lunedì 19 febbraio 2018

Rachel (Le scienze inesatte) di Stefano Bessoni

"Rachel [Le scienze inesatte]" è il primo di un a serie di quattro libri, l'inizio di un progetto a cui l'artista Stefano Bessoni lavora da decenni e di cui questo capitolo costituisce una sorta di prequel, un antefatto, della storia.

Sopra: La copertina di "Rachel", la quale mostra al lettore la protagonista dello storia, è il primo capitolo della tetralogia de "Le scienze inesatte".

Protagonista di questa storia, ambientata agli inizi del Novecento in un paese lontano "Sperduto fra le coste dell'oceano" (come riporta il libro stesso), è Rachel, una bambina di sette anni che abita da sola in una vecchia casa sulla cima di una scogliera in quanto i suoi genitori sono scomparsi ormai da tempo. Il padre di Rachel, Balthazar Zendak, era un medico anatomista, esperto nella preparazione e nella conservazione di cadaveri, mentre sua madre Edith era una sarta, la quale cuciva gli abiti per i preparati del marito.
Rachel passa le sue giornate da sola in quanto non conosce altri bambini con cui giocare, disegnando e seppellendo gli animaletti morti che trova lungo la spiaggia. Le uniche creature con cui passa il tempo sono un coccodrillo impagliato, un coniglio scheletrico e una bambola anatomica: alcuni pezzi della Wunderkammer (la "camera delle meraviglie", un luogo in cui mettere qualunque cosa suscita stupore e meraviglia, fino a creare una sorta di piccolo museo personale) del padre che a un certo punto hanno preso vita e si sono messi a parlarle. 
In una sera di luna piena Rachel esce di casa e comincia a vagare sulla scogliera, spingendosi sempre più lontano, fin dove non era mai arrivata, guidata dai bagliori della luna, fino ad arrivare ad un piccolo cimitero. Curiosando tra le tombe la bambina fa una sconvolgente scoperta: trova una lapide con sopra inciso il suo nome e un suo ritratto, nonché la sua data di nascita e di morte. A quel punto la bambina ricorda di come fosse caduta giù dalla scogliera e di essere annegata in mare e, una volta tornata a casa, i suoi amici le raccontano cosa è successo. Le rivelano che suo padre è impazzito dal dolore per la sua morte e quella della moglie, che si era spenta poche settimane dopo per lo strazio di aver perso la figlia. Zendak aveva anche provato a fabbricare degli homunculus, degli esseri creati artificialmente, per provare ad avere un altro figlio. Secondo una teoria del coccodrillo impagliato Rachel si troverebbe imprigionata in uno spazio intermedio tra la vita e la morte, vincolata alla sua casa e alla camera delle meraviglie creata da suo padre.

Una volta finito di leggere la storia si capisce subito che questa è un'opera a cui Bessoni stava pensando già da diverso tempo in quanto in essa sono presenti molti elementi (cari all'autore) già comparsi in altri suoi libri. La stessa storia di Rachel si basa molto, ad esempio, sul primo libro pubblicato dall'artista: "Homunculus" (del 2011, di cui ho parlato in questo post), il quale narrava appunto la vicenda di un uomo (il quale ha lo stesso cognome del padre di Rachel: Lazarus Zendak) che, dopo aver perso la figlia caduta in mare da una scogliera (proprio come la protagonista), decide di provare a crearsi un nuovo figlio, arrivando a fabbricare, dopo numerosi fallimenti, un homunculus. Anche la "Stanza delle meraviglie" di cui si parla in quest'opera è già stata affrontata dettagliatamente nel libro di Bessoni "Wunderkammer" (del 2011), in cui viene spiegato cos'è appunto questa Wonderkammer e da quali oggetti può essere composta (alcuni di questi, tra l'altro, possiamo ritrovarli anche in quella del padre di Rachel). Di bambole anatomiche Bessoni ne ha parlato invece nella sua opera "Pinocchio" (del 2014, di cui potete leggere qui una mia recensione), mentre alcuni conigli scheletrici possiamo ritrovarli in "Alice sotto terra" (del 2012, di cui potete leggere qui una mia recensione ).


  
Sopra: Più in alto un'illustrazione che mostra alcuni oggetti presenti nella Wonderkammer del padre di Rachel, come si può notare un paio di questi (di cui ho riportato le immagini più in basso) si possono ritrovare anche nell'opra di Bessoni del 2011 dal titolo, appunto, "Wonderkammer".

In quest'opera possiamo trovare però anche riferimenti a fatti storici e a personaggi realmente esistiti: ad esempio la vicenda è ambientata in tempo di guerra e la figura di Rachel è ispirata a quella di Rachel Ruysch (1664-1750), figlia di Frederik Ruysch, un anatomista fiammingo famoso per le sue preparazioni anatomiche (si dice che, tra l'altro, Rachel aiutasse il padre nelle sue preparazioni). Rachel Ruysch però non morì, ma una volta cresciuta abbandonò la medicina e divenne un'abile pittrice.

Sopra: Un dipinto di Jan van Neck (intitolato "Anatomical lessons by Dott. Frederik Ruysch") in cui compare anche Rachel Ruysch nell'angolo in basso a destra, abbigliata con abiti maschili, la quale assiste il padre durante una lezione di anatomia sul corpo di un neonato.

Le illustrazioni che accompagnano la vicenda seguono il classico schema utilizzato da Bessoni, in cui pagine scritte di testo si alternano a quelle illustrate, anche se in quest'opera sono presenti, per la prima volta, anche illustrazioni a doppia pagina.

Sopra: In quest'opera di Bessoni sono presenti anche illustrazioni a doppia pagina, come quella qui sopra, che ci mostra la protagonista mentre gioca con i suoi amici.

I personaggi creati dall'artista sono, come sempre, un po' sgangherati e bizzarri, ma comunque affascinanti a modo loro. Essi sono sempre posti su sfondi astratti dalle tinte delicate, che permettono di mettere in risalto i personaggi che vi sono disegnati sopra, anche se questa volta in qualche tavola (un paio) è presente anche qualche sfondo (come nell'illustrazione in cui l'artista ci mostra la casa della protagonista, oppure quella in cui vediamo la bambina vagare nella notte di luna piena).

  
Sopra: I personaggi di Bessoni sono disegnati, come al solito, su sfondi astratti (come nel caso dell'immagine di Rachel, a sinistra), in questo volume, tuttavia, compaiono per la prima volta anche degli sfondi e dei paesaggi, come quello in cui ci viene mostrata la casa della protagonista (sulla destra).

"Rachel" è una fiaba nera, macabra, un'opera in cui l'autore ha voluto infondere tutte le suggestioni da lui accumulate nel tempo, nonché imperniata sulle sue passioni (l'anatomia, a zoologia, lo spiritismo e le scienze occulte). Le illustrazioni che accompagnano la storia sono, come sempre, originali, suggestive, sgangherate e un po' macabre.

Questo libro è stato pubblicato dalla Logos nel 2017; ha 60 pagine, una copertina rigida, misura 21,7 cm d'altezza e 15,5cm di lunghezza e costa 17 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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