lunedì 8 agosto 2016

Le fiabe dei fratelli Grimm a cura di Noel Daniel

Precedentemente avevo già recensito di "Le fiabe di Hans Christian Andersen" (qui), sempre a cura di Noel Daniel, così ora vi parlerò de "Le fiabe dei fratelli Grimm", edito nel 2012, in occasione del Duecentesimo anniversario della prima pubblicazione dei loro racconti. Quest'opera è una raccolta di 27 fiabe dei Grimm tratte dalla loro settima e ultima edizione (quella del 1857, più marcatamente studiata per un pubblico infantile), accompagnate dalle illustrazioni di famosi e talentuosi artisti del periodo compreso tra il 1820 e il 1950.

Sopra: La copertina rigida de "Le fiabe dei fratelli Grimm" è ricoperta di stoffa viola, sulla quale spiccano le lettere dorate del titolo. Sotto quest'ultimo è stata posta l'immagine della principessa Rosaspina realizzata dall'artista svizzero Herbert Leupin, famoso per i suoi manifesti (tra cui quelli della Coca-Cola), nonché creatore della mascotte del produttore di cioccolato Milka (la mucca bianca a macchie viola).

Questo libro si apre con un capitolo introduttivo intitolato: "Quello che le parole non dicono: l'eredità eterna dei fratelli Grimm e la sua influenza sull'arte". Questa parte spiega come, nel 1812, due fratelli tedeschi, Jacob e Wilhelm Grimm, pubblicarono per la prima volta una raccolta di fiabe diventate poi veri e propri classici del genere. Negli anni successivi i due continuarono a raccogliere  altre storie, tanto che nel 1857 la loro opera, ormai alla settima edizione, contava ben 200 fiabe e 10 leggende per bambini.
Viene ricordato, inoltre, che i Grimm iniziarono a riunirle non per creare un volume destinato all'infanzia, ma bensì spinti da intenti antropologici e linguistici. Il loro proposito principale era infatti quello di raccogliere le fiabe come testimonianza di una poetica popolare, in modo da garantirne la sopravvivenza  tramandandole in forma scritta alle generazioni future. Solamente dopo la prima pubblicazione i due si resero conto che la loro opera aveva attirato l'interesse non solo di studiosi, ma anche di lettori generici, bambini inclusi. Per cui i Grimm cominciarono a rivederla eliminando gran parte dei contenuti destinati al pubblico adulto, modellando il libro sulle esigenze dei lettori più giovani. D'altra parte la loro raccolta fu pubblicata proprio nel momento di massima considerazione dei bisogni formativi e ludici dei bambini, infatti, con la diffusione dell'istruzione pubblica e dell'alfabetizzazione, crebbe la necessità di nuovi testi e di fiabe (in particolare quelle contenenti insegnamenti morali). Comunque, questo genere continua di fatto ad attirare un pubblico composto anche da adulti, oltre che da bambini.
Questa antologia comprende, in particolare, le fiabe dei Grimm di: "Il principe ranocchio", "Il lupo e i sette capretti", "Fratellino e sorellina", "Raperonzolo", "Hansel e Gretel", "Il pescatore e sua moglie", "Il prode piccolo sarto", "Cenerentola", "Madame Holle", "Cappuccetto rosso", "I musicanti di Brema", "I tre capelli d'oro del diavolo", "Gli elfi e il calzolaio", "Il viaggio di Pollicino", "Rosaspina", "Biancaneve", "Tremotino", "Le tre piume", "L'oca d'oro", "Jorinda e Joringhello", "La piccola guardiana delle oche", "Le scarpe logorate dal ballo", "La pioggia di stelle", "Biancaneve e Rosarossa", "La lepre e il riccio", "Il gatto con gli stivali" e "La chiave d'oro".
Come per il volume sulle fiabe di Andersen, ogni fiaba è preceduta da una breve introduzione alla stessa, su una pagina dorata, e accompagnata da un'illustrazione, bianca su sfondo dorato, realizzata con la tecnica delle silhouette.
Nell'ultima parte dell'opera possiamo inoltre trovare le biografie, piuttosto dettagliate, sulla vita e il lavoro degli artisti che hanno realizzato le varie illustrazioni presenti in questo libro.

Sopra: Ogni fiaba, in questo caso quella di Cappuccetto Rosso, è preceduta da una breve introduzione e da una silhouette bianca su sfondo dorato. Tale silhouette è stata realizzata dall'artista tedesca Kathe Reine (attiva in Europa tra le due guerre mondiali), una delle più importanti ed principali esperte di questa tecnica della sua generazione. 

