lunedì 15 luglio 2024

SPECIALE: libri non illustrati (LA SCUOLA DELL'ORRORE di Tom B. Stone)

Torna la rubrica in cui vi parlo di libri che ho letto ma che non sono illustrati, e che quindi non posso recensire singolarmente.
Questa volta vi parlo di quattro libri che fanno parte di una collana horror un po' vecchiotta, uscita in Italia alla fine degli anni Novanta e che si chiama: LA SCUOLA DELL'ORRORE di Tom B. Stone.
Protagonisti di questa serie sono gli studenti della scuola di Campofelice che ogni volta devono affrontare una sfida differente: una scambio di corpi, una cuoca che cucina animali domestici, una squadra di zombie, uno scuolabus invisibile guidato da un fantasma, un pupazzo di neve mostruoso, un ciclista senza testa ...
Tra gli studenti maggiormente utilizzati dallo scrittore come protagonisti o coprotagonisti dei volumi troviamo: Park Addams, appassionato di baseball (compare come protagonista nei racconti, mai tradotti in italiano, di  "Don't tell mummy" e "The dead Sox", e come coprotagonista in "Invito in mensa con delitto"); Kirstin Bjorg, giocatrice di calcio, riesce a farsi eleggere presidentessa della prima media con l'aiuto di Algie; Algernoon Green, il nuovo arrivato a Grove Hill, la sua famiglia viaggia spesso, gli piace giocare a baseball ma gli amici lo hanno convinto a giocare anche nella squadra di calcio, consegna giornali (compare come protagonista o coprotagonista nei racconti di  "Il ciclista senza testa" e "La squadra degli Zombie" e "The gator ate her"); Stacey Carter, fa la dogsitter (compare come protagonista nel racconto di  "Invito in mensa con delitto"); Skate McGraw, appassionato di skateboard (compare come protagonista nei racconti, mai tradotti in italiano, di  "The skeleton on the skateboard" e di "The skeleton's revenge"); Skip Wolfson, vive in una fattoria alla periferia di Grove Hill e i suoi genitori hanno un negozio che vende articoli per animali (compare come protagonista nei racconti di  "Little pet werewolf" e di "Brividi sullo scuolabus"); poi c'è anche Ganasce (nome originale Jaws), che non è mai protagonista di nessun libro, ma viene citato in quasi tutti, accompagnato di solito con la battuta che può margiare di tutto, persino gli animali spiaccicati sulla strada.
La scuola di Campofelice è detta però scuola di Camposanto poiché, oltre ad essere collocata vicino a un cimitero, spesso vi accadono strani eventi: "All'esterno della scuola di Campofelice, oltre al campo giochi, circondate da una staccionata decrepita di ssi di legno bianco, le lapidi corrose di un vecchio cimitero si estendevano su per pendio incolto. Il muschio verde e i licheni grigi,oltre a uno strano vento freddo che non cessava mai di soffiare, avevano cancellato quasi tutte le lettere incise sulle lapidi, Cocci e frammenti di vasi rivelavano che una volta, tanto tempo prima, la gente aveva frequentato quelle tombe, portandoci dei fiori. ma ormai nessuno veniva più sepolto laggiù. E i viventi non visitavano più i morti."
I titoli tradotti in italiano sono 8:
  1. "Invito a mensa con delitto" (1997)
  2. "L'abominevole mostro delle nevi" (1997)
  3. "Mostro d'aprile" (1997)
  4. "La squadra degli zombie" (1997)
  5. "Brividi sullo scuolabus" (1998)
  6. "La maestra è morta di paura" (1998)
  7. "La vendetta dei dinosauri" (1999)
  8. "Il ciclista senza testa" (1999)
Questi sono i titoli usciti in italiano, mentre quelli della serie inglese, che si chiama "Graveyard school", sono 28, tra cui: "The Skeleton on the Skateboard", "Little Pet Werewolf", "Camp Dracula", "Slime Lake", "Tales Too Scary to Tell at Camp", "Don't Tell Mummy", "The Gator Ate Her", "The Skeleton's Revenge", "Little School of Horrors", "The Spider Beside Her", "There's a ghost in the boy's bathroom"....
 

"INVITO IN MENSA CON DELITTO" con 128 pagine, edito nel 1997 dalla Bompiani (costo di 9.900 LIRE. Titolo originale "Don' eat the Mistery Meat", 1994).
