lunedì 20 luglio 2020

Fiabe e storie di Hans Christian Andersen a cura di Bruno Berni

"Fiabe e storie" di Hans Christian Andersen è una raccolta di tutte le fiabe originali di Andersen, tradotte dal danese da Bruno Berni, alle quali si accompagnano le illustrazioni dell'artista argentino Fabian Negrin, inserite appositamente per questa nuova ristampa edita nel 2019.

Sopra: La copertina mostra un'illustrazione di Fabian Negrin realizzata per la fiaba di "Pollicina".

Il volume si apre (dopo una nota editoriale) con l'introduzione di Vincenzo Cerami che ci spiega come Andersen abbia cambiato radicalmente la prospettiva della fiaba, operando un'antropomorfizzazione degli animali e delle cose "mettendo in scena protagonisti di sconsolata umanità" in cui ci si può identificare, mentre nelle fiabe classiche l'interiorità dei personaggi viene del tutto esclusa, limitandosi a descriverne le imprese.
Andersen invece si rispecchiava nei personaggi che creava, trasmettendo a questi ultimi "quel senso di estraneità e di esclusione che gli erano propri". Nel suo caso "Lo scrittore si pone allo stesso livello dei protagonisti, attribuendo il proprio lessico e il proprio mondo sentimentale ai personaggi". E secondo Cerami è probabilmente questo spostamento di prospettiva del racconto, in cui l'identificazione del lettore diventa facile e immediata, ad aver determinato il successo delle fiabe di Andersen.
Ad Andersen la struttura fiabesca serviva da format, cioè "da artifizio strutturale per raccontare storie realistiche [...] senza rinunciare al racconto interiore e all'autobiografia trasfigurata". Per questo le sue fiabe non erano state scritte pensando ad un pubblico infantile, anzi, l'autore considerava il racconto per l'infanzia un genere minore. Come lui stesso spiegò: "Le mie fiabe sono più per gli adulti che per i bambini, che possono solo comprendere le cornici, gli ornamenti. Soltanto un adulto maturo può vedere e percepirne i contenuti. La semplicità è solo una parte delle mie fiabe, il resto ha un sapore piccante".
Dopo l'introduzione segue una prefazione di Bruno Berni, colui che ha curato la traduzione, dal danese all'italiano, dell'opera. Egli focalizza l'attenzione di noi lettori sul fatto che, dei 156 testi scritti da Andersen tra il 1835 e il 1872, noi ne conosciamo solo una minima parte, quelle di cui abbiamo conservato l'aspetto simbolico (caratteristica della fiaba popolare), eliminando le sovrastrutture narrative. Come spiega Berni "L'abilità di Andersen in tali testi è proprio quella di saper ricreare la tipica sublimazione che rende universale il contenuto della fiaba e sempre validi i suoi motivi". Le fiabe di Andersen tuttavia non possono essere definite "popolari" in quanto egli, pur prendendo inizialmente spunto dalla fiabe popolari, costruì poi una sua personale interpretazione del genere.
Berni spiega poi i motivi che lo hanno spinto a riunire in un unico volume tutte le opere di Andersen, poiché "la tradizione italiana, come quella europea, è ricca di traduzioni parziali, di un numero immenso di edizioni di singole fiabe per l'infanzia - spesso in forma rielaborata e fortemente ridotta-. ma estremamente parca di edizioni che raccolgono un numero adeguato di testi e rivolte ad un pubblico più ampio." Berni ha quindi voluto proporre per la prima volta una traduzione completa e organica delle fiabe e delle storie di Andersen "cercando di salvaguardare la validità stilistica dell'originale con l'uniformità della traduzione, per poter cogliere nella sua interezza la maturazione della scrittura, cercando di rispettare i richiami interni, i ricorsi lessicali a distanza di decenni".
Dopo la prefazione vi è anche un capitolo dedicato alla vita e alle opere di Andersen.

Sopra: Un'illustrazione tratta dalla fiaba de "La principessa sul pisello". Da notare come in questa immagine prevalga molto l'uso del blu, mentre l'unico elemento verde è il pisello sotto il cuscino.

Tale raccolta contiene 21 illustrazioni realizzate da Fabian Negrin, il quale aveva già collaborato in passato per la Donzelli. Come viene ricordato anche nella nota editoriale all'inizio del volume: "Dopo aver firmato due pilastri della nostra collana  come Principessa Pel di Topo dei fratelli Grimm e Il pozzo delle meraviglie di Pitrè, Negrin torna dunque a cimentarsi con il fiabesco, realizzando per questa edizione un corredo di illustrazioni <<interamente fatte a mano - come egli stesso annota di suo pugno - senza l'utilizzo del computer>>".
Le illustrazioni di questo artista, uno dei massimi illustratori contemporanei, offrono all'osservatore un mondo originale, profondo e sfaccettato. Tale artista infatti non si limita a rappresentare ciò che avviene in una scena di una fiaba, ma riesce a catturare anche degli elementi nascosti (spesso dei lati oscuri e sensuali) di queste fiabe e il lettore sarà portato a soffermarsi su ogni illustrazione per poterne cogliere ogni particolare e carpirne i significati profondi.

