martedì 22 novembre 2016

The wonder di Faye Hanson

"The wonder" di Faye Hanson è un albo illustrato che vuole mettere in risalto la fantasia e l'immaginazione dei bambini, due cose che spesso, in questo mondo molto pragmatico, vengono sottovalutate e dimenticate, o comunque limitate.

Sopra: La copertina di "The wonder" mostra il piccolo protagonista del racconto, posto in un anonimo sfondo bianco, disegnato con una paletta di marroni e bianchi dai pacati toni pastello. E' evidente che ciò che si voleva far risaltare, in questa copertina, fosse il titolo, cioè la parola "wonder" (meraviglia), le cui lettere sono state rese tutte con una scrittura e uno stile diversi, e rese molto allegre e colorate, circondate pure da dei fuochi d'artificio.

Nella prima pagina conosciamo il piccolo protagonista della storia, che ci viene presentato, mentre la madre lo prepara per andare a scuola, con questa frase: "This is a boy whose head is filled with wonder".
Il racconto prosegue con il percorso del bambino, a piedi, attraverso un parco, verso la fermata dell'autobus, poi con quello in autobus verso un'altra fermata e infine da quest'ultima fermata verso la scuola. Durante questo tragitto al protagonista capiterà di vedere per tre di volte degli elementi della sua fantasia, ed tutte le volte ci saranno degli adulti (prima un giardiniere, poi l'autista e infine un vigile che dirige il traffico) che rimprovereranno il ragazzino accusandolo di avere la testa tra le vuole e di essere distratto, intimandogli di stare più attento e di svegliarsi.
Anche a scuola le cose non andranno meglio: ancora prima di varcare il cancello di entrata (il quale il protagonista immagina subito essere una sorta di portale verso un mondo straordinario) un'insegnate lo accoglie con questa frase: "No daydreaming today!"; e neppure con il maestro di scienze andrà meglio. Sarà solamente durante l'ora di arte, quando la maestra lascerà gli studenti liberi di usare la loro immaginazione davanti a un foglio bianco, che il bambino potrà lasciar volare la sua fantasia, trasportando il lettore in un altro mondo, pieno di meraviglia…
Quando il tempo finisce, e la maestra ferma i lavori e chiede chi vuole mostrare il proprio, il protagonista si alza e fa vedere il suo foglio all'insegnate, la quale esclama: "How wonderful! (…) What an incredibile imagination you have." Il che è vero, visto che questo bambino, come si è detto all'inizio, ha la testa piena di meraviglia, abbastanza per condividerla con tutti…

Sopra: Quest'immagine riporta le scene in cui il protagonista prende il bus, e in cui l'autista lo rimprovera dicendogli di svegliarsi dopo che il bambino ha urtato un'altra passeggera. In alto a destra dell'immagine si possono vedere degli oggetti, frutto della fantasia del bimbo, che si notano subito per il loro colore più acceso, e che riprendono elementi che il protagonista aveva guardato nella scena precedente (macchine, fili di lana, una bicicletta …).

I testi del libro sono composti da frasi semplici e brevi che accompagnano le varie illustrazioni. Da quando il bambino esce di casa fino all'ora di arte i testi seguono uno schema preciso: vi è una prima parte della frase, collocata in alto a destra, che descrive cosa il protagonista sta facendo o dove si trova ("Waiting for the bus", "In his science class"…), la seconda parte della frase, collocata invece in basso a sinistra, descrive cosa il protagonista si sta chiedendo mentre osserva ciò che lo circonda (queste frasi infatti cominciano sempre con la parola "He wonder…", si chiede). Nella facciata a destra sono invece presenti i discorsi diretti degli adulti, i quali si rivolgono al bambino per intimargli di fare attenzione e di non essere distratto ( "Wake up, daydreamer!" grumbles (brontola) the bus driver as the boy bumps (urta) into another passenger").
Quando comincia la pare in cui il bambino si lascia trasportare dalla sua immaginazione non vi sono frasi di testo, e l'intero spazio delle pagine è occupato solo ed esclusivamente dalle immagini.
Alla fine del libro (dopo il dialogo della maestra di arte) viene poi ripresa la frase iniziale "… this is a boy whose head is filled with wonder", a cui, girando pagina, viene aggiunto anche un altro pezzetto: "Enough to share (condividere) with everyone".

