sabato 23 gennaio 2016

Alice sotto terra di Stefano Bessoni

In questo post tornerò a parlarvi di un illustratore, nonché regista e animatore di stop-motion, italiano: Stefano Bessoni. Stavolta vi presento una sua opera pubblicata nel 2012 dalla Logos ed edita nuovamente nel 2015, sempre dalla Logos, con l'aggiunta di nuove illustrazioni. "Alice sotto terra" è una rivisitazione personale delle opere di Lewis Carroll ("Alice nel paese delle meraviglie" e "Alice oltre lo specchio") in chiave più oscura, naturalistica, esoterica e grottesca, dell'artista Bessoni. Quest'ultimo ha deciso di ambientare la sua versione del racconto sotto terra in quanto per Carrol il Paese dell Meraviglie si trovava lì, tanto che il primo manoscritto creato per Alice Liddell si chiamava "Alice's adeventures under ground".

   
Sopra: Le copertine della prima versione di "Alice sottoterra" (a sinistra) e della seconda (a destra), pubblicate rispettivamente nel 2012 e nel 2015.

Oltre che dalle opere di Carrol, Bessoni prende molto spunto anche dal film surrealista del 1988 del regista cecoslovacco Jan Svankmajer conosciuto in italiano col titolo "Qualcosa di Alice", il quale rivisita anch'esso le 2 opere su Alice, dando di quest'ultima un ritratto più oscuro e desolato. In questo film compaiono diversi personaggi presenti nei libri di Carrol, anche se con un aspetto più inquietante, utilizzando oggetti animati attraverso lo stop-motion, tecnica molto cara anche allo stesso Bessoni.


Sopra: Alcuni frame tratti dal film "Qualcosa di Alice" del 1988 di Jan Svankmajer. In essi possiamo vedere Alice rimpicciolita rappresentata sotto forma di bambola, il Coniglio Bianco e altri bizzarri esseri realizzati con scheletri di animali.

Nella versione di Bessoni Alice è una bambina vittoriana che si diverte a collezionare insetti, raccogliere crani e ossa di animali, fantasticare sull'esistenza di spettri e angeli, e passa il tempo col reverendo Dogson, (conosciuto anche con lo pseudonimo di Carroll) che inventerà per lei una storia… quella di una bambina che finì sotto terra seguendo un coniglio bianco molto in ritardo.
In questo mondo sotterraneo l'Alice di Bessoni incontrerà molti bizzarri personaggi, simili a quelli del libro originale, ma anche, ovviamente, diversi: il bruco, ad esempio, è un accanito fumatore di oppio e canapa indiana, appassionato di frenologia; la Regina di Cuori è sempre una donna spietata e crudele con la passione per le decapitazioni, ma nella versione di Bessoni i condannati vengono uccisi realmente, tanto che la Regina "Aveva una collezione di teste mozzate sotto formalina e le piacevano anche i crani lasciati sbiancare al sole, che utilizzava come manichini per le sue parrucche e i suoi cappelli".

Sopra: La Regina di Cuori rappresentata da Stefano Bessoni. Da notare i colori acidi e cupi e la rappresentazione magra e inquietante della donna, raffigurata su uno sfondo astratto dai toni verdi e grigi.

Altri personaggi presenti in questo libro sono, ad esempio, alcune delle carte-soldato della Regina di Cuori, come: il Tre di Cuori, che si diletta di anatomia e il suo desiderio è quello di costruire un cuore a vapore, così la regina gli permette di dissezionare i cadaveri dei giustiziati a patto che le conservi le teste sotto formalina; oppure l'Asso di Fiori, che è il carnefice di corte che taglia teste da mattina a sera, instancabile, tanto che "A volte le faceva riattaccare dal Tre di Cuori per avere il piacere di mozzarle di nuovo"; o, ancora, il cinque e mezzo di picche, il quale si era macchiato della colpa di aver piantato rose bianche anziché rosse, così ora è in attesa della decapitazione.

Sopra: A sinistra il Tre di Cuori  e a destra l'Asso di Fiori. Anche loro vengono rappresentati magri e scheletrici, più morti che vivi, con colori acidi e non brillanti.

Come avrete capito i personaggi di questa versione di Alice sono più macabri dell'originale, e possiedono anche elementi di scienze naturali e occulte, qualità che si possono notare anche nelle illustrazioni che li rappresentano. Poiché questi soggetti, nella personale visione di Bessoni, sono più morti che vivi, abitando sotto terra, essi ci vengono mostrati così: scheletrici, ossuti e inquietanti, a tratti anche caricaturali. I colori presenti nelle tavole non sono mai troppo allegri, le tinte predominanti sono quelle del verde, del marrone e del nero, anche se a volte compare anche il rosso. Poiché l'opera è strutturata come un taccuino di viaggio, con schizzi e appunti sugli abitanti di questo Paese delle Meraviglie del sottosuolo, i personaggi vengono mostrati al lettore uno per pagina, preceduti, nella pagina accanto a ciascuno, da una breve descrizione riguardante i loro tratti più caratteristici. Anche in quest'opera i soggetti vengono tutti rappresentati su degli sfondi astratti grigi, verdi o grigio-verde insieme.

   
Sopra: A sinistra l'illustrazione raffigurante la Lepre Marzolina, vista defunta e in forma scheletrica da Bessoni; a destra il Re di Cuori, in una delle tavole aggiunte nella seconda edizione, il quale si è fatto sistemare il cuore fuori dal torace per farlo ripartire più facilmente quando gli dà problemi, e che passa le sue giornate a disegnare scarabocchi osceni. Nell'illustrazione a sinistra i colori predominanti sono il verde e il bianco sporco, mentre in quella a destra del Re sono presenti colori cupi con alcuni elementi più chiari e solo un paio di un rosso acceso. Il Re è stato dipinto in modo grottesco e con una testa magra e quasi scheletrica.

Come ho detto all'inizio di quest'opera esistono 2 edizioni, pubblicate entrambe dalla Logos: la prima risale al 2012, mentre la seconda al 2015. In quest'ultima sono state aggiunte 7 nuove tavole con protagonisti: il grifone, la Finta Tartaruga, il Re di Cuori, il cinque e mezzo di picche, il coniglio trombettiere, il tricheco e il carpentiere e alcuni degli strani insetti presenti nel modo di Alice come la mosca cavallina a dondolo, il moscon d'oro e la farfalla pane e burro.
L'ultima edizione inoltre è bilingue (italiano e inglese), misura  22 cm di altezza e 15,5 cm di lunghezza e ha 68 pagine, mentre la prima misurava 21,5 cm d'altezza, 15,5 cm di lunghezza e aveva 52 pagine. Entrambe le versioni hanno le copertine rigide di cartonato, anche se le illustrazioni presenti su di esse sono state cambiate (nella prima versione c'era la Lepre Marzolina, mentre nella seconda Alice), e le pagine all'interno sono piuttosto spesse. Il prezzo della prima edizione era di 15 euro, mentre quella della seconda di 16.

Sopra: Una delle due tavole presenti alla fine del libro nella seconda edizione di "Alice sotto terra", raffiguranti una vecchia versione risalente a1 1989 dei personaggi dell'opera.

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