lunedì 26 ottobre 2020

Fiabe di Charles Perrault e Gustave Doré

Dopo avervi parlato di tante raccolte di fiabe dei fratelli Grimm e di Andersen finalmente vi presento una raccolta di fiabe di Charles Perrault, intitolata, semplicemente, "Fiabe". Tale raccolta, con le illustrazioni di Gustave Doré, è edita dalla BUR (Biblioteca Universitaria Rizzoli) e fa parte di una collana chiamata "Classici Bur deluxe", stampata appunto da questa casa editrice, che comprende numerosi classici della letteratura (tra cui anche "Fiabe" di Jacob e Wilhelm Grimm e "La regina delle nevi e altri racconti" di Hans Christian Andersen).

 
Sopra: In copertina si vede un'illustrazione di Gustave Dorè della fiaba di "Barbablù".

Il volume si apre con una prefazione scritta dallo stesso Perrault nell'edizione "Fiabe" del 1697, in cui l'autore spiega come sia stato contento di constatare che molti abbiano apprezzato le sue fiabe, ispirate dalle novelle greche e romane, di cui esalta la moralità "lodevole e istruttiva". Perrault afferma infatti che: "Per quanto queste fiabe possano sembrare superficiali e stravaganti nei loro intrecci, è certo che eccitano nei bambini il desiderio di somigliare a coloro che essi vedono felicemente trionfare, e allo stesso tempo la paura delle disgrazie in cui i malvagi cadono per la loro cattiveria".
Dopo questa prefazione segue la parte che raccoglie le 12 fiabe di Perrault: "Il mastro Gatto o Il gatto con gli stivali", "Griselda", "Pelle d'asino", "I desideri ridicoli", "Dedica a mademoiselle", "La bella addormentata nel bosco", Cappuccetto rosso", "Barbablù", "Le fate", "Cenerentola o La scarpetta di vetro", "Ricchetto dal ciuffo" e "Pollicino".
Qui di seguito ho voluto confrontare alcuni parti di un paio di fiabe di questa edizione, edita dalla BUR, con le corrispettive fiabe tratte invece dell'edizione "Tutte le fiabe" di Charles Perrault edita nel 2016 dalla Donzelli.

1) "Cenerentola" Ed. BUR (2017): " [...] dopo pochi giorni il figlio del Re fece proclamare in pubblico e a suon di tromba che avrebbe sposato colei il cui piede sarebbe risultato giusto per la scarpetta.
Cominciarono a provarla alle Principesse, poi alle Duchesse e a tutta la corte, ma senza alcun risultato. La portarono presso le due sorelle, che fecero tutto il possibile per farci entrare il piede, ma non poterono venirne a capo. Cenerentola che le guardava, e che aveva riconosciuto la sua scarpetta, disse ridendo come per scherzo: <<Vediamo un po' se mi andasse!>>. Le sorelle si misero a dire anche loro e la prendevano in giro, ma il gentiluomo che eseguiva le prove, dopo aver guardato Cenerentola con molta attenzione e averla trovata molto bella, disse che era giusto, e che lui aveva avuto ordine di provarla a tutte le ragazze."

1) "Cenerentola" Ed. Donzelli (2016): "E infatti, pochi giorni dopo, il figlio del re fece annunciare ai suoi araldi che avrebbe sposato la fanciulla il cui piedino avesse l'esatta misura di quella scarpetta di cristallo: le prime a sottoporsi alla prova furono le principesse, poi le duchesse, e poi tutta la corte, ma inutilmente, perché in quella scarpetta nessun piede riusciva ad entrare. Quando fu il turno delle due sorellastre, avreste dovuto vedere come cercavano di rimpicciolire e si storcere il piede per farlo entrare nella scarpetta! Cenerentola, che le guardava, disse ridendo: <<Provate un po' a vedere se va a me!>>.
Le sorelle scoppiarono in una risata di scherno, ma il messo del principe guardò la fanciulla con attenzione e, giudicandola molto bella, si dichiarò d'accordo, poiché l'ordine era di di far provare la scarpetta a tutte le fanciulle del regno."

2) "Cappuccetto Rosso" Ed. BUR (2017): "C'era una volta la più graziosa contadinella che si fosse mai vista. La madre ne andava pazza e la nonna ancor più. Questa brava donna le fece confezionare un'acconciatura da testa in rosso, e le stava così bene che dappertutto la chiamavano Cappuccetto rosso.
Un giorno che sua madre aveva preparato certe tortine al forno le disse<<Vai a vedere come va la nonna, perché ho sentito dire che non stava troppo bene, portale una tortina e un pentolino di burro>>."

2) "Cappuccetto Rosso" Ed. Donzelli (2016): "C'era una volta una bambina molto carina, ma così carina che in tutto il villaggio non ce n'erano di uguali. La sua mamma la adorava, e la nonna, che era pazza di lei, le aveva fatto fare una mantella rossa col cappuccio che le stava a meraviglia, tanto che in paese tutti la chiamavano Cappuccetto Rosso.
Un giorno la mamma, che aveva fatto delle focacce, disse alla bambina: <<Ho saputo che la nonna è a letto malata, và a trovarla e portale questa focaccia e questo vasetto di burro>>."