Alla scuola di Campofelice il menù della mensa non è mai stato straordinario, ma da quando la scuola è stata assunta una nuova cuoca le cose sono degenerate, in particolare gli studenti si chiedono con che animali siano fatte le carni che la cuoca serve loro, soprattutto visto che ultimamente molti cani e gatti sono spariti dal quartiere.
Diciamo che con questo tiolo la collana dei Tom B. Stone non era partita proprio benissimo: ho trovato la storia in diverse parti poco coerente e con troppe forzature. In primo luogo lo stesso ambiente scolastico è poco credibile perchè poco curato: sembra che nella scuola lavorino solo 3 persone, cioè la signora Morthhouse, la direttrice, il professore Hannibal Lucrus (nonché vicedirettore) e la cuoca Gladys Stoker, altro personale non è pervenuto in quanto non viene mai citato. All'inizio il menù della mensa non è neanche così male (inizialmente il polpettone ha solo un sapore strano), ma va via via peggiorando col tempo, tanto che alcuni dei protagonisti affermano di essere costretti a portarsi il pranzo da casa.
Tuttavia mi chiedo... se il cibo era così terribile, possibile che nessuno degli studenti si sia lamentato con i genitori? In realtà gli stessi protagonisti non riferiscono del problema a casa, anche se credo che un genitore che paga la mensa pretenda che il cibo che viene fornito sia almeno mangiabile.
Alcuni eventi sono proprio forzati, tipo quello dove Stacey e Park seguono la cuoca fino a casa per scoprire se è stata lei a rapire il loro amico Ganasce (soprannome di Alexander). Nella scena i due scoprono che la cuoca è andata a cena con il professor Lucrus, allora cosa fanno? Entrano nella macchina della signora Stoker (che FATALITÀ era stata lasciata aperta, che fortuna) e si nascondono sotto una coperta (che trovano fatalità proprio nella macchina della donna) sul pavimento dei sedili posteriori, senza che la donna si accorga di nulla.
"I due sbucarono dai cespugli che delimitavano il parcheggio del ristorante e si diressero verso il carro funebre della signora Stoker, Con grande cautela, Stacey provò ad aprire la portiera.
L'auto non era chiusa a chiave.
<<Non credo che mi piacerà,>> disse Stacey guardando il pavimento dei sedili posteriori.
Paek strisciò in auto e annusò l'aria. <<Ehi, ma questo posto puzza.>> Si sporse all'indietro verso il lungo bagagliaio del carro funebre. <<Ah, ecco una coperta.>>
Stese la coperta sul sedile posteriore e si sedette sul pavimento.
<<Vieni>> disse a Stacey.
<<Ora? Ma ci metteranno delle ore a mangiare,>> protestò Stacey.
<<Non possiamo rischiare di perdere quest'occasione,>> ribatté Park.
Stacey mugugnò, ma salì sull'auto chiudendosi la porta alle spalle. Afferrò un'estremità della coperta e si sdraiò sul pavimento, tirandosi la coperta sulle spalle.
Alcuni eventi poi sono inutili, come tutta la parte della storia in cui Park si porta a casa un pezzo di carne che è stato servito in mensa con l'idea di farlo analizzare, non si sa come. Infatti il pezzo di carne non verrà mai fatto esaminare e alla fine viene pure mangiato per sbaglio, per cui in realtà alla fine non abbiamo la certezza di sapere di cosa effettivamente fosse fatto il polpettone.
"In  silenzio si diresse verso la cucina e iniziò a prepararsi supervelocemente un panino di avanzi.
ma quando aprì il frigorifero e ci guardò dentro si irrigidì, come una statua di sale.
Il contenitore con il campione di "mistero in casseruola" era sparito.
Al suo posto un bigliettino con la scrittura  puntuta della sorella.
<<Susie è stata qui. Yum yum. Ah Ah!>>
Park rimase per un lungo istante in contemplazione dello spazio in vui aveva lasciato il suo campione."
