lunedì 2 luglio 2018

Le petit Chaperon Rouge e ce qu'il advint dans le ventre du loup di Perrault, Alwett e Amoretti

In questo post vi presenterò una fiaba che non tratto da un po', cioè quella di "Cappuccetto Rosso", questa volta in una versione scritta da Charles Perrault e illustrata da François Amoretti (artista di cui avevo parlato anche di quest'altra sua opera: "Gothic lolita: princess d'aujourd'hui"). Il titolo di quest'opera, in cui, oltre alla fiaba classica di Perrault, è presente anche un finale alternativo scritto da Audrey Alwett, è:  "Le petit chaperon Rouge e ce qu'il advint dans le ventre du loup".

Sopra: L'elegante copertina della fiaba di "Cappuccetto Rosso" illustrata da François Amoretti riprende i colori delle illustrazioni interne (rosso, nero e bianco), mostrando al lettore, al centro, i due protagonisti della vicenda.

Il libro inizia con un prologo nel quale viene spiegato come Perrault scrisse la sua famosa raccolta di fiabe "I racconti di mamma oca" e si precisa che, poiché coloro che hanno lavorato a quest'opera non credono nella de-naturalizzazione dei racconti, che per definizione di compongono di fantasia e violenza (come la vita stessa), i testi sono stati riportati così come li scrisse Perrault. Gli autori aggiungono inoltre che "La pequena fabula que sigue al quento (racconto) en forma de vinetas (vignette) es una recreacion (ricostruzione) de los autores de este libro, que han imaginado su proprio desenlace (esito) del relato (storia) di Perrault", poiché, come spiegato sempre nel prologo, "El cuento no deja (non smette) de ser un juego (gioco), y cada uno (ciascuno) es libre de interpretarlo a su voluntad (a piacimento)..."
In effetti la parte della fiaba di "Cappuccetto Rosso" è effettivamente stata riportata fedelmente (se non per qualche lieve modifica nella scelta di alcune parole o nell'uso della punteggiatura) rispetto alla versione originale di Perrault. E' presente, tradotta in modo molto vicino alla versione originale, perfino la morale.
Come preannunciato nella prefazione, però, in questo libro l'autore Andrey Alwett e l'illustratore François Amoretti hanno voluto aggiungere una parte, separata dalla versione originale, in cui hanno dato un finale diverso alla storia di Perrault, rivisitando un po' la fiaba.
La parte rivisitata inizia quando la protagonista si ritrova nel ventre del lupo (dopo che questo l'aveva mangiata), dove incontra prima un porcellino (probabilmente uno dei tre porcellini) e poi una capra. Nella pancia del lupo Cappuccetto Rosso si accorge di star iniziando a ricoprirsi di peli, poiché si sta trasformando in una lupa. Continuando a camminare all'interno del ventre della bestia la ragazza incontrerà anche i sette capretti e poi anche sua nonna, la quale però si metterà a spararle in quanto la trasformazione della ragazza in un lupo è quasi terminata. Una volta trasformata completamente Cappuccetto, grazie al consiglio della capra, riesce a squarciare coi denti il ventre dell'animale e a farsi strada fino a riuscire ad uscire. Una volta uscita dalla pancia del lupo vediamo quest'ultimo disteso a terra morto e la ragazza ritornata alla sua forma umana, anche se con un aspetto più adulto.

Sopra: Nell'ultima scena vediamo la protagonista uscita dalla pancia del lupo con un aspetto più adulto (oltre che con un nuovo vestito).

Lo stile di Amoretti è sempre originale e facilmente riconoscibile, e anche in questo caso l'illustratore non si è smentito, accompagnando i testi di quest'opera con dei bei disegni.
Nelle illustrazioni dell'artista non sono presenti sfumature, ma esse sono composte da tratti fermi e ben delimitati e per rendere le zone maggiormente in ombra e quelle più scure l'artista intensifica semplicemente i tratti di colore. Per questo motivo i suoi disegni risultano puliti, con tratti e contorni marcati e ben delimitati.
Interessante l'uso che questa volta l'artista ha fatto del colore, infatti le illustrazioni di quest'opera sono tutte in bianco e nero, con alcuni elementi colorati di rosso (come il vestito e le scarpe della protagonista).

Sopra: Come potete vedere da questa immagine le illustrazioni presenti in questo volume sono tutte in bianco e nero, tranne che per alcuni elementi (il vestito e le scarpe di Cappuccetto) colorati di rosso.

Amoretti ha inoltre aggiunto alle sue illustrazioni alcuni particolari originali, come, ad esempio, il modo in cui ha rappresentato il lupo: con un muso molto allungato, un corpo antropomorfo con pantaloni, scarpe e un abito alquanto particolare. L'abito di Cappuccetto Rosso, invece, segue il classico stile lolita giapponese tanto caro all'artista, il che rende questa versione del vestito di Cappuccetto molto originale e bella da vedere.

 
Sopra: Come potete vedere dall'immagine a sinistra l'aspetto con cui l'artista ha rappresentato il lupo è piuttosto particolare (da notare in particolare l'abbigliamento e il muso molto allungato). Un altro dettaglio tipico dello stile di Amoretti è il modo in cui ha disegnato l'abito di Cappuccetto Rosso, che riprende lo stile da lolita (come potete vedere dall'immagine a destra).

"Le petit chaperon Rouge e ce qu'il advint dans le ventre du loup" è un'opera di qualità, la quale nella prima parte ripropone fedelmente la fiaba originale di Charles Perrault (la quale si fa sempre fatica a trovare, in quanto è la versione più violenta e tragica), mentre nella seconda parte presenta una rivisitazione, o, per meglio dire, una continuazione, molto interessante della stessa; il tutto accompagnato dalle originali e belle illustrazioni di Francois Amoretti

Questo albo illustrato è stato pubblicato nel 2010 dalla Soleil Production; ha la copertina rigida, misura 29,2 cm d'altezza e 21,4 cm di lunghezza, ha 56 pagine e costa  euro. Nel 2011 è stata edita, dalla Jaguar ilustrados, anche un'edizione in spagnolo e giapponese (la quale è quella in mio possesso) col titolo "Caperucita Roja y lo que sucedio en el vientre del lobo".

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