giovedì 9 febbraio 2023

Serie: Il castello della paura di AA. VV.

"Il castello della paura" è una serie composta da 10 volumi di 80-90 pagine pubblicata tra il 2014 e il 2015 dalla Piemme, nella collana "Il battello a Vapore" serie azzurra (a partire dai 10 anni).
Si tratta di storie di paura per bambini/ragazzi (a partire dagli 8/9 anni) scritte da diversi autori italiani, la maggior parte anche piuttosto noti e con diversi titoli già pubblicati alle spalle come: Sgardoli (autore di "Il figlio di Sherlock Hokmes", "Il codice delle ragazze", "Morto che parla", "Scomparso", "Marco Polo. Scopritore di Meraviglie" della serie Grandissimi ecc...), Baccalario (autore di "Attenti ai lupi. Le sette storie più spaventose dei fratelli Grimm, la saga dei Maghi Raminghi, "Dieci piccoli inquilini", "Lo spacciatore di fumetti", "La vera storia di Capitan Uncino", la serie di Agenzia Fantasmi, alcuni volumi di I Classicini ecc..), Anna Vivarelli (autrice di "Tutta colpa di un cane", "La luna e il soldato", "Un mistero nero carbone", "Naufraghi e naufragi", "Cara Carla...tua Daiana", "Storie incredibili di animali straordinari" ecc...), Cristina Brambilla (autrice di "Fiori mortali", "Il custode degli scacchi neri", "Al primo sangue", "La ragazza corvo", "La chiave dell'alchimista", alcuni libri della serie di Scooby-Doo ecc...), Alessandro Gatti (autore di "Hotel Mistero", "Riccardo Cuor di Cardo", la serie di "Storie infinite", la saga di Klincus Corteccia, la saga Le tre Isole, "Cristoforo Colombo. Viaggiatore senza confini" della serie Grandissimi ecc...), Fulvia del'Innocenti (autrice di "Nico, basta!", "Sottovoce", "Il grande volo", "Wangari: la madre degli alberi", "Le più belle storie dell'Africa" della serie "Le più belle storie" della GRIBAUDO ecc...), Elisa Puricelli Guerra (autrice di "Il segreto del bosco", "Cuori di carta", "Ruby Bridges è entrata a scuola", la saga di Klincus Corteccia, la saga Le tre Isole, "Oliver Twist" e "Ulisse e Argo" della serie I Classicini, "Il naufragio del Titanic" della serie Grandissimi ecc...)  ...
Insomma, tutti autori ben rodati e di cui vi sarà capitato di leggere almeno un libro nella vostra infanzia (anche se magari non vi ricordate che era stato scritto da uno di questi autori).
Il nome della serie "Il castello della paura" deriva dalla cornice narrativa di ciascun libro, in cui ci viene presentato come narratore un uomo di nome Alfred che vive in un castello abbandonato assieme ad un corvo di nome Percy. Sul retro di copertina compare proprio il maggiordomo, che accoglie i lettori con: "Miei cari e sventurati amici, cominciate subito a tremare, perché al Castello della Paura il brivido è di casa!". 
Nel castello sono conservati alcuni oggetti e cimeli che fanno ricordare al custode una storia (di paura), che sarà poi quella che il lettore andrà a leggere. I libri, tranne la parte introduttiva iniziale, quindi hanno sempre ambientazioni e personaggi differenti, ai quali non è dato sapere quale destino toccherà in sorte… fino all’ultima pagina!
Ecco i libri che compongono la collana, per ognuno vi ho riportato la trama, più alcune considerazioni personali nel caso in cui sia un titolo che ho letto.
 
1. "La mano di Thuluhc" di Guido Sgardoli (2014): Nessuno è più coraggioso dei fratelli Jason, che osano addirittura fare questa scommessa: passeranno una notte nella casa abbandonata alla fine della città. Dentro la villa, sotto una cupola di cristallo, trovano una mano mummificata dalle lunghe unghie nere... Presto Barry e Lyndon scoprono la terribile verità: la mano è viva! È rapida come un ragno, si arrampica, salta e sembra avere una sola missione: eliminare i due fratelli.