Le illustrazioni, grande punto di forza di questo albo, sono molto belle e interessanti da osservare: l'illustratrice ha infatti scelto di utilizzare per la realtà una tavolozza di colori marroni e bianchi, sfumati con grande maestria per ottenere un gran varietà di particolari e di luci e ombre (guardare ad esempio le pieghe delle stoffe degli abiti o dello zaino). La monotonia della realtà contrasta fortemente con gli elementi fantastici immaginati dal protagonista, i quali sprizzano invece colore e allegria.
Questi elementi cominciano a comparire fin dalle prime pagine, in mezzo agli ambienti della realtà, ma solo a piccole dosi, poiché limitati dai rimproveri degli adulti verso il protagonista. Va notato che tutto ciò che il piccolo immagina parte da un elemento della realtà, cosa che l'autrice ha voluto farci capire tramite delle scenette che precedono quella in cui compare un elemento di fantasia: ad esempio, poco dopo essere uscito di casa, lungo la strada per prendere il bus, vediamo il protagonista mentre osserva un uccello, e nella pagina accanto, in cui il custode del parco rimprovera il ragazzino dicendogli di di avere la testa fra le nuvole, l'elemento immaginario che compare è appunto un cigno (quindi un uccello) adornato da piume colorate (che gli fanno da copricapo e da sciarpa) e gioielli.

Sopra: Mentre si dirige alla fermata del bus il bambino, passando per un parco, nota un uccello che vola, e così, nella pagina accanto, mentre il guardino gli intima di stare più attento per non calpestare l'erba, il protagonista vede un uccello (un cigno) dalle intense e vivaci sfumature arancioni, adornato da piume e gioielli, frutto della propria fantasia.

Per più di metà libro, cioè fino a quando il bambino non potrà sfogare la propria immaginazione, vedremo questi elementi di meraviglia continuare a comparire nelle illustrazioni, donando un tocco di colore e di vivacità alla scena, in cui predominano invece delicate sfumature marroni e bianche.
Prima di entrare nelle pagine in cui vedremo la fantasia del protagonista scatenarsi, ce ne saranno un paio di transizione, che preparano il lettore a questo passaggio: dal mondo reale a quello dell'immaginazione, dove domina la meraviglia.

Sopra: Ecco le pagine che rappresentano il momento di transizione tra la realtà e il mondo immaginario del bambino. A sinistra, con una prospettiva dall'alto vediamo il protagonista che comincia a disegnare, mentre degli uccelli colorati (dello stesso tipo che abbiamo visto nell'illustrazione con il guardiano del parco) guidano l'occhio del lettore verso destra, invogliandolo a girare la pagina (così come sta facendo l'uccello con l'angolo in alto a destra).

Quando infine entreremo in questo mondo immaginario il lettore non potrà non stupirsi di fronte alle splendide illustrazioni a doppia pagina così ricche di colori e di dettagli. Ciascuna illustrazione rappresenta un differente luogo e momento, con differenti situazioni e personaggi; tuttavia, ciascuna sarà ispirata agli elementi che il protagonista aveva cominciato a immaginare durante la mattinata, elementi che vedremo espandersi per dar vita a luoghi meravigliosi e incredibili. In queste tavole sarà inoltre possibile ritrovare comunque riferimenti all'esperienza reale del bambino: in alcune illustrazioni vediamo infatti comparire alcuni adulti che il protagonista aveva incontrato quel giorno (il guardiano del parco e l'insegnante di scienze), oppure alcuni elementi come il gelato del gelataio o l'insegna della scuola.

Sopra: Questa è la prima illustrazione che rappresenta le fantasie del bambino, e come si può vedere essa riprende il momento in cui il protagonista attraversava il parco dove aveva incontrato il custode, il quale è anch'egli presente in quest'immagine, e dove si era immaginato quell'uccello arancione ornato da piume e gioielli, lo stesso tipo di volatile che possiamo vedere anche qui sopra.

Come ho detto poco sopra queste illustrazioni a doppia pagina sono molto colorate, a differenza delle scene in cui era rappresentata la realtà, tuttavia ogni tavola è caratterizzata da una scelta differente di colori: in una sono molto accesi, intensi e brillanti, in un'altra vi è una netta predominanza dei blu, dei rossi e dei bianchi, e in un'altra ancora dei blu e dei bianchi dai toni più smorzati, anche se sempre brillanti e luminosi.


Sopra: Le illustrazioni a doppia pagina in cui il protagonista si lascia trasportare dalla sua immaginazione sono ricchissime di elementi, dettagli e colori, tuttavia per ogni tavola l'artista a scelto delle tinte differenti. Nell'immagine più in alto predominano i colori primari e secondari, brillanti e accesi, mentre in quella più in basso vi è una predominanza di blu e bianchi.

