Torna un altro appuntamento con lo speciale in cui vi parlo dei libri non illustrati che ho letto e che questa volta riguardano una specifica collana di libri gialli: la "GIALLO E NERO". Una nuova collana, inaugurata nel 2018, di gialli per ragazzi, editi questa volta dalla PIEMME (forse per fare concorrenza alla Mondadori, anche se dal 2003 essa fa parte del gruppo Mondadori), ricca di suspence, crimini ed enigmi.
La cosa interessante di questa collana è che in essa sono presenti sia titoli più "vecchi" (alcuni volumi erano ad esempio inseriti nella vecchia collana dedicata ai gialli "GIALLO JUNIOR" della Mondadori), ristampati con una nuova copertina, che altri invece effettivamente inediti, molti tra l'altro di autori italiani.
"INVITO A WESTING HOUSE" di Ellen Raskin, con 253 pagine, edito nel 2019 dalle Edizioni PIEMME (costo di 9,90 euro. Titolo originale: "The Westing Game", 1997).
Notte di Halloween, luna piena. Per scommessa, la giovane Turtle si
avventura a Westing House, dove, si dice, il cadavere del proprietario
giace da anni a marcire... La mattina dopo i giornali titolano: "Sam
Westing è morto!" E gli inquilini delle Sunset Towers, compresa Turtle,
vengono convocati alla lettura del testamento, decisamente bizzarro:
l'autore dichiara di essere stato ucciso e sfida i presenti a scoprire
il colpevole. In palio c'è l'eredità Westing! Inizia così un gioco investigativo in cui tutti sospettano di tutti, e nessuno è davvero chi dice di essere...
Gli inquilini della Sunset Tower sono sei:
- I Theodorakis: i Theodorakis possiedono un bar all'interno della Sunset Tower, hanno due figli di cui il maggiore si chiama Theo e il minore, che è in sedia a rotelle, Chris.
- Flora Baumbach: Una sarta bassa e grassoccia.
- Sydelle Pulaski: inquilina dell'appartamento 3C, segretaria ormai in pensione, dai fianchi grandi a causa dei tanti anni di lavoro sedentario "Si era trasferita alla Sunset Tower per stare in mezzo a gente elegante, ma finora nessuno l'aveva mai invitat, neanche per un tè."
- I Wexler: i signori Wexler sono una famiglia composta dalla signora Gracie Windsor e dal singor Wextler (podologo) e dalle loro due figlie: Turtle, una ragazza determinata che porta sempre una lunga treccia; e Angela, la figlia maggiore, una ragazza molto carina che a breve si sposerà con il dottor Deere.
- Gli Hoo: Posseggono un ristorante cinese proprio all'interno del palazzo, hanno un figlio di nome Doug.
- J.J. Ford: un giudice donna, nonché "la prima persona di colore , a essere eletta giudice in quello stato".
Tutto scorre tranquillo alla Sunset Towe, almeno finche gli inquilini non notano del fumo che esce da Westing House, villa di proprietà del signor Sam Westing, un miliardario, un industriale che nessuno vedeva più da 13 anni, a seguito di un incidente automobilistico. Si era arricchito grazie alle Cartiere Westing, tanto da costruire la città di Westingtown "per dare alloggio alle famiglie degli operai che lavoravano per lui". La notte di Halloween Turtle, per una sfida con Doug Hoo, entra nella casa, che è considerata una dimostra spettrale, e trova il signor Westing morto: "Là dentro, Turtle aveva visto un cadavere. Ma non stava marcendo e non era steso su un tappeto orientale. Il morto giaceva su un letto a baldacchino, con le coperte ben rimboccate."
Quello che gli inquilini della Sunset Tower si aspettano ancora meno è di essere convocati per la lettura del testamento del signor Westing. Coloro invitati alla lettura del testamento sono:
- La signora Wexler (in coppia con James Shon Hoo) con le figlie Angela (in coppia con Sydelle Pulaski) e Turtle (in coppia con Baumbach), mentre il marito non è venuto perchè impegnato in ospedale (sarebbe dovuto essere in coppia con la signora Sun Lin Hoo).
- Alexander McSouthers: portiere, è in coppia col giudice Ford.
