lunedì 31 ottobre 2016

SPECIALE HALLOWEEN (parte 2/2)

Continuiamo con la lista dei libri illustrati per Halloween, andando a conoscere ora gli ultimi nove macabri e spaventosi titoli. (Se volete vedere la prima parte la trovate qui)

"I canti della forca" di Stefano Bessoni è un libro illustrato basato su alcune poesie macabre di Christian Morgenstern, che esprimono una profonda riflessione sul senso della vita e sull'uomo, con le sue piccolezze e le sue paure.
Questi canti sono quelli degli impiccati che penzolano sul colle del patibolo, dove vi è la confraternita dei I Fratelli della Forca, formata da bizzarri e strampalati personaggi (ovviamente tutti morti impiccati): il piccolo impiccato (un bambino che fu impiccato così tanto tempo fa che nessuno ricorda la sua storia, e neppure il suo nome); Palmstrom, un piccoletto dall'animo sensibile, che decise di togliersi la vita "per comprendere tutti i segreti che non saranno mai stati rivelati"; Korf, migliore amico di Palmstrom che si è impiccato insieme a quest'ultimo come atto d'amicizia; Pauretto, un vecchio vestito da marinaretto che era rimasto impiccato per sbaglio all'albero di prua dopo aver bevuto troppo; il Grande Lalula, che parla una lingua incomprensibile e ama mangiare salumi e vestirsi con resti di maiali macellati e altri ancora. Oltre ai Fratelli della Forca in questo volume conosceremo anche altri personaggi peculiari e macabri, tra cui il boia, Sophia (l'assistente di quest'ultimo), il pecoro lunare, iene lunari...
Le illustrazioni di Bessoni, macabre, affascinanti e visionarie, rappresentano molto bene questo mondo al confine tra la vita e la morte, con personaggi dall'aspetto sgangherato, bizzarro e macabro.
Se volete leggerne una mia recensione più approfondita potete trovarla qui.
L'opera è stata pubblicata nel 2013 dalla Logos; ha 68 pagine e misura 26,8 cm d'altezza e 21,6 cm di lunghezza e costa 20 euro.

 
Sopra: A sinistra la copertina, che ritrae Pauretto, uno dei membri dei Fratelli della Forca; a destra, in un'illustrazione interna al libro, vediamo il piccolo impiccato nella sua forma scheletrica, colui che decide se i nuovi arrivati possono entrare a far parte della congrega.

"Post-it monster" di John Kenn Mortensen è un libricino composto da una raccolta di disegni di mostri che l'artista aveva realizzato su dei post-it gialli con penne biro nere, disegni che l'autore ha deciso di selezionare e di pubblicare in questo volume, per cui non aspettatevi una trama da quest'opera (e nemmeno dei testi).
Queste illustrazioni mostrano diversi mostri inventati da Mortensen, i quali hanno un aspetto, oltre che molto originale, veramente inquietante, spaventoso e talvolta anche raccapricciante, specialmente considerando il fatto che spesso vengono rappresentati insieme a persone (solitamente bambini). Ogni illustrazione è indipendente dalle altre, tuttavia il lettore, guardando i vari disegni, potrà comunque provare ad immaginarsi una storia dietro ciascuno di essi, inoltre in alcuni post-it è possibile ritrovare gli stessi mostri, anche se rappresentati con persone e in luoghi differenti.
Se volete leggere una mia recensione più approfondita di quest'opera potete trovarla qui.
Questa raccolta di illustrazioni è stata pubblicata originariamente in inglese con titolo "Sticky monsters" nel 2012 dalla Square Peg, e poi in italiano dalla Elliot sempre nel 2012; l'opera ha 80 pagine e misura 17,3 cm d'altezza e 18,1 cm di lunghezza e la versione italiana costa 14 euro (7,54 quella inglese).

  

Sopra: In alto la copertina inglese di "Post-it monsters", che mostra una delle immagini interne al libro; più in basso una delle illustrazioni presenti all'interno dell'opera mostra un altro, spaventoso e inquietante mostro disegnato da Mortensen, insieme ad un umano.

"I piccini di Gashlycrumb" di Edward Gorey è una macabro abecedario (in cui però si può leggere anche una certa vena di umorismo) che rappresenta 26 morti infantili, una per ciascuna lettera dell'alfabeto, proprio come le iniziali dei nomi dei bambini protagonisti di questo libricino. Le morti di questi bambini, che ci vengono presentate tramite una filastrocca in rima baciata, sono molto variegate: incidenti (come quello Amy, che cadde dalle scale), omicidi (come quello di Kate, uccisa con un'ascia), morti improbabili e assurde (come quella di Neville, che morì di noia) oppure possibili (come quella di Susan, scossa dalle convulsioni), più o meno brutali e violente (come quella di Titus, sbriciolato da un'esplosione).
Le splendide, macabre, malinconiche e surreali illustrazioni di Gorey, in bianco e nero, sono di grande impatto, mostrando i bambini immortalati in istanti precisi e significativi, prima, durante o subito dopo il loro decesso.
Se volete leggerne una mia recensione più approfondita potete trovarla qui.
L'edizione inglese è stata edita dalla Houghton Mifflin Publishing Company nel 1963 (l'edizione che si può comprare è una ristampa del 1998) col titolo "The Gashlycrumb tinies", mentre quella italiana è stata pubblicata dall'Adelphi nel 2013. L'opera ha 64 pagine, e misura 13,8 cm d'altezza e 15,6 cm di lunghezza. L'edizione italiana costa 14 euro, mentre quella in inglese 10$ (circa 9,07 euro).

 
Sopra: A destra la copertina de "I piccini di Gashlycrumb" mostra i 26 giovani e sfortunati protagonisti di questo macabro abecedario in rima. A sinistra, invece, una delle illustrazioni interne dell'opera che ritrae Kate, uccisa da un'ascia. 