 
 2. "Un gioco pericoloso" di Anna Vivarelli (2014): Mathieu sta giocando a nascondino con i suoi amici, ed è deciso a non farsi trovare. Per questo si spinge fino alla vecchia rimessa di barche, ormai in disuso. A un tratto sente una voce che lo chiama. È un ragazzino, che gli fa segno di entrare. Ma quello che sembrava il nascondiglio perfetto è in realtà una trappola mortale. E quando Mathieu si accorge che la porta è stata chiusa con una grossa catena è ormai troppo tardi... 
Storia sui fantasmi, uno in particolare, con cui il protagonista si ritrova rinchiuso dentro un capanno, senza ovviamente sapere che il suo bizzarro compagno (e in parte carceriere) che chiacchera tanto e fa strani discorsi non è più da tempo tra i viventi. Il protagonista realizzerà solo alla fine che quello era un fantasma, scoprendo per caso (fatalità) le cause della morte del ragazzo. Un racconto semplice e molto classico, ma sempre efficace.

 
 3. "Girotondo del terrore" di Alessandro Gatti (2014): Susie e Peter devono ammetterlo: la casa in cui si sono trasferiti è davvero incredibile, la loro camera è enorme e il giardino è splendido! Fin da subito, però, dalla soffitta arrivano rumori strani... Che sia il vento, che non smette un attimo di ululare? O forse un animale? Una notte, i due fratelli vengono svegliati da un tonfo. Quando aprono gli occhi, scoprono che sul soffitto sopra i loro letti è comparsa una botola. Strano! Non ricordavano di averla vista la sera prima... 
Tra i vari elementi ricorrenti nell'horror le bambole hanno sempre avuto un loro posto d'onore, in quanto esseri inanimati, oggetti, che però cercano di riprodurre le sembianze umane, anche se in modo imperfetto. L'oggetto di paura all'interno di questa storia, che vede anche la presenza di una nuova casa e relativo trasloco appena avvenuto, non è proprio una bambola, me più di preciso delle marionette, quindi non solo oggetti con sembianze umane, ma oggetti fatti per venire mossi come delle persone. E queste marionette quando si muovono, grazie a una forza soprannaturale, lo fanno per mettere in atto un girotondo diabolico per attrarre le loro vittime e trasformarle in esseri inanimati, per farle diventare come loro.

 
4. "La notte della vendetta" di Fabrizio Silei (2014): Che cosa c'è di peggio di un noiosissimo tour per polverosi castelli in compagnia di genitori appassionati d'arte e di una sorella che passa il tempo a leggere romanzi d'amore? Trovarsi nel vecchio maniero di Castle Rock la notte del 23 agosto, quando si commemora la sanguinosa battaglia del tulipano nero. Se nel cielo risplende la luna piena, infatti, meglio stare alla larga: il fantasma del caporale Hug è assetato di vendetta...

 
5. "L'occhio del bramino" di Elisa Puricelli Guerra (2014): A Golden Harvest è appena iniziata la fiera d'autunno e i gemelli Tom e Josh hanno una missione: trovare qualcosa che terrorizzi la loro odiosa vicina di casa. Così, quando tra le bancarelle notano un occhio di vetro dall'iride verde, non hanno dubbi: è perfetto per il loro scherzo! A niente valgono gli avvertimenti del vecchio venditore: chi possiede l'occhio del bramino può esprimere tre desideri, ma i precedenti proprietari sono morti tutti in circostanze misteriose...
Questa storia vede come lemento di terrore un oggetto maledetto, un occhio finto appartenuto ad un potente bramino. Tale oggetto può far avverare 3 desideri, ma dopo aver espresso l'ultimo bisogna pagare un prezzo molto alto, che conduce alla morte o alla pazzia. I due gemelli protagonisti acquistano l'occhio per un motivo superficiale, ma che per due bambini può sembrare vitale: fare uno scherzo a una bambina che li fa sempre arrabbiare. Ovviamente non poteva mancare la morale, in una storia del genere, del "fare attenzione a ciò che si desidera", anche perché i due bambini esprimeranno dei desideri involontari che li metteranno in guai sempre più grossi, fino ad arrivare all'ultimo desiderio. 