- Erica Corona: lavora per la Mensa della Salvezza, in coppia con Amber
- Il Dottor Denton Deere: il fidanzato di Angela Wexler e futuro marito, anche se sembra essere molto più concentrato sulla sua carriera che non sulla fidanzata. E' in coppia con Chris, cosa che non lo entusiasma per nulla perchè pensa che "questo era stato organizzato per estorcergli una consulenza medica gratuita".
- La signora Baumbach, è contenta di esser stata messa in coppia con Turtle, la quale invece aveva sperato di finire con uno dei ragazzi.
- James e Doug Hoo (la moglie, pur invitata, non è venuta poiché non parla inglese): James è in coppia con la signor a Wexler ed entrambi non sono molto felici dell'abbinata, anche se entrambi sono scocciati che i coniugi non siano venuti, perdendo così il diritto ai loro 10.000 dollari.
- Otis Amber: il fattorino della Sunset Tower, è in coppia con Erica Corona.
- Theo e Chris Theodorakis: i figli dei gestori del bar, i genitori però non sono stati invitati . Theo è in coppia con Doug Hoo, mentre Chris con il Dott. Deere.
- Il giudice Ford: è in coppia con Mc Southers.
- Sydelle Pulaski: per l'occasione si presenta con una stampella dipinta a strisce bianche e rosa e dichiara di avere "una rara malattia muscolare, molto fastidiosa", dato che gli altri l'hanno vista zoppicare (in realtà a causa di un callo asportato di recente). Sydelle è una donna alla costante ricerca di attenzioni, poiché abituata ad essere ignorata. È contenta di essere stata messa in coppia con una ragazza carina come Angela, così noteranno anche lei.
Praticamente il signor Westing dichiara che il futuro erede sarà colui che riuscirà a trovare il colpevole, partecipando al "gioco di Westing", di cui queste sono le regole:
- Numero di giocatori: 16, divisi in otto coppie.
- Ogni coppia riceverà $ 10.000.
- Ogni coppia riceverà una serie di indizi.
Penalità: se un giocatore si ritira, anche il suo compagno dovrà abbandonare il Gioco, e la coppia dovrà restituire il denaro . Le coppie assenti non hanno diritto al denaro; gli indizi a essere destinati resteranno a loro disposizione fino alla prossima seduta.
- Per la prossima seduta verrà dato un preavviso di due giorni. in quell'occasione ogni coppia potrà dare una sola risposta.
- Scopo del gioco: la vittoria.
A tutte le otto coppie viene consegnata una busta che contiene l'indizio: una parola, che singolarmente non ha alcun senso, ma come dice Westington nel suo testamento: "Non conta ciò che avete, ma ciò che non avete."
Il caso è piuttosto avvincente, con le otto coppie che cercano di capire chi potrebbe essere l'assassino del signor Westing, sospettando e mettendosi in competizione gli uni con gli altri, ma che creando alleanze, scambiandosi indizi.
Diciamo che il caso è abbastanza complicato, perchè non tutto è ciò che sembra, d'altronde il signor Westing era un tipo furbo e chissà che anche questo gioco non nasconda una sorpresa. Inoltre bisogna tenere presenti molti personaggi che continuano a interagire tra loro, anche se una volta identificato ciascuno di loro (l'elenco delle varie coppie aiuta in questo) non è troppo complicato ricordarsi chi è l'uno o l'altro personaggio, con le sue caratteristiche. Ad esempio Turtle e Ford sono quelle più "toste" del gruppo, nonché quelle più sospettose riguardo l'intera faccenda, oltre ad avere entrambe un bel caratterino e sono molto decise determinate; Angela è una ragazza un po' succube dell madre, nonché la sua preferita, poco autonoma e indipendente; il Dott. Deere sembra un tipo abbastanza pieno di sé, tutto concentrato sulla propria carriera, e a cui importa poco delle altre persone, compresa forse la sua stessa fidanzata; Chris, nonostante la sua disabilità fisica è più sveglio e in gamba di quanto gli altri pensano, anche se perfino suo fratello Theo tende a sottovalutarlo, sebbene gli voglia bene e cerchi di prendersene cura; Pulaski è una donna costantemente in cerca di attenzioni, piuttosto stravagante ma simpatica....
