lunedì 18 aprile 2016

The art of How to Train Your Dragon 1 e 2

"How to train your dragon" è il titolo di un libro scritto da Cressida Cowell nel 2003 e su cui la DreamWorks si è basata per creare, nel 2010, uno dei suoi film d'animazione più amati: "How to train your dragon", cosciuto in Italia col titolo "Dragon Trainer".
In questo post non mi occuperò però del libro della Cowell (a cui hanno fatto seguito altri 11 capitoli), ma dell'opera che presenta al lettore, attraverso dei commenti e l'uso delle immagini, il modo in cui è stato realizzato il film, con la sua trama, lo sviluppo dei personaggi, il design delle ambientazioni ecc...

Sopra: La copertina dell'artbook di "How to train your dragon", in cui vengono spiegati e mostrati i vari processi artistici che hanno portato alla realizzazione del film.

Forse non tutti sanno, infatti, che gli studi cinematografici più famosi (vedere ad esempio, oltre alla già citata DreamWorks, la Disney o gli Blue Sky Studios) da alcuni anni hanno cominciato a realizzare degli artbook sui film da loro prodotti. Per cui, oltre a questo volume se ne possono trovare anche altri dedicati agli altri cartoni e film realizzati dalla DreamWorks, dalla Disney e da altri studi cinematografici.
Oggi voglio però concentrarmi sugli artbook di Tragon Trainer 1 e 2 perciò iniziamo cominciando a parlare del primo.
L'autore dei testi di "The art of How to Train Your Dragon" è Tracey Miller-Zarneke, all'inizio è anche presente una prefazione di Cressida Cowell, l'autrice dei libri su cui il film si è basato. 
Quest'opera è divisa in capitoli, che trattano gli elementi più importanti del film, accompagnandoli da commenti e, ovviamente, da immagini, illustrazioni e schizzi.
Il primo capitolo tratta dei draghi, e al lettore viene spiegato come si sia cercato di creare delle creature diverse da quelle che fino ad allora erano apparse nel cinema o nella letteratura, e che fanno parte dell'immaginario collettivo. Il resto del capitolo illustra e spiega nel dettaglio, soprattutto mostrando al lettore illustrazioni e bozze, le varie specie di draghi che sono poi entrate a far parte del film: Red Death (Morte Rossa), Night Fury (la Furia Buia), Monstrous Nightmare (l'Incubo Orrendo), Gronckle (il Gronchio), Deadly Nadder (l'Uncinato Mortale), Hideous Zippleback (l'Orripilante Bizzippo) e Terrible Terror (il Terribile Terrore).
Oltre a questi draghi ce ne vengono mostrati anche alcuni che poi non sono stati scelti.

   
Sopra: A sinistra Morte Rossa, il quale inizialmente doveva essere un drago acquatico. A destra possiamo vedere alcune specie di draghi che non sono state scelte per il film

Il secondo capitolo parla dei vichinghi, i quali "possess their own energy and style, an intriguing mix of barbarianism, brute force and bullheaded (ostinata) loyalty to one another".
Vengono così presentati i vari personaggi del film, nonché la loro evoluzione fisica (ad esempio Hiccup inizialmente era stato disegnato molto più giovane e Astrid aveva due trecce). Abbiamo quindi Hiccup (il protagonista), Astrid, Snotlout (Moccicoso), Fishlegs (Gambedipesce), Tuffnut e Ruffnut (Testaditufo e Testabruta), Stoick (il padre di Hiccup e capo del villaggio), Gobber (Scaracchio, il fabbro del villaggio nonché l'addestratore delle nuove reclute), Gothi (la maga) e altri ancora.

   
Sopra: A sinistra sono mostrate le varie fasi che hanno poi portato alla realizzazione del personaggio di Hiccup, protagonista del film, il quale, come si può vedere, inizialmente era stato concepito più giovane. A destra possiamo invece vedere alcuni disegni preliminari di Astrid, i quali, pur avendo degli elementi in comune col personaggio finale, non le assomigliano ancora molto.

