martedì 29 dicembre 2015

SPECIALE: The Ology Series (parte 1)

In questo post (e nei due successivi) vi parlerò di una serie di libri illustrati un po' diversi da quelli che ho già recensito, ma a cui sono affezionata in quanto è una collana che seguo fin dal quando avevo 9 anni e che ritengo, ancora oggi, molto buona.

Sopra: Le copertine di 11 su 12 libri della "Ologies series", che vedremo tutti successivamente più nel dettaglio. 

Questa collana di libri viene denominata "Ology Series" per il fatto che il titolo di ciascuna opera, o almeno quelli della serie principale, finisce col suffisso "-ology". Ognuno di questi volumi infatti viene presentato come una sorta di perduto diario/enciclopedia, scritto da un personaggio ormai morto o comunque scomparso (o entrambi i casi), e poi ritrovato dopo anni, e di cui l'editore ne ha ricevuto una copia per farlo pubblicare. (Vedi punto 2 e relativo esempio)
Attualmente i volumi pubblicati per questa serie sono 12, di cui l'ultimo è uscito nel 2013, e per adesso non sembra che debbano esserne pubblicati altri.

Questa collana è resa molto interessante e particolare per una serie di caratteristiche che la contraddistinguono e che ritornano con regolarità in ogni volume:
1) Il titolo: Qualsiasi volume della serie è reso immediatamente riconoscibile dal titolo che, come ho già spiegato, finisce sempre in -ology, in inglese, o in -ologia nelle versioni italiane (con un'eccezione nell'edizione italiana, che poi vedremo).

2) La nota dell'editore: Sulla pagina di controguardia o di guardia di ognuno di questi testi è presente una "Nota dell'editore", che comunica al lettore che questo libro è in realtà una copia esatta di un diario ritrovato e  inviato all'editore stesso affinché venisse pubblicato, ma del quale non può garantirne la veridicità in quanto non è riuscito a rintracciare prove certe dell'esistenza dell'autore.
Ad esempio, in "Dragologia", primo volume della serie, la nota dell'editore inglese riporta: "Questo libro è presumibilmente un facsimile di un originale pubblicato e stampato nel nel 1896 in sole cento copie, una delle quali è stata trovata di recente in una libreria del quartiere londinese di Seven Dials. Purtroppo l'editore non è riuscito ad accertare che un uomo di nome Ernest Drake sia mai vissuto nella foresta di St. Leonard né che sia l'autore di questo libro intitolato Dragologia. Di conseguenza, non è in grado in garantire la veridicità del contenuto di questo volume che può solo presentare come un'interessante curiosità".

3) Il formato e la copertina: Essendo parte della stessa serie tutti questi libri presentano il medesimo formato e le medesime dimensioni: 30,6 cm d'altezza e 26 cm di lunghezza. Tutte le copertine (rigide) dei volumi sono inoltre impreziosite da alcuni elementi come dei ricami, delle finte pietre preziose incastonate all'interno, oppure da una di quelle carte che, in base alla posizione in cui le muovi, fanno cambiare aspetto all'immagine riportata sopra di esse.

 
Sopra: La copertina a sinistra di "Illusionologia" oltre a dei ricami dorati presenta anche una piccola finta pietra preziosa al posto dell'occhio del coniglio e inoltre, muovendo il volume, ci si accorgerà che l'animale cambia aspetto, scoprendo che in realtà è un robot. Nella copertina a destra di "Piratologia", oltre ai ricami dorati e alle finte pietre preziose, è stata incastonata anche una bussola.

4) Il genere: Sebbene al giorno d'oggi non sia più possibile definire con la massima esattezza il genere di un libro, posso dire che questi sono scritti in prima persona sotto forma di diario, inoltre presentano degli elementi tipici delle enciclopedie, come ad esempio il fatto che raccolgano, ordinino e spieghino alcuni particolari temi (i draghi, i pirati, gli egizi, la magia ecc...) riportando dati ed elementi autentici. Questo accade anche nel caso dei libri a componente maggiormente fantasy, come ad esempio "Vampirologia", in cui vengono comunque citati personaggi storici realmente esistiti (e che secondo l'autore sarebbero stati in realtà dei vampiri).
Queste opere appartengono a quel genere in cui lo scrittore chiede al lettore una certa immedesimazione, cercando di stipulare con quest'ultimo un patto narrativo in cui chi legge deve far finta di credere realmente che questi volumi siano degli autentici diari perduti.

5) L'autore: Poiché questi libri sono presentati come dei diari perduti e poi ritrovati, l'autore di questi volumi è sempre una persona che si vuol far credere realmente esistita. I finti scrittori dei volumi sono tutti diversi, ad eccezione di uno, il Dott. Drake, che invece comparirà come autore di due opere in questa collana, e poi ne vedremo i motivi.