Insomma, nonostante ci siano molti personaggi coinvolti nella vicenda il lettore riesce ad identificarli piuttosto bene tutti quanti, a seguire piuttosto bene la storia, immergendosi in una vicenda tanto complicata quanto intrigante, un bel giallo ricco di ragionamenti e ipotesi, che non delude e che riserva sempre qualche sorpresa... fino alla fine.
Sopra: Sulla copertina spiccano i colori giallo e nero (che caratterizzano tutte le copertine di questa collana) a cui si aggiunge qualche tocco di rosso e la casa verde (Westing House) al centro.
"ALTA MAREA PER UN DELITTO" di Alessandro Perissinotto, con 236 pagine, edito nel 1990 da Arnoldo Mondadori Editore (costo di 9.500 LIRE) e nel 2019 dalle Edizioni PIEMME (costo di 10,90 euro. Titolo originale: "The way to Sattin Shore", 1983).
Kate Tranter vive con la mamma e i fratelli, Randall e Lenny, a casa della nonna da quando il papà
è annegato. O almeno così le hanno sempre detto. Finché l'arrivo di una
lettera misteriosa la spinge a interrogarsi per la prima volta sulla
sua scomparsa: Frederick è davvero morto? Perché nessuno parla mai del
suo passato, quasi fosse stato inghiottito dall'acqua come lui? Una lettera misteriosa infilata velocemente sotto la porta della nonna di Kate: "Kate afferrò il vassoio per portarlo alla nonna, quando, nell'ingresso, si fermò ascoltando un rumore di passi che provenivano dalle porta: qualcuno stava armeggiando con la cassetta delle lettere. Ma non era un po' tardi per il postino?
Sullo stoino comparve una busta, infilata sotto la porta da una mano furtiva. Si udirono dei passi allontanarsi rapidamente, poi il rumore di un auto che partiva a tutto gas.
Kate osservò la busta: con un inchiostro violetto stava scritto: SIGNORA RANDALL e niente altro; nè francobollo nè timbro.
Kate raccolse la lettera, la mise sul vassoio e di diresse verso la stanza della nonna."
La nonna
sa molto più di quanto dice, e la mamma sembra nasconderle dei segreti, ad un certo punto, dopo aver scoperto che nel cimitero vicino a casa si trova la lapide di suo padre, quando Kate torna a trovarla essa non c'è più: è scomparsa. La cosa ancora più sospetta però è che suo fratello Ron neghi tutto, dicendo che la sorella di è confusa: "R.F. TRANTER.
Indicò la prima iniziale.
- R. sta per Randall, il cognome della mamma da signorina. La seconda lettera, F., sta per Frederick, il nome di papà.
- Ma papà si chiamava Fred.
- Appunto: è il diminutivo di Frederick.
- No, ti sbagli, Ran. Era Alfred, il suo nome, deve essere stato Alfred. Alfred era il nome sulla lapide. Era così, era così!
Ran disse:
- Tu sapevi che papà lo chiamavano Fred, e hai deciso che il suo nome doveva essere per forza Alfred. Allora hai creduto di vedere una lapide con la scritta ALFRED TRANTER, e poi hai creduto che la lapide sia scomparsa, anche se non è mai stata là.
- No, non è vero! -gridò Kate.
Ma Ran continuò:
- È la tua solita fantasia, le tue solite stupidaggini. Proprio come la storia della lettera."
Dalla discussione con Ron però Kate viene a sapere che loro non sono sempre vissuti nella casa di Ipston, con la nonna, prima Ron veniva portato alla spiaggia di Sattin, assieme ad un certo zio Bob, spiaggia su cui pare sia morto qualcuno...
Kate non si scoraggia è si reca in bici fino alla misteriosa spiaggia di Sattin, luogo in cui sua madre a quanto pare nuo vuole che vada, ma non vuole dirle il motivo e così Kate, in sella alla sua bicicletta, inizia un'attenta indagine per raccogliere gli indizi e far affiorare alla superficie tutta la verità,
Un caso appassionante che spinge la ragazza a porsi degli interrogativi e a indagare su qualcosa che sembrava essere stato risolto e invece non è così, fino ad arrivare a scoprire l'amara verità.
Una bella storia ricca di colpi di scena, in cui Kate ritroverà una persona che credeva di avere perso molto tempo fa, ma scoprirà anche una tremenda verità che tutti ignorano completamente, e la ascolterà direttamente dalla bocca del colpevole, senza poter fare nulla per cambiare le cose, perchè tanto chi le crederebbe? Anche se forse non è l'unica a sapere la verità.