Come ho detto all'inizio, le illustrazioni contenute in questo volume, realizzate tra il 1820 e il 1950, sono opera di diversi artisti, in particolare: Hanns Anker, L.Leslie Brooke, Walter Crane, George Cruikshank, Elsa Dittmann, Fedor Flinzer, Wanda Gag, Heinrich Merté, Viktor Paul Mohn, Kay Nielsen, Gustaf Tenggren, Dora Polster, Arthur Rackham, Divica Landrova, Kathe Reine, Heinrich Lefler e Joseph Urban, Herbert Leupin, Oswald Sickert, Jessie Willcox Smith, Otto Speckter, Gustav Sus, Franz Wacik, Rudolf Geibler, Heinrich Leutemann, Fanny e Cecile Hensel e Wanda Zeigner-Ebel.
Le fiabe dei fratelli Grimm hanno infatti rappresentato una spinta vitale per tutta una serie di nuove attività artistiche in tutta Europa e nel Nord America. Al momento della pubblicazione, infatti, la collaborazione di vari artisti con gli editori delle raccolte di fiabe contribuì a cambiare le modalità di realizzazione e promozione dei libri per bambini, con un notevole impatto sulla storia dell'illustrazione editoriale. In questo periodo diversi editori assunsero infatti molti artisti visivi di solida formazione pronti a lavorare dietro compenso, incoraggiati dal mercato in espansione, sfruttando anche nuove tecnologie di stampa. Le fiabe dei Grimm, insieme a quelle di Perrault, costituirono una delle componenti fondamentali della diffusione del talento artistico e dei progressi verso una tecnologia di stampa a costi accettabili, offrendo agli artisti più innovativi di sperimentare nuove combinazioni fra testo e immagine, imprimendo così un marchio indelebile alla storia dei libri illustrati. Questa concomitanza di fattori è stata basilare nel gettare le basi di quelli che oggi definiamo "libri per bambini".
Proprio per comprendere l'importanza del ruolo giocato dai fratelli Grimm in questa evoluzione, questo volume vuole proporre un'attenta selezione di fiabe più e meno famose abbinandole a una scelta altrettanto accurata di illustrazioni, alcune delle quali opera dei più influenti artisti tra il 1820 e il 1950.
Un ruolo importante ricoprono inoltre le immagini realizzate con un particolare tipo di tecnica: quello della silhouette, incluse anch'esse in questo libro. Come ricorda infatti Noel Daniel (colei che ha curato questa edizione): "Questa tecnica occupa un posto importante nella storia delle arti visive e dell'animazione del XIX e XX secolo (…). Le silhouette qui riprodotte ben raffigurano la tradizione e i metodi semplici utilizzati da quegli artisti (soprattutto donne) che non avevano accesso alle accademie d'arte e alle tecniche più sofisticate (…). Queste immagini, semplici eppure colme di significato come le fiabe stesse, richiamano le ombre del crepuscolo".
Qua sotto vi riporto alcune delle immagini presenti in questo volume, realizzate da diversi artisti: un piccolo assaggio della diversità e della varietà degli stili delle illustrazioni presenti in quest'opera.

Sopra: Gli uccelli stanno dando una mano a Cenerentola a raccogliere la ciotola di lenticchie che la matrigna aveva gettato nella cenere. Questa illustrazione è stata realizzata dal tedesco Hanns Anker, il quale illustrò numerose fiabe nei primi anni Venti del '900, scegliendo di utilizzare uno stile semplice e chiaro, con un'eccezione per le cornici, dal gusto liberty, che impreziosiscono le varie immagini.

Sopra: Questa immagine de "Il principe ranocchio" è opera di Walter Crane, un artista inglese capace di fondere testo, decorazioni e immagini, ripensando i libri per bambini come opere esteticamente unitarie e attentamente studiate. Questa illustrazione, e quelle di diverse altre fiabe realizzate sempre da Crane, mostra uno stile preraffaellita, sebbene l'artista abbia tratto ispirazione da molte fonti diverse.

Sopra: Questa immagine de "Il pescatore e sua moglie" è stata realizzata dalla statunitense Wanda Gag, una dei primi grandi illustratori americani dell'editoria per l'infanzia. I suoi lavori posseggono un'estetica ispirata all'arte popolare e uno stile caldo ed espressivo.

Sopra: Questa immagine, che mostra Hansel e Gretel davanti alla strega, è stata realizzata dal pittore tedesco Heinrich Merté. Egli fu testimone di profonde rotture in seno alla tradizione accademica, ad opera dei movimenti avanguardisti che sfidavano l'eleganza formale dell'arte canonica. Le fiabe, tuttavia, rimasero una fonte di ispirazione per artisti di stili spesso opposti, infatti queste storie permettevano loro di riprodurre panorami realistici, ma ricchi di sottintesi psicologici e fascino immaginativo.

Sopra: In questa illustrazione, dell'artista danese Kay Nielsen, Hansel e Gretel giungono davanti alla casa della strega. Nielsen possiede uno stile elegante e raffinato, ricco di elementi decorativi, reso ancora più unico dalla mescolanza di paesaggi fantastici e personaggi bizzarri. Inoltre l'artista utilizzava una tecnica a penna, inchiostro e acquerello con la sovrapposizione di densi strati di colore che lo differenziava dagli altri colleghi. Fu influenzato da vari stili: il Roccocò, la xilografia giapponese, l'arte araba, lo stile Liberty e l'Art Deco.