Il terzo capitolo è dedicato al mondo dei draghi, mentre il quarto al mondo dei vichinghi, mostrando al lettore la scelta dei luoghi e delle ambientazioni del film, come: l'Isola dei Draghi, la Cava dei Draghi, l'Isola di Berk, la Cava, il Villaggio e vari altri paesaggi. Il quarto capitolo comprende inoltre anche le case e i vari edifici del villaggio (come la Meade Hall e il negozio di Scaracchio),  l'iconografia e i vari oggetti della cultura vichinga del film (tra cui le barche, le catapulte e le sculture).
Il quinto e ultimo capitolo tratta del processo utilizzato, compresi i vari step fatti, per creare il film d'animazione in CG che abbiamo visto al cinema. Ci vengono quindi descritti la storia, alcune sequenze, il layout, gli effetti animati e la luce.

Il secondo volume: "The art of How to Train Your Dragon 2", è stato pubblicato nel 2014 con l'uscita
del secondo capitolo del film.

Sopra: La copertina dell'artbook dedicato al secondo capitolo del film della DreamWorks Animation "How to Train Your Dragon".

L'artbook "The art of How to train your dragon " è dedicato al secondo capitolo della saga (ambientato cinque anni dopo il primo), ed è stato pubblicato nel 2014, corrispettivamente all'uscita del film in America. L'autore di quest'opera è Linda Sunshine, con un'introduzione del regista del film Dean DeBlois.
Questo libro è suddiviso in parti, la prima, dal titolo "The race is on", spiega al lettore, e gli mostra, le nuove ambientazioni, i nuovi luoghi ed edifici del villaggio di Hiccup.
La seconda parte ("Vikings of new Berk") ci illustra la crescita fisica, estetica e caratteriale dei personaggi che avevamo conosciuto nel primo film, ora di cinque anni più vecchi. Di ognuno ci vengono inoltre mostrati anche i rispettivi draghi e, per alcuni, anche alcuni oggetti particolari che gli abbiamo visto utilizzare nel cartone (ad esempio ci verrà spiegata la particolare spada fiammeggiante di Hiccup, oppure la sua nuova gamba di ferro).
Oltre ai draghi che già conosciamo, il libro ce ne presenterà alcuni di nuovi, come ad esempio Skullcrusher (Spaccateschi, appartenente alla razza dei Cornotonante) quello di Stoick, oppure Grump (Broncio) della razza dei Ruttocaldo (Hotburple), il drago di Skaracchio (Gobber nella versione inglese).

  
Sopra: L'immagine a sinistra, creata da Iuri Lioi, ci mostra Hiccup insieme alla sua spada e alcuni particolari della spada stessa. Quella destra, realizzata da Pierre-Oliver Vincent e da Nico Marlet, raffigura invece alcune nuove specie di draghi  presenti nel secondo film.

Nella terza parte: "New worlds to explore" potremo ammirare le illustrazioni degli splendidi paesaggi creati per le ambientazioni del secondo film. In questa parte ci verrà inoltre presentato un nuovo personaggio apparso sempre in "Dragon Trainer 2": Eret, con la sua fortezza e le sue imbarcazioni.
La quarta parte: "The world of ice", comprende gli studi per rendere al meglio il ghiaccio, nonché l'introduzione di un altro nuovo personaggio: Valka (la madre di Hiccup), con il rispettivo drago: Cloudjumper (Saltanuvole). In questa parte ci verranno anche mostrate altre specie di draghi come: i Seashocker (Scuotimari), i Timberjack (Tagliaboschi), i Thunderdrum (Tamburotuonanti), gli Scuttleclaw (Dragoncelli) e la Bewilderbeast (la Grande bestia Selvaggia).
La quinta parte ("The world of Drago") è dedicata all'antagonista della vicenda: Drago. Di lui conosceremo l'evoluzione fisica, la storia, l'armata, le navi e le sue macchine da guerra.
Nella sesta e ultima parte intitolata "World war of dragons" ci viene presentata la Bestia Selvaggia di Drago e le scene di battaglia del film.