Sopra: A sinistra l'edizione della collana "Giallo Nero", mentre a destra la copertina dell'edizione del 1990 che faceva parte della collana "Giallo Junior" della Mondadori.
"NEL CUORE DELLA NOTTE" di Robert Cormier, con 198 pagine, edito nel 2000 da Arnoldo Mondadori Editore (costo di 13.000 LIRE/6,71 euro) e nel 2019 dalle Edizioni PIEMME (costo di 9,90 euro. Titolo originale: "In the middle of the night", 1995).
Denny Colbert è un tipo silenzioso e riservato, che cerca sempre di non
farsi notare. Lo stesso fa il padre, un uomo solitario che cambia spesso
città e lavoro e parla malvolentieri con gli estranei. Perché, quando
arriva Halloween, il loro telefono comincia a squillare nel cuore della
notte? Qual è il loro segreto?
Sebbene la cosa lo abbia sempre messo a disagio e infastidito le telefonate del padre non hanno mai riguardato direttamente il figlio, almeno finché un giorno Denny non decide di rispondere lui al telefono: "Emergenza o no, doveva interrompere gli squilli.
Anzi, cosa più importante: voleva scatenare una guerra, voleva agire. Forse era il momento giusto.
Afferrò la cornetta e si sentì risollevato quando gli squilli tacquero. Una voce disse il suo nome, lasciandolo sbalordito.
- Denny... Denny... sei tu?
Si premette la cornetta sull'orecchio.
- Pronto... pronto - disse la voce.
Denny ascoltò. No sapeva cosa dire.
- Come stai oggi, Denny?
Oggi? Come se si fossero sentiti il giorno prima.
- So che ci sei, Denny ...
Una voce insolita. No, non proprio insolita, ma strana.Una voce quasi familiare, bassa, sussurrata... - di una donna? di una ragazza? [...] Una voce decisamente femminile. Non da donna anziana, ma nemmeno da ragazza. O forse sì, da ragazza. Denny era confuso, anche perchè quella voce sembrava schernirlo, sembrava alludere al fatto che in realtà lui non stava affatto bene. Cosa che in quel momento era vera.
Dennis si schiarì la gola e deglutì. Poi domandò: - Chi è lei? - Il tono fu più brusco di quanto avrebbe voluto. - Voglio dire... Chi parla?
- Qualcuno - rispose la voce. - Una persona amica, forse. Ma noi non ci conosciamo molto bene, vero?
- Adesso il tono era divertito. - Per ora.
Quel "per ora" sembrò restare sospeso nell'aria come un presagio, come un corvo appollaiato su un filo del telefono."
La cosa di rispondere al telefono gli era stata in realtà severamente vietata dal padre anni prima, quando Denny faceva la seconda elementare e aveva risposto al telefono visto che suo padre non c'era e sua madre stava vomitando in bagno. Quel giorno la voce gli aveva chiesto chi era, poiché "Non sto parlando con l'assassino. Chi parla? Chi sei?"
Denny non sospetta che dall'altra parte
del filo c'è un cacciatore spietato e paziente, inimmaginabile e infido,
che da anni sta tessendo la propria tela.
Storia interessante, in cui Denny deve scoprire il passato del padre, che a quanto pare è stato coinvolto nel caso della morte di diversi bambini a causa del crollo di un palco all'interno di un teatro dove il proprietario stava trasmettendo un film. Secondo le indagini svolte all'epoca il padre di Denny venne dichiarato innocente ma qualcuno non la pensa così ed è ben deciso a vendicarsi... solo che questa volta insultare l'uomo non è più abbastanza e vuole elaborare qualcosa di ben peggiore.
Un bel caso, che presenta al lettore una coralità di voci: oltre a quelle di Danny, ci sono poi quella del padre, con i suoi fashback che narrano cosa è successo e come mai la voce al telefono lo definisce un assassino; e poi ci sono le parti scritte da un'altra persona, una persona misteriosa che non dice subito chi è, ma parla di sua sorella Lulu e di cosa è successo loro in passato. Diverse storie che inizialmente non sembrano collegate, ma che pian paino che la storia si dipana si collegano tra loro per svelare il mistero.