Infine vi sono pure sequenze di eventi confusi, come l'inseguimento della cuoca di Stacey e Park, dopo aver scoperto che le sono entrati in casa e hanno incontrato il loro compagno di scuola (che erano appunto venuti a cercare) e aver visto delle gabbie con vari animali domestici. Scoprono inoltre che Ganasce è stato semplicemente convinto a rimanere a casa della donna, che lo ha persuaso a nascondersi per protesta ai genitori (che lo avevano messo a dieta mentre lui adora mangiare, tanto da amare perfino i piatti cucinati dalla cuoca della scuola) e facendolo giocare ai videogiochi, guardare la tv e ascoltare musica.
Ecco la scena dell'inseguimento: "<<Prima le signore,>> si affrettò a dire Park.
<<E poi i bastardi,>> replicò Stacey piegandosi prudentemente in avanti.
<<AAAAAHHHHH! ORA SIETE MIEI!
Fulmini! Tuoni! E Stacey e Park si misero a urlare non appena la signora Stoker cominciò a salire di corsa le scale, brandendo il suo coltellaccio da macellaio.
<<Corri!>> gridò Park.
<<Scappa!>> gridò Stacey.
Balzarono in piedi, sbattendo l'uno contro l'altro. La torcia di Park schizzò in aria per sbattersi al suolo con un rumore sinistro, spegnendosi.
<<Dividiamoci,>> gridò Park, malfermo sulle ginocchia, col fiato mozzo.
<<Ci provo!>> gli rispose Stacey egualmente affannata.
La signora Stoker balzò loro addosso roteando il coltello. <<So chi siete!>> Strillò. <<Non mi sfuggirete mai!>>
<<Aarghh!>> urlò Park, zigzagando nella sterpaglia ed evitando per un pelo l' inferocita sovrintendente della mensa.
Stacey non fu così fortunata. Un istante dopo cadeva sulle mani e sulle ginocchia e l'istante successivo la terra si apriva sotto di lei.
No, non la terra. Il bordo degli scalini di pietra che conduceva nella cantina di Gladys Stoker.
Con un grido agghiacciante, Stacey precipitò lungo le scale fino alla cantina."
Alla fine i tre ragazzi, dopo essere scappati dalla casa, semplicemente se ne ritornano a casa a piedi, senza aver visto dove fosse la casa della cuoca, quindi chissà come hanno fatto ad orientarsi considerando che questo libro è degli anni Novanta, quando i cellulari non avevano Google Maps.
Il mistero poi è molto scontato, al primo capitolo leggiamo dei protagonisti che si lamentano che molti animali domestici stanno sparendo (tra cui il cane di Polly, un'amica di Stacey e Park) e nel medesimo capitolo compare una nuova cuoca che fa dei piatti di carne molto strani... il lettore non ci mette nulla a fare due più due. Anche se la motivazione che spinge la cuoca a cucinare animali domestici per creare cibi disgustosi non è mai spiegata e, di per sé, non avrebbe senso. Voglio dire, non penso che il cibo della mensa lo pagasse lei, per cui perchè usare animali domestici, facendo la fatica di catturarli e tenerli nelle gabbie, invece di ordinare semplicemente della carne dai fornitori e cucinarla? Perchè inoltre creare dei piatti disgustosi, quando lei è perfettamente in grado di cucinare bene, col rischio che qualcuno venga a lamentarsi e di farsi licenziare? Una sorta di sadismo nei confronti degli studenti? Non si sa.
Il ragazzo scomparso semplicemente torna a casa con la scusa di essersi perso nel bosco mentre cercava di salvare un cane... e tutta la città lo acclama pure come eroe: "Il fracasso che proveniva dall'auditorium si accentuò. <<Ganasce è un vero eroe,>> dichiarò Maria.
<<Ti rendi conto che si era perduto per tutto questo tempo nel bosco? E solo perchè gli era sembrato di vedere uno dei cani scomparsi e aveva cercato di seguirlo per catturarlo? Non avrei mai pensato che Ganasce fosse così, così...>>
<<Così divertente,>> suggerì Stacey. Fissò il palco dell'auditorium dove Ganasce era circondato dagli altri ragazzi. Teneva in mano un sacchetto pieno di caramelle e se le infilava in bocca a manate.
Nessuno parlò d'altro per tutto il weekend. Ganasce era finito sulla stazione televisiva locale, e la sua fotografia era comparsa sul giornale della città.
Era famoso."
Boh, se uno si perde nel bosco per giorni perchè gli pare di aver visto un cane (senza ritrovarne neppure mezzo) io non lo definirei un eroe, anzi, forse è pure uno sciocco. Per quanto riguarda gli animali viene detto che molti di quelli scomparsi "avevano cominciato a tornare a casa".