Sopra: In quest'immagine ci vengono mostrate alcune scene di battaglia del film con alcune rappresentazioni dell'antagonista. L'illustrazione in alto è stata realizzata da Marcos Matreu-Metre come studio della luce, mentre quella in basso da Woonyoung Jung per lo studio dei colori.

Le illustrazioni presenti all'interno dei due artbook sono molte e comprendono scene del film, schizzi, disegni e dipinti sia preparatori che completi sullo studio dei personaggi, dei draghi, degli oggetti, dei paesaggi e delle ambientazioni. Esse sono state inoltre create tramite l'utilizzo di diverse tecniche (tradizionali e digitali) e attraverso diversi materiali (matita, colori acrilici, pastelli).
Naturalmente le varie illustrazioni sono state realizzate da molti artisti (più di una trentina) tra cui, per il primo libro: Nico Marlet (il quale si è occupato principalmente dello studio dei personaggi e dei draghi), Pierre-Oliver Vincent (l'art director, che si è occupato dello studio dei paesaggi e degli edifici), Simon Otto, Jean Francois Rey, Zhaoping Wei (per la digital paint), Kirsten Kawamura (che si è occupata del design degli oggetti, delle statue e dell'iconografia), Mel Zweyer, Cressida Cowell (la stessa autrice del libro), Paul Shardlow e molti altri.
Per il secondo libro abbiamo: Nico Marlet (il character designer), Kirsten Kawamura, Iuri Lioi, Woonyoung Jung, Dean DeBlois (il regista), ZhaoPing Wei (art director), Pierre Oliver Vincent (il production designer), Nicolas Weis, Peter Chan e altri ancora.
Il secondo volume, rispetto al primo, possiede una maggior quantità di informazioni scritte (inoltre la scrittura usata è decisamente molto più piccola) e le varie pagine sono più ricche di illustrazioni, tanto da venirne completamente riempite.

Sopra: Una delle illustrazioni all'interno di "The art of How to Train Your Dragon". Questa, creata da Pierre-Oliver Vincent,  ci mostra uno scorcio dei luoghi che circondano il villaggio di Hiccup.
Poiché le illustrazioni riguardanti i personaggi, i draghi e gli oggetti le ho già inserite precedentemente, in quest'intultima parte ho deciso di mostravi quelle sui paesaggi.

    
Sopra: Alcuni paesaggi all'interno di "The art of How to Train Your Dragon 2", notare la varietà degli ambienti rappresentati. L'illustrazione in alto a sinistra raffigura l'oasi all'interno della montagna di Valka; quella in alto a destra ci mostra un bosco del Nuovo Mondo scoperto da Hiccup; mentre quella in basso al centro rappresenta la montagna di Valka. Tutte queste illustrazioni sono state realizzate da Pierre-Oliver Vincent.

Questi due libri sono delle opere interessanti (specialmente per chi ha amato il film, ma non solo) e ben fatte. Grazie a loro è possibile capire ciò che sta dietro alla realizzazione di un film d'animazione, seguendo lo sviluppo della trama, dei personaggi, dei luoghi, delle ambientazioni. Oltre a fornire delle informazioni interessanti sono anche molto ricchi di belle illustrazioni, in cui il lettore potrà ritrovare elementi in comune col film, oppure altri di totalmente nuovi ed inaspettati.

"The art of How to train your dragon" è stato pubblicato nel 2010 dalla Newmarket Press e costa circa 25 euro. Ha 160 pagine e misura 26,1 cm d'altezza e 28,5 cm di lunghezza.
"The art of How to train your dragon 2" è stato pubblicato nel 2014 dalla Newmarket Press e dalla Titan Books, al prezzo di circa 35 euro. Ha 160 pagine e misura 26,1 cm d'altezza e 28,9 cm di lunghezza.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

Nessun commento:

Posta un commento