6) I temi trattati: I temi trattati sono piuttosto vari, ma hanno quasi tutti una buona componente fantasy. E' comunque spesso presente anche una componente storica, necessaria per dare a questi "diari" una certa solidità e per facilitare il lettore nell'immedesimarsi nei racconti in essi narrati. Come ho detto i temi sono comunque piuttosto vari, si va dai draghi, ai pirati, ai maghi, agli egizi, agli dei greci, ai dinosauri, agli alieni e così via.

7) Elementi ricorrenti: Gli argomenti e gli elementi trattati e presentati al lettore seguono una struttura  che viene rispettata in ogni volume:
- Nella pagina di controguardia o di guardia in tutti i testi (ed eccezione di "Illusionologia" in cui però c'è un pezzo di diario dell'autore) sono presenti delle lettere, a volte contenute in delle buste, indirizzate all'autore del libro o al lettore, oppure a un amico o conoscente dell'autore stesso.
- Nelle prime pagine è sempre disegnata una mappa (ad eccezione che in "Illusionologia") , la quale cambia a seconda dell'argomento di cui il volume tratta. Ad esempio in "Dragologia" c'è la mappa che mostra la dislocazione dei vari tipi di draghi nel mondo, in "Egittologia" una che riporta i principali siti archeologici dell'Egitto, in "Oceanologia" la rotta del protagonista a bordo del Nautilus ecc...


Sopra: Le mappe presenti in: "Vampirologia" (quella più in alto) che mostra la diffusione del vampirismo, e "Magia" (quella più in basso), che mostra i luoghi della magia nel mondo.

- All'interno sono presenti alcuni oggetti e campioni, come ad esempio pelli di animali fantastici, polvere di drago, bende egizie, frammenti di tessuti ecc…, che contribuiscono a rendere il libro maggiormente realistico.
- Nella parte interna alla quarta di copertina dei volumi è sempre presente un oggetto decorativo che serve ad impreziosire e a rendere ancora più bello il libro una volta che si è arrivati alla fine. Nei primi manuali tale oggetto era una finta pietra preziosa collocata all'interno di qualche oggetto o disegno (ad esempio  alla fine di "Dragologia" era l'occhio di un drago), poi hanno cominciato a essere gli oggetti più disparati: in "Mostrologia" abbiamo un intero cofanetto di reperti come peli dell'uomo delle nevi, pezzi di pergamena, pelli di drago ecc…; in "Mitologia" c'è una grande piuma gialla , in "Illusionologia" un oggetto che serve ad eseguire un trucco per fra sparire le monete ….

8) I "campioni" e gli oggetti presenti nel libro: Poiché questo è l'elemento principale e più particolare di questa serie di libri, nonché probabilmente quello che ha contribuito in grossa parte al loro successo, ho deciso di trattarlo in un punto a sé. Come ho detto prima, in queste opere sono infatti presenti dei veri e propri campioni, tra cui frammenti di pelli di drago o di dinosauro, pezzi di bende egizie o di bandiere dei pirati, peli di animali fantastici, piume di fenice, ecc... Tutti elementi che servono a calare sempre più intensamente il lettore nella storia e a fargli credere a ciò che legge, e poco importa se chi legge sa benissimo che non sono elementi veri, in quanto tutto ciò fa parte del patto narrativo.
Oltre ai campioni, sono presenti anche altri materiali e oggetti, anche piuttosto vari, tra cui tutta una serie di carte (da gioco, con immagini di divinità, oppure per creare illusioni ottiche....), piccoli libricini che spiegano alcuni particolari elementi (il mimetismo, indovinelli, incantesimi), riproduzioni con la carta di veri e propri giochi (spesso giochi da tavolo), e ancora, riproduzioni di monete d'oro, polvere di drago, pugnali di carta ….


Sopra: In alto una pagina di "Dragologia" nella quale, in basso al centro, si può vedere un campione di pelle del Lung asiatico. In basso l'ultima pagina, prima della quarta di copertina, di "Mostrologia", in cui sono presenti tutta una serie di campioni e materiali.

9) Le illustrazioni: Essendo questi volumi anche una specie di enciclopedia essi sono accompagnati da varie illustrazioni che ne arricchiscono i testi. In molti casi è lo stesso autore immaginario del diario, come nel caso del Dott. Drake in "Dragologia", che le realizza per arricchire la propria opera. In realtà questi disegni sono realizzati da più artisti, tra cui il principale è Douglas Carrel, il primo disegnatore che però è presente solo in 4 opere, vi sono poi Helen Ward, illustratrice scientifica e presente in ben 9 opere, David Wyat e Gary Blite presenti in 4 volumi, così come l'incisore Tomislav Tomic, e ancora Wayne Anderson, autore delle tavole presente in 3 opere, così come Nicky Palin, Anne Ivonne Gilbert e Ian Andrew.