 
6. "L'oscuro richiamo" di Pierdomenico Baccalario (2014): Giulio e Ginevra sono in campeggio con il papà. Si sono da poco accampati nel bosco sotto il ghiacciaio, quando sentono dei passi. È un vecchio montanaro che, prima di ritornare nel nulla da cui è arrivato, li mette in guardia: "Non date da mangiare agli animali". Che cosa avrà voluto dire quell'uomo? E come mai i ragazzi hanno la sensazione di essere osservati? Presto una cosa diventa chiara a tutti: il bosco nasconde un inquietante segreto...
Titolo interessante e particolare, in quanto non punta a spaventare con la storia in sè, ma ci riesce benissimo con le atmosfere, che riescono a trasmettere al lettore un certo disagio e una costante sensazione di smarrimento e di allerta. Nonostante la storia sia ambientata di giorno in una foresta bella rigogliosa e non cupa, si ha sempre questa costante sensazione di qualcosa di strano, qualcosa che non quadra, e che stia per accadere qualcosa di irrimediabile. Questo libro è la prova che anche se si ambienta una storia di giorno e in un bel posto (e senza nessun mostro) si può comunque trasmettere inquietudine e straniamento, anche perchè il lettore, alla fine, è portato a chiedersi cosa sia successo, in quanto il finale gli fa porre più domande di quante siano le risposte che gli vengono fornite (in senso positivo, che porta il lettore a riflettere e a cercare di interpretare ciò che si è appena letto).

 
7. "Incubo ad occhi aperti" di Giuseppe Festa (2015): È la sua prima notte nella nuova casa in West Virginia e Leo non riesce a dormire. In testa gli rimbombano le parole di un vecchio nativo americano incontrato durante il viaggio: "Tieni gli occhi aperti, figliolo. Il West Virginia è terra di Mowosh! Non sai cos'è un Mowosh? Tradotto nella tua lingua sarebbe 'Serra piedi'. O 'Naso di muco', o 'Tanfo di morte'". Perso in questi pensieri, Leo comincia a percepire un'inquietante presenza vicino al letto. Anzi, sotto il letto... 
Un racconto ricco di suspance, che inizia nel più classico dei modi: un trasloco, e che tratta una delle paure più antiche dell'umanità (e una delle più classiche dell'infanzia), quella dei mostri che si nascondo nei posti bui, in particolare sotto al letto. In realtà anche il finale è abbastanza classico, con tutti gli avvenimenti strani che sembrano avere una spiegazione plausibile, finchè nell'ultimo capitolo accade qualcosa di inaspettato. Il racconto non spicca per originalità, però a renderlo più interessante sono gli elementi naturalistici che lo costellano, con osservazioni di predatori e prede, descrizioni di abitudini e tracce di animali...

 
8. "L'isola di cenere" di Elena Paduzzi (2015): Nel piccolo paese dove sta trascorrendo le vacanze, Nicolas conosce Odette, una ragazzina dall'animo avventuroso che gli racconta dell'isola di cenere: si trova al largo della costa e si dice che sia maledetta. Secondo una leggenda, lì è nascosto un misterioso tesoro, ma tutti sanno ciò che si dice dell'isola: chi ci mette piede non fa più ritorno. Odette, però, ha deciso: trascinerà l'amico in quel macabro luogo popolato da paurosi fantasmi... 
Storia molto scorrevole, tutti quelle di questa collana sono brevi, ma leggendo questo mi è parso di aver letto non un libretto di 85 pagine (ok, magari scritte anche grandi), ma un racconto breve. Storia che trasmette fin da subito un certo mistero col protagonista che incontra questa strana ragazzina, anche se il lettore può arrivare a intuire abbastanza velocemente cosa nasconde questa bambina. Bella l'ambientazione in questa isola abbandonata, in cui dovrebbe celarsi un tesoro, dove venivano mandati coloro che si ammalavano di peste. All'inizio la storia può sembrare poco originale, ma ci sono continui colpi di scena, soprattutto verso il finale nel quali si susseguono a ritmo serrato, con finale un po' alla Piccoli Brividi.