"Disegnare e dipingere vampiri, zombie e altre creature dell'oltretomba" di Keith Thompson è un manuale che insegna al lettore a disegnare spaventosi mostri, coma ad esempio: l'antropofago, ghoul, il Windigo, la negromante, il cane infernale, zombie, la mummia, uno scheletro guerriero, cadaveri meccanizzati, una vampira, Lilith, lo psicopompo, uno spettro....
L'opera è suddivisa in due parti: nella prima viene spiegato come realizzare un disegno, parlando di dove trovare ispirazione per i propri lavori, quali mezzi scegliere (tradizionali o digitali), i materiali da utilizzare, gli elementi di base, l'anatomia di un corpo, come rendere i diversi livelli di decadimento, come realizzare le pose delle creature, i dettagli da aggiungere, come creare l'atmosfera e le ambientazioni ecc....
La seconda parte (intitolata "Benvenuti nelle catacombe") si compone da una serie di sottocapitoli nei quali sono state raggruppate diverse tipologie di creature mostruose: creature demoniache, morti viventi e spiriti eterei. Qui ci verranno presentati, uno ad uno, vari mostri, accompagnati da una breve descrizione della loro storia e con dei consigli su come realizzare il loro disegno.
Alla realizzazione di questo manuale hanno contribuito vari artisti (tredici per la precisione), tuttavia le immagini presenti all'interno del volume sono molto belle e spaventose, e mostrano al lettore una gran varietà di mostri e di creature terrificanti.
L'opera è stata pubblicata nel 2008 col titolo originale di "Drawing and painting the undead" dalla Quarto Publishing ed è stata edita in italiano da Il Castello sempre nel 2008. Il manuale ha 128 pagine e misura 28 cm d'altezza e 21,5 cm di lunghezza.



Sopra: In alto la copertina di questo manuale, la quale mostra un disegno che non è presente all'interno dell'opera. Più in basso ho riportato un'immagine interna del libro in cui possiamo vedere uno dei mostri  rappresentati, in questo caso un cadavere meccanizzato, di cui in alto a sinistra è stata scritta una breve storia per introdurlo.

"MITI E LEGGENDE: Racconti del terrore" è un libro illustrato che fa parte di una collana (intitolata appunto "Miti e Leggende", il cui consulente capo è Tristram Potter Coffin), la quale raccoglie, in diversi volumi, miti, leggende e racconti popolari, su diversi argomenti (tra cui "Animali fantastici", "Draghi", "Storie di natale", "Spiriti dell'acqua", "Terre fantastiche", "Imprese epiche", "La leggenda di re Artù", "Incantesimi e sortilegi"…) e di cui segnalo anche, per quanto riguarda sempre tematiche horror, anche i volumi di "Creature dell'oltretomba" e "Fantasmi" (che qui cito solamente in quanto ho preferito scegliere il libro della collana che trattasse elementi horror più in generale).
L'opera si compone da tredici racconti, ovviamente tutti del terrore, di cui vi cito alcuni titoli: "Il morto vivente della Bretagna", "Messe di orrori", "L'ospite dei goblin", "Una morte sospesa", "La sposa dello spettro", "Demoni del sogno" …
Questa raccolta presenta, insomma, una certa varietà di mostri e di creature, come: morti viventi, scheletri, goblin, spiriti, cannibali, jin, demoni ecc…
Tutti i racconti sono accompagnati da diverse illustrazioni (accanto alle quali è stata inoltre scritta una frase che descrive quanto rappresentato) che mostrano quanto viene narrato. Le illustrazioni di ogni racconto sono opera di un diverso artista, cosa che si può notare anche dal cambio di stile dei vari disegni, tutti comunque belli e inquietanti.
L'edizione originaria inglese, intitolata "THE ENCHANTED WORLD: Tales of terror", è stata pubblicata dalla Time-Life; l'edizione italiana, del 1998, è stata invece edita dalla Hobby e Work. L'opera ha 144 pagine e misura 30,3 cm d'altezza e 22,5 cm di lunghezza.

  
Sopra: A sinistra la copertina di questo volume appartenente alla collana "Miti e leggende", sulla quale è stata rappresentata uno dei racconti della raccolta. A destra ho riportato una delle illustrazioni presenti all'interno dell'opera, immagini che hanno il compito di accompagnare le storie rappresentando quanto scritto in quest'ultime; in questo caso la vicenda immortalata è quella de "La sposa dello spettro".

In questa posizione ho inserito un classico della letteratura macabra: alcuni racconti di Edgar Allan Poe, presenti nel libro "Tales of macabre", una raccolta di otto storie accompagnate dalle illustrazioni di Benjamin Lacombe. In particolare questo libro illustrato contiene i racconti di: "Berenice", "The black cat", "The island of the fay", "The tell-tale heart", "The fall of the house of Usher", "The oval portrait", "Morella" e "Ligeia"; in fondo si possono inoltre trovare le biografie e le bibliografie di Poe, di Charles Baudelair e di Lacombe.
Le illustrazioni di Lacombe, evocative e molto curate, accompagnano molto bene i testi, con il loro stile onirico, surreale e dal tocco macabro, con una predominanza dei colori nero e rosso.
Se volete leggere una mia recensione più dettagliata di questa raccolta potete trovarla qui.
L'opera è stata pubblicata, in originale, nel 2009 dalla Soleil edition per la Collection Metamorphose col titolo "Les contes macabres"; mentre l'edizione inglese è stata edita nel 2012 dalla casa editrice Archaia. Il libro ha 220 pagine, misura 28,3 cm d'altezza e 20,4 cm di lunghezza e costa 29,95$ (29, 95 euro la versione francese), mentre l'edizione inglese costa meno di 23 euro.

  
Sopra: A sinistra la copertina, finemente decorata, dell'edizione originale francese di "Tales of macabre". A destra una delle illustrazioni realizzate da Lacombe, che in questo caso rappresenta Berenice, protagonista femminile dell'omonimo racconto di Poe, presente in questa raccolta.

