"Mostri" scritto da Stephane Servant e illustrato da Nicolas Zouliamis è un libro/albo illustrato che narra la storia di un bambino di nome Otto che abita in uno speduto villaggio, dove una sera arriva un circo che afferma di avere in gabbia il Mostro dei Sogni, una creatura incredibile e mostruosa.
Sopra: La bellissima copertina sui toni del bianco e nero e dell'oro, molto elegante e raffinata.
Un bambino di nome Otto vive nell'ultima casa di in un paese alla fine del mondo, come lui stesso racconta: "Proprio alla fine del mondo.
Oltre, non c'erano che l'ombra di montagne, un oceano di albero scuri e muscosi e laghi profondi come la notte.
Un 'unica strada polverosa conduceva, a fatica, fino al nostro paese. per questo non vi arrivava quasi mai nessuno."
Il bambino una sera viene svegliato da un rumore: "Fuori la notte non era ancora calata. E' così che ho visto le roulotte. Erano una decina, dipinte di tutti i colori.
Le trainavano animali dal manto fumante e le loro ruote cerchiate di metallo facevano schizzare in aria i sassolini della strada.
Su tutte c'era scritto: <<IL CIRCO DEI SOGNI>>."
Il direttore, un uomo vestito di rosso, annuncia così l'arrivo del suo circo in città: «Signore e signori, cari e teneri bambini, avvicinatevi,
avvicinatevi! Dopo aver fatto il giro del mondo, il Circo de' Isogni è
arrivato da voi. Ecco i giocolieri con i coltelli! I mangiafuoco! Gli
acrobati della morte! E infine, sotto questa stoffa, in questa gabbia,
il pezzo forte dello spettacolo. Ecco colui che il mondo intero ci
invidia. Colui che tutti temono. Il solo e l'unico Mostro de' Isogni!»
Attorno al circo si crea subito una grande curiosità e trepidazione da parte degli abitanti del luogo, che non vedono l'ora di scoprire che aspetto abbia questo Mostro dei Sogni.
Sopra: Due pagine del libro, che come potete devere non è molto scritto, mentre nella pagina a destra vediamo la casa del narratore, che possiamo scorgere alla finestra.
la storia è accompagnata dalle illustrazioni di Nicolas Zouliamis, le quali in questo caso non "accompagnano" solo la storia, ma in realtà sono proprio parte di essa, in quanto alcune sequenze sono proprio narrate solo per immagini. In effetti questo libro è più un albo illustrato rispetto a un libro illustrato, cioè un testo in cui le immagini prevaricano la parte scritta, per cui sono i testi che accompagnano i disegni più che viceversa, o comunque tra testo e immagini vi è un connubio imprescindibile. Senza i disegni infatti per il lettore sarebbe impossibile comprendere appieno la storia. Di questo parlerò nell'ultima sezione, quella dove commento il libro, poiché vi farei degli spoiler. Nelle prime pagine del libro infatti non viene mai mostrato il volto per narratore e c'è un motivo, che si capisce però solo osservando le illustrazioni.
Le illustrazioni di Zouliamis sono molto belle in quanto molto curate e ricche di dettagli, alcune sono a pagina intera mentre qualcuna anche a doppia pagina. Pur essendo in bianco e nero l'artista fa un bellissimo lavoro di luci e ombre, rendendo l'aspetto degli ambienti e dei personaggi molto realistico, sebbene alcuni dei personaggi ritratti abbiano un aspetto mostruoso, ma allo stesso tempo anche onirico.
Sopra: Alcune delle illustrazioni di Zoulimas, che sono molto belle, curate e dettagliate. Alcune mostrano gli ambienti del circo, mentre la penultima immagina è una sorta di sequenza narrativa.
"Mostri" scritto da Stephane Servant e illustrato da Nicolas Zouliamis è un libro molto interessante, anche perchè in realtà è un albo illustrato travestito come libro illustrato. Come ho spiegato anche sopra la differenza tra un libro e un albo stà nel'importanza delle immagini, le quali sono importanti tanto quanto i testi se non addirittura di più, tanto che senza di esse non sarebbe possibile ai lettori comprendere appieno la storia, mentre nel caso di un libro illustrato le immagini ci sono ma i testi sarebbero comprensibili perfettamente anche senza il supporto grafico.
La storia parla di questo bambino che dice di vivere in una città così sperduta da trovarsi ai confini del mondo, tanto che di solito non ricevono la visita di nessuno straniero. Una sera arriva in città un circo, che tra le sue attrazioni dice di avere una creatura incredibile e mostruosa: il Mostro dei Sogni. Gli abitanti del villaggio, tra cui appunto il narratore , vanno tutti al circo curiosi di vedere questa creatura, la quale si scopre essere ....