Il finale tuttavia non mi ha convinto appieno, con il padre di Denny che ogni anno continua a rispondere al telefono e farsi ricoprire di insulti perchè qualche persona lo ritiene in parte ancora responsabile dell'incidente avvenuto anni prima. Non so... va bene lasciare sfogare la rabbia delle persone, ma credo che ad un certo punto sia necessario metterci anche un freno, spronando queste persone a superare in altri modi il loro lutto (anche perchè se questi continuano a chiamare tutti gli anni vuol dire che non stanno riuscendo ad andare oltre).
Anche perchè c'è appunto il rischio che poi questa rabbia degeneri e vada a coinvolgere anche persone che effettivamente non c'entrano nulla, come succede nel caso di Denny, che finisce veramente in una brutta situazione e rischia parecchio grosso.
Altra cosa che non ho condiviso nel finale è infatti che Denny non dica nulla al padre di ciò che gli è accaduto, cioè questo ha rischiato la vita e il padre non sa nulla e continua bellamente a ricevere gli insulti ogni notte di Halloween convinto che tanto i suoi familiari siano al sicuro.
Sopra: A sinistra l'edizione della collana "Giallo Nero", mentre a destra la
copertina dell'edizione del 2000 che faceva parte della collana "Giallo
Junior" della Mondadori.
"COMPLOTTO AL NIDO DEL FALCO" di Alessandro Perissinotto, con 157 pagine, edito nel 2022 dalle Edizioni PIEMME (costo di 10,90 euro).
Marcel, quattordici anni, è il promettente portiere del Saint-Denis, una
piccola squadra della periferia di Parigi: "Un osservatore delle squadre giovanili del Paris Saint-Germain si era davvero interessato a lui, ma nessun contratto era ancora stato firmato, e Marcel continuava a fare il portiere nello Sporting Football Club di Saint-Denis. [...] Con immensa soddisfazione di papà René, grande appassionato di sport, e di mamma Ayane, che nel 200, prima di trasferirsi in Francia, aveva addirittura giocato in prima divisione nel campionato di calcio femminile marocchino, Marcel era stato convocato, unico della sua squadra, per lo stage invernale all'Accademia FRancese del Calcio Giovanile che si teneva a Montpellier, nel sud della Francia, appunto." Quando per errore si trova a
partecipare, invece che a uno stage sul calcio, a uno per giovani
ambientalisti, per lui non è una bella sorpresa. Stage che si trova a 2272 metri d'altitudine, a Montpentier, dipartimento Alte Alpi e a cui partecipano studenti delle medie selezionati "attraverso un concorso che chiedeva di inviare una ricerca su un'idea innovativa per fronteggiare la crisi climatica. I venti migliori candidati hanno ricevuto in premio la possibilità di partecipare a questo stage. A tenere le conferenze saranno i più importanti scienziati nel campo della tutela ambientale."
Ma è troppo tardi per
tornare indietro, allo stage calcistico hanno convocato un altro portiere e a casa i genitori sono già partiti e lui non ha le chiavi, così Marcel decide di rimanere a Nido del Falco: un forte nelle Alpi dove cominciano a
succedere fatti strani. Ad esempio la professoressa Kolarova che ha inventato un metodo per produrre idrogeno a partire dai rifiuti e che si è espressa per il suo appoggio alla ricerca per le energie rinnovabili improvvisamente sembra cambiare teoria, affermando di essere a favore dell'energia nucleare: "So che quello che sto per dire potrebbe scioccare qualcuno, ma l'unica soluzione per investire nuovamente sull'energia nucleare, sulla forza racchiusa nell'uranio."
I ragazzi sospettano che si
tratti di un complotto in cui sono coinvolti i professori invitati a
parlare di crisi climatica e nuove energie. E qualcuno è già sulle loro
tracce...