"Everything that creeps" di Elizabeth McGrath è un libro che contiene le foto a colori di molti macabri e raccapriccianti lavori di questa artista. L'opera, dopo un'introduzione di Tom Patterson, è suddivisa in vari capitoli: "Villains and vermin of dubious nature", "The meek and the might", "Les dolls", "Creeps from the deep", "Thing with wings" ecc….
Le opere della McGrath vogliono riflettere il mondo quotidiano come un specchio deformante, con personaggi, figure, situazioni e scenari grotteschi, raccapriccianti, macabri, mostruosi e sconvolgenti. I personaggi sono esseri spesso ibridi (donne polpo o uomini mosca), oppure comunque esseri che presentano deformità o menomazioni (cerbiatti a due o tre teste, scimmie siamesi): dei mostri di Frankenstein insomma, che potrebbero facilmente far parte di un freek show. La McGrath crea questi esseri, collocandoli poi in dei contenitori che fungono da vetrina, a partire a vari materiali (bambole, pellicce, abiti…), e ispirandosi a vari soggetti umani e animali (tra cui mosche, cani, pipistrelli, cerbiatti …). Tramite le sue creazioni l'artista vuole trasmette una satirica consapevole critica alla dipendenza umana, alla predazione, alla ricerca del piacere e ad altre forme di comportamenti estremi.
Questo arbook è stato pubblicato nel 2006 dalla Last Gasp of San Francisco; ha 128 pagine e misura 31,4 cm d'altezza e 23,5 cm di lunghezza e costa 30 euro.

  
Sopra: A sinistra la copertina dell'artbook di Elizabeth McGrath, nella quale è presente un buco che permette al al lettore di vedere l'immagine sottostante (quella con le due bambole con i cappelli). A destra una delle fotografie a colori interne dell'opera, che mostra una delle raccapriccianti e inquietanti creature di quest'artista.

"Through the woods" di Emily Carroll è un fumetto che comprende cinque storie dell'orrore, più un'introduzione e una conclusione, le quali insieme formano un'altra breve storia.
I titoli dei racconti sono: "Our neighnor's house", "A lady's hands are cold", "His face all red", "My friend Janna" e "The nesting place". Ogni storia è autoconclusiva e ambientata in luoghi, tempi e con personaggi diversi e può suscitare emozioni e sensazioni differenti: inquietudine, paura, terrore, disgusto, senso del pericolo, stupore, sorpresa, allarme, sospetto, curiosità, tensione. I temi trattati sono vari e originali: abbiamo strani e misteriosi vicini di casa, il fantasma di una moglie uccisa che cerca vendetta, fratelli defunti ritornati (apparentemente) dalla morte, amiche possedute da misteriose entità, e mostri che si confondono tra gli umani indossandone la pelle. Una serie di racconti con finale a sorpresa e che lasciano un certo spazio all'interpretazione, facendo meditare il lettore e facendolo ripensare alla storia.
Le illustrazioni sono graffianti, di impatto e di grande effetto (specialmente nelle scene più spaventose), con un'interessante uso del colore (in alcuni casi vengono utilizzato solamente due o tre colori, oppure sfondi completante neri) .
L'opera è stata pubblicata dalla Margaret K. McElderry Books nel 2014; ha 208 pagine e misura 22,8 cm d'altezza e 17,7 cm di lunghezza e costa 15,99$ (circa 14,50 euro).

  

Sopra: In alto la copertina, sui toni del bianco, del nero e del rosso, di "Throught the woods", una raccolta di brevi racconti dell'orrore a fumetto. In basso una delle illustrazioni interne dell'opera, da notare l'interessante uso del colore, per rappresentare, nella parte destra, un minaccioso lupo.

"Dark stories by dark artists" è un artbook che raccoglie i lavori e le opere di ventiquattro artisti esperti in vari campi: dall'illustrazione alla scultura,  dall'installazione alla fotografia. Questi artisti presentano, ovviamente, stili molto diversi tra di loro, anche per la scelta dei soggetti e per i materiali, ma sono tutti accomunanti dal gusto per i macabro e il surreale. Prima di presentarci alcuni lavori dell'artista quest'ultimo ci viene introdotto con una breve presentazione, accompagnata da una piccola foto.
Come ho detto, le opere dei vari artisti sono tutte molto differenti le une dalle altre, anche se tutte accomunante da un gusto macabro e, spesso, surreale. Sono opere che colpiscono l'osservatore, anche se magari per ragioni differenti: possono essere viste come raccapriccianti, disturbanti, strane, surreali, assurde, intriganti, inquietanti, spaventose, bizzarre, tristi, incredibili e alcune perfino disgustose (in senso buono), ma comunque affascinanti.
Se volete leggere una mia recensione più dettagliata di questa raccolta potete trovarla qui.
L'opera è stata pubblicata nel 2012 dalla Cypi Press; ha 207 pagine e misura 28,5 cm d'altezza e 21,5 cm di lunghezza e costa 28 euro.



 
Sopra: In alto la copertina, dal titolo a lettere dorate, di "Dark stories by dark artists", che mostra un'illustrazione di Caitlin Hackett. Più sotto ho riportato un'immagine di due pagine interne all'opera in cui sono presenti una breve presentazione dell'artista, sempre la Caitlin Hackett e alcuni suoi lavori.

Termino qui questa carrellata di opere macabre e horror (di cui alcune non pubblicate in italiano), dopo avervi presentato diciotto titoli molto differenti tra loro per tipologia, genere, formato, illustrazioni e fascia d'età consigliata. Un'abbastanza vasta gamma di libri a cui potreste interessarvi e su cui curiosare, anche se, ovviamente, ci sono ancora molti altri titoli che potrebbero essere inseriti in questa lista (basta pensare alle molte opere di alcuni artisti come Gris Grimly, Edward Gorey, Bessoni ecc… le quali sono basate su tematiche comunque inquietanti o macabre, in quanto queste rientrano nello stile personale dell'artista stesso; oppure alle molte edizioni illustrate dei racconti di Poe, di cui io ho inserito una versione), ma purtroppo non potevo metterveli tutti.
Gustatevi intanto questi titoli, magari di altri ne parlerò per il prossimo Halloween, oppure potrò recensirli più dettagliatamente in futuro.

