mercoledì 13 gennaio 2016

Sleeping Beauty di Kinuko Y. Craft

In questo post voglio mostrarvi una versione della fiaba della Bella Addormentata illustrata da un'artista statunitense:"Sleeping Beauty" di Kinuko Craft. Questo libro illustrato è stato pubblicato nel 2002 in inglese e non è ancora stato tradotto in italiano.

Sopra: La copertina di "Sleeping Beauty" illustrato dalla Kinuko Craft e riscritto da Mahlon Craft, il marito di quest'ultima.

I testi di questa versione sono stati adattati dal marito dell'artista: Mahlon F. Craft. Confrontandoli con la fiaba originale del 1857 dei fratelli Grimm posso dire che, a parte alcune differenze, la storia viene in maggior parte rispettata.
Un cambiamento che ho notato è che nella  fiaba del 1857 la principessa viene chiamata sempre Rosaspina, mentre in questa versione di Mahlon Craft i genitori danno alla figlia il nome Aurora, e l'autore cita il  nome Rosaspina solo alla fine del libro: "... thus (quindi) the story of the Briar Rose, who we know as Sleeping Beauty, is remembered even till this day."
Un cambiamento notevole che ho riscontrato riguarda i genitori della fanciulla, che nella versione originale dei Grimm cadono in un lungo sonno non appena tornati al castello, dopo un'uscita, mentre in quella riadattata da Mahlon Craft questi rimangono svegli anche quando tutti gli altri personaggi all'interno della dimora dormono. In quest'ultima versione, infatti, i sovrani, quando tornano al castello, trovano tutta la corte assopita e, capendo che la maledizione della fata malvagia si è avverata, portano e adagiano la figlia in un sontuoso letto, prima che la dodicesima fata arrivi da loro (a cavallo di un drago) a dargli conforto e ad addormentarli.
In effetti questa modifica proviene dala versione di Perrault nella quale: "La fata partì subito, e in men di un'ora fu vista arrivare dentro un carro di fuoco, tirato dai draghi". Nella fiaba di Perrault però è la fata che addormenta tutta la corte, tranne i sovrani, in modo che la principessa al suo risveglio non si ritrovasse sola, e che fa crescere la foresta di rovi affinché nessun curioso disturbi la fanciulla.
"Toccò colla sua bacchetta tutto ciò che era nel castello (meno il Re e la Regina): governanti, damigelle (...); e così toccò ugualmente tutti i cavalli (...). Appena li ebbe toccati, si addormentarono tutti, per risvegliarsi soltanto quando si sarebbe risvegliata la loro padrona (...). In meno d'un quarto d'ora crebbe, lì dintorno al parco, una quantità straordinaria di alberi, di arbusti, di sterpi e di pruneti, così intrecciati fra loro, che non c'era pericolo che uomo o animale potesse passarvi attraverso". 
Questo è più o meno l'unico pezzo che Mahlon F. Craft ha deciso di riportare della versione di Perrault, mentre il resto della vicenda si basa principalmente sulla fiaba dei Grimm.

Sopra: Kinuko rappresenta il re, seguito dalla consorte, mentre trasporta la figlia verso un sontuoso letto per adagiarcela sopra, prima di andare nella sala del trono e farsi addormentare dalla fata.

Per il resto non ho riscontrato grossi cambiamenti nella trama (sempre rispetto alla fiaba dei Grimm), più che altro la versione del Signor Craft aggiunge alcuni dialoghi in più rispetto all'originale, specialmente verso la fine, e allunga di più il finale soffermandosi a descrivere il primo incontro tra i due giovani (proprio attraverso dei dialoghi) e la scena subito successiva all'incontro, in cui la principessa presenta il principe ai genitori, i quali annunciano il matrimonio che sarà celebrato da lì a breve. Nella fiaba dei Grimm del 1857 queste scene vengono descritte in modo molto più conciso: "Non appena le sfiorò le labbra, Rosaspina aprì gli occhi, si svegliò e lo guardò con tenerezza. Allora scesero insieme dalla torre, e si svegliò il re, e poi la regina e tuta la corte, e si guardarono l' un l'altra sorpresi. (Poi seguono alcune righe in cui vengono descritti alcuni eventi che dimostrano che il tempo al castello ha ripreso a scorrere: i cavalli si alzano e si scrollano, le mosche riprendono a camminare, il fuoco in cucina si ravviava e ricomincia ad ardere ecc... Scene riportate comunque anche nella versione riscritta). E poi furono celebrate con grande sfarzo le nozze del principe e di Rosaspina, che vissero felici e contenti fino alla morte."