Caso molto carino, con il protagonista che rimane coinvolto in una situazione assolutamente imprevista a causa della sua sbadataggine: "Tutta colpa della sua maledetta distrazione, della superficialità con cui leggeva le comunicazioni e gli avvisi. A scuola era ormai una celebrità per questo: si presentava in tenuta da atletica pensando che fossero previste delle gare e invece in programma c'era la visita a un museo, bussava la domenica pomeriggio alla porta di una compagna vestito da gladiatore romano e scopriva che la festa in maschera si era svolta il giorno prima... E le prese in giro fioccavano: Pecorello Smarrito era il più gentile dei soprannomi che gli erano stati affibiati." Protagonista che dovrà svolgere una piccola indagine e risolvere un mistero ed un grosso complotto, aiutato da due nuovi amici conosciuti al campo degli ambientalisti: Laila, una ragazza che apprezza la creatività di Marcel e la sua passione epr il calcio, Claudia, un'amica di Laila, e Roman, un ragazzo dai capelli rossi piuttosto petulante. Un complotto che vuole sfruttare dei ragazzini per diffondere la disinformazione tra le persone: "La gente è diffidente verso i giornalisti, gli scienziati e i politici, ma crede nell'onestà dei giovani. [...] Noi siamo davvero un'arma potentissima, ma se qualcuno ci manipola quell'arma può diventare molto pericolosa."
Diciamo che mi immaginavo una storia un po' diversa, più misteriosa, con ambientazione suggestiva che vede dei ragazzi impossibilitati ad uscire da un vecchio forte costruito sopra una montagna e immerso nella neve, completamente isolato. L'ambientazione effettivamente è affascinante e uno dei problemi che dovranno affrontare gli eroi sarà proprio quello di riuscire a chiamare aiuto e a riuscire a fuggire dal forte e dai malviventi che li tengono prigionieri. Avrei magari preferito una trama dai risvolti più misteriosi e soprannaturali, mentre vengono trattati invece delle tematiche ambientaliste e sulla sostenibilità che non ho trovato particolarmente affascinanti, anche se sicuramente sono molto attuali e altri potranno apprezzarli.
Sopra: Copertina dallo sfondo giallo su cui in basso a sinistra spiccano le grosse scritte nere del titolo, mentre al centro vi è la figura di un falco e di un paesaggio innevato.
"OMICIDIO AL CASTELLO" di Fausto Vitaliano, con 173 pagine, edito nel 2023 dalle Edizioni PIEMME (costo di 11,90 euro).
Giacinto, Jamila, Gaia e Luis sono appassionati di Medioevo e si fanno
chiamare i Cavalieri del Quinto Sigillo. Per questo Giac è molto
emozionato quando ha l'occasione di entrare nel magnifico castello del
conte Bartolomeo Antony Nicolis-Galanti per partecipare a un concorso e assistere a un torneo medievale: "Tornando al Camelot Trophy, durante i tre giorni si svolge anche un concorso in cui i gruppi presentano un progetto a tema medievale che può essere di qualsiasi tipo: arte, architettura, tecnologia, musica... Una commissione di esperti lo valuterà assegnando ai migliori premi, targhe, coppe e riconoscimenti vari. E' una cosa seria, i vincitori finiscono anche sul giornale."
Ma l'emozione diventa terrore
quando Giac ascolta per sbaglio una conversazione e scopre che il conte è stato assassinato: "Sento le voci di due persone. Stanno parlando. Anzi, no: stanno litigando.
Forse un è il prigioniero e l'altro la guardia?
Mi appiattisco contro la parete per non farmi vedere e tendo un orecchio per sentire.
- Non avevi detto che lo avresti fatto fuori - dice il primo, che parla con un accento che mi sembra straniero. - Non erano questi i patti.
- Ho fatto quel che andava fatto - risponde l'altro. - Cerca di restare calmo.
- Come faccio a restare calmo? Non intendo adare in galera per colpa tua.
- Nessuno andrà in galera.
- Bastava aspettare e moriva da solo - insiste lo straniero - Era vecchio e malato.
- Non ho intenzione di aspettare i comodi di nessuno - replica l'altro. - Ora che l'abbiamo eliminato, possiamo stare tranquilli."
I quattro amici
dovranno capire che farsene di quella scoperta scottante: un Cavaliere
lotta sempre per la verità, ma dimostrare un omicidio non è facile, soprattutto se una voce al telefono ti sussurra di lasciar perdere, altrimenti...