   

Sopra: Le illustrazioni di Negrin sono molto originali e presentano spesso dei significati profondi e sfaccettati. Nell'immagine in alto a sinistra, tratta dalla fiaba "I cigni selvatici", si possono vedere le mani e i piedi della bambina arrossati per via delle ortiche che sta intrecciando, mentre una di queste piante le copre la bocca, ad indicare che non può parlare finché non avrà finito il lavoro. A destra vediamo l'immagine della fiaba "La teiera", i cui cocci frantumati a terra formano la forma di un teschio. Più in basso vediamo un'illustrazione de "Il brutto anatroccolo", del quale, riflessa nell'acqua, vediamo l'immagine di lui da adulto.

Per le sue illustrazioni l'artista ha scelto di utilizzare dei colori accesi e vibranti, stesi in modo intenso e carico, pur mantenendo molta attenzione nei chiaro-scuri, che contribuiscono a creare voluminosità agli abiti e ai corpi. Negrin ha così creato dei disegni complessi e ricchi di dettagli e di colori, di cui ha utilizzato una buona varietà, anche se alcuni di quelli che compaiono maggiormente sono l'azzurro, il blu, il verde, il bianco e il nero. Non mancano comunque neanche colori dai toni più caldi, come il rosso e il marrone.
Alcuni dei disegni presenti in questo volume sono tutti a doppia pagina, mentre altri sono stati stampati su una singola pagina, tutte le immagini sono precedute dal titolo della fiaba da cui sono tratte.


Sopra: L'artista ha scelto di utilizzare dei colori accesi e vibranti, stesi in modo intenso e carico, pur mantenendo molta attenzione nei chiaro-scuri, che contribuiscono a creare voluminosità agli abiti e ai corpi. Negrin ha così creato dei disegni complessi e ricchi di dettagli e di colori di cui alcuni di quelli che compaiono maggiormente sono l'azzurro, il blu, il verde e il bianco. Nelle immagini qui sopra (tratte dalle fiabe de "Il compagno di viaggio" e "La sirenetta"), sono stati utilizzati molto l'azzurro, il bianco, il nero e, nell'immagine più in basso, anche il marrone.

"Fiabe e storie" di Hans Christian Andersen è un'ottima raccolta, un prodotto di pregio, curato e ben fatto, a cui si è prestata molta attenzione alla traduzione e alle illustrazioni di Fabian Negrin, le quali sono molto belle e originali, ricche di fascino e  mistero, capaci di rappresentare le fiabe in un modo che il lettore non ha mai visto (da notare come l'artista non abbia problemi nel rappresentare anche la nudità, cosa che raramente si vede nei disegni delle raccolte di fiabe).

Questa raccolta è stata pubblicata per la prima volta nel 2001 dalla Donzelli Editore, per poi essere ristampata nel 2005 (in un cofanetto "con una selezione delle illustrazioni più significative delle sue fiabe", in occasione del bicentenario della nascita dell'autore) e poi nel 2019, con l'attuale edizione illustrata da Negrin.
L'opera è dotata di una copertina rigida e di una sovracopertina, ha 870 pagine, misura 21,3 cm d'altezza e 15 cm di lunghezza e costa 36 euro.

P.S. Voglio segnalare, per chi fosse interessato, che questa è (era) solamente l'ultima fatica della casa editrice Donzelli, la quale finora ha pubblicato in italiano numerose raccolte di fiabe, edite nella collana che si intitola "Fiabe e storie". Vi elenco quindi alcuni dei titoli di fiabe più interessanti pubblicati da tale casa editrice (alcuni dei quali li avevo già recensito in passato):
  • "Principessa Pel di topo e altre 41 fiabe da scoprire" di Jacob e Wilhelm Grimm (2012)
  • "Il pozzo delle meraviglie. 300 fiabe, novelle e racconti popolari siciliani" di Giuseppe Pitré (2013)
  • "Stretta la foglia, larga la via. Tutte le fiabe" di Luigi Capuana (2015)
  • "Re pepe e il vento magico. Fiabe e novelle calabresi" di Letterio di Francia (2015)
  • "Tutte le fiabe. La prima edizione integrale 1812-1815" di Jacob e Wilhelm Grimm (2015)
  • "Tutte le fiabe" di Charles Perrault (2016)
  • "Cola Pesce e altre fiabe e leggende popolari siciliane" di Giuseppe Pitré (2016)
  • "Le mie fiabe africane" di Nelson Mandela (2016)
  • "Il turbante fatato e il tappeto magico. Fiabe dell'antica Instanbul" raccolte da Ignàcz Kùnos (2017)
  • "Le mille e una donna. Fiabe da tutto il mondo" di Angela Carter (2020)
  • "La più bella del reame. Biancaneve e altre 21 storie di madri e figlie" a cura di Maria Tatar (2021)

    

    

     
 
 
 Sopra: Le copertine dei vari volumi di fiabe editi dalla Donzelli Editore.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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