 
9. "Lupi nella notte" di Cristina Brambilla (2015): Fred, Pao e Lula pensano di aver trovato un modo per raggranellare un po' di soldi: ritrovare un cagnolino smarrito. Per farlo dovranno affrontare Teschio, un tizio inquietante che vive sugli alberi e che indossa un flauto fatto di ossa, e un branco di cani randagi capeggiato da una lupa enorme. Ma non è tutto: non appena la luna piena farà capolino, qualcosa arriverà a levargli il sonno...
Un bel racconto di paura (con questa lupa che si aggira nei paraggi e un tizio di nome Teschio che si dica faccia sparire i bambini col suono del suo flauto d'osso), ma ancora di più d'amicizia. La storia può sembrare quella abbastanza classica legata a molti racconti sui lupi mannari (in cui qualcuno è qualcosa di più di ciò che dice di essere), ma è il legame d'amicizia tra questi ragazzini a fare la differenza e a rendere il racconto interessante.
 

10. "La casa degli orrori" di Fulvia degl'Innocenti (2015): Julie e Michael hanno acquistato una casa degli orrori in miniatura con tanto di botola segreta e mannaia insanguinata. A lume di candela cominciano a giocarci, mentre fuori scoppia il temporale. Una folata di vento spegne la fiamma e i due fratelli all'improvviso si ritrovano intrappolati nella piccola casa, dove tutto sembra terribilmente vero e da cui è impossibile uscire. E se sono finiti lì dentro non è un caso: qualcuno li osserva nell'ombra, qualcuno assetato di vendetta...
La storia di paura sulla casa degli orrori è molto classica, ma qui viene resa più interessante e originale dal fatto che si tratta non di una dimora vera e propria, ma di una casa degli orrori ... in miniatura. Una casa con cui i protagonisti iniziano a giocare eccitati dal nuovo gioco, almeno finché non si risvegliano, rimpiccioliti, all'interno della casa, la quale è veramente piena di mostri e pericoli. Nonostante il poco tempo a disposizione l'autrice è stata brava ed è riuscita a fornire al lettore anche un motivo per cui la casa è stregata.
 
 
Se non avete voglia di andarvi a recuperare tutti i 10 libretti singolarmente, nel 2017 e nel 2018 sono uscite due raccolte (al costo di 14 euro ciascuna) che li comprendono tutti. Nelle raccolte mancano però le parti introduttive e finali narrate dal maggiordomo Alfred:
  • "Cinque storie per non dormire" (2017) comprende i racconti di: "L'oscuro richiamo" di Pierdomenico Baccalario, "Lupi nella notte" di Cristina Brambilla, "Incubo ad occhi aperti" di Giuseppe Festa, "La mano di Thuluhc" di Guido Sgardoli e "La notte della vendetta" di Fabrizio Silei 
  • "Cinque storie da leggere a notte fonda" (2018) raccoglie gli altri 5 titoli della serie non inseriti nel precedente volume: "Girotondo del terrore" di Alessandro Gatti, "Un gioco pericoloso" di Anna Vivarelli,  "La casa degli orrori" di Fulvia degl'Innocenti, "L'isola di cenere" di Elena Paduzzi e "L'occhio del bramino" di Elisa Puricelli Guerra.
 
 
 Sopra: Le copertine delle due raccolte che riuniscono tutti i titoli della collana, la prima sui toni del nero e dell'argento, la seconda del nero e del verde (con il titolo bianco).
 
Le illustrazioni sono realizzate da Edwin Rhemrev. In realtà all'interno dei libri non ci sono dei veri e propri disegni, a parte un paio nella cornice narrativa e quelli all'inizio di ogni capitolo, che decorano appunto il numero del capitolo. Le immagini dei capitoli riprendono una di quelle dell'introduzione, che ci mostra il custode del castello, ritratto vestito come un maggiordomo, con uno stile poco realistico, dai tratti esagerati e cartooneschi.
L'altro disegno è a doppia pagina, e raffigura da lontano il "Castello della paura", che dà il nome anche alla raccolta.

