lunedì 29 marzo 2021

Darwin di Stefano Bessoni

Oggi torno a parlarvi di un autore e illustratore di cui ho trattato diverse sue opere in questo blog, sto parlando di Stefano Bessoni e dell'ultima sua opera: "Darwin". Dopo aver trattato precedentemente  la storia di Cesare Lombroso (nel volume intitolato, appunto, "Lombroso"), pioniere degli studi sulla criminalità, sembrerebbe che anche questa volta l'artista abbia voluto cimentarsi con un altro grande personaggio storico, diventato famoso e ricordato ancora oggi per i suoi studi e le sue scoperte.

Sopra: Sulla copertina di "Darwin" è presente proprio il protagoista della vicenda, rappresentato già in tarda età.

Nel libro ci viene raccontata tutta la vita di Charles Darwin: la sua famiglia, dove e quando è nato, come era caratterialmente ed esteticamente, i suoi primi anni di vita, l'adolescenza, l'età adulta, la vecchiaia e la morte e, naturalmente, i suoi viaggi, i suoi studi e le sue scoperte.
"La nostra storia inizia nel primo decennio del XIX secolo, durante il regno di Giorgio III, a Shropshire, poco distante dal confine con il Galles, tra le ciminiere fumanti delle fabbriche, le fonderie spuntate durante la rivoluzione industriale e le greggi di pecore allevate per il florido mercato della lana."
Charles, soprannominato Bobby, mostra fin da bambino "una passione innata per le scienze naturali", passione che il padre (medico) sosteneva e alimentava. Fu lui a decidere di mandare Charles e il fratello maggiore Erasmus (dopo un periodo passato in un collegio) in una tra le più importanti e antiche facoltà di medicina a Edimburgo. Qui Darwin si rese conto che la medicina e la chirurgia non erano adatte a lui e così nel 1827 il padre gli consentì di lasciare Edimburgo. Inizialmente il padre voleva che intraprendesse la carriera ecclesiastica e lo iscrisse a un college. Nel 1831 però Darwin ebbe la possibilità di intraprendere un viaggio a bordo di un brigantino come naturalista, viaggio che si rivelerà di importanza fondamentale. Oltre a poter osservare numerosi animali e specie esotiche, egli scoprì anche alcune ossa di animali preistorici, fece inoltre alcune importanti osservazioni e scoperte geologiche. Giunto alle isole Galapagos, dove raccolse molte osservazioni ed esemplari illuminanti per le sue future teorie.
Tuttavia fu solo durante il viaggio di ritorno verso casa, mentre rivedeva la sua enorme mole di appunti, che Charles cominciò a formulare le prime idee e ipotesi evoluzionistiche.
Passarono diversi anni (durante i quali il naturalista si sposò avendo 10 figli) prima che si decidesse a pubblicare e rendere note le sue scoperte (la sua più famosa opera "L'origine della specie" fu pubblicata nel 1859), le quali suscitarono, come si era aspettato, molto scalpore. Nel 1871 Darwin pubblicò un'altra opera altrettanto clamorosa: "L'origine dell'uomo e la selezione sessuale", nela quale sosteneva che l'uomo non fosse stato creato così come appare oggi, ma che si fosse evoluto dalle scimmie, facendo così crollare "tutte le idilliache visioni legate alla genesi di piante e animali".
Lo studioso cercherà comunque di mantenere una vita calma e tranquilla, nonostante gli enormi dibattiti che le sue scoperte avevano suscitato, e morirà serenamente nel 1882.

Sopra: Un'illustrazione di Bessoni che mostra il giovane Darwin alle prese con un'iguana marina delle Isole Galapagos.

Tutta la storia è accompagnata dalle illustrazioni di Stefano Bessoni, che hanno uno stile molto personale e originale, dal tratto macabro ma affascinante. I personaggi umani hanno un aspetto sgangherato e bizzarro, con parti del corpo molto sproporzionate (in particolare la testa appare sempre molto più grande rispetto al corpo e le gambe sono estremamente magre e sottili) che conferisce loro un aspetto caricaturale e quasi grottesco. 
Nel volume sono ritratti anche numerosi animali, insetti e piante, i quali, a differenza dei personaggi umani, hanno un aspetto molto più realistico, anzi, nella maggior parte dei casi sono ritratti come se facessero parte di un manuale di zoologia o di botanica.



 
  Sopra: Le illustrazioni di Stefano Bessoni hanno uno stile molto personale e originale, dal tratto macabro ma affascinante. I personaggi umani (immagine più in alto) hanno un aspetto sgangherato e bizzarro, con parti del corpo molto sproporzionate (in particolare la testa e le gambe) che conferisce loro un aspetto caricaturale e quasi grottesco. Nel volume sono ritratti anche numerosi animali, insetti e piante (immagini centrali e in basso), i quali hanno invece un aspetto realistico

