"Dieci piccoli inquilini" è un libro scritto da Pierdomenico Baccalario, Alessandro Gatti e Andrea Dalla Fontana che fa parte della collana "GIALLO E NERO" delle Edizioni PIEMME inaugurata nel 2018, che contiene una serie di romanzi gialli per ragazzi ricchi di suspence, crimini ed enigmi.
Ogni libro è indipendente l'uno dall'altro e in questo vedremo il commissario Asgren cercare di risolvere un caso di omicidio nel condominio Cenere.
Sopra: La copertina sui toni del giallo e del nero, che danno anche il nome alla collana. Su di essa vediamo disegnato l'edificio e, dentro ogni finestra, i dieci inquilini di cui parla il titolo, i quali sono ritratti abbastanza accuratamente, secondo le loro mansioni (pianista, antennista, inventore, esploratore, pittrice ecc..)
Il commissario Lucius Asgren viene chiamato al condominio Cenere per
risolvere un caso di omicidio. Uno dei dieci inquilini infatti è stato ucciso
senza un motivo apparente: "La vittima si chiamava Jansko, portava il parrucchino e faceva l'orologiaio. A giudicare dalla tazza che tiene ancora stretta in mano, la morte dev'essere stata istantanea. Nessuna colluttazione. Altrimenti dovrebbe esserci caffè sparso ovunque. Ipotizzo un primo colpo fatale. E gli altri? L'assassino si è accanito sul morto o ha preferito non correre rischi? Il pover'uomo è stato ridotto a un colabrodo.
Trattandosi di un orologiaio, il movente più ovvio è il furto. Qualche orologio antico, di gran pregio, oppure uno di quei gioiellini tempestati di pietre preziose che le dame dell'Ottocento si divertivano ad appuntarsi al petto come una spilla."
Dal condominio nessuno è uscito, nessuno è
entrato. È chiaro che il colpevole è uno degli inquilini. Ma, man mano
che Asgren interroga i dieci, questi vengono trovati morti, uno alla
volta. Il cerchio si stringe, in una trappola spietata che riunisce
sotto lo stesso tetto l'assassino e le sue vittime.
I dieci coinquilini sono:
- Jansko: un orologiaio, nonché la prima vittima.
- Jerome Poussin: un antennista in pensione, che abita di fronte alla vittima, al pian terreno.
- Yvonne Piccoli: una vecchietta sugli ottant'anni, è terrorizzata da un trio di bambini che le fanno sempre brutti scherzi.O come, la descrive il commissario: "È una vecchietta incartapecorita che sente la voce di Dio ed è fuggita in lacrime dopo il terribile scherzo dei tre monelli. [...] Parla molto, una vocina diafana e il tono amorevole e smemorato della vecchia zia che vai a trovare due volte all'anno."
- Graham: un inventore "di una certa fama" come dice lui stesso.
- Quilleran: l'inquilino dell'ultimo piano, un accordatore con sette pianoforti e "nessuno sa come ce li abbia portati...". Una specie "di gigante ricoperto di tatuaggi, con addosso solo un grembiule di cuoio bisunto e un paio di pantaloncini sgualciti."
- I signori Loeb: gli altri inquilini dell'ultimo piano, che affermano di essere una coppia felice.
- Giselle Tardi: pittrice
- Miriam Lovelace: controfigurista delle star di Hollywood, con un "corpo mozzafiato" che "fa passare in secondo piano il particolare bizzarro delle bende", in quanto è ricoperta di garze dalla testa ai piedi.
- Fortunato: un esploratore.
Come dice il commissario: "Mi hanno mandato fin qui per indagare sull'omicidio di un orologiaio ridotto a un colabrodo, evidentemente da qualcuno di molto arrabbiato, e i primi tre condomini che ho conosciuto mi sembrano uno più suonato dell'altro. Un antennista che parla troppo, come uno di quegli studenti in preda al panico e che continuano a mettere una parola dopo l'altra per paura che il professore li interrompa. Una vecchia svitata che vaneggia di streghe presa di mira dai soliti delinquentelli; e un inventore rancoroso, che chissà poi che cosa ha inventato. Proprio un bel circo E' chiaro che si conoscono tutti da molto tempo e da bravi condomini si odiano dal profondo."
Il commissario procede nelle indagini parlando con tutti gli inquilini, per conoscerli e farsi un quadro della situazione, mentre una voce sconosciuta sembra seguire ogni sua mossa, in attesa della successiva.
Sopra: Le pagine che segnano l'inizio del caso dell'ispettore Asgren.
A differenza degli altri titoli che fanno parte di questa collana questo volume è corredato da disegni in bianco e nero, anche se non sono riuscita a trovare il nome dell'artista.
