lunedì 9 aprile 2018

Beauty and the Beast di Ursula Jones e Sarah Gibb

Oggi vi parlerò di una fiaba di cui era da un po' che non parlavo, quella de "La Bella e la Bestia". In particolare l'albo illustrato che recensirò questa volta è "Beauty and the Beast" di Ursula Jones e Sarah Gibb.

Sopra: La copertina di "Beauty and the Beast" di Ursula Jones e illustrato da Sarah Gibb mostra al lettore i protagonisti della vicenda incorniciati da un paio di alberi posti ai due lati della copertina, i quali hanno delle foglie dorate (anche se dall'immagine qui sopra si vede poco), che contribuiscono a impreziosire la copertina.

Questa versione si apre con col presentarci il ricco mercante che aveva tre figlie, di cui la minore era la più bella e anche la più buona e gentile, mentre le altre due sorelle era sì belle, ma altezzose e antipatiche, tanto da rifiutare ogni pretendente perché volevano sposare un marchese o un duca.
Un giorno però il mercante annuncia di aver perso tutte le sue ricchezze e che ora dovranno trasferirsi a vivere in una casa in campagna poiché l'abitazione in cui abitavano sarebbe stata venduta. Nella versione della Beaumont (che viene considerata quella originale per quanto riguarda la fiaba de "La bella e la Bestia") si dice che le due sorelle maggiori sono convinte di poter evitare di andare a vivere in campagna accettando di sposare uno dei loro ricchi pretendenti, affermando che questi le avrebbero volute anche se non avevano più un soldo, tuttavia tale previsione si rivelerà errata. In questa versione della Ursula Jones invece le sorelle dicono subito a Bella, appena saputo di essere diventate povere che "They (i pretendenti) don't want to marry a poor bride (sposa). None of us will get a husband (marito) now". Inoltre, nella versione originale, poiché Bella è conosciuta per essere sempre stata buona e gentile, anche con i poveri, vi sono comunque degli uomini che le chiedono di sposarla, ma lei rifiuta perché preferisce rimanere vicina al padre in questo momento difficile.
La storia prosegue con il mercante e le figlie che si trasferiscono nella casa in campagna (una sorta di fattoria), in cui le figlie maggiori non faranno mai nulla, passando le giornate a letto ad oziare e lasciando al padre e a Bella i vari lavori da sbrigare.
Poi, un giorno, il mercante spiega alle figlie che una delle sue navi è stata ritrovata, così le sorelle maggiori gli chiedono dei doni, mentre la minore gli chiede solo una rosa. Tuttavia tutti i soldi ricavati vengono usati per pagare i debiti e, inoltre, durante il viaggio di ritorno l'uomo si perde. Ad un certo punto però il mercante vede una luce e arriva così in una casa in cui mangia e dorme e in cui, il mattino successivo, trova anche una rosa da regalare alla figlia minore. Appena però l'uomo la coglie arriva ovviamente la Bestia che si arrabbia con lui e dice che lo ucciderà, ma, dopo che l'uomo spiega che la rosa era per la figlia, la Bestia gli dice di portargli quest'ultima così la ucciderà al posto suo. Quando l'uomo torna a casa e racconta quanto successo Bella decide comunque di andare dalla Bestia per evitare che il padre si sacrifichi.
La Bestia, saputo che la ragazza è venuta di sua spontanea volontà, non la uccide ma la fa vivere con lui al castello e cenare con lui. Un giorno la fanciulla vede in uno specchio magico che suo padre non sta bene, così supplica la Bestia di poter andare a fargli visita. Quest'ultima glielo permette a patto di fare ritorno tra una settimana, così consegna alla ragazza un anello che le permetterà di teletrasportarsi a casa sua. Dopo essere tornata a casa si verifica un episodio in cui le sorelle maggiori, trovando incamera della sorella un baule pieno di bei vestiti, si mettono a provarli, ma questi, non appena indossati dalle due si stracciano, così le due decidono di vendicarsi impedendo a Bella di ripartire in tempo per tornare dalla Bestia. In realtà, nella versione originale, questo episodio in cui loro si provano i vestiti non esiste, semplicemente le due decidono di non far ritornare in tempo la sorella perché sono gelose di lei (della sua felicità, mentre loro, sebbene si siano sposate, non hanno combinato dei buoni matrimoni).
Le sorelle comunque convincono Bella a restare di più, ma la ragazza, durante la notte, fa un sogno in cui vede la bestia sofferente e in punto di morte, così, grazie all'anello, ritorna al castello dove trova la Bestia morente e le promette che l'avrebbe sposata. Dopo aver pronunciato queste parole la Bestia si trasforma quindi in un bellissimo principe.
La versione della Jones si interrompe qui (con i due che decidono di sposarsi), mentre in quella della Beaumont, quando Bella e la Bestia tornano al castello, trovano una fata che si complimenta con la ragazza per le sue scelte e decide di punire le sorelle maggiori di quest'ultima trasformandole in due statue.