Insomma questa cuoca si sarebbe messa a rubare, uccidere e cucinare animali domestici da dare in pasto agli alunni della scuola in cui lavora, ha tenuto a casa sua un ragazzino minorenne per giorni senza avvertire nessuno e ha inseguito con un coltello dei ragazzini in casa propria e nessuno sa nulla, tranne tre personaggi, che però non dicono nulla. Anzi, il ragazzino "rapito" se la prende pure con i compagni, in quanto lui a casa della cuoca stava benissimo (e non si è chiesto cosa ci facessero tutti quegli animali in gabbia).
Anche la fine della storia quindi è poco soddisfacente, in quanto alla cuoca sostanzialmente non accade nulla, semplicemente la donna comunica di essersi licenziata e se ne va in un'altra città, come se nulla fosse successo. 
"Park prese il giornale dalle mani di Stacey e, silenziosamente, lesse nel punto in cui gli aveva indicato l'amica. ANIMALI SCOMPARSI, recitava il titolo. In una città non molto distante dalla loro, da qualche tempo scomparivano animali domestici di tutti i tipi. Si sospetta una rete di rapitori. Sconosciuto il movente".
L'idea poteva anche essere interessante ma è stata sviluppata male, con una storia piena di cose illogiche e forzate, e un finale che non dice o spiega nulla.
 
  Sopra: Ogni titolo presenta una cornice colorata, in questo caso rossa, con al centro un'immagine che rappresenta il problema da affrontare, in questo caso il menù della mensa scolastica.
 
"LA SQUADRA DEGLI ZOMBIE" con 128 pagine, edito nel 1997 dalla Bompiani (costo di 9.900 LIRE. Titolo originale "Scream, Team!", 1996).
Le Tigri della scuola dell'Orrore, un tempo gloriosa squadra di calcio, sono in difficoltà, anche se l'anno precedente erano riusciti a battere tutte le squadre, arrivando a partecipare ai campionati regionali. Non riescono più a sconfiggere gli Orsi di Belville, che fino allo scorso campionato erano degli autentici disastri. Tutti iniziano a chiedersi come mai: che cosa ha trasformato una squadra di brocchi in una formazione invincibile?
Tyson Walker capisce, anzi sa, che c'è qualche cosa di strano in questo improvviso successo degli avversari. D'altronde non è difficile intuire che la squadra ha qualcosa di strano: tutti i componenti sembrano essere diventati più grossi e muscolosi, e si dimostrano anche più forti e resistenti fisicamente, degli avversari veramente imbattibili: 
"I Belville Bears cominciarono a marciare verso il campo.
Algernon Green, portiere riluttante, rimase pietrificato dall'orrore.
Erano grossi, Erano enormi, Camminavano in fila indiana, guardando fieramente avanti, con le braccia che oscillavano rigide ai loro fianchi. [...]
C'era qualcosa di totalmente sbagliato in tutta la squadra. Tutti i Bears erano strani. Erano come slavati, Spettrali, grigi, biancastri, oppure verdognoli, color palude. E le facce erano vuote, come una pizza senza farcitura. E poi erano diventati grandi, cattivi e stranamente abili in un gioco che, solo un anno prima, non sapevano neanche da che parte prendere. Ma nessuno sembrava accorgersene. Oppure se lo notavano, sembrava non gli importasse."
Inoltre Tyson nota che ai ragazzi viene fatta bere una strana bevanda... e indaga, fino a scoprire che il nuovo allenatore, il Coach Sandman, nutre i suoi ragazzi con un orrido beverone che li trasforma in zombie.
Ad aiutare Tyson c'è Algie, giocatore di baseball che è stato costretto dagli amici, Tyson e Kirstin, ad iscriversi anche alla squadra di calcio come portiere, cosa che a lui non piace per nulla 
Titolo decisamente più carino del precedente, con una trama semplice ma che almeno funziona ed è coerente con se stessa
Questa volta troviamo dei nuovi protagonisti, Tyson, Kirstin e Algie appunto, i quali sono altri studenti della scuola di Campofelice, ma durante la storia ogni tanto ricompaiono anche i personaggi del primo volume, come Polly, Maria e Ganasce. Vi è anche una parte in cui si fa riferimento al primo episodio: "Ganasce era un ragazzo grosso, cresceva a vista d'occhio, perennemente affamato. Era sempre pronto a masticare qualcosa, e si vantava di essere in grado di mangiare qualsiasi cosa, persino gli animali spiaccicati delle macchine sulle strade.