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lunedì 24 ottobre 2016

SPECIALE HALLOWEEN (parte 1/2)

Per Halloween ho deciso di proporvi una serie di libri e albi illustrati di diverso genere, indirizzati a fasce d'età differenti, più o meno spaventosi e in tema con questa festività. Vi presenterò queste opere a partire dalla meno alla più spaventosa/inquietante, per cui ora cominciamo con la lista.

"Skelly the skeleton girl" e il suo seguito "Skelly & Femur" sono due albi illustrati e scritti da Jimmy Pickering. Nel primo Skelly, la protagonista, trova un osso e si darà da fare per trovarne il proprietario chiedendo a vari amici e conoscenti (il mostro che vive sotto le scale, piante carnivore, un ragno gigante…), finendo per trovare un nuovo amico.  
Nel seguito a Skelly e al suo nuovo amico Femur (il cane scheletro proprietario dell'osso del capitolo precedente) spariscono rispettivamente i bottoni del vestito e un osso. I due amici cominceranno a indagare scoprendo che anche a tutti i loro amici è sparito qualcosa: alle piante carnivore i cucchiai, ai fantasmi i piatti, a una vampira l'ombrello…. Spetterà a loro risolvere il mistero.
Questi albi, indirizzati a dei lettori molto giovani (a partire dai tre anni), hanno delle storie semplici, addirittura elementari, descritte con frasi altrettanto semplici, chiare e immediate; presentano però delle illustrazioni davvero molto carine, graziose, curate e molto colorate. I personaggi, pur essendo mostri di vario genere, hanno tutti un aspetto simpatico, divertente e accattivante, inoltre l'atmosfera che si percepisce nelle opere è molto "da Halloween", con ambienti quali case stregate, cripte e cimiteri, anche se colorati e simpatici.
Il primo volume ha 29 pagine ed è stato pubblicato nel 2007, mentre il secondo ha 32 pagine ed è uscito nel 2009, entrambi sono editi dalla Simon & Schuster e misurano 21 cm di altezza e 26 cm di lunghezza e costano 12,99$ (circa 11,80 euro).

  
Sopra: A sinistra la copertina del primo volume di Skelly e a destra quella del secondo, in cui compare anche il cane Femur. Come si può vedere intanto dai personaggi in copertina, questi mostri hanno un aspetto simpatico e accattivante.

"Monster mash" è un libro illustrato da David Catrow basato su una canzone scritta nel 1962 da Bobby "Boris" Pickett e Lenny Capizzi. La storia è narrata da una scienziato pazzo il cui mostro, una notte, si alzò per effettuare una nuova danza, e presto vari mostri si riuniscono per ballare questa canzone: gli zombie si divertono, Dracula si alza dalla sua bara, vampiri festeggiano nella camera padronale, vi sono ghoul venuti dalle loro umili dimore per prendersi una scossa dagli elettrodi di Boris, una band di scheletri (i Crypt-Kicker Five) accende la serata cantando e suonando la canzone…
Oltre ai mostri che vi ho citato, a questa festa mostruosa ne vedrete moltissimi altri di ogni forma e foggia, poiché l'illustratore non si è limitato a disegnare solamente quelli più conosciuti, ma ne ha anche inventati molti. I mostri di Catrow sono divertenti, stravaganti, originali, simpatici, ma anche un po' inquietanti (vedere gli scheletri), e resi attraverso illustrazioni molto dinamiche e colorate.
Quest'opera è stata pubblicata nel 2012 dalla Scholastic e dalla Orchard Books; ha 40 pagine e misura 22,2 cm d'altezza 28,6 cm di lunghezza e costa 15,54 euro.

  
Sopra: A sinistra la copertina di "Monster mash" e a destra un'immagine interna al libro che mostra l'arrivo al castello dei Crypt-Kicker Five. I mostri, all'interno dell'albo, sono disegnanti in maniera piuttosto simpatica, ma gli scheletri sono probabilmente i più inquietanti.

"The monster diaries" è un libro scritto da Luciano Saracino e illustrato da Poly Bernatene. L'opera è composta da pagine appartenenti ai diari e alle agende di vari personaggi mostruosi: la strega, lo scienziato pazzo, la bambina piagnona, l'uomo senza testa, il bigfoot, la mummia, fantasmi ecc… Ogni pagina riporta i vari impegni del mostro di turno durante la sua giornata (ad esempio su quella dello scienziato pazzo, alle 16 è segnato "Try to conquer the world with that morning's invention"), e ciascuna è accompagnata da un'illustrazione che ci presenta, appunto, il personaggio in questione durante una scena di vita quotidiana (l'uomo senza testa che sta cercando qualcosa a terra, lo scienziato pazzo mentre prova una delle sue invenzioni volanti, la bambina piagnona mente piange, la strega intenta a preparare qualche pozione, il bigfoot che scia…)
Le illustrazioni rappresentano i mostri in un modo molto classico (il fantasma è il tipico lenzuolo bianco con i buchi per gli occhi; la strega è una donna dal brutto aspetto, con il naso grande e bitorzoluto, la pelle verdognola, il mento sporgente e il cappello a punta…..), ma anche originale, secondo lo stile dell'artista. Questi personaggi risultano comunque interessanti, simpatici e belli da vedere, grazie anche ai disegni ricchi di dettagli e colorati.
Quest'opera è stata pubblicata nel 2008 dalla Books for life (e poi ripubblicata con una nuova copertina e un nuovo formato nel 2013 dalla Parragon); ha 32 pagine e misura 33,7 cm d'altezza e 24,8 cm di lunghezza.