La storia è narrata in prima persona da Giacinto, un ragazzino che porta questo strano nome a causa di una tradizione di famiglia nata quando il suo Bisnonno Elicriso Tulipano fondò il negozio di famiglia "Fiori & Piante Tulipano & Eredi": "Noi Tulipano ci chiamiamo tutti come fiori, piante o alberi e , a volte, verdure." Anche la madre di Giacinto si chiamava come un fiore (Violetta), anche se orami è morta da un po' e Giacinto si trova a vivere solo col padre non avendo fratelli o sorelle, padre al quale vorrebbe confessare che lui non vuole fare il fioraio ma l'attore.
Giac è appassionato dal Medioevo per via delle storie d'amore, Luis per la storia e la lingua, Gaia per la tecnologia (o per meglio dire le invenzioni) e Jamila per il suo lato fantasy: "tant'è che il suo sogno è scrivere romanzi in cui alchimisti medievali preparano pozioni magiche usando alambicchi di vetro."
Inizialmente, dopo aver ascoltato la conversazione e aver parlato con i suoi amici Giac decide di non fare nulla, ma poi il suo codice da cavaliere prevale e lui e i suoi amici decidono di mandare un'email anonima ad un poliziotto per segnalargli che c'è qualcosa di sospetto nella morte del conte Nicolis-Galanti. Indagando più a fondo la polizia infatti scopre che il vecchio è stato avvelenato con delle bacche di ginepro aggiunte a una medicina usata dall'uomo. Il vice ispettore fa quindi arrestare il farmacista, in quanto il farmaco veniva preparato appositamente per il malato, ma i quattro ragazzi non sono convinti della cosa e riprendono a indagare per conto proprio, nonostante Giac riceva una telefonata che gli intima di lasciar perdere: "- Stai ficcando il naso dove non dovresti, ragazzo, - dice una voce camuffata. - Potrebbe essere molto pericoloso per te."
Intanto lui e i suoi amici continuano a informare degli indizi da loro scoperti l'aiuto vice ispettore Diomede Capodaglio, il classico poliziotto un po' tonto e imbranato, che non ne combina una giusta, e che non sa vedere un indizio neppure se si di trovasse di fronte al suo naso. Per cui il gruppetto di amici continua a indagare passando a lui le sue scoperte, informandolo tramite email.
Ad un certo punto però Capodaglio è avvertito da qualcun altro di controllare i documenti di Nicolis-Galanti e scopre che l'uomo era in bancarotta, così pensa che si sia trattato di un caso di suicidio, ma i ragazzi non sono convinti della spiegazione e continuano a indagare.
Storia caruccia anche se tra le cinque è quella che ho preferito di meno in quanto l'ho trovata più tranquilla, poiché, soprattutto per una prima metà abbondante del libro, la trama prosegue piuttosto lentamente, senza particolari scossoni, con il gruppo di ragazzi e Giacinto che hanno più che altro a che fare con la loro vita quotidiana: casi di vandalismi a scuola, il lavoro del padre in fioreria, la costruzione della catapulta, la recita per il concorso (nel caso la catapulta non funzionasse), la confessione del suo amore per Jamila, l'adozione di un cane randagio che vive nei pressi della scuola, le dispute con due bulletti della scuola ... L'unica cosa che potrebbe creare un po' più di tensione sono le chiamate minacciose, ma in realtà poi non accade mai nulla di concreto o di vagamente pericoloso ai personaggi. Verso l'ultimo terzo del libro la storia diventa un po' più adrenalinica, con i ragazzi che si mettono a cercare indizi in modo più attivo e dinamico, iniziando ad unire i puntini per risolvere il caso. C'è anche un colpo di scena poco prima del finale, di quelli in cui il criminale si rivela essere qualcuno fino a quel momento insospettabile, peccato che, almeno io, avessi capito chi era il sospettato almeno un centinaio di pagine prima, però magari un ragazzino potrebbe non arrivarci immediatamente. Devo dire che è stato più inaspettato scoprire il vero vandalo della scuola (una delle trame secondarie).
Un giallo comunque carino, che cerca anche di trasmettere messaggi positivi (bisogna essere coraggiosi, dire la verità, bisogna trovare il coraggio di fare la cosa giusta e di fare le proprie scelte), anche se meno adrenalinico rispetto agli altri, ma comunque godibile.
Sopra: La copertina di questo libro è un po' diversa dalle altre, con una scacchiera gialla e nera dove all'interno dei quadrati neri vi sono dei disegni dalle sfumature viole e verdi.
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