Come al solito i personaggi e le creature ritratte dall'artista vengono mostrati su uno sfondo indefinito, astratto, dai toni delicati, che vanno dal grigio, al verde menta, al giallino paglia e al marrone (spesso comunque non è neanche facile distinguere un unico colore, in quanto in certi sfondi essi appaiono combinati).
Parlando dei colori, se per gli sfondi Bessoni ha deciso di utilizzare delle tinte dai toni delicati e spesso chiari o comunque smorzati, i personaggi e le varie creature posseggono delle tinte più scure e intense. In particolare sembrano predominare tinte quali il bianco, il marrone (utilizzato molto per gli abiti e i capelli dei personaggi e per le tinte degli animali), il rosa della pelle e il verde.
Questi colori hanno delle tonalità smorte, poco brillanti e vivaci, spesso anche abbastanza cupe. L'unico colore che appare un po' più allegro e brillante è il rosso, che imporporata i nasi e le labbra dei personaggi (talvolta anche i capelli e le guance) e colora poi qualche altro oggetto che compare nelle scene (ad esempio delle mele o dei nastri per capelli).


Sopra: I personaggi e le varie creature posseggono delle tinte più scure e intense. In particolare sembrano predominare tinte quali il bianco, il marrone (utilizzato molto per gli abiti e i capelli dei personaggi e per gli animali), il rosa della pelle e il verde. Questi colori hanno delle tonalità smorte, poco brillanti e vivaci, spesso anche abbastanza cupe. L'unico colore che appare un po' più allegro e brillante è il rosso, che imporporata i nasi e le labbra dei personaggi e che colora poi qualche altro oggetto che compare nelle scene (come le mele dell'immagine in basso).

"Darwin" di Stefano Bessoni è praticamente una biografia illustrata della vita di Charles Darwin, raccontata però in modo molto scorrevole, sotto forma di narrazione, piuttosto che come un manuale (non mancano però le varie note bibliografiche, l'annessa bibliografia e le fonti da cui sono state tratte le varie informazioni). Essendo la vita del naturalista molto ricca di avvenimenti si avverte che alcune parti sono state affrontate velocemente, fornendo al lettore in un solo colpo molte informazioni importanti. D'altronde una vita come quella di Darwin per essere raccontata per interno nel dettaglio avrebbe bisogno sicuramente di molte più pagine di quelle di questo volume, rischiando però di diventare veramente un manuale biografico.
I testi e la storia scritta da Bessoni sono invece molto coinvolgenti e interessanti, anche se in alcune parti le vicende scorrono molto velocemente, fornendo al lettore veramente molte informazioni utili: la vita privata e pubblica dello studioso, il suo rapporto con la famiglia e con gli amici, gli altri studiosi con cui ha avuto a che fare, il contesto storico e sociale in cui visse, le sue passioni (che hanno poi finito per influenzare i suoi studi), i suoi viaggi e, naturalmente, le sue ipotesi e scoperte (nonché il modo in cui arrivò a formularle).
Il manuale si presenta comunque abbastanza esaustivo e si vede che Bessoni lo ha scritto con passione e documentandosi accuratamente. Infatti, per lui Darwin era una figura molto affascinate e ammirevole, come lui stesso scrive: "Ognuno ha i suoi eroi e Darwin è sempre stato il mio, fin da bambino".
Come è tipico dello stile di Bessoni l'intera opera e i suoi testi sono corredati da numerose illustrazioni dall'aspetto molto particolare (anche se meno macabro rispetto ad altre opere precedenti). Con esseri umani sgangherati e proporzioni sballate e quasi caricaturali, e animali, insetti e piante con un aspetto molto realistico e preciso.
Ne risulta un'opera molto interessante e intrigante, ricca di informazioni e adatta a trasmettere in modo curioso una storia (quella di una vita che ha finito per influenzare con le sue scoperte le vite dell'intera umanità) molto importante, che a causa magari della sua complessità e particolarità rischierebbe di rimanere solo parzialmente conosciuta. L'opera sicuramente non si può definire assolutamente esaustiva (basta solamente pensare a tutte le varie teorie che avrebbero avuto bisogno di pagine e pagine solo per loro per essere spiegate dettagliatamente), ma riesce a trasmettere al lettore quella passione che lo porterà a ricordare le vicende della vita di Darwin. Mi ritrovo quindi molto d'accordo con le parole dell'autore, il quale spiega: "Alla fine, credo ne sia scaturito un ritratto molto personale, certamente non esaustivo dal punti di vista biografico e scientifico, ma comunque curioso, affettuoso, sincero, tanto che avrei potuto intitolarlo Il mio Darwin".
Un ottimo libro comunque per introdurre al lettore alla vita di Darwin (vita che si intreccia anche a quella di molte altre persone, tra cui vari eminenti e altrettanto importanti studiosi), incuriosendolo ed eventualmente spingendolo ad approfondirla. Un volume che comunque da un lato ti fa appassionare alla vita di questo famoso scienziato e che dall'altro ti fa ragionare su molte cose (come ad esempio comprendere la fatica, il ragionamento e il lavoro che c'è dietro a molte scoperte e conoscenze che quando ritroviamo nei testi scolastici ci appaiono a un primo impatto noiose e scontate).

Questo libro è stato pubblicato dalla Logos nel 2020; ha 120 pagine, una copertina rigida, misura 21,7 cm d'altezza e 15,5 cm di lunghezza e costa 20 euro.

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