INIZIO SPOILER
.... un bambino! Un normale bambino umano, che però viene considerato un mostro perchè nel villaggio in realtà... sono tutti mostri, cioè creature con un aspetto che noi considereremmo strano, con dei tratti facciali molto esagerati, caricaturali, sproporzionati, e con corpi pieni di zanne affilate, unghie lunghe ...
La cosa non viene esplicitata nei testi, ma il lettore la capisce grazie alle immagini, infatti nelle illustrazioni iniziali non vengono mai fatte vedere le persone che abitano il villaggio, e neppure l'aspetto del narratore o dei suoi genitori, i quali al massimo sono ritratti di spalle. E' solo dopo che la tenda sopra la gabbia del mostro viene calata mostrando quello che è un normale bambino che viene finalmente mostrato al lettore l'aspetto degli abitanti del villaggio, cioè il pubblico dello spettacolo, i quali hanno un aspetto che noi definiremmo mostruoso.
A questo punto ci viene svelato anche l'aspetto del narratore, che ha una faccia ricoperta di peli, come se fosse un bambino-gatto. Il narratore in effetti in precedenza ci aveva detto di essere bullizzato dagli altri bambini per il suo aspetto: "<<Tu non hai mica paura del Mostro perchè ti assomiglia>> ha rilanciato Max, con una smorfia. <<Dicono che è brutto come te. Anche se si fa fatica a credere che possano esistere due cose così orribili nello stesso momento.>>"
Secono la madre di Otto lui non è come gli altri perchè, quando lui non era ancora nato, un uccello si è posato sulla sua pancia mentre dormiva e ha scambiato il suo cuore con quello del bambino: "Per questo sei speciale. Perchè hai un pezzetto di cielo lì nel petto."
Pur non essendo un aspetto propriamente "normale" da umano, in effetti Otto ha un viso sicuramente meno spaventoso o mostruoso rispetto agli altri abitanti del villaggio, un viso che assomiglia tra l'altro a quello del bambino imprigionato. Per questo Otto sente subito una sorta di legame col bimbo umano, che quando fugge si nasconde nel suo pollaio.
Nel frattempo vediamo, tramite delle sequenze di immagini, come il bambino è finito nel mondo dei mostri: era scappato di casa in seguito a delle liti tra i suoi genitori salendo su una barchetta e navigando un fiume. La barca però è naufragata ed è stato quindi trovato dal circo, che vedendolo come una creatura strana, diversa da tutti loro, lo ha tenuto come attrazione
FINE SPOILER
Dopo che il Mostro dei sogni è riuscito a fuggire dalla gabbia del circo e a rifugiarsi nel pollaio di Otto quest'ultimo lo aiuta a tornare a casa, riuscendo anche ad affrontare il gruppo di bulletti che lo prendevano in giro per il suo aspetto.
Un libro bello che affronta varie tematiche, tra cui quella del diverso e che tutto è relativo, facendo riflettere sul fatto che il concetto di diverso non è qualcosa di assoluto, ma dipende dalla prospettiva e dai punti di vista, dal contesto insomma. Dopo tutto anche noi siamo tutti diversi gli uni dagli altri, ma fino a che punto la diversità viene considerata qualcosa di normale, di accettabile e quando invece diventa troppa? Qualcosa che ci fa percepire qualcosa di diverso da noi e da ciò che conosciamo come un qualcosa di così diverso da essere mostruoso?
Il Mostro dei Sogni è percepito come un mostro dagli abitanti del villaggio perchè diverso da come sono loro. Lo stesso narratore viene preso in giro da altri ragazzini perchè anche lui è considerato diverso, un mostro, perchè il suo aspetto non si adegua ai loro canoni. Otto ad esempio dice: "Pa e Ma si sforzavano di accettarmi così com'ero, lo sapevo. Ma tutti gli altri, Max e la sua banda, era chiaro che mi consideravano strano."
Un libro che in realtà è un albo illustrato e che, come molti albi, trasmette dei messaggi interessanti all'interno di una storia che porta naturalmente i lettori a riflette su molte questioni.
Molti elementi infatti non sono esplicitati tramite i testi, per cui è importante analizzare bene le immagini, che raccontano anche alcune sequenze della storia, spiegando ad esempio come il Mostro è arrivato in possesso del Circo. I disegni in bianco e nero sono molto belli, estremamente curati e dettagliati, dai tratti realistici e incantevoli, rendendo l'opera splendida anche sotto il profilo grafico.
Quest'opera è stata pubblicata originariamente nel 2023 dalla Editions Thierry Magnier col titolo "Monstres" ed è stato edito in italiano nel 2024 dalla Rizzoli Editore, ha 192 pagine, la copertina rigida e misura 20,7 cm d'altezza e 14,7 cm di lunghezza e costa 16,50 euro.
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