rappresentano la pianta di solito assieme a qualche altro elementi.

Le illustrazioni presenti nel volume sono originali, colorate e piuttosto dettagliate e rappresentano quanto descritto nei testi. I colori scelti hanno dei toni intensi e vivaci. L'artista ha utilizzato una varietà abbastanza ampia di colori, tuttavia spesso quelli che predominano sono il rosso, l'azzurro e il giallo/marroncino.

   

Sopra: Le illustrazioni presenti nel volume sono originali, colorate e piuttosto dettagliate. Come potete vedere anche dalle immagini qui sopra i colori scelti hanno dei toni intensi e vivaci, con una predominanza del rosso,del l'azzurro e del giallo/marroncino.

"Il libro della flora imprudente" di Claudio Romo è un libro di botanica immaginaria, pensato dall'autore come "Un museo portatile. (...) Un libro di libero accesso ai ragazzi, che facesse loro percepire il fascino delle collezioni, dei musei, di quei luoghi dove si raccolgono gli oggetti e il loro passato, e attraverso i quali si può dare vita ad un dialogo con la storia, la letteratura, l'arte." Flora sarebbe quindi dovuto essere un un luogo d'incontro e un tesoro di informazioni ed esperienze.
Per creare questo volume l'autore si è ispirato a varie opere già esistenti, poiché in passato erano già stati creati bestiari di esseri fantastici o libri di botanica immaginaria.
Ciò che ne risulta è un volume interessante, con delle belle e fantasiose illustrazioni, ricco di fantasia e immaginazione, a sua volta capace di stimolare quella del lettore.

Quest'opera è stata pubblicata nel 2007 dalla Lom Editorial col titolo "El album de la flora imprudente" ed è poi è stata edita in italiano nel 2017 dalla Logos. Il volume ha 64 pagine, la copertina rigida, misura 22,7 cm d'altezza e 22,6 cm di lunghezza e costa 18 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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