giovedì 28 maggio 2020

Blu. Un'altra storia di Barbablù di Beatrice Masini

"Blu. Un'altra storia di Barbablù" è una rivisitazione della fiaba "Barbablù" di Charles Perrault, scritta da Beatrice Masini e illustrata da Virginia Mori. L'autrice è una scrittrice, traduttrice (ha tradotto per Salani i libri di Harry Potter) e giornalista italiana. Questa scrittrice ha pubblicato sia opere per adulti che, soprattutto, per l'infanzia e sono numerosissimi i titoli che fanno parte della sua bibliografia (tra cui tutta la serie di "Scarpette Rosa", che ha come tema la danza, l'albo illustrato di "Ciro in cerca d'amore" di cui ho parlato qui, oppure il libro "Re Artù Ginevra Lancillotto", o "La spada e il cuore. Donne della Bibbia").

Sopra: La copertina di "Blu. Un'altra storia di Barbablù" mostra una delle illustrazioni interne del racconto, in cui si mostra la protagonista, su cui si staglia l'ombra minacciosa di Barbablù.

Protagonista di questa storia è Blu, una  ragazza irrequieta e indipendente, "la natura l'aveva dotata di un aspetto piacevole, modi franchi, coraggio e intraprendenza". Tanto che, una volta cresciuta, invece di sposarsi subito, decide di partire per un viaggio, con l'obiettivo di esplorare e vedere il mondo. Sarà proprio durante questo viaggio solitario, assieme alla sua cavalla, che incontrerà Barbablù, un uomo ricco, attraente e affascinante, tanto da convincerla a sposarlo.
Inizialmente la fanciulla è felice, poiché Barbablù è uno sposo gentile, premuroso e attento, che passa con lei la maggior parte della giornata, almeno fin quando costui le annuncia di dover partire per un viaggio più lungo del solito. Il marito le lascia in amministrazione le terre e il castello, lasciandole completa libertà, ma facendosi promettere di non entrare mai nel suo studio, pur dandole la chiave. Inizialmente Blu cerca di seguire il desiderio dello sposo, ma ben presto la noia ha la meglio, così decide di aprire lo studio del marito per abbellirlo con tanti fiori blu, tuttavia nello studio trova un forziere contenente, oltre ad alcuni oggetti, anche uno strano diario intitolato "La vera storia di Barbablù"...

Un commento va in particolare ai testi di Beatrice Masini, la quale, nel corso della storia, fornisce al lettore diversi punti di vista. La vicenda è infatti raccontata da un narratore esterno, per cui la narrazione è in terza persona, tuttavia vi sono alcuni capitoli narrati sotto forma di dialoghi (quasi come se si trattasse di un'opera teatrale) che ci raccontano il punto di vista degli abitanti del villaggio e altri  narrati in prima persona da un'anziana (tali capitoli sono infatti intitolati "il racconto della vecchina"). L'epilogo, invece, è narrato in prima persona direttamente dalla protagonista della vicenda.
Ecco alcuni esempi:
Racconto in terza persona: "Lo chiamavano Barbablù, però il suo colore, a volergliene dare uno, era il nero: nero come la notte, [...] nero come i capelli che gli ricadevano a ricci larghi sulle spalle, nero come la barba a ricci più fitti di quelli che portava in testa, e più rigidi, quasi di ferro..."

Racconto per dialoghi: " CONTADINO: Ohi, la sapete la novità?
BOTTEGAIO: Qui non succede mai niente, Quale novità?
CONTADINO: Barbablù prende moglie.
CONTADINO: E chi è la fortunata damigella?"

Racconto in prima persona: "A me le nozze sono sempre piaciute: si fa festa, c'è cibo e vino a fiumi, la sposa è bella anche quando è brutta, almeno un giorno di bellezza nella vita se lo meritano tutte, e poi c'è il trucco, il vestito, e insomma."

 
Sopra: L'illustrazione di Virginia Mori che rappresenta il matrimonio di Blu, con lei in primo piano a sinistra dell'immagine, mentre a destra, in secondo piano, è possibile vedere le invitate (tutte vestite di nero) gelose, mentre parlano dietro i loro ventagli.

I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Virginia Mori, le quali sono assolutamente incantevoli, dai tratti delicati, sottili quanto incisivi. Uno stile molto raffinato, grazioso ed elegante che si adatta perfettamente alla storia narrata, contribuendo a creare un'atmosfera incantata.
Le immagini sono quasi interamente in bianco e nero, se non fosse per l'inserimento di alcuni particolari, e talvolta solo delle sfumature, di colore blu, le quali si combinano perfettamente col nero. Questi piccoli dettagli e sfumature rendono le illustrazioni molto suggestive ed evocative, concedendogli un aspetto ancora più fiabesco e incantevole.


Sopra: Le illustrazioni di Virginia Mori, in bianco e nero, ma con alcuni dettagli blu, sono assolutamente incantevoli, delicate, sottili, ma incisive, estremamante graziose ed eleganti.

"Blu. Un'altra storia di Barbablù" è un'interessante rivisitazione della fiaba di Barbablù, una riscrittura che cerca di spiegare i motivi che inducono l'uomo a fare ciò che fa, anche se il lettore si renderà conto che tali motivi possono essere molto più semplici e banali di quanto ci si possa aspettare, tanto che viene scritto che le ragazze uccise da Barbablù avevano "fatto o non fatto qualcosa, dalla storia non si capiva bene".
Tuttavia Barbablù non è il solo protagonista della storia, anzi, la vera protagonista è Blu, la sua ultima moglie, la quale è differente da tutte le altre, più indipendente, più forte e furba, capace di mantenere la calma anche in situazioni molto pericolose. Questa riscrittura vuole infatti proporre al lettore una figura femminile forte e indipendente, capace di affrontare e superare le proprie difficoltà e i pericoli che incontra.
Questa è una storia che vuole far capire ai lettori (soprattutto alle ragazze) di non fermarsi, di essere curiosi, di essere indipendenti in modo da poter essere autonomi e di poter continuare a fare ciò che amano, senza dover reprimere la propria personalità, di essere forti (non tanto fisicamente, quanto mentalmente e emotivamente).

L'opera è stata pubblicata nel 2017 dalla Pelle d'oca editore, è dotata di una copertina rigida, ha 80 pagine, misura 24,5 cm d'altezza e 17 cm di lunghezza e costa 18 euro.

P.S Pelle d'oca è una casa editrice fondata da pochi anni (nel 2016) con l'obiettivo di pubblicare storie belle, forti, particolari e, come si suol dire, "da brivido". Per questo hanno deciso di occuparsi solo di thriller, noir e mistero, per esplorare la paura. I libri da loro pubblicati sono infatti indirizzati a una fascia d'età abbastanza alta (a partire dai 10 anni).

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