Sopra: In alto la copertina della prima edizione di "Monster diaries" che mostra alcuni dei personaggi presenti all'interno. Più in basso un'immagine interna del libro, nel quale vediamo una pagina dell'agenda della strega, la quale è stata rappresentata nella pagina accanto intenta a preparare qualche ricetta magica.

"Il tuo primo libro delle streghe e delle fate" fa parte di una collana ("Il tuo primo libro di…") che conta svariati titoli. Questo, in particolare, tratta soprattutto di streghe, mentre le fate vengono approfondite specificatamente nell'ultimo quarto di libro. Nella prima parte l'opera presenta diversi tipi di streghe, le loro abitudini (la loro infanzia, i loro party, la loro scuola, la fiera delle streghe), le varie stanze delle loro dimore (salotto, camera da letto, bagno, cucina, laboratorio), i loro animali, i luoghi da loro frequentati (tra cui anche boutique, supermercati e biblioteche), i materiali che utilizzano e le loro attività. Dopodiché è presente, nella seconda parte, una breve storia intitolata "Il ballo delle streghe" e una terza parte dedicata interamente alla festa di Halloween, in cui viene spiegato come decorare la casa, come preparare costumi, sacchetti di caramelle, zucche di Halloween, giochi e dolcetti. Successivamente vi è una parte riservata agli amici delle streghe, in cui ci verranno presentati: nani, vampiri, fantasmi e diavoletti; infine l'ultima è dedicata alle fate.
Tutte le spiegazioni sono accompagnate da numerose illustrazioni realizzate da diversi artisti: Francois Ruyer, Gilles Scheid (che ha realizzato i disegni della storia "Il gran ballo delle streghe" assieme a Francois Ruyer, che a dato il colore), Colette David e Sophie Toussaint. Le illustrazioni, specialmente quelle della prima parte (intitolata "Le streghe"), ma anche quelle del racconto, sono molto belle: particolari, simpatiche, ricchissime di dettagli (basta osservare le stesse streghe, la loro faccia, gli abiti e poi gli ambienti), curate e molto colorate; anche quelle realizzate dalla Sophie Toussaint (che si è probabilmente occupata delle parti finali, quella de "Gli amici delle streghe" e "Le fate") sono molto carine, allegre, simpatiche, particolari e colorate.
Quest'opera è stata pubblicata in Francia dalle Editions Fleurus, e in Italia nel 1998 dalla LARUS (come tutti i titoli di questa collana). Il libro ha 134 pagine, misura 22,5 cm d'altezza e 18,5 cm di lunghezza e costa(va visto che ormai è fuori catalogo) 12 euro.

  
Sopra: A sinistra la copertina del libro, e a destra una pagina interna a quest'ultimo, che rappresenta la camera da letto della strega; da notare la quantità di particolari e di elementi presenti nella stanza.

"Cinderella skeleton", di Robert D. San Souci e illustrata da David Catrow, è una rivisitazione della fiaba di Cenerentola dei Grimm e di Perrault ambientata in un universo abitato scheletri e mostri.
Qui Cenerentola vive un mausoleo in cui deve attaccare ragnatele, disseminare sul pavimento polvere e foglie morte e nutrire pipistrelli, e alla festa di Halloween del principe questa protagonista non perderà solo la scarpetta, ma l'intero piede (e mezza gamba).
Questa rivisitazione della fiaba di Cenerentola in chiave più horror, interamente in rima, si presenta come una variante interessante, molto carina ed originale, con delle belle trovate. Le illustrazioni che la accompagnano, inoltre, sono molto piacevoli, originali, curate, ricche di dettagli e con dei bei colori.
Se volete leggerne una mia recensione più dettagliata potete trovarla qui.
L'opera è stata pubblicata nel 2000 dalla Houghton Mifflin Harcourt Publishing Company; ha 32 pagine e misura 27,9 cm d'altezza e 21,6 cm di lunghezza. Il prezzo può variare di molto in base al tipo di edizione: si può partire da meno di 6 euro fino a quasi 130 euro

  
Sopra: A sinistra la copertina dell'opera e a destra l'immagine, interna al libro, che mostra il momento in cui il principe farà provare il piede alla protagonista, al posto della scarpetta di cristallo.

"Mostri ammalati" di della Emanuelle Houdart è un libro illustrato che si presenta a metà tra uno scherzoso manuale di medicina e un bestiario. Qui ad essere ammalati sono i mostri, che soffrono delle più svariate malattie, di cui il libro fornisce una breve e divertente descrizione e i sintomi (malanni che avranno però sempre qualcosa in comune col mostro, spesso in maniera ironica). Ed è così che ci ritroviamo con: il mostro sotto il letto che ha la malattia del sonno, l'orco l'indigestione, il fantasma è sonnambulo, la strega ha la raucedine, allo yeti puzzano i piedi, l'uomo nero ha l'emicrania, lo scheletro ha il verme solitario, il vampiro ha il mal di denti, Barbablù ha i pidocchi, il diavolo la diarrea.... Questi mostri però non sono soli, infatti a curarli vi sono degli esseri umani, spesso bambini/e o ragazzi/e, che danno agli ammalati rimedi alquanto originali (e divertenti), riportati anche questi nel testo: ad esempio, per curare la puzza dei piedi dello yeti si consiglia una dieta a base di cibi inodore e di indossare calzini con sopra disegnati fiori profumati.
Le illustrazioni della Houdart sono molto particolari e originali, oltre che ricche di dettagli tutti da scoprire (e sui quali, molto spesso, sorridere) e non sempre facili da interpretare (spesso alcuni elementi delle illustrazioni tendono a essere alquanto surreali, fantasiosi e bizzarri). I vari personaggi, e gli elementi dell'ambiente, si stagliano su uno sfondo bianco, che risalta i colori accesi e intensi utilizzati dall'artista.
L'opera era stata pubblicata originariamente nel 2004 col titolo "Monstres malades" dalla Thierry Magnier, ed è stata edita in italiano nel 2005 dalla Casa Editrice Il Castoro. Ha 30 pagine e costa 19,20 euro (non sono riuscita a trovare le misure dell'edizione italiana, mentre quella francese è alta 37,7 cm lunga  28,1 cm).

