lunedì 16 giugno 2025

Le streghe di Venezia di Sèbastien Perez e Marco Mazzoni

"Le streghe di Venezia" è un'opera scritta da Sèbastien Perez e illustrata da Marco Mazzoni, che fa parte di una collana che si chiama "Papillons Noir" e che per ora conta solamente due titoli, e di cui l'altro è "Il ritratto di Dorian Gray" illustrato da Benjamin Lacombe. La collana di narrativa illustrata “Papillon Noir” nasce come uno straordinario laboratorio per autori e illustratori, dove testi, immagini e processi di produzione danno vita a nuovi immaginari. Ogni volume è concepito come un oggetto narrativo capace di coinvolgere il lettore in una continua esplorazione di stili e materiali innovativi.
 
 Sopra: La splendida copertina dallo sfondo scuro su cui risalntano i decori floreali dorati e, al centro, l'immagine azzura del busto e del volto di una ragazza allta da farfalle.
 
Nel 2045, in una società post-apocalittica, Simone ha 16 anni e vive in un’Italia segnata dalla segregazione in seguito a una terribile epidemia: "Il giorno in cui diedero l'allarme, Simone aveva appena 12 anni. In quel momento la sua vita cambiò. Nella sua testa risuonano ancora i passi del padre, mentre ntra di corsa pestando le suole sul pavimento. - Allontanano dalla finestra!-, aveva urlato.
per l'intera settimana la televisione aveva continuato a ripetere che i ricoveri erano in aumento e che per ordine del governo tutti dovevano restare in casa. La amlattia fu battezzata "virus delle farfalle", per via dell'attrazione esercitata sui lepidotteri degli infetti.
Una domenica sera, la madre di Simone venne chiamata per un'emergenza, e da allora non tornò più.Anche se era un medico, quand'era rimasta incinta aveva smesso di esercitare e non aveva più ripreso. Ora però era suo dovere recarsi nei centri di assistenza. Simone pianse ogni notte. supplicandone il ritorno. la puara serrava il suo storico e ogni giorno cresceva il timore che ance sua madre si ammalasse.
Per lunghi giorni, Simone e il padre rimasero da soli. La corrente elettrica arrivava per poche ore a settimana, finché non fu staccata del tutto. Televisori e computer non funzionavano più, così presero a leggere e a giocare a carta. Siccome il padre era insegnante, si preoccupava cje Simone restasse in pari col programma.
Era il genitore ad avventurarsi ogni volta alla ricerca di cibo. Le sue assenza si facevano via via più lunghe, perhcè i negzi si rifornivano con frequente difficoltà. Simone restava alla finestra in attesa del suo ritorno."
Per gli infetti sono riusciti a creare un siero che tiene sotto controllo i sintomi, tuttavia ci sono alcune persone, i "seguaci del morbo inibito",  che si fanno contagiare volontariamente perchè "la sua trasmissione provoca sensazioni straordinarie, ma non lasciava nel corpo alcuna traccia." Così Simone ed altri suoi amici decidono anche loro di farsi volontariamente contagiare, ma prima di venire morsi scatta un allarme e tutti fuggono in diverse direzioni, e Simone segue un giovane infetto sconosciuto. Il giovane si chiama Manuele, e ha una sorella di nome Camilla che è incinta, per cui i due devono fuggire dalla città (se gli infetti non fanno l'iniezione vengono classificati come "ad alto rischio" e gli viene data la caccia, ma se si recano all'appuntamento il governo potrebbe togliere il bambino alla donna). I due fratelli vogliono recarsi da alcune donne che aiutano le donne infette a partorire, e che vengono definite delle streghe.
Presto però la storia di Simone finisce per intrecciarsi con quella di una strega vissuta nella Venezia del Quattrocento, forse all’origine del declino del mondo. 

 
Sopra: Una delle oniriche illustrazioni di Mazzoni in cui vediamo il volto di Manuele avvolto dalle farfalle.