Il lettore, una volta che il bambino, finita l'ora di arte, torna alla realtà, potrà notare nei disegni una maggior presenza di colori: non più solo sfumature marroni e bianche, ma anche pacati rossi, gialli, viola, arancioni, verdi ...

Sopra: Questa è la prima illustrazione in cui il protagonista ritorna alla realtà, che ora appare comunque più colorata rispetto a prima, come possiamo vedere dalla presenza di altri colori oltre al marrone e al bianco (le sedie viola, i capelli arancioni della bambina in primo piano, le rose rosse vicino all'insegnate, gli addobbi colorati ….)

Come si può già capire anche da ciò che ho scritto in precedenza, questa è un'autrice che presta molta cura nei dettagli, e infatti voglio segnalarvi una piccola cosa che ho notato a proposito dell'ultima illustrazione del libro, in cui vediamo il protagonista, ormai cresciuto, mentre espone in un grande edificio una sua opera, ammirata da migliaia di persone: ebbene, se guardate bene tra le persone del pubblico, potrete notare che molti di questi sono personaggi che avete incontrato durante la lettura: vi sono infatti (oltre ai genitori del protagonista)  i vari insegnanti del ragazzo, l'autista, il guardiano del parco, perfino i passanti e anche (probabilmente) alcuni compagni di scuola del protagonista, ora cresciuti anche loro.



Sopra: In alto la scena finale del libro, con il protagonista cresciuto che sta esponendo una sua opera, mentre tra il pubblico (che vi mostro più da vicino nell'immagine più in basso) possiamo vedere alcuni personaggi che abbiamo incontrato nel corso della storia: con le frecce rosse ho indicato i maestri del ragazzo, con quelle gialle gli adulti incontrati dal bambino lungo il tragitto verso la scuola che lo avevano ripreso, e con quelle verdi alcuni passanti.

Quest'opera si presenta come un bell'albo di qualità, con testi curati e illustrazioni dalle linee morbide in cui viene sfruttato sapientemente l'uso del colore. La storia narrata è tanto semplice quanto importante, e invita gli adulti a considerare l'importanza che l'immaginazione e il senso di meraviglia ricoprono nella vita di un bambino (e anche in quella degli adulti stessi). Una storia che probabilmente ci vuole inoltre far capire come sia importante coltivare il proprio talento e la propria immaginazione, oppure sostenere coloro che ce l'hanno (penso ad esempio ai genitori di questo bambino, che nelle poche illustrazioni in cui compaiono ci vengono mostrati sempre premurosi e attenti nei confronti di quest'ultimo) in modo che questi possano poi condividerla con tutti.
Mi pare che questa storia voglia però anche comunicare il fatto che comunque non sempre è possibile seguire la propria fantasia, che ci sono momenti in cui è invece necessario prestare attenzione anche alla realtà (come quando il vigile richiama il bambino che sta attraversando le strisce chiedendogli di fare attenzione, oppure quando il maestro di scienze rimprovera il protagonista spiegandogli che non si può essere distratti in un laboratorio). L'importante è che ci siano anche degli spazi e tempi, durante la giornata, in cui poter dar libero sfogo alla propria creatività, spazi e tempi come l'aula e l'ora di arte (in questo caso), in cui il bambino ha potuto finalmente lasciarsi trasportare dalla propria immaginazione senza correre pericoli.
Talvolta, tuttavia, si tende a trascurare l'importanza (e la necessità) di questi momenti, classificandoli come inutili e come una perdita di tempo. A tale proposito mi viene in mente anche il libro illustrato de "I colori dimenticati e altri racconti illustrati" di Sivia G. Guirado, in cui si sottolinea l'importanza dell'arte nelle nostre esistenze, e, soprattutto, quello de "La inspiracion dormida. Regreso a los colores olvidados" sempre di Sivia G. Guirado, in cui la protagonista sta perdendo la propria ispirazione e la propria voglia di disegnare, e quindi anche la sua felicità e serenità, a causa dei troppi impegni quotidiani. Se volete conoscere meglio quest'ultimi due titoli potete dare un'occhiata ai post in cui ne ho parlato: qui (per il primo) e qui (per il secondo).

Quest'opera è stata pubblicata in inglese nel 2014 dalla Templar books, ha 40 pagine, e misura 29,5 cm d'altezza e 25,5 cm di lunghezza. L'albo è dotato di una copertina rigida e di una sovracopertina e costa 16,99$ (circa 15,50 euro), esiste comunque anche un'edizione con al copertina flessibile che costa dai 5 ai 9 euro.

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