 
Sopra: A sinistra la copertina di "Mostri ammalati" ci mostra il vampiro con il mal di denti, mentre, a destra, possiamo vedere un'immagine interna che rappresenta lo scheletro con il verme solitario.

"Grimericks" è un albo illustrato in versi (dei limerick) scritto da Susan Pearson e illustrato da Gris Grimly. Le poesie contenute in quest'opera descrivono e presentano vari mostri tra cui: scheletri, fantasmi, goblins, zombie, animali mostruosi, mummie, streghe … Ogni limerick è accompagnato da un'illustrazione di Grimly, che possiede uno stile stravagante, dai tratti macabri ma anche divertenti e strampalati.
Le creature e i vari mostri descritti in quest'opera presentano caratteristiche alquanto particolari, che consentono loro di distinguersi dagli altri mostri a loro affini. Qui ad esempio non troverete dei semplici fantasmi, ma fantasmi che infestano il bagno lavandosi i denti, facendo diventare l'acqua da calda a fredda, mettendo i calzini nella tazza del water, e che cantano mentre vi state facendo la doccia; oppure fantasmi che dormono tutto il giorno; oppure spettri che sbavano ovunque, sporcando ogni cosa ecc…
Questo è un libro che contiene, insomma, una serie di creature mostruose, bislacche e simpatiche, ma anche alquanto inquietanti e, talvolta, anche pericolose (può capitare che qualcuna, ogni tanto, finisca per mangiarsi qualche persona).
Se volete saperne di più potete leggere una recensione che ho fatto qui.
L'opera è stata pubblicata nel 2006 dalla Marshall Cavendish; ha 30 pagine e misura 26,2 cm d'altezza e 18,5 cm di lunghezza e costa 15,95$ (circa 15 euro). 

  
Sopra: A sinistra la colorata copertina di "Grimericks", la quale mostra alcuni dei mostri bislacchi e stravaganti di Grimly. A destra un'illustrazione interna all'albo, in cui vediamo il fantasma Glen Gower che canta mentre si lava i denti facendo diventare l'acqua fredda, dopo aver messo dei calzini nella tazza del water, come recita il grimerick.

"Terrore" è una collana di libri di cui parlerò qui, in questa settima posizione, in quanto ogni titolo di essa tratta dei temi horror. La collana è infatti composta da vari libri illustrati ciascuno dedicato a un particolare tipo di mostro, come potete capire dai titoli dei vari volumi: "Storie di streghe (impertinenti)", "Mummie e altri morti (molto vivi)", "Miei (terribili) fantasmi", "(viscidi) Esseri mostruosi", "(pericolosi) Invasori dallo spazio", "(inquietanti) Case stregate", "I più (famosi) cattivi della storia", "Un mucchio di (spaventosi) orchi".
Ogni libro è composto da sei racconti brevi, con protagonisti e situazioni sempre diverse, ma sempre spaventose e inquietanti (anche se a misura di bambino). Abbiamo così feste con morti viventi, una nonna che parla con i cadaveri del cimitero, una zia che parla a cena con i fantasmi, insetti giganti che succhiano il sangue e depositano le loro uova nei polmoni dei bambini, vampiri sotto forma di pipistrelli che cercano di entrare in casa, orchi divoratori di bambini... e, come in tutti gli horror che si rispettino, non aspettavi sempre un lieto fine.
I vari racconti (scritti da vari autori) sono accompagnati dalle illustrazioni di José Luis Telleria, le quali sono discrete e simpatiche, anche se niente di eccezionale, ma accompagnano bene i testi.
Questi libri sono stati pubblicati in Spagna dalla Editorial LIBSA e poi in Italia dal 2001 al 2002 dalla LITO Editrice. Hanno 46 pagine, misurano 23,7 cm d'altezza e 15,2 cm di lunghezza e costano 6,46 euro.

Sopra: Le copertine di alcuni titoli della serie "Terrore" della LITO Editrice.

"Man-eating socks" è un libricino in bianco e nero scritto in rima da David Sona e illustrato da Jesse Larson. Il protagonista della storia è un bambino che si ritroverà in possesso di due calzini a righe dotati di denti e bocche, e molto affamati. Il ragazzino, per non essere mangiato dovrà nutrire questi calzini carnivori decidendo di portarli a scuola, così questi finiranno per mangiarsi tutti i suoi compagni e gli insegnanti dell'istituto, diventando sempre più grandi… e non aspettativi un good end neppure per il protagonista.
Questa macabra storia in rima è accompagnata dalle belle e dettagliate illustrazioni in bianco e nero, di grande impatto, di Jesse Larson, il cui protagonista ricorda molto Vincet, protagonista dell'omonimo cortometraggio di Tim Burton.
Quest'opera è stata pubblicata nel 2009 da Amazon.com.uk; ha 26 pagine e misura 23,6 cm d'altezza e 19 cm di lunghezza.

  
Sopra: A sinistra la copertina di "Man-eating socks", che mostra in primo piano il protagonista, il quale assomiglia molto a un personaggio di Tim Burton. A destra, invece, in una pagina interna al libro, possiamo vedere i due calzini mangia uomini, ormai cresciuti sproporzionatamente, divorare gli insegnanti e i compagni di classe del protagonista.


Continua nella seconda parte, in cui troverete libri ancora più spaventosi.