E sosteneva che in mensa si mangiava bene.
L'aveva sostenuto persino di recente, durante il breve regno di una cuoca che aveva servito i menù più disgustosi della storia.
Per scoprire cosa sta succedendo di strano ai giocatori dei Bears, Algie e Tyson si fanno più di un'ora di strada a in bicicletta per recarsi fino a Belleville, dove scoprono che, durante gli allenamenti, i calciatori sono assolutamente normali. Si trasformano solo dopo aver bevuto qualcosa contenuto in dei thermos, per cui Tyson non ci mette molto a capire che deve essere quel liquido a conferire ai giocatori al loro forza, trasformandoli in una specie di zombie abilissimi nel giocare a calcio.
Ovviamente Tyson non può accettare una cosa simile, così assieme ad Algie cerca di sabotare l'allenatore della squadra avversaria, cercando il modo di togliere di mezzo questa specie di pozione magica.
Storia decisamente più carina e coerente della precedente, anche qui come adulti all'interno della scuola si parla di sole due persone: la direttrice Morthhouse e l'allenatore della squadra di calcio, ma stavolta la cosa è plausibile, poiché la storia si focalizza unicamente sulla squadra di calcio, per cui ha senso che non ci vengano mostrati gli ambienti scolastici e il relativo personale.
 
   Sopra: Ogni titolo presenta una cornice colorata, in questo caso arancione, con al centro un'immagine che rappresenta il problema da affrontare, in questo caso una squadra di calciatori zombie.
 
"BRIVIDI SULLO SCUOLABUS" con 128 pagine, edito nel 1998 dalla Bompiani (costo di 10.900 LIRE. Titolo originale "The tragic School Bus", 1996).
Skip ha un piccolo problema. Vive fuori dal paese e andare a scuola, alla Scuola dell'Orrore, è un dramma, da quando lo scuolabus ha deciso di non aspettarlo. 
"E così Skip si era ritrovato a vivere in mezzo al deserto, a miglia e miglia di distanza da qualsiasi cosa, in una vecchia fattoria decrepita che non poteva che essere stregata, anche se lui personalmente non lo credeva. [...]
La fattoria che i suoi genitori avevano comprato si trovava in Post Road, che un tempo era stato un'importante strada si collegamento tra la cittadina di Campofelice e un'altra strada principale. Ma ora era diventata una strada senza uscita. Finiva sa qualche parte oltre la fattoria, proprio sulla collina. Post Road era una strada che non portava da nessuna parte.
Inoltre alla signora Morthouse, direttrice della scuola, non piace chi arriva in ritardo: "Come al solito, gli adulti sembravano accorgersi di niente. Anche se era veri che un ragazzo che ra arrivato in ritardo per tre giorni di fila, il quarto era scaduto nelle grinfie della signora Morthouse e nessuno né aveva più saputo nulla - chi c'era a confermarlo? Gli adulti si sarebbero limitati a negare."
Ma c'è un altro piccolo problema: l'unico scuolabus disposto a fare sosta alla fermata è quello sbagliato. Non ci sono ragazzini con il muso lungo a bordo, ma scheletri e zombie. Si tratta di un bus maledetto, che da anni e anni cerca invano di concludere la sua corsa. Sarà Skip, con un gesto disperato, a far sì che la tetra compagnia trovi finalmente la pace. 
Libro carino, anche come trama, in cui il protagonista Skip è perseguitato da questo autobus fantasma, che però sembra vedere solo lui. La cosa in po' fastidiosa della storia è il fatto che il protagonista non venga mai creduto, in particolare dai genitori, che pensano sempre che lui stia scherzando o che lo faccia perché non gli piace il posto in cui sia ono trasferiti. La cosa può andare bene fino ad un certo punto, ma quando Skip gira il volante del furgone del padre, rischiando i farlo andare fuori strada, affermando terrorizzato di aver visto un autobus che gli stava venendo addosso, come può il padre continuare a pensare che il figlio stia scherzando? 