10) Il prezzo: Anche il prezzo di questi libri è standard, ed è in effetti piuttosto alto. Infatti, se nel 2003, all'uscita del primo volume, il costo era di 25 euro, adesso è salito a 27. Tuttavia, anche se il costo è piuttosto notevole, la cura dei particolari, degli elementi e dei testi di questi libri lo giustificano in gran parte.

Dopo aver visto le caratteristiche ricorrenti di questa serie di diari, prenderò ora in considerazione ogni opera singolarmente in ordine cronologico di pubblicazione.
Partiamo quindi con "Dragonology. The complete book of dragons", edito nel 2003 in inglese e nel 2004 in italiano col titolo di "Dragologia. Il libro completo dei draghi". Questo è stato il volume che ha fatto partire il successo della serie, è infatti rimasto nel New York Times'children's bestseller list per 79 settimane.
Tale libro sarebbe stato scritto nel IX secolo da un dragologo, uno studioso di draghi, di nome Dott. Ernest Drake, il quale riporta all'interno dell'opera l'anatomia, i rituali di corteggiamento, la nascita, l'alfabeto, gli incantesimi dei draghi, nonché le varie specie, il modo in cui trovarli e i modi in cui utilizzare oggetti e materiali dragheschi, come ad esempio la polvere di drago. Questo testo ha 42 pagine ed è il più lungo della serie.

 Sopra: La copertina di "Dragologia", il primo volume che ha dato inizio, nel 2003/2004, alla fortunata serie delle "Ologie".

A questo libro sono collegati tutta una serie di altri materiali cartacei (ma non solo, anche se in questa lista non li ho riportati) che trattano il medesimo tema:
- "The dragonology handbook: a pratical course in dragons", tradotto in italiano con "Dragologia applicata: quaderno di esercizi" entrambi pubblicati nel 2005
- "Dragonology 2006 calendar: the 2006 calendar of dragons"
- "Dragonology 2007 calendar: the 2007 calendar of dragons"
- "Dragonology 2008 / 2009 / 2010 / 2011 / 2012 calendar"
- "A field guide to dragons" del 2007, tradotto in italiano col titolo "Dragologia. Manuale tecnico per dragologi" nel 2008. Un volume in cui oltre ad un breve fascicolo su altre specie di draghi non presenti nel libro principale, sono contenuti anche 12 mini modellini di un drago da montare.
- Alcuni volumi nei quali, oltre ad un breve fascicolo su altre specie di draghi non presenti nel libro principale, sono contenuti anche dei pezzi per montare un modellino di un drago:
1) "Dragon tracking and taming dragons Vol 1. A delux book and model set (european dragon)"del 2006, tradotto in italiano con "Guida ufficiale al modo dei draghi" nel 2007
2) "The frost dragon model set tracking and taming Vol 2." del 2008
- "Dragonologist code writing kit" del 2007 e pubblicato in Italia nello stesso anno col titolo "Kit di scrittura per dragologi".
- "Obscure spells and charms of dragon origin: a dragonology kit" pubblicato in inglese nel 2007
- "Drake's comprehensive compendium of dragonology" del 2009
- Le Dragonology Chronicles, una serie di libri scritti da Dugal A. Steer che narrano le vicende di Daniel e di sua sorella Beatrice, i quali diventeranno apprendisti dragologi del Dott. Drake:
I) "The dragon's eyes" del 2008 e tradotto con "L'occhio del drago"
II) "The dragon diary" del 2010 e tradotto in italiano con "Il diario dei draghi" nel medesimo anno.
III) "The dragon apprentice" del 2011, il quale non è stato pubblicato in Italia, come il successivo.
IV) "The dragon prophecy" del 2012.
- "Dragonology coloring book" del 2016, un libro in cui si possono colorare i draghi illustrati nella serie delle Ologie.
- Le "Beginner's Guide":
1) "Bringing up baby dragons"
2) "Tracking and taming dragons"
- Le "Pocket adventure", dei brevi libricini di 40 pagine:
1) "The Iceland Wirm"
2) "The dragon star"
3) "The dragon dance"
4) "The winged serpent"
Come potete vedere è stato pubblicato moltissimo materiale, non tutto arrivato in Italia, riguardante solo il volume di dragologia, tanto per dimostrarne il successo tra il pubblico.

(Continua nella seconda parte.)

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