 

Sopra: Sul retro di copertina c'è il disegno di Alfred (assieme al corvo Percy, sulla spalla), il personaggio che introduce la storia di ogni volume e che compare poi all'inzio di ogni capitolo (vedi immagine a destra). Sotto potete vedere l'unica altra immagine presente nei libri, la quale raffigura da lontano il "Castello della paura".

Le immagini più interessanti sono quelle di copertina, le quali, nonostante l'aspetto dei personaggi non molto realistico e, anzi, abbastanza esagerato, cartoonesco e caricaturale, riescono a trasmettere al lettore la giusta sensazione di inquietudine e paura.
Tale sensazione, che ti fa comprendere subito che il libro che si sta andando a leggere è sul genere horror, è data dal bianco e nero e dal'utilizzo dei chiaro scuri, dei punti luci e delle ombre, che contribuiscono a creare un'atmosfera oscura e sinistra. 
Le illustrazioni di copertina (a differenza di quelle interne) non sono solo in bianco e nero, ma in ciascuna è stato inserito un elemento colorato con tinte intense, accese e brillanti, che dona alla scena un tocco di colore. Ogni copertina è così contraddistinta da un solo e preciso colore quale: il viola, il verde, il giallo, l'arancione o il rosso.
Oltre a ciò l'artista sceglie sempre delle immagini evocative per le proprie copertine, in quanto con una sola illustrazione deve trasmettere a grandi linee il senso della storia.

   
Sopra: Da notare il saggio utilizzo di chiaro/scuri e dei punti luce e delle ombre per creare un'atmosfera misteriosa che trasmette un senso di paura, inquietudine e mistero. Ogni copertina è poi contraddistinta da un determinato colore che compare in un elemento del disegno (come le finestre viola del primo libro a sinistra, la luna gialla di quello centrale, la tenda arancione di quello a destra).

L'horror per ragazzi piace sempre, ed è un genere che non tramonta mai, tanto che varie case editrici a distanza di tempo tirano sempre fuori nuovi titoli o vere e proprie serie interamente dedicate a questo genere. Ne sono un esempio i Piccolo Brividi di R.L. Stine (1995-2002, Mondadori), i SuperJunior Horror (1992-1995, Mondadori), la serie La scuola dell'orrore (1997, Bompiani), quella dei Brividosi (2001-2004, Piemme Junior), i Mostri & Mostri di Francesca Ruggiu Traversi (2013-2014, El), i due volumi delle Creepy Pasta Stories (2021, Fabbri), la serie di Fear Street di R.L. Stine (2021-2022, Mondadori), i due volumi di Horrorville (2022, Salani), gli Horror Games (2022, Edicart) ... 
"Il castello della paura" è una bella serie di racconti horror, con una buona qualità di scrittura, molto scorrevoli e intriganti (e anche abbastanza brevi, io un libro lo leggevo in 40 minuti, infatti sembrano più dei racconti), che trasportano i lettori in atmosfere cupe e misteriose, ricche di suspense e con una scrittura di qualità opera di rinomati autori italiani contemporanei.
La possibilità di avere sempre nuovi protagonisti non pone limiti alla narrazione delle singole storie, che omaggiano la tradizione del genere creando però qualcosa di diverso e intrigante, perfetto per i lettori a partire dagli 8/9 anni (la casa editrice consiglia dai 10, ma come tipo di scrittura e lunghezza delle storie secondo me sono approcciabili anche da prima, considerando però quanto un bambino può essere impressionabile da una storia horror).

Questi volumi sono stati pubblicati tra il 2014 e il 2015 dalla PIEMME; i volumi hanno tra le 80 e le 90 pagine con una media di 84/85 pagine, hanno una copertina flessibile, misurano 20 cm d'altezza e 13 cm di lunghezza e costano 8,50 euro ciascuno.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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