lunedì 5 novembre 2018

Le fiabe di Hans Christian Andersen di Quentin Greban

"Le fiabe di Hans Christian Andersen", il libro di cui vi parlerò oggi, è un'altra raccolta di fiabe di Hans Christian Andersen (quella precedente, che avevo recensito, ormai un bel po' di tempo fa, è stata quella pubblicata dalla Taschen "Le fiabe di Hans Christian Andersen"), questa volta però illustrate dall'artista Quentin Greban.

Sopra: La copertina ci mostra alcuni dei personaggi presenti all'interno del volume, in particolare quelli provenienti dalla fiaba del "L'usignolo e l'imperatore".

La raccolta in questione non contiene tutte le fiabe scritte da Andersen, ma ne presenta al suo interno solo 3, quelle de: "La Sirenetta", "L'usignolo e l'imperatore" e "L'intrepido soldatino di piombo" (che sono poi tra quelle più famose di Andersen).
Andiamo ora ad analizzare l'adattamento dei testi di ogni fiaba:
I testi della versione illustrata da Greban de "La Sirenetta" sono più corti rispetto a quelli della versione originale, la quale presenta molte più parti descrittive, mentre quella illustrata da Greban è molto più sostanziale. Molte parti sono infatti state riassunte: ad esempio nella fiaba originale l'autore dà molto spazio all' esperienza delle sorelle maggiori della Sirenetta quando salgono per la prima volta in superficie, narrandola una ad una, mentre nella nuova versione viene semplicemente spiegato che: "Una ad una tutte le sorelle più grandi, al loro quindicesimo compleanno, poterono finalmente nuotare verso l'alto e vedere il mondo oltre le onde. Al loro ritorno raccontarono alla sorellina le straordinarie esperienze che avevano vissuto: avevano visto le città con il loro trambusto, le navi, le foreste, gli uomini. Una di oro era addirittura salita su un iceberg, lasciando che il vento le scompigliasse i lunghi capelli!".
Altre parti, invece, sono state eliminate nella nuova versione: come ad esempio quella in cui si spiega che la più giovane delle sorelle tiene nel suo pezzo di giardino una statua di marmo, oppure quelle in cui la protagonista interagisce con la nonna (personaggio assente in questa versione illustrata da Greban) o le sorelle, il momento in cui il principe viene soccorso dalla fanciulla che poi diventerà la sua sposa, il finale in cui la protagonista viene trasformata in una figlia dell'aria.
Nell'insieme questa versione di Greban riprende abbastanza bene i fatti principali della storia (l'unico momento secondo me molto importante che in questa versione non hanno messo, anche se avrebbero dovuto, è quello in cui il principe incontra quella che poi diventerà la sua futura moglie, colei che crede lo abbia salvato), anche se in maniera più riassunta ed eliminando alcuni elementi quali la presenza della nonna della Sirenetta e l'elemento dell'anima.
La versione de "L'usignolo e l'imperatore" è invece stata mantenuta molto molto simile a quella originale, anche se un po' più breve (sono state eliminate alcune parti descrittive e riassunte quelle che avevano uno scopo più che altro comico).
La versione de "L'intrepido soldatino di piombo" è quella più simile a quella scritta da Andersen, in cui molte parti sono state riprese pari pari e praticamente nessuna è stata eliminata.

Sopra: Un'illustrazione di Greban tratta dalla fiaba de "L'intrepido soldatino di piombo".