Sopra: Craft rappresenta il principe e la principessa nell'attimo precedente al bacio. L'attenzione dell'osservatore è subito diretta verso la fanciulla in quanto, oltre a occupare la posizione centrale nella scena, è stata dipinta con colori dorati, dando l'impressione che stia emanando luce, mentre il resto dell'ambiente, compreso il principe, è più buio.

Le illustrazione, che come ho già detto all'inizio sono state realizzate da Kinuko Craft, sono molto belle, ricchissime di particolari e molto curate. Quest'artista, nel corso della sua carriera, ha illustrato vari altri libri di fiabe e di leggende ("Cinderella", "Twelve dancing princess", "Pegasus", "Cupid and Psyche"...), trovo che il suo stile si adatti bene a questo tipo di racconti, specialmente con le fiabe, in quanto i suoi disegni hanno la capacità di trasportare chi li guarda in un altro mondo, uno mondo incantato, irreale, fiabesco. Le illustrazione sono così dettagliate da rendere alcuni elementi davvero molto realistici, come ad esempio gli ambienti, in particolare quelli immersi nella natura, e gli abiti sontuosi, arrivando a dare al lettore l'impressione di stare guardando attraverso delle finestre aperte su un altro mondo.

   
Sopra: Altre due immagini tratte dalla fiaba della Bella Addormentata realizzate da Kinuko Craft, la prima a sinistra raffigura Aurora (o Rosaspina), quella a destra il matrimonio tra la principessa e il principe. In entrambe le illustrazioni sono presenti colori accesi e brillanti, da notare inoltre l'attenta cura per i dettagli.

I colori usati dall'illustratrice sono tutti accesi, chiari e brillanti; in particolare spiccano le tinte del giallo, spesso dorato, dell'azzurro e del verde. Le illustrazioni in cui sono presenti delle tinte scure sono quelle in cui è rappresentata anche la fata malvagia, come la scena in cui quest'ultima si presenta indignata alla festa e maledice la bambina, e quella in cui compare mascherata da vecchina mentre sta filando per far cadere la principessa in trappola.

Sopra: L'immagine in cui la fata malvagia si presenta alla festa arrabbiata per non essere stata invitata e così maledice la principessina. Da notare come nella pagina sinistra, in cui è presente la famiglia reale, vi siano colori brillanti e accesi come il giallo, il blu e l'arancione, mentre nella pagina a destra la fata malvagia è raffigurata avvolta da colori scuri come il nero, che contribuisce a rendere la scena più cupa.

Le illustrazione della Kraft, tra l'altro, mi danno l'impressione di essere più dei quadri, dei dipinti, che potrebbero essere realizzati anche in grandi dimensioni senza sfigurare. In effetti lo stile dell'artista mi ricorda quello di un pittore austriaco nato nel 1859 e morto nel 1945: Hans Zatzka.

     

Sopra: Alcuni dipinti del pittore Hans Zatzka, tra cui quello in alto a sinistra intitolato"Le fate della notte". Le donne da lui rappresentate, soggetto che l'artista prediligeva, mi ricordano quelle illustrate dalla Kraft per l'aspetto fisico, la corporatura e i capelli, a voi no?.

Un ultima cosa che voglio segnalare riguardo alle illustrazioni di questo albo sono le lettere iniziali di ogni pagina, che sono state decorate come se fossero quelle di un codice miniato medievale, e sono davvero belle, contribuendo a impreziosire il volume.

Sopra: Un esempio della prima lettera di una pagina, disegnata come se facesse parte di un codice miniato.

Questa fiaba, pubblicata in inglese nel 2002 dalla Cronicle Books, ha 32 pagine e misura 28,5 cm d'altezza e 23,5 cm di lunghezza. Il libro ha la copertina rigida e il suo costo è di circa 16 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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