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lunedì 17 ottobre 2016

A dignity of dragons. Collective nouns for magical beast di Jacqueline K. Ogburn e Nicoletta Ceccoli

"A dignity of dragons. Collective nouns for magical beasts" è una sorta di bestiario al cui interno la Nicoletta Ceccoli ha rappresentato alcune bestie fantastiche appartenenti a varie culture e diversi paesi.

Sopra: L'immagine di copertina di quest'opera riporta varie creature presenti all'interno dell'albo stesso, come, ad esempio, dei draghi, una donna volpe, dei mostri marini, dei grifoni, degli ippogrifi, delle manticore (nell'angolo in alto a destra) e la fenice

Quest'opera non ha una storia o una trama, in quanto, come spiega il sottotitolo del libro, l'autrice ha voluto riportare dei nomi "collettivi" per le bestie magiche, nomi e aggettivi con cui indicare un gruppo di bestie e creature fantastiche e mitologiche. L'autrice spiega infatti nella prima pagina del volume: "Everyone has heard of groups of animals - a pride of lions, a charm of hummingbirds, a school of fish. If you came upon (ti imbattessi) magical beasts gatered toghether (raccolte insieme), what would you call them?".
I nomi scelti dall'autrice e assegnati a ciascun gruppo di creature descrivono e riassumono solitamente la caratteristica più saliente di ciascuno di questi: così una moltitudine di draghi viene indicata come "A dignity of dragons", uno stormo di uccelli del fuoco è "A flash of firebirds", un insieme di uccelli del tuono (Thunderbirds) è una tempesta ("A storm of thunderbirds"), un branco di unicorni "A grace of unicorns".
La caratteristica interessante di questo albo è la grande varietà di creature e animali in esso presenti, ne abbiamo infatti alcune di molto conosciute: draghi, ippogrifi, grifoni, sfingi, fenici, mostri marini, serpenti marini, sirene, il kraken, gli abominevoli uomini delle nevi, i bigfoot, gli yeti, i minotauri, i fauni, i centauri, gli unicorni,  le arpie, le chimere e i lupi mannari; e altre di cui abbiamo sentito parlare poco o nulla, come: i Feng Huang, gli uccelli di fuoco, il Quetzalcoatls, i serpenti arcobaleno, i kirin, i Chi-lin, gli uccelli del tuono (thunderbirs), i Roc (o Rok, un enorme uccello persiano e indiano che si nutre di animali di grossa taglia come gli elefanti), le gorgoni, le manticore, le cockatrici, i were-jaguars (giaguari mannari?), le donne volpe (were-foxes, chiamate anche Kitsune) e i were-bears.
E' bello come, a fine libro, siano presenti alcune pagine che riportano, in ordine alfabetico, i nomi di tutte queste creature, fornendo di ciascuna una breve descrizione e indicando il suo luogo di provenienza. Il lettore potrà così scoprire che il Chi-lin è una specie di unicorno, presente nelle leggende cinesi, col corpo da cervo o da antilope, le gambe di un cavallo, e un variopinto mantello di cinque colori. Esso è famoso per la sua gentilezza e si dice sia portatore di fortuna. Oppure apprendere che il Feng Huang è un uccello mitologico cinese, nonché essere spirituale, simile alla fenice, con il corpo di cigno, una coda di dodici piume simile a quella del pavone, e un lungo collo; questa creatura è il simbolo dell'imperatrice e si dice che canti la canzone più dolce fra tutti gli uccelli.

Sopra: Nell'immagine di questa pagina sono stati rappresentati tre differenti uccelli mitici associati dall'elemento del fuoco, tra cui la fenice, che qui vediamo risorgere dalle fiamme,i Feng Huang e gli uccelli di fuoco. Ciascun tipo di creatura è stata inoltre associata a una sua caratteristica (nel caso della Fenice la resurrezione ad esempio).

Le brevi ed incisive frasi di testo sono inserite all'interno di illustrazioni a doppia pagina nelle quali la Ceccoli rappresenta due o più gruppi di creature fantastiche. Le creature presenti nella stessa tavola hanno sempre alcuni elementi che le accomunano. Ad esempio in due facciate sono presenti dei minotauri, dei centauri e dei satiri, creature mitologiche che condividono un aspetto per metà umano e per metà animale; in un'altra immagine vediamo invece il Chi-lin, gli unicorni e il Kirin, tutti animali quadrupedi simili a cavalli dotati di un corno sulla fronte; oppure, in un'altra illustrazione, vediamo comparire dei giaguari mannari (were-jaguar), delle donne-volpe (were-foxes, presenti nel folklore giapponese dove sono solitamente chiamate col nome di kitsune), degli orsi mannari (were-bears) e dei lupi mannari, tutti esseri caratterizzati dalla loro doppia natura umana e animale, nonché di creature mutaforma.

Sopra: In queste pagine l'illustratrice ha riunito assieme ben quattro tipi di creature provenienti da differenti culture (i giaguari mannari dal Sud America; le donne volpe dal folklore giapponese; i lupi mannari dall'Europa e gli orsi mannari dalla Russia, dall'America Latina e dalla Scandinaviaaccomunate dalla loro capacità di poter assumere sembianze sia umane che animali.