I testi sono accompagnati dalle magnifiche e affascinanti illustrazioni di Marco Mazzoni molto raffinate e graziose, complesse e ricche di dettagli, inoltre presentano uno stile originale, soprattutto per la scelta e l'uso dei colori. 
All'artista piace usare infatti l'azzurro e il magenta, con varie sfumature, così da creare un senso di contrasto visivo che colpisce e a volte anche un po' turba l'osservatore. Nelle illustrazioni sono poi presenti anche colori quali il nero e il bianco, il primo è stato usato per creare dei punti d'ombra, mentre il secondo per dipingere la pelle chiara delle streghe e per far risaltare i punti di luce. La pelle e i capelli delle persone invece sono rese con un insieme di sfumature di giallino, magenta e azzurro che le fa sembrare traslucidi.
Oltre alle immagini a colori, che solitamente sono a doppia pagina o a pagina intera qui l'artista ha dipinto anche un altro tipo di disegni che rappresentano i ricordi di Simone, i quali sono come delle vignette, infatti mostrano più eventi in sequenza, e in questi casi Mazzoni ha scelto di usa tinte come il nero e il bianco sporco. 
In bianco e nero sono anche i disegni delle pagine provenienti dal diario di una delle streghe, colei che ne ha fndato l'Ordine, disegni eleganti, estremamente minuziosi e ricchi di dettagli, che rappresentano elemnti floreali, animali, naturali e donne sensuali ma dalle orbite nere, avvolte in tralicci di fiori e circondate da animali (soprattutto uccelli).
Gli elementi naturali sono comunque presenti più o meno in tutte le illustrazioni del libro, anche nelle immagini che accompagnano i testi, che sono anche i disegni che rappresentano in modo più realistico ciò che avviene nella storia, in cui però non mancano anche qui elementi surreali e naturali, come delle farfalle o rami di erbe e fiori o animali di piccola taglia.
Attraverso le oniriche illustrazioni di Marco Mazzoni, Le streghe di Venezia ci conduce in un tempo e in uno spazio tanto reali quanto fantastici, al confine tra romanzo di formazione, incanto e riflessione sulla nostra epoca. 
 
 
 
 
 
 Sopra: Alcune illustrazioni interne di Mazzoni, di cui le prime in alto hanno delle tonalità più cube, mentre le altre più chiare, con personaggi dalla pelle che sembra traslucida. In basso l'ultima tavola illustrata, in bianco e nero con varie vignette, è quella che mostra uno dei ricordi di Simone.
 
"Le streghe di Venezia" è un'opera scritta da Sèbastien Perez e accompagnata dalle magnifiche, suggestive, delicate, potenti e oniriche illustrazioni di Marco Mazzoni, le quali sono sicuramente la parte migliore dell'opera. Sono immagini che trasmettono sorpresa e meraviglia, ma che talvolta lasciano anche un po' siazzati, in quanto hanno anche un che di malinconico e cupo.
La storia è abbastanza cupa anche se breve: ci troviamo in un futuro post apocalittico dove la popolazione mondiale è calata di due terzi, ed i sopravvisuti non se la cavano molto meglio, in quanto tenuti sotto stretto controllo del governo che cerca di contenere gli effetti del morbo che trasforma le persone in quelli che sono, sostanzialmente, deli zombie.
Simone, il protagonista, incontra un po' per caso un fratello e una sorella che devono andare a Venezia per salvare il figlio della ragazza, che è infetta. Simone decide di seguire la coppia e di aiutarli, incontrando le cosiddette "Streghe di Venezia", una confraternita di donne che aiuta le donne incinte infette a partorire e che poi ne allevano i figli, per evitare che finiscano in mano al governo per qualche esperimento.
Una vicenda sotto certi aspetti affascinante, che combina elementi distopici, miseriosi e anche un po' magici, sebbene la trama di base non sia proprio originalissima e direi che è più o meno la stessa che si trova nella maggior parte dei film sugli zombie e sui futuri post-apocalittici, se non fosse per la cosa che le farfalle sono attratte dagli infetti e che questi, prima di perdere la ragione e diventare zombie affamati di carne, possano restare in una sorta di stadio intermedio dove hanno coscienza di sè, sebbene il loro aspetto sia diverso da quello delle persone sane.
Un libro con una trama potente, a tratti anche un po' destabilizzante, ma che non ho trovato brillare per originalità, sebbene alcuni elementi introducano delle novità interessanti (l'evoluzione della malattia, i papiliofili, la presenza di queste "streghe" e del diario della fondatrice dell'ordine, che sembra aver dato origine al virus ). Se vi piacciono i romanzi distopici e post-apocalittici tuttavia potreste trovare questo libro intrigante, mentre in me la trama non ha suscitato particolare entusiasmo, mentre ho trovato più coinvolgente la parte del diario di Emilia, la fondatrice dell'ordine delle streghe. Le illustrazioni di Mazzoni sono comunque stupende e l'edizione è di per sè molto bella e curata, un libro lussuoso e da collezione.
 
Quest'opera è stata pubblicata nel 2024 dalla Albin Michel Jeunesse col titolo "Les Sorcières de Venise" ed è stata edita in italiano nel 2025 dalla Ippocampo Edizioni. Il volume ha 120 pagine, la copertina rigida, misura 27,5 cm d'altezza e 19,5 cm di lunghezza e costa 25,00 euro.
 
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