lunedì 7 maggio 2018

Mes 10 plus beaux contes classiques: Les Princesses

"Mes 10 plus beaux contes classiques: Les Princesses" è una raccolta di dieci fiabe illustrate, adattate da Anne Royer, originariamente pubblicate separatamente, con protagoniste femminili. Questa raccolta comprende: "La Bella e la Bestia", "La principessa sul pisello", "Raperonzolo", "La Bella addormentata nel bosco", "Le fate", "Cenerentola", "La Sirenetta", "Biancaneve", "Barbablù" e "Pelle d'asino".

Sopra: La copertina, che mostra una principessa realizzata da Sophie Lebot, ha un effetto metallizzato, inoltre, attorno al titolo, è possibile vedere le varie principesse a cui il titolo fa riferimento.

Come ho detto all'inizio questo libro è una raccolta di dieci fiabe illustrate da diversi artisti con protagoniste femminili. I testi delle varie fiabe non sono quelli originali, ma sono stati riscritti (adattati da Anne Royer) e, nella maggior parte dei casi, hanno subito dei cambiamenti e delle modifiche (anche piuttosto importanti):
- Nella fiaba "La Belle et la Bete" ("La Bella e la Bestia") la vicenda inizia subito col mercante che, prima di partire per un viaggio, domanda alla figlia Bella cosa vuole che lui le porti. E' stata quindi eliminata dalla storia tutta la parte in cui il mercante cade e vive in povertà nella casa in campagna, inoltre, sebbene all'inizio si dica che l'uomo ha sei figli, poi non si accennerà più a questi (anche delle sorelle di Bella non si parla minimamente).
- Nella fiaba "La princesse au petit pois" ("La principessa sul pisello") la trama rimane abbastanza fedele all'originale, anche se alla fine in questa versione si dice semplicemente che la coppia di sposi non si separò mai più dal pisello che era riuscito a fare la loro felicità. Nella storia originale di Andersen, invece, viene detto che il pisello fu collocato in un museo, dove probabilmente si trova ancora se qualcuno non lo ha rubato.
- Nella fiaba "Raipoince" ("Raperonzolo") la storia segue le vicende dell'edizione del 1857 dei Grimm e si mantiene piuttosto simile. L'unica cosa che è stata cambiata è che in questa versione l'uomo che si innamora di Raperonzolo è un cavaliere, mentre nella versione originale sarebbe stato un principe.
- Nella fiaba "La belle au bois dormant" ("La bella addormentata nel bosco")  la vicenda riprende inizialmente abbastanza fedelmente quella di Perrault, se non che le fate invitate in questa versione sono cinque mentre in quella di Perrault sarebbero sette; inoltre anche il re e la regina si risvegliano assieme alla figlia, cento anni, dopo, mentre nella versione originale questo non avviene in quanto non erano stati addormentati dalla fata. La parte finale però riprende invece quella della versione di "Rosaspina" dei Grimm, che è diversa da quella di Perrault poiché, a differenza di quest'ultima, si conclude col matrimonio tra la principessa e il principe (così come avviene in questa edizione della Lito).
- Nella fiaba "Les fées" ("Le fate") la vicenda si svolge sostanzialmente come nella fiaba originale di Perrault.
- Nella fiaba "Cendrillon" ("Cenerentola") la trama è mantenuta fondamentalmente simile a quella della versione di Perrault, anche se molto più riassunta (sono, ad esempio, state eliminate molte parti dialogate), inoltre, nel finale, nella versione di Perrault le due sorellastre chiedono perdono a Cenerentola, che le fa sposare con due gentiluomini, mentre in questa versione le fa sposare senza che quest'ultime si siano scusate. Nella versione di Perrault, poi, quando la protagonista va al ballo vestita elegantemente interagisce con le sorellastre (regalando loro arance e limoni ad esempio), mentre in questa versione ciò non vine accennato.
- Nella fiaba "La petite sirene" ("La Sirenetta") la storia si svolge inizialmente seguendo abbastanza fedelmente la versione di Andersen, anche se molte parti sono state riassunte. Inoltre, quando la Sirenetta stringe il patto con la strega del mare questa le taglia la lingua ma, nella versione di Andersen, oltre a fare ciò la strega le dice che, ad ogni passo, sarà come se camminasse su mille coltelli (mentre in questa versione questa cosa non c'è). E' il finale, tuttavia, quello che subisce le maggiori modifiche in quanto nella versione di Andersen , dopo che la fanciulla sceglie di diventare schiuma di mare piuttosto che uccidere l'amato, vine salvata dalle figlie dell'aria che, colpite dal suo gesto, la fanno diventare una di loro, mentre in questa versione della Lito la Sirenetta si trasforma in schiuma e poi sale in cielo.
- Nella fiaba "Blanche-Neige et les sept nains" ("Biancaneve") la storia non inizia con la madre di Biancaneve che desidera avere una figlia, ma viene semplicemente detto che, una volta, c'era una bambina con le labbra rosse come il sangue, i capelli neri come l'ebano e  la pelle bianca come la neve e per questo, prima di morire, la madre l'aveva chiamata Biancaneve. Sono poi stati tagliati i primi due tentavi della matrigna per uccidere la figliastra passando direttamente a quello con la mela avvelenata. Alla fine la matrigna muore per l'eccesso di collera e di gelosia quando viene a sapere che Biancaneve è viva e sposata con un principe. Di seguito viene inoltre detto che i due sposi avranno dei figli, particolare che non esiste nella versione originale. In questa versione della Lito, comunque, sono inoltre presenti anche altre piccole inesattezze come, ad esempio, il fatto che la matrigna chiede al cacciatore di portarle il cuore della ragazza, mentre nella versione dei Grimm si trattava del fegato e dei polmoni.
- Nella fiaba "Barbe-Blue" ("Barbablù") la storia viene mantenuta sostanzialmente molto simile all'originale e non ho sostanziali differenze da segnalare.
- Nella fiaba "Peau d'Ane" ("Pelle d'asino") la trama è mantenuta uguale a quella della versione originale di Perrault.

