giovedì 29 febbraio 2024

Storie quasi di paura di Kotryna Zyle

"Storie quasi di paura" è una raccolta di brevi racconti di paura, anche se non sono poi troppo spaventosi, basati su leggende lituane, scritti e illustrati da Kotryna Zyle.
 
Sopra: La copertina di questa raccolta di racconti di paura punta sulla semplicità del nero e del bianco.
 
Dieci storie quasi di paura che potrebbero essere accadute a casa vostra, nel vostro cortile o a scuola. A ispirare questo libro sono stati i racconti che il padre narrava all’autrice quando era piccola, e alcuni incontri inaspettati con creature misteriose della mitologia lituana. Se, mentre leggete, avete la sensazione che qualcuno si nasconda nel vostro armadio o sul balcone, se sui rami spuntano delle unghiette al posto dei germogli e un’ape esce improvvisamente dalla bocca di un vostro amico, mantenete la calma...
Ecco le dieci storie contenute nella raccolta: 
  1. Latte: Ugnius durante la notte di San Giovanni si alza e sente uno strano rumore. Si tratta di un grosso rospo che il bambino colpisce con una forchetta a una zampa. La bestia poi si alza in piedi e inizia a camminare su due zampe, camminando, e poi sparisce, ma da quella notte a casa di Ugnius ogni mattina la famiglia ritrova i cartoni del latte vuoti.
  2. La piscina: Jonas si reca in piscina due volte a settimana e il giovedì vede arrivare sempre anche un'altra ragazza che però non fa mai vasche ma entra solamente nella sauna. La ragazza non si mostra mai in costume, ma si copre sempre con un asciugamano, destando i sospetti di un gruppetto di ragazze che si mettono a prenderla in giro e farle dei dispetti perché la considerano stramba. Jonas invece vorrebbe aiutarla, anche se anche lui nota che la ragazza ha qualcosa di particolare.
  3. Sms: la notte di Halloween la madre e la nonna di Adelè preparano una cena particolare che, secondo loro, le metterebbe in contatto con i parenti morti, tra cui anche Simas, il fratello di Adelè deceduto quando lei aveva due anni, lui invece ne aveva quattordici. Dopo la cena Adelè sente un suono: è il telefono si Simas, a cui è arrivato un messaggio scritto... proprio da Simas.
  4. Il deposito del filobus: Elze e Greta sono due sorelle che, per rispettare una tradizione natalizia, la vigilia si sono messe a girare per tre volte attorno alla propria casa. Mentre stanno facendo il giro vedono un Cervo gigante, che va a impigliarsi con le corna sui cavi del telefono, finendo fulminato e svendo nel deposito dei filobus. Il guardiano del deposito, assieme alle due ragazzine, decidono di aiutare la creatura.
  5. I tre sconosciuti: Matas sta partecipando alla festa in maschera di Carnevale della scuola, quando ad un certo punto arrivano tre tipi mascherati che iniziano a comportarsi in modo strano.
  6. Dentini e unghiette: Eglè bada al suo fratellino mentre la mamma è fuori da una vicina, quando sente provenire dalla camera del bimbo degli strani rumori. Ma quando va a vedere non c'è nessuno, anche se trova la finestra aperta e dei ramoscelli nella culla.
  7. Prossima fermata: Liudvikas si trova sull'autobus assieme a una banda di teppisti. Ad un certo punto sale anche un vecchietto, ma il gruppo di bulli prima se la prende con Liudvikas strappandogli dalle mani un libro, e poi col vecchio, butta gli il cappello fuori dall'autobus. Ma non sanno che cosa accadrà loro una volta che il vecchio sarà sceso alla propria fermata.
  8. L'armadio: Rusnè ha due genitori medici, e abita in una zona residenziale dove si trovano solo persone anziane, è inoltre dotata di un potere particolare: sa vedere le malattie. È abituata a vederne di tanti tipi, un giorno però ne compare una mai vista: ha la forma di una vecchia dalla lingua biforcuta e gli occhi neri e vuoti, e ogni giorno di avvicina sempre più alla sua amica Eleonora, di novant'anni. Così un giorno Rusnè prova ad affrontare la vecchia e riesce a rinchiuderla in un armadio.
  9. Il portavivande: Upè e Smilè sono amiche e gli capita di passare alcune serate assieme, finché una sera Smilè, mentre Upè dorme, vede un'ape uscire dalla sua bocca e poi rientrarvi, eppure l'amica non sembra averla sentita. 
  10. La fine del mondo: da qualche tempo i telegiornali continuano a dire che la atterra si sta avvicinando alla Luna e al Sole e che questo porterà alla fine del mondo. 
 