Le illustrazioni, disegnate a matita, di Quentin Greban sono belle, con tratti leggeri e delicati. Una particolarità è che l'artista ha deciso di ambientare la fiaba de "La Sirenetta" in oriente (in Cina o in Giappone) e io ho trovato molto interessante vedere la fiaba della Sirenetta con questa ambientazione differente dal solito. La fiaba de "L'usignolo e l'imperatore" invece era già ambientata in oriente, ambientazione che l'artista ha comunque deciso di mantenere.
I colori scelti da Greban variano a seconda della fiaba narrata e del momento in qui un evento si svolge: ad esempio per la prima parte della fiaba de "La Sirenetta" l'artista ha utilizzato principalmente colori freddi come il blu e l'azzurro (anche se sono presenti anche elementi dai colori più caldi come il giallo e l'arancione) mentre successivamente, quando la protagonista arriva al palazzo del principe, vediamo comparire anche colori molto più caldi e carichi (come il rosso e il rosa), inoltre in questa fiaba sono presenti sia tavole dalle tonalità alquanto cupe che altre dai toni più allegri e vivaci; nella fiaba de "L'usignolo e l'imperatore" vi è una buona varietà di colori che risultano sempre molto luminosi, anche se sempre delicati; anche nell'ultima fiaba l'artista ha utilizzato diversi colori dai toni sia caldi che freddi, delicati e luminosi.

   

Sopra: Le immagini più in alto provengono dalla fiaba de "L'usignolo e l'imperatore", mentre quella più in basso è tratta dal racconto de "L'intrepido soldatino di piombo". Da notare la delicatezza e la luminosità dei colori.

Interessante anche il modo in cui l'artista ha deciso di rappresentare le sirene: Greban ha infatti adottato un aspetto molto semplice e classico, tanto che non ha dotato le proprie sirene di nessun monile o abito da indossare (nemmeno una qualche sorta di reggiseno). Le sue sirene risultano inoltre alquanto piatte di seno e parrebbero non avere neppure capezzoli (in effetti sembrerebbero proprio non avere dei seni).

 
Sopra: Come potete vedere in queste immagini tratte dalla fiaba de "La Sirenetta" Greban ha scelto di rappresentare le proprie sirene in maniera molto classica e semplice, quasi essenziale, in quanto queste sirene non sono dotate di nessun oggetto o oggetto di vestiario a contraddistinguerle. Queste sirene sembrano inoltre essere praticamente prive di seni.

Come ho detto le illustrazioni sono belle e l'ambientazione è interessante e originale, l'unica cosa che non mi ha pienamente soddisfatto è stato l'aspetto della Sirenetta, perché l'avrei preferita più bella rispetto a come l'ha rappresentata Greban.
Nella fiaba, infatti, viene più volte ribadita la bellezza della protagonista tanto che già dall'inizio sappiamo che "Le principesse erano tutte incantevoli, ma la più giovane era la più bella" e poi, quando la ragazza giunge al castello del principe si dice esplicitamente che "Era la più bella fanciulla del castello". Nella versione originale scritta da Andersen anche la strega le dice inoltre che, anche senza la sua voce, le resterà comunque la sua bellezza. La Sirenetta di Greban la trovo invece carina (anche se forse un po' anonima), però non mi sembra molto più bella delle altre ragazze della fiaba che l'artista ha disegnato, ad esempio non la trovo più bella delle sue sorelle e nemmeno della sposa del principe.

Sopra: Un'illustrazione della Sirenetta di Quentin Greban.

"Le fiabe di Hans Christian Andersen" illustrate da Quentin Greban sono una buona raccolta di fiabe, alquanto carina, nella quale troverete tre dei più famosi racconti di Andersen. L'adattamento dei testi de "L'usignolo e l'Imperatore" e de "L'intrepido soldatino di stagno" è molto buono, mentre quello della fiaba de "La Sirenetta" lascia un po' a desiderare in alcuni punti. Le illustrazioni che accompagnano le fiabe sono belle e ben fatte, con colori nella maggior parte dei casi delicati, talvolta cupi e talvolta molto luminosi.

Quest'opera è stata pubblicata nel 2014 dalla White Star Kids. Il libro ha 84 pagine, la copertina rigida, misura 36,5 cm d'altezza e 29 cm di lunghezza e costa 19,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

Nessun commento:

Posta un commento