Sopra: Rosaspina e Rosarossa, dell'omonima fiaba, stanno cercando di aiutare un nano scortese. Gustaf Tenggren, artista svedese americano, possedeva uno stile ricco di dettagli che si ispirava al lavoro dei grandi artisti europei (come Rackham e Nielsen), stile che Disney volle evocare nel suo primo film d'animazione ("Snow White and the Seven Dwarfs"), assumendo Tenggren come direttore artistico nel 1936. Quando abbandonò la Disney, nel 1939, l'artista adottò uno stile più semplice e diretto, che mantenne per il resto della carriera.

Sopra: L'illustrazione ad acquerello, penna e inchiostro di Arthur Rackham tratta da "Jorinda e Joringhelo". Questo artista inglese era considerato, nei primi decenni del XX secolo, il principale illustratore del mondo anglofono, tanto da esercitare ancora oggi una notevole influenza sui contemporanei, nonostante alcuni, all'epoca, giudicassero il suo stile gotico troppo esasperato per i bambini.

Sopra: Una Cappuccetto Rosso realizzata da Divica Landrova, un'illustratrice, grafica e pittrice ceca che si dedicò ai libri per bambini negli anni '40, continuando a illustrarli fino all'inizio degli anni '60. Questa immagine sfrutta una serie di sagome nere su sfondi bianchi e grigi, una scelta che dimostra l'influenza dei primi film a cartoni come i cortometraggi a sagome animate della regista tedesca Lotte Reiniger.

Sopra: Questa immagine, in cui Biancaneve viene trovata dai nani, è stata realizzata da Wanda Zeigner-Ebel, un'artista tedesca che, come Walter Crane prima di lei, mescolò testo e immagini in un approccio moderno. Il suo stile adotta un gusto popolare e ingenuo, in cui gli abiti, la natura e i bordi delle pagine si saturano di coloratissimi motivi ornamentali e decorazioni semplici e spontanee che richiamano l'arte folkloristica russa. Gli stessi personaggi di questa immagine sono ritratti con uno stile semplice e caldo che ricorda quello delle matrioske russe.

Questo volume è una pregiata raccolta delle fiabe dei fratelli Grimm trascritte con fedeltà e nella loro interezza, la stessa curatrice del libro spiega, nell'introduzione: "… queste traduzioni riportano il testo integrale e lo seguono fedelmente. Proprio per questo, non abbiamo censurato gli occasionali sprazzi di violenza che affiorano in alcune fiabe come "Cenerentola", "Biancaneve" o "La piccola guardiana d'oche", che alcuni lettori adulti potrebbero voler adattare alle orecchie dei più piccoli". Oltre a offrire al lettore un'accurata selezione di fiabe, esso propone anche una altrettanto curata raccolta di illustrazioni di talentuosi e rinomati artisti passati, immagini attraverso le quali l'osservatore può godere di una gran varietà di stili e di tecniche differenti. Sempre Noel Daniel, curatrice di questo volume, spiega a tale proposito: "Per questo progetto ho viaggiato in lungo e in largo alla ricerca delle migliori illustrazioni d'epoca realizzate per le fiabe dei Grimm. Le più famose erano state interpretate da molti artisti, mentre quelle meno conosciute hanno richiesto ricerche più approfondite".
Molto interessante e utile anche l'introduzione, nella quale viene spiegato, tra le altre cose, come i Grimm compresero il grande potenziale dell'illustrazione per migliorare la comprensione delle fiabe, inoltre, il progressivo miglioramento delle tecniche di stampa consentì una presenza sempre più massiccia di disegni nei libri. Da quel momento la relazione tra illustrazioni e fiabe divenne sempre più stretta, e non solamente nei libri, ma anche al cinema, come testimoniano i film d'animazione di Disney, in particolare il primo: "Biancaneve e i sette nani" del 1937.
D'altra parte va ricordata l'importanza che le fiabe originali dei Grimm rivestono nel patrimonio culturale dell'umanità, tanto da essere state incluse, nel 2005, nel programma dall'UNESCO "Memoria del Mondo", un'iniziativa volta a salvaguardare il patrimonio documentario di vitale importanza della storia mondiale dell'umanità.
Insomma, questo è sicuramente un libro degno di nota, sia per la qualità dell'edizione che per il suo contenuto.

Quest'opera è stata edita in originale nel 2011 dalla Taschen e nel 2012 è stata distribuita in Italia dalla Inter Logos. Il libro ha 320 pagine, misura 26,3 cm d'altezza e 21 cm di lunghezza e costa 29,99 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

2 commenti:

  1. Post interessante e ricco di spunti, grazie.
    Sara

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    1. Di niente, cerco di fare del mio meglio per far conoscere libri illustrati come questo: di qualità, belli, curati e interessanti.

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