Nonostante la presenza un paio di episodi che non avevano nulla a che fare con la versione originale e il finale che è stato un po' tagliato, tutto sommato questa versione riscritta dalla Ursula Jones si mantiene piuttosto fedele all'originale (anche nel mantenere alcuni piccoli particolari quali il fatto che al suo risveglio nel palazzo della Bestia il mercante trova per colazione della cioccolata calda), almeno per quanto riguarda la trama.

Sopra: In questa illustrazione a doppia pagina ci viene mostrata la scena in cui il padre di Bella è giunto al castello della Bestia con la figlia per lasciarla a vivere con la Bestia.

Le illustrazioni della Sarah Gibb sono belle, incantevoli, molto colorate e con personaggi dai tratti delicati.
L'unica cosa che mi sento di segnalare riguardo i personaggi disegnati dall'artista è il modo in cui ha rappresentato la Bestia, il cui aspetto riprende palesemente quello della versione della Disney (anche negli abiti a volte). Capisco che la raffigurazione che la versione Disney aveva fatto della Bestia fosse molto bella (e molti vi sono affezionati), tuttavia, poiché nella fiaba l'aspetto di questa non è mai descritto, l'artista avrebbe potuto sforzarsi un po' di più per trovarne uno di un po' più originale piuttosto che ricopiare qualcosa di già visto.
Per il resto i personaggi e gli ambienti appaiono comunque molto curati, ricchi di particolari e dettagli e alquanto colorati, il che li rende molto piacevoli da vedere.
La Gibb utilizza infatti una buona varietà di colori, stesi sia in maniera delicata (con tonalità pastello) oppure più carica, tuttavia, nella maggior parte dei casi, essi mantengono una certa brillantezza (tranne in alcune scene più drammatiche, come quella della morte della Bestia, in cui le tonalità appaiono più cupe).


  

Sopra: Le illustrazioni della Gibb presentano personaggi dai tratti delicati e sono molto ricche di dettagli e particolari (basta osservare ad esempio gli ambienti o gli abiti). La Gibbs utilizza inoltre una buona varietà di colori, alcuni  stesi in maniera delicata, con tonalità pastello (così come potete vedere nell'immagine più in alto, in cui predominano i rosa e i verdi), ed altri  invece più carichi. Nella maggior parte dei casi essi mantengono una certa brillantezza, tranne in alcune scene più drammatiche, come quella della morte della Bestia, che potete vedere rappresentata nell'immagine più in basso, in cui infatti le tonalità appaiono più cupe.

Una particolarità dello stile della Gibbs sta nel fatto che nelle sue opere, compaiono anche delle silhouettes (cioè figure di cui l''osservatore percepisce solamente i contorni, in quanto il resto della figura è nera). Gli elementi neri delle silhouettes (che possono essere edifici ,oggetti, animali o personaggi) vengono associate dall'artista ad elementi colorati, che rendono la scena più piacevole e accattivante alla vista del lettore.

  

Sopra: Una particolarità dello stile della Gibb è la presenza di silhouettes (di edifici, oggetti e personaggi), come quelle che potete vedere  presenti nelle immagini che vi ho riportato qui sopra. Il nero delle silhouette viene inoltre contrastato e, allo stesso tempo, messo in risalto, dalla presenza di altri colori, come potete vedere in entrambe queste immagini (anche se quelli dell'illustrazione più in alto hanno una tonalità più delicata e mostrano meno la loro presenza, mentre i colori dell'immagine più in basso sono più carichi e intensi e presenti in maggior quantità).

"Beauty and the Beast" di Ursula Jones e Sarah Gibb è una riscrittura della fiaba de "La Bella e la Bestia" che, nonostante alcuni cambiamenti e alcune scene differenti, si mantiene piuttosto fedele alla versione originale della Jeanne-Marie Leprince de Beaumont . Le deliziose illustrazioni della Gibb aiutano inoltre il lettore a immergersi in un mondo fiabesco e incantevole, e quelle con le silhouettes lo rendono inoltre anche intrigante.

Questo albo illustrato è stato pubblicato dalla ORCHARD BOOKS nel 2012; ha 32 pagine e può avere sia la copertina flessibile che rigida in quanto sono presenti entrambe le versioni. Esso misura 27,5 cm d'altezza e 25 cm di lunghezza e l'edizione con la copertina flessibile costa 6.99£ (oppure 7,99$), mentre quella con la copertina rigida costa 16,99$

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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