lunedì 21 febbraio 2022

The little mermaid di Ashly Lovett

Quello di cui vi parlerò oggi è una versione illustrata da Ashly Lovett della fiaba più famosa di Andersen: "The little mermaid".

Sopra: Sulla copertina spicca l'immagine della protagonista della fiaba, la nostra sirenetta, che qui viene dipinta con dei lunghi capelli bianchi.

I testi si basano ovviamente su quelli della fiaba di Andersen e, anche se viene indicato che sono stati adattati, si mantengono in molti punti parecchio fedeli a quelli della versione originale. Vi metto a confronto l'inizio di questa versione illustrata dalla Lovett con quella dell'edizione Donzelli.

Versione "La sirenetta" (ed. Donzelli 2019): "In alto mare, l'acqua è azzurra come i petali del più bel fiordaliso e limpida come il cristallo più puro, ma è molto profonda, più profonda di quanto riesca a raggiungere qualsiasi cima d'ancora, molti campanili dovrebbero essere messi uno sopra l'altro per arrivare dal fondo sino al pelo dell'acqua. Laggiù vive il popolo del mare.
Ora non bisogna affatto credere che ci sia solo il nudo fondale di sabbia bianca; no, vi crescono le piante e gli alberi più curiosi, con il gambo e le foglie così flessuosi che al minimo spostamento dell'acqua si muovono come se fossero vivi. [...] Nel punto più profondo sorge il castello del re del mare, le mura sono di corallo e le lunghe finestre a punta sono dell'ambra più limpida, ma il tetto è fatto di conchiglie che si aprono e si chiudono ai movimenti dell'acqua; è bello perché ciascuna contiene perle splendenti, ne basterebbe una sola per fare un grande ornamento sulla corona di una regina.
Laggiù il re del mare era vedovo da molti anni e la sua vecchia madre governava la casa; era una donna intelligente e fiera della sua nobiltà, perciò portava dodici ostriche sulla coda, mentre gli altri nobili potevano portarne solo sei. Per il resto meritava molte lodi, specialmente perché voleva molto bene alle piccole principesse del mare, le sue nipotine. Erano sei belle bambine, e la più giovane era la più bella di tutte, la sua pelle era luminosa e delicata come un petalo di rosa, i suoi occhi azzurri come il mare più profondo, ma come tutte le altre non aveva piedi, il loro corpo terminava in una coda di pesce."

Versione "La sirenetta" (ed. Eye of Newt Books 2021): "Far out in the ocean, where the water is as blue as the prettiest cornflower and as clear as Crystal, it is very, very deep. We must not imagine that there is nothing at te bottom of the sea but sand. Flower and plant flourush there. The slightest agitation of the water causes them to stir as if they had a life. [...] In the deepest spot of all stands the castle of the Sea King. Its walls are built of coral and the long gothic windows are of the most transparent amber.  The roof is formed of shells that open and close to the movements of the water  fllows over them. Their appearance is stunning, for each lies a glittering pearls which would be fit for the crown of a queen. There the king's subjects live merrily within the kingdom and dart around to and from, but not with feet. Instead, their bodies end in fishtail.
The Sea King had been a widower for many years, and his aged mother keep house for him. She was a sage woman, and exceedingly proud of her hight birth. Twelve large pearls entwined in a wreath adorned her tail, while other, also of hight rank, were only allowed to wear six. She cared for the king's three little princesses and the prince, for they were all her grandchildren. They were beautiful children with translucent skin as clear and delicate as a rose petal. All day they could play down in the castle, in the great halls where live flowers grew from the walls."

Come potete vedere i testi si mantengono uguali in molti punti, con alcune piccole differenze (che vi ho messo in grassetto). Per il resto del libro la fiaba si mantiene molto simile a quella di Andersen, tranne che per alcuni piccoli dettagli come il fatto che la Sirenetta collezionasse (oltre alla statua di marmo) anche scheletri di animali non marini e persone, il fatto che avesse anche un fratello (nella versione di Andersen avava solo delle sorelle), oppure che per andare in superficie le sirene debbano compiere 18 anni (e non 15 come nella fiaba di Andersen).... In questa versione poi, pur parlando dell'immortalità dell'anima, sono stati eliminati i riferimenti espliciti a Dio.

Sopra: Le prime pagine del libro, in cui a sinistra vediamo l'inizio del racconto e a destra un primo piano del volto della protagonista, che viene dipinta con occhi translucidi e capelli lunghi e bianchi.

A caratterizzare però questa edizione sono le illustrazioni di Ashley Lovett, le quali sono magnifiche e solenni, oltre che un po' oscure.
Nella prefazione Cory Godbey commenta i disegni dell'artista così: "Ashly's work is trasportive. With ease, she guides the viewr from the familiar world to one dappled (screziato) in a strange light. That world is steeped (intriso) in a kind of bewitched (stregata) nostalgia. There is nothing mawkish (sdolcinato) or wistful (malinconico) there; rather (piuttosto), Ashly's haunting portraits (ritratti inquietanti) feel like pang of remembrance, the shudder (brivido) which comes from recalling a forgotten memory at long last."
Le illustrazioni della Lovett sono infatti molto belle e delicate (ma anche potenti), con immagini dall'aspetto realistico, ma al contempo anche parecchio oscure e un po' inquietanti, una "pericolosa bellezza mescolata al dolore". Esse infatti riflettono alcune delle paure più profonde dell'umanità: l'oscurità, le acque profonde e la separazione. 
In molti altri libri illustrati dedicati alla Sirenetta il mare dove vive la protagonista appare sempre come un luogo bello, luminoso, ricco di meraviglie. In questo caso invece esso è dipinto sempre con tonalità molto scure, che vengono rischiarate e illuminate dai capelli bianchi delle sirene (che sottolineano il loro aspetto soprannaturale e non umano, tanto che quando la Sirenetta acquista le gambe i suoi capelli diventano bruni). Tutte le immagini giocano con questa compresenza di luce (proveniente dal sole oppure dai capelli delle sirene) e oscurità.
Le illustrazioni della Lovett, comunque, si concentrano molto di più sui personaggi (la Sirenetta, le sue sorelle, il principe) che non sugli sfondi e gli ambienti, di cui effettivamente vediamo poco o nulla. Grazie a questo focus sui personaggi un'altra cosa che salta agli occhi del lettore è l'espressività dei loro volti, i quali sono spesso l'elemento che catalizza subito l'attenzione.

 



Sopra: Alcune illustrazioni presenti nel libro. Da notare il gioco tra luce (spesso proveniente dagli stessi capelli bianchi delle sirene) e ombre/oscurità in ogni immagine, e come il mare venga reso con colori molto scuri e cupi.

"The little mermaid" di Ashly Lovett è una versione della Sirenetta molto simile a quella scritta da Andersen, in quanto solo alcuni particolari sono stati modificati o omessi. 
A rendere però degna di nota questa edizione sono le magnifiche illustrazioni della Lovett, di forte impatto tanto da lasciare il lettore stupito e meravigliato. Sono magari delle immagini un po' insolite per una fiaba di Andersen, in quanto, sebbene molto belle, trasmettono anche un po' di inquietudine, ma è proprio in questo che si cela il loro vero fascino. Disegni dettagliati e precisi, ma anche sognanti, molto espressivi e veramente incredibili.

L'opera è stata pubblicata nel 2021 dalla Eye of Newt Books. Il volume è dotato di una copertina rigida e di una sovracopertina, ha 62 pagine, misura 28,5 cm d'altezza e 21 cm di lunghezza e costa 24,95$.
 
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