Come avete potuto leggere entrambe le traduzioni sono valide, sebbene presentino delle differenze nella scelta della terminologia (come ad esempio l'uso di "fece proclamare" invece di "fece annunciare" o "graziosa contadinella" al posto di "bambina molto carina") che però non minano il significato del racconto.
Le differenze nella struttura sintattica sono invece dovute al fatto che, come specificato in una nota del testo dell'edizione della BUR: "Allo scopo di conservare allo stile di Perrault tutta la sua freschezza originaria  si è preferito lasciare intatta la sua sintassi del verbo, per la quale l'autore a volte adopera nel giro dello stesso periodo sia ambedue i tempi <<storici>> presente e passato remoto, sia il loro completamento durativo, l'imperfetto, sia il passato come tempo <<appena passato>>".

 
Sopra: Le illustrazioni di Gustave Dorè per le fiabe di Cenerentola (a sinistra) e di "Cappuccetto Rosso" (a destra).

Le immagini che accompagnano queste fiabe sono state realizzate dal famoso artista Gustave Doré (famoso soprattutto per le sue illustrazioni della "Divina Commedia" di Dante), un pittore ed incisore francese, nonché uno dei più grandi illustratori dell'Ottocento.
I suoi disegni in bianco e nero, molto suggestivi ed evocativi, mostrano una straordinaria ricchezza di dettagli e sfumature, con una rappresentazione della natura che fa trasparire stupore, ammirazione e grandiosità.
I corpi dei soggetti delle incisioni sono caratterizzati da una notevole plasticità e realismo anatomico, e anche i volti dei vari personaggi sono resi in maniera notevole, conferendo loro molta espressività.

 
Sopra: I disegni in bianco e nero di Dorè  mostrano una straordinaria ricchezza di dettagli e sfumature. I corpi dei soggetti delle incisioni sono caratterizzati da una notevole plasticità e realismo anatomico, e anche i volti dei vari personaggi sono resi in maniera notevole, conferendo loro molta espressività, come nel caso di queste immagini tratte dalle fiabe de "La bella addormentata nel bosco" (a sinistra) e di "Barbablù" (a destra).

Sebbene vi siano alcune scene con un punto di vista più ravvicinato, la maggior parte delle illustrazioni dell'artista ritraggono scene che mostrano un'ampia visuale. In questo modo l'artista ha potuto rappresentare buona parte del paesaggio circostante, il quale finisce per essere solitamente un ambiente naturale, in cui la natura, dall'aspetto lussureggiante, regna incontrastata, o comunque in maniera predominante.

 
Sopra: La maggior parte delle illustrazioni ritraggono scene che mostrano un'ampia visuale, così che l'artista possa rappresentara buona parte del paesaggio circostante, il quale finisce per essere solitamente un ambiente naturale, in cui la natura, dall'aspetto lussureggiante, regna incontrastata, o comunque in maniera predominante, così come in queste immagini tratte dalle fiabe di "Pelle d'asino" (a sinistra) e di "La bella addormentata nel bosco" (a destra.

"Fiabe" di Charles Perrault e illustrato da Gustave Doré è una raccolta molto bella e curata che comprende tutte le fiabe di Perrault, compresa anche la novella "Griselda" e la dedica a Mademoiselle, che per esempio nell'edizione della Donzelli non sono presenti; peccato invece che le morali di questa edizione non siano in rima.
La raccolta rimane comunque molto valida sotto il profilo testuale, e le splendide e dettagliate illustrazioni di Gustave Dorè impreziosiscono ulteriormente tale opera, che si presenta come un'edizione bella e raffinata.

Questa raccolta è stata edita nel 2017 dalla BUR per la collana "Classici BUR deluxe", mentre il titolo originale dell'opera era "Contes". Il volume ha la copertina flessibile dotata di una sovracopertina dai riflessi perlati, ha 210 pagine, misura 23,2 cm d'altezza e 16,7 cm di lunghezza e costa 16 euro.

P.S. Ecco gli altri libri di fiabe editi dalla BUR per la collana "Classici BUR deluxe":
  • "Masha e orso e altre fiabe russe" di Aleksandr Puskin, Aleksandr N. Afanasjev e Ivan Bilibin (2015)
  • "La regina delle nevi e altri racconti" di Hans Christian Andersen e Edmund Dulac (2016)
  • "Fiabe" di Jacob e Wilhelm Grimm e Arthur Rackham (2017)
  • "Fiabe irlandesi" di James Stephens e Arthur Rackham (2018)

   

Sopra: Le copertine degli altri volumi di fiabe editi dalla BUR per la collana "Classici BUR deluxe".

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