lunedì 5 febbraio 2018

Blu di barba di Barbara Ferraro e Srimalie Bassani

Questa volta torno ad affrontare nuovamente una fiaba di Perrault che si caratterizza per la sua crudeltà e spietatezza e che non ho affrontato spesso nel mio blog: "Barbablù". In realtà l'albo che vi proporrò oggi, dal titolo "Blu di barba", è una rivisitazione della fiaba di Perrault, una rivisitazione scritta da Barbara Ferraro e illustrata da Srimalie Bassani, con degli animali come personaggi, ma che segue fedelmente i passi della versione originale.

Sopra: La copertina di "Blu di Barba" riprende le tinte blu, bianche e nere presenti anche nelle illustrazioni all'interno dell'albo.

La storia di questa versione ha come voce narrante quella di una delle ex mogli di Barbablù, la quale infatti dice: "E' una fiaba, la mia, finita tra i lamenti / altro che vissero felici e contenti". L'ex sposa, dopo aver raccontato al lettore il proprio triste destino, ci narra di come Barbablù, che in questo albo illustrato vediamo in veste di un caprone, si sia messo a corteggiare due sorelle, due volpi. Il caprone riuscirà a convincere una delle due (qui chiamata Occhi di Sole) a sposarlo e, dopo le nozze, la lascerà sola per sei settimane, consegnandole prima di partire le chiavi di tutte le stanze della casa. Come nella fiaba originale Barbablù le spiegherà di poter utilizzare tutte le chiavi tranne una, la quale apre una porta  in cui la novella sposa non deve assolutamente entrare. Ovviamente la giovane volpe non manterrà la promessa, facendosi vincere dalla curiosità, ma ciò che scoprirà sarà una sorpresa tanto sconvolgente quanto orribile: nella stanza proibita sono appese alla parete, come trofei, le teste decapitate delle precedenti mogli di Barbablù. Purtroppo la chiave cade a terra e di macchia di sangue, sangue che la poveretta, per quanti sforzi faccia, non riuscirà a ripulire. Quando Barbablù torna dal viaggio vede la chiave sporca di sangue e annuncia alla moglie che ora dovrà ucciderla, ma le concederà qualche minuto. Occhi di Sole, allora, raggiunge la torre della dimora per avvistare i suoi fratelli, i quali riusciranno ad entrare nel castello e ad uccidere il caprone appena in tempo per salvare la sorella.
Mentre la versione originale di Perrault si concludeva con la notizia che la sposa sopravvissuta si era risposata, ereditando le ricchezze del marito defunto, questa storia si conclude invece con la voce narrante della moglie defunta di Barbablù che augura alla giovane sposa, ora in salvo: "Curiosità s'è fatta tua ancella, / la vita ti sia lieve, dolce sorella".

Come avrete potuto intuire da alcune frasi che vi ho riportato poco sopra, nel riassunto, i testi di questa versione sono in rima. Gli schemi delle rime non sono sempre regolari in quanto, sebbene la maggior parte delle volte ci siano strofe in rima baciata, qualcuna è alternata, mentre altre seguono schemi nuovi:
Esempio di strofa in rima baciata:
"Blu di occhi, blu di barba   A
fatale lo sguardo che ancora mi turba  A
passo tonante, dall'incedere fiero,  B
ben celava un cuore nero." B

Esempio di strofa con un altro schema di rime, nuovo:
"La mia storia si concluse  A
tra le urla e il terrore.  B
Ciascuna appesa un nome,  C
ogni nome un orrore" B

Sopra: Le due sorelle che Barbablù si metterà a corteggiare dopo aver ucciso la precedente moglie.

Le illustrazioni realizzate da Srimalie Bassani sono belle, originali, suggestive ed eleganti. Come ho detto anche all'inizio l'illustratrice ha rappresentato i personaggi di questa versione della fiaba di "Barbablù" come degli animali dai tratti antropomorfi e quello che interpreta il ruolo di Barbablù è un caprone, cioè una bestia dotata di per sé di una barbetta, il che consente di mantenere credibile l'aspetto del personaggio. La capra, inoltre, è associata alla sessualità e, a partire dal Medioevo, anche all'immagine del Diavolo.

Sopra: In questo albo illustrato, in cui i personaggi sono tutti animali antropomorfi, Barbablù è stato rappresentato sotto forma di caprone, con la barbetta blu.

Oltre al modo con cui l'aspetto dei personaggi è stato interpretato e rivisitato, ciò che rende particolari le illustrazioni di questo albo è sicuramente l'uso dei colori. L'artista ha infatti scelto di utilizzare, per questi disegni, solo alcuni colori: il bianco, il nero, il blu e il rosso. Solitamente la maggior parte delle illustrazioni di questo albo si presentano infatti in bianco e nero, con solamente qualche dettaglio colorato: ad esempio la barba, gli occhi e la chiave di Barbablù sono tinti di blu, mentre gli occhi di Occhi di Sole e il sangue delle ex spose sono rossi.
In alcuni casi l'uso del colore viene esteso anche agli ambienti, e in particolare al cielo, specialmente quanto l'artista vuole enfatizzare un certo clima: abbiamo così un ambiente blu scuro quando Barbablù lascia la novella sposa per partire per il viaggio e un cielo rosso negli istanti prima che il caprone uccida la volpe.

  
Sopra: Le illustrazioni presenti nell'albo sono in bianco e nero, con la presenza di alcuni elementi colorati di blu o di rosso, come nell'illustrazione a sinistra. Talvolta le tinte del blu e del rosso vengono estese anche al cielo o, comunque, all'ambiente circostante, come si può vedere nell'illustrazione a destra.

"Blu di barba" è una rivisitazione bella e originale, ma allo stesso tempo molto fedele, della fiaba di "Barbablù" di Charles Perrault. I testi in rima conferiscono musicalità e incanto alla storia, ma anche un certo mordente e le eleganti illustrazioni di Bassani, che si caratterizzano per la particolare scelta dei colori, rendono il tutto più affascinate e intrigante. Inoltre la storia, pur essendo una rivisitazione, riprende molto fedelmente quella originale di Perrault, anche se con qualche differenza (ad esempio in questa versione il ruolo giocato dalla sorella della sposa di Barbablù rimane molto marginale a differenza che nella fiaba originale e, inoltre, qui la narrazione della storia si conclude un po' prima rispetto a quanto accade nell'altra).

Questo libro illustrato è stato pubblicato dalla Bacchilega Editore nel 2017; ha 44 pagine, la copertina rigida e misura 21,2 cm d'altezza e 21,1 cm di lunghezza e costa 15 euro.

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