Comunque anche in questa storia vediamo ricomparire altri personaggi, studenti della scuola, che avevamo già incontrato: Stacey e Park (che avevamo già visto in "Invito in mensa con delitto"), Algie, Tyson, Kirstin (da "La squadra degli zombie"), che proveranno ad aiutare Skip a risolvere il mistero dell'autobus fantasma.
Alla fine comunque sarà Skip a dover risolvere la situazione e a scoprire che l'autista che guida lo scuolabus è un certo John il Matto, un autista di carrozze che un giorno finì dentro un burrone perché non sapeva di un ponte crollato. Da allora ha continuato a viaggiare per la stessa strada aspettando che qualcuno salisse sulla sua carrozza, ma siccome nessuno vi saliva ad un certo punto ha rubato uno scuolabus.


   Sopra: Ogni titolo presenta una cornice colorata, in questo caso gialla, con al centro un'immagine che rappresenta il problema da affrontare, in questo caso un autobus infernale.
 
"IL CICLISTA SENZA TESTA" con 127 pagine, edito nel 1999 dalla Fabbri Editore (costo di 6.900 LIRE. Titolo originale "The headless Bycicle Rider", 1994).
Algie è il nuovo alunno della scuola Campofelice, chiamata così per la vicinanza del cimitero e dove spesso accadono strani eventi: "Il ragazzo nuovo, che stava fermo sulla porta, sembrava fosse uno di quelli abbastanza furbi da stare zitti. Era più basso della media, con grossi occhiali e jeans sformati. I suoi capelli, un po' troppo lunghi, erano raccolti in una piccola cosa."
L'ambiente non è male e Algie ha pure un lavoretto: distribuire giornali in bici. Un giorno viene pure  assoldato dal signor Bates, trovando una lettera a casa con scritto: "Richiedo la consegna del quotidiano alle sedici e quarantacinque precise davanti alla porta della mia casa tutti i giorni feriali. Non arrivare in anticipo. Non arrivare in ritardo. Non indugiare." Come Algie ha intuito anche dal messaggio, il signor Bates è un tipo molto strano e si dice che nella sua casa siano accaduti fatti orribili. I suoi compagni affermano che lui sia "l'assassino con la scure" e che la strada che porta a casa sua si infestata dai fantasmi: "Park disse: <<Se fossi in te, non accetterei la sua offerta neanche morto. E se ti tagliasse la testa mentre consegni il giornale?>>
<<Come fai a sapere che si tratta di un assassino con la scure?>> chiese Algie. <<È finito sui giornali? È ricercato?>>
>>Lo sanno tutti>> disse Park. <<Come tutti sanno che il sole sorge a est e roba del genere.>>
<<Non è la stessa cosa,>> ribatté Algie. <<Chi ha ucciso con una scure? Quando? È stato in prigione? Perchè è libero ora?>>
Sembrava che Kirstin avesse smesso di ascoltarli. Stava fissando Jason che giocava a pallacanestro, urlando e gesticolando contro tutti. Kirstin sospirò.
<<Tutti sanno che la strada che porta alla casa del signor Bates è infestata dai fantasmi,>> disse Park.
<<Cosa?>> disse Algie, e intanto pensò: Fantasmi, ci mancava solo questa!
<< I fantasmi delle persone che ha ucciso infestano la via. Vanno su e giù, appaiono al passante sprovveduto e gli gridano "Restituiscimi la mia testaaa...">> raccontò Park ad Algie."
Questo è il primo volume in cui viene introdotto Algernon, sebbene il personaggio lo avessimo incontrato anche in altri titoli... Ad esempio in quello della squadra degli zombie lo vediamo giocare a calcio e a baseball, e infatti in questo romanzo egli afferma proprio: "Sì. Avrebbe giocato a baseball il prossimo anno, e se Park fosse stato il lanciatore, avrebbe fatto meglio a stare attento!".
Nel romanzo dello scuolabus invece si fa menzione (a pagina 59) proprio a questo episodio successo ad Algie: "Algie potrebbe capire, pensò Skip. Una volta andava a consegnare i giornali da quelle parti, sulla Seven Mile Hollow Road, ma poi ci aveva rinunciato- per ottime ragioni.
Ragioni a cui Skip preferiva non pensare.".