Come potete leggere, quindi, sebbene alcune fiabe siano state mantenute abbastanza simili alla versione originale (sebbene comunque con qualche parte riassunta e con un cambio di registro e di linguaggio), molte, invece, sono state modificate e tagliate in modo eccessivo (quelle che ne hanno risentito di più sono state "La Bella e la Bestia", "La Bella addormentata nel bosco", "La Sirenetta" e "Biancaneve").

Sopra: Alcune pagine illustrate tratte dalla fiaba di Biancaneve, illustrata da Sybile.

Poiché, come ho detto all'inizio, questo volume è una raccolta di fiabe che originariamente erano state pubblicate ognuna per conto proprio, ogni fiaba in esso presente è stata illustrata da un artista diverso.
Le illustrazioni de "La Bella e la Bestia" sono di Sophie Lebot, quelle de "La principessa sul pisello" sono di Charlotte Gastaut, quelle di "Raperonzolo" sono di Princesse Camcam, quelle de "La Bella addormentata nel bosco" e quelle di  "Cenerentola" sono di Candy Bird, quelle de "Le fate" di Coralie Vallageas, quelle de "La Sirenetta" di Carole Gourrat, quelle di "Biancaneve" di Sybile, quelle di "Barbablù" di Mayalen Goust e quelle di "Pelle d'asino" sono state realizzate da Oreli Goule.
A differenza dei testi tutte le illustrazioni sono di un buon livello, anche se ovviamente si differenziano anche parecchio tra di loro essendo state realizzate da artisti diversi (di cui, tra l'altro, molti avevano già illustrato delle fiabe in precedenza).
I disegni di Sophie Lebot, di Candy Bird, di Carole Gourrat, di Sybile, di Mayalen Goust e di Oreli Goule presentano personaggi dai tratti morbidi e delicati, con dei lineamenti graziosi. Quelli di Coralie Vallageas  hanno invece dei tratti più cartuneschi e un aspetto più buffo e infantile (con visi tondeggianti e occhi grandi e tondi). I disegni di Charlotte Gastaut e di Princesse Camcam hanno probabilmente l'aspetto più originale.

   
Sopra: I personaggi realizzati da alcuni artisti presentano tratti morbidi e delicati, con dei lineamenti graziosi, come si può vedere da queste immagini realizzate da Sophie Lebot (a sinistra) e Mayalen Goust (a destra).

 
Sopra: Le illustrazioni della Vallageas (a sinistra) presentano i tratti più cartuneschi (con occhi grandi e tondi e visi tondeggianti), mentre quelle di Princess Camcam (a destra) risultano tra quelle più particolari.

L'uso e la scelta dei colori si differenzia anch'esso molto in base all'artista: la Gastaut, ad esempio, ha scelto, per gli abiti dei suoi personaggi e per gli sfondi, fantasie dai colori forti e dai toni caldi e accesi. Candy Bird, invece, stende i colori in modo che alcune parti risultino molto chiare ed altre molto scure, inoltre per la storia de "La bella addormentata nel bosco" ha utilizzato molto il verde e il rosa, mentre per quella di "Cenerentola" ha scelto sia colori caldi (il giallo, l'arancione e il marrone chiaro) che freddi (il blu e l'azzurro). Coralie Vallages ha scelto una buona varietà di colori, accesi e brillanti; Mayalen Goust, per la fiaba di "Barbablù" fa prevalere i colori freddi (sopratutto il blu e l'azzurro), mentre Oreli Gouel, per la storia di "Pelle d'asino", preferisce usare soprattutto colori caldi.

 
Sopra: Per quanto riguarda i colori la Gastaut ha scelto per gli abiti e gli sfondi delle fantasie molto colorate come potete vedere nell'immagine a sinistra, mentre Candy Bird, per la fiaba di "Cenerentola", ha utilizzato sia colori caldi che freddi, come potete vedere invece nell'immagine a destra.

"Mes 10 plus beaux contes classiques: Les Princesses" è una raccolta di dieci fiabe di cui, purtroppo, alcune delle storie hanno dei testi che rispettano solo in parte la versione originale, inoltre tutte presentano comunque parti riassunte o tagliate. Le fiabe che presentano le maggiori differenze sono quelle di "La Bella e la Bestia", "La Bella addormentata nel bosco", "La Sirenetta" e "Biancaneve", mentre quelle de "La principessa sul pisello", "Raperonzolo", "Le fate", "Cenerentola", "Barbablù" e "Pelle d'asino" sono quelle che sono state mantenute più fedeli, almeno per quanto riguarda la trama e gli eventi.
Le illustrazioni che accompagnano le storie sono invece tutte buone, e alcune (anche a seconda dei gusti) sono decisamente belle.

Questa raccolta è stata pubblicata dalla Lito nel 2013; ha 126 pagine, la copertina  rigida e misura 25,8 cm d'altezza e 21,3 cm di lunghezza e costa 14,90 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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