 Sopra: Le pagine tratte dal terzo racconto "Sms", dove a destra si vedono anche alcune illustrazioni che rappresentano il fratello Simas assieme ad Adele da piccola.
 
I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Kotryna Zyle, le quali sono piuttosto particolari, diciamo che non le potrei definire proprio belle o piacevoli da guardare, ma questo è probabilmente un effetto voluto, poiché devono accompagnare elle storie di paura. Tali disegni infatti hanno più che altro un aspetto disturbante, dato dall'approssimatezza delle immagini e degli elementi rappresentati. Persone e animali sono infatti spesso solamente abbozzati con pochi tratti pure tremolanti, sebbene nell'insieme l'osservato capisca cosa sta guardando.
L'artista gioca molto anche con il bianco e eil nero, colorando gli elementi di uno o dell'altro colore in base all'effetto che vuole ottenere, alcune immagini ad esempio sono completamente nere con le linee bianche che tracciano i contorni degli elementi e dei personaggi.
Spesso nelle illustrazioni compaiono pure una specie di scarabocchia disegnati con un carboncino o con un pastello nero, delle linee spesse ed aggrovigliate, realizzate probabilmente con l'intento di rappresentare un disagio o qualcosa di pauroso, una sensazione negativa.
 


 


 
Sopra: Alcune illustrazioni, in bianco e nero, tratte dai racconti "Sms" e "Il deposito dei filobus".
 
"Storie quasi di paura" di Kotryna Zyle sono dieci racconti che non mettono propriamente paura, diciamo che suscitano l'attenzione del lettore e lo inquietano un po' in quanto una situazione inizialmente normale viene alterata da qualche evento più o meno insolito. Per Ugnius è la comparsa di un grosso rospo e la scomparsa del latte ogni mattina; per Jonas la presenza di una strana ragazza che in piscina fa solo le saune; per Elze e Greta è un Cervo gigante che compare loro all'improvviso; per Liudvikas l'arrivo di un vecchietto sull'autobus...
La cosa interessante di questi racconti è che ognuno si basa su storie e leggende che il padre dell'autrice le raccontava da bambina, per cui in questi racconti possiamo ritrovare leggende, tradizioni e creature della Lituania. Fortunatamente dopo ogni storia vi è una spiegazione e un racconto del padre della protagonista, che aiuta i lettori a capire a quale leggenda il racconto sia stato ispirato, altrimenti noi lettori italiani non riusciremmo a cogliere il collegamento con la legenda lituana.
L'origine straniera delle storie si nota anche nei nomi dei personaggi, che alle nostre orecchie risultano sicuramente insoliti. In effetti anche all'interno dei testi c'è qualche riferimento più esplicito alla Lituania, ad esempio nel racconto "I tre sconosciuti" si parla del professore di lituano e in "La fine del mondo" si dice che in Lituania non ci sono stati disastri naturali.
Come dicevo all'inizio i racconti non sono propriamente paurosi e tutti hanno comunque un finale positivo. Quelli che secondo me sono più efficaci sono: "Dentini e unghiette", che riprende l'idea dei bambini scambiati, la cosa inquietante è come questi bambini fantoccio creati dalle laumés con rametti inizino a diventare dei bambini già dopo pochi minuti (per cui dai rami iniziano a spuntare denti e unghie, e se li si rompe esce sangue); "L'armadio" dove una bambina in grado di vedere le malattie riesce a rinchiude in un armadio niente meno che la Morte. Un altro racconto che ho apprezzato è stato "Prossima fermata", che è una di quelle storie che fa sempre piacere leggere in quanto chi si comporta male viene giustamente punito.
Un libro abbastanza pauroso ma non eccessivamente, dove le storie alla fine finiscono tutte in modo positivo, adatto a partire dagli 8/9 anni. Le storie sono interessanti perché per noi lettori italiani molte di loro risulteranno piuttosto originali e inedite in quanto basate su racconti e leggende lituane.
 
Questo volume è stato edito in Lituania originariamente nel 2021 dalla Aukso zuvys col titolo "Siela sumuštinių dėžutėje. Nelabai baisios istroijos" (che in taliano significa "Un'anima in una scatola di panini. Non è una storia molto spaventosa"). È stato pubblicato in italiano nel 2023 dalle Emons Edizioni, ha 96 pagine, la copertina flessibile e misura 20,5 cm d'altezza e 13,6 cm di lunghezza e costa 13,50 euro.
 
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