Questo è ciò che accade quando gli editori italiano decidono di cambiare l'ordine di pubblicazione dei libri di una collana, questo titolo infatti è uno tra i primi usciti in inglese (il terzo, per l'esattezza, nel 1994, mentre quello sugli zombie sarebbe il dodicesimo e quello dell'autobus il quattordicesimo), ma è stato pubblicato in italiano come ottavo titolo della serie.
Oltre a questa apparente incongruenza, dovuta all'edizione italiana, vediamo Algie affrontare sia problemi di carattere quotidiano che altri di natura più soprannaturale. Il ragazzo sembra essere stato infatti preso di mira e bullizzato da Jason, la star della squadra di football e capoclasse fin dalla prima elementare: "Jason era adorato da tutti, più che altro perchè tutti dovevano adorarlo. Quelli che lo apprezzavano sapevano che era meglio per loro stare zitti." Quando poi si avvicinano le elezioni per il nuovo capoclasse Kirstin decide di candidarsi contro Jason, chiedendo ad Algie di darle una mano con la campagna elettorale, e Algie accetta, anche se sa di rischiare grosso contro Jason. Ed è proprio perchè quest'ultimo gli buca le ruote della bici che Algie arriva tardi a casa del signor Bates per la consegna del giornale, facendogli incontrare il ciclista senza testa: "Il fantasma era enorme. Sembrava fluttuasse nell'aria. Volò verso Algie con impressionante rapidità. Algie deviò bruscamente e iniziò a pedalare a tutta velocità. Mentre l'apparizione senza testa gli si avvicinava, avvertì una folata fredda e spettrale. Non osava guardare."
Storia discreta che però mi lascia qualche perplessità, inoltre il ciclista compare effettivamente solo dopo la prima metà del romanzo, mentre prima ci pensa Jason a perseguitare Algie. 
La storia si conclude con un colpo di scena, cosa un po' inaspettata per questa serie di libri, più tipica invece dei Piccoli Brividi. Il colpo di scena è effettivamente efficace, in quanto inaspettato, ma non saprei dire quanto senso abbia, anche in base a quanto abbiamo letto nei precedenti volumi e a quanto leggeremo nei successivi. Voglio dire, non è proprio sciocco o totalmente insensato, ma è un po' buttato a caso.
 
   Sopra: Ogni titolo presenta una cornice colorata, in questo caso gialla, con al centro un'immagine che rappresenta il problema da affrontare, in questo caso un ciclista senza testa, interessante la prospettiva dal basso.
 
P.S. Mentre stavo leggendo il saggio di Pino Boero "Alla frontiera: Momenti, generi e temi della letteratura per l'infanzia" ho trovato un capitolo dedicato alla paura dove l'autore citava alcune collane uscite negli anni Novanta (il libro è stato pubblicato nel 1997), e tra queste citava proprio questa collana. Ecco cosa ha detto: "<<Piccoli Brividi>> non è l'unica collana di importazione perchè vengono dal mercato straniero anche i titoli della serie <<La Piccola Biblioteca dell'Orrore>> edita da EL (divisa al suo interno per opportune fasce d'età, <<Minibuh!>>, <<Superuh!>>, <<Zona d'ombra>>) e <<La scuola dell'orrore>> di Bompiani. Insomma pare quasi uan corsa verso un nuovo bacino di utenza per individuare una fascia di possibili lettori attraverso un genere non <<moderno>>, ma sicuramente rinnovato e reso ghiotto dalle stesse preoccupazioni degli adulti e del <<passa parola>> dei ragazzi. Non è il caso, allora, di identificare percorsi e sentieri che conducano a temi comuni, a modi espressivi consueti; basterà osservare che uno degli elementi  più identificabili è quelli di mettere in gioco protagonisti adolescenti, mescolare morti, <<weekend di paura>>, richiami a un modno scolastico vissuto come una prigione, dal non monotono "Invito a mensa con delitto", in cui la mensa scolastica serve carne di cani e gatti, ai colpi di scena di "La maestra è morta di paura", con la spia camuffata da insegnante di matematica, a "La bambola stregata", in cui una bambola animata, oppressiva presenza per la sua piccola padrona, assomiglia all'insegnante della bambina stessa." (Boero P., Alla frontiera: Momenti, generi e temi della letteratura per l'infanzia. Edizioni El: Trieste, 1997, p.64)
 
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