I disegni sono molto frequenti all'interno del libro e sono parte integrante della storia, in quanto spesso sono proprio sequenze a fumetti in cui i personaggi dicono qualcosa, oppure vengono mostrati compiere qualche azione particolare. Praticamente è come se alcune parti anziché essere narrate per iscritto siano state rappresentare visivamente, anche se non sono sicura del perché, in quanto non mi pare che nelle immagini ci siano indizi nascosti per trovare il colpevole, se non proprio verso la fine, in cui ci vengono mostrati dei ritratti di qualcuno che non conosciamo e che solamente dopo, grazie ai disegni, arriviamo a scoprire chi è.
Lo stile dei disegni non è realistico, anzi i personaggi sono ritratti in modo piuttosto esagerato e caricaturale, come ad esempio il commissario, col suo grosso nasone aquilino, la fronte ampia, le basette, i folti baffi scuri, le sopracciglia spesse che gli coprono la maggior parte degli occhi conferendogli un'espressione severa e corrucciata, il viso squadrato. Tra i condomini c'è la vecchietta alta e magra, con il viso secco e allungato; i ragazzini bassi, senza collo e rotondetti; il vecchietto basso, tozzo e con un paio di occhiali giganti ...
Nelle scene sono presenti molte parti di un nero intenso, anche perchè molto spesso gli sfondi sono neri, ma anche i personaggi sono colorati spesso totalmente di nero, soprattutto se si trovano sullo sfondo, il che conferisce loro un aspetto un po' inquietante con i loro occhi che sono dei puntini completamente bianchi.
Delle illustrazioni in stile molto noir, perfette per questa storia, di cui alcune sono a tutta pagina, mentre altre sono collocate in mezzo ai testi.
Sopra: Alcune delle sequenze illustrate, narrate come se fossero dei fumetti.
"Dieci piccoli inquilini" è un libro avvincente, scritto da Pierdomenico Baccalario, Alessandro Gatti e Andrea Dalla Fontana, il cui titolo riprende ovviamente il ben più famoso giallo scritto dalla Agatha Christie: "Dieci piccoli indiani". Come nel libro della Christie, in cui 10 persone venivano portate su una casa su un'isola, dopo essere state invitate con varie scuse, e morivano una dopo l'altra anche qui, dopo il primo omicidio,gli inquilini di questo appartamento iniziano a morire uno dopo l'altro.
A differenza che nell'opera della Christie, in cui non c'era nessun poliziotto o detective a poter risolvere il caso, qui abbiamo il commissario Asgren, il quale a quanto pare ha un modo di indagare piuttosto singolare: egli rimane sul posto, o nelle immediate vicinanze, per poi risolvere il caso entro ventiquattro ore.
Un poliziotto, un morto e 9 possibili sospetti, tutti piuttosto singolari: un antennista petulante e innamorato, un inventore paranoico, una vecchietta che crede di sentire Dio parlarle attraverso la pendola, un esploratore che non si è mai mosso da casa, una controfigura completamente avvolta nelle bende, una coppia di innamorati non così innamorati, un accordatore che parla una lingua incomprensibile e una pittrice accumulatrice seriale, che forse non abita da sola nel suo appartamento...
La storia scorre piuttosto snella, con i vari condomini che muoiono uno dopo l'altro, e nessuno può sapere chi sarà il prossimo, mentre intanto il poliziotto continua le sue indagini e i suoi interrogatori, facendo le proprie ipotesi.
Ogni tanto inoltre si sente la voce dell'assassino che parla con se stesso, facendo finta di rivolgersi al commissario, il che crea maggiore suspense e aumenta la tensione.
Libro carino adatto a lettori non troppo forti dagli 11 anni, più che altro perchè si parla di tanti omicidi, di relazioni extraconiugali e tradimenti, inoltre il linguaggio usato non sempre è proprio delicato, a volte compare anche il termine basta**o. Se non fosse per questi elementi che alzano la fascia d'età i testi sarebbero adatti anche a lettori di 9 anni, visto anche la presenza di diverse illustrazioni e fumetti, che illustrano proprio delle parti della storia, rendendola facilmente fruibile e appetibile anche da quei lettori non particolarmente forti.
Un caso che non può che finire con un colpo di scena, pure ben congegnato se proprio vogliamo, anche se un po' capzioso forse, devo dire che mi ci è voluto un po' per capirlo, ma interessante come conclusione.
Questo volume è stato pubblicato originariamente nel 2022 dalle Edizioni PIEMME; ha una copertina flessibile, ha 193 pagine,
misura 21 cm d'altezza e 14 cm di lunghezza e costa 8,20 euro.
Tutti
i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento
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