Le illustrazioni della Nicoletta Ceccoli sono molto particolari, possedendo uno stile onirico, diafano, delicato, quasi nebuloso e ovattato (anche per la scelta dei colori pastello, denaturati e tenui), che lascia spazio all'immaginazione degli osservatori. Questa artista possiede infatti un immaginario tenero e, allo stesso tempo, vagamente inquietante (in questo libro presente in modo più attenuato rispetto ad altre sue opere, ma comunque presente) e uno stile pop surrealista.
Nelle sue illustrazioni, comunque,  non vengono mostrati al lettore solamente le creature, ma anche esseri umani, facendoci vedere spesso il modo con cui questi esseri fantastici e mitologici interagiscono, si rapportano e che tipo di legame hanno con gli umani. Ad esempio nella tavola che in cui sono presenti i minotauri, i satiri e i centauri, vediamo i primi collocati all'interno di un labirinto mentre di fronte a loro si trova un uomo che impugna una spada sguainata (in riferimento al mito di Teseo, l'eroe che sconfisse il minotauro); possiamo poi vedere alcuni centauri impegnati a insegnare a dei ragazzi varie arti, un riferimento alla figura del famoso centauro Chirone, considerato il più saggio e benevolo tra i suoi simili, il quale era espero nelle arti, nella medicina e nella scienza ed ebbe numerosi illustri allievi, tra cui: Achille, Enea, Eracle, Giasone e Teseo.
Nell'immagine in cui sono presenti i kirin, i Chi-lin e gli unicorni, possiamo invece osservare i primi mentre circondano un uomo vestito come un ninja  che brandisce un'arma (probabilmente in riferimento al fatto che queste creature talvolta appaiano per punire i malvagi); un paio di Chi-lin sono invece stati rappresentati accanto a una donna che stringe tra le braccia un neonato, poiché la leggenda narra che queste creature siano presagio di nascite importanti e che si manifestino quando regna un buon sovrano o alla nascita di un santo, come nel caso della nascita di Confucio. Un branco di unicorni, l'ultima bestia presente nell'illustrazione, è raffigurato in compagnia di una fanciulla, per il fatto che gli unicorni si lascerebbero avvicinare e ammansire solo da ragazze pure e vergini.
 
Sopra: In questa illustrazione possiamo vedere diverse creature mitologiche dall'aspetto per metà umano e per metà animale, interagire in modo differente con gli umani: a sinistra della pagina alcuni minotauri, dentro un labirinto,  fronteggiati da un uomo che brandisce una spada (un chiaro riferimento al mito di Teseo e il minotauro) e dei centauri intenti a istruire vari allievi in diverse discipline (come il tiro con l'arco e a suonare una lira), ispirandosi alla figura del saggio centauro Chirone.

Sopra: In questa immagine si possono vedere degli unicorni e altre due creature simili a quest'ultimo: più in alto vi sono i kirin, una creatura in grado di punire i malvagi con il suo corno; più in basso,  accanto a una madre dai tratti orientali, possiamo vedere sue Chi-lin, animali mitici cinesi (con corpo di cervo o di antilope, coda di bue e un unico corno), che si dice appaiano alle nascite importanti. Nella facciata a destra vediamo invece un branco di classici unicorni insieme a una fanciulla che suona il flauto, forse come riferimento al fatto che queste creature si facciano ammansire solo dalle fanciulle pure.

Questo è un albo illustrato interessante e degno di nota, sia per le originali e uniche illustrazioni della Ceccoli, che qui possiamo far apprezzare anche ai più giovani, sia per i soggetti raffigurati: creature fantastiche e mitologiche provenienti un po' tutto il mondo, tra le più e le meno famose. Le ultime pagine del libro, in cui sono presenti delle brevi spiegazioni sulle caratteristiche di ciascuno di questi esseri, sono quindi molto interessanti e utili in quanto servono a presentarli al lettore con brevi descrizioni, accendendo magari la sua curiosità.
Interessante anche l'idea di presentare al lettore queste creature attraverso dei sostantivi che descrivono una collettività di animali, anche se per un italiano sentir indicare un gruppo di draghi con l'appellativo di "una dignità di draghi" suona un po' strano (sarebbe stato interessante vedere come un traduttore avrebbe tradotto certe espressioni e termini, purtroppo però il volume non è mai stato pubblicato in italiano).

Quest'opera è stata pubblicata nel 2010 dalla Houghton Mifflin; ha 32 pagine, misura 28,5 cm d'altezza e 23,5 cm di lunghezza e costa 15,85 euro. L'albo ha la copertina rigida è è dotato inoltre di una sovracopertina.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 10 ottobre 2016

La stagione dei frutti magici di Levi Pinfold

Dopo "Cane nero" del 2013 (in originale "Black dog" del 2012), Levi Pinfold pubblica un'altra opera: "La stagione dei frutti magici", un albo illustrato che ci trasporterà in un paesaggio rurale, nei campi e in una casa di anziani contadini, un'abitazione che, a causa di una miracolosa creatura, verrà invasa lentamente dalla natura.

Sopra: L'immagine di copertina de "La station dei frutti magici" riprende una delle illustrazioni interne al libro.

Tutto ha inizio con il signor Orzodoro che, un bel giorno, trova nei suoi campi un folletto dall'aspetto di un paffuto neonato dalla pelle verde. L'uomo decide di portarlo nella sua fattoria e di prendersene cura, contro la volontà della moglie, la quale fatica ad accettare la presenza di questa strana creatura che le scombussola l'esistenza invadendole la casa con frutti, erbe, alberi e fiori. All'anziano uomo tutto ciò però non interessa, tanto da apprezzare la magia del piccolo folletto, chiamato Greenling, capace di far crescere intorno a sé una folta e florida vegetazione. Sarà così che, già il mattino dopo che il signor Orzodoro ha portato a casa la creatura, la moglie si ritroverà la cucina piena di angurie, meloni, zucche e peperoncini, il salotto invaso da piante di mele, la macchina bloccata da erbe e arbusti, la camera da letto immersa nei fiori. La donna non fa che lamentarsi col marito della situazione: "Come preparerò la colazione?", "Come guarderò la televisione?", "Non potremo più fare la spesa!". Ma il marito le risponde lesto, positivo e per nulla preoccupato, felice di tutta quell'abbondanza: "Mangeremo l'anguria", "Guarda piuttosto il bambino che cresce!" (al posto di guardare la televisione), "Ma in fondo, non siamo felici?".
Il giorno successivo, tuttavia, un mare di piante e di rovi invadono i binari del treno che passano proprio dietro la fattoria degli Orzidoro, bloccando anche il treno che stava trasportando la gente al lavoro. I passeggeri, e i vicini di casa, inizialmente non la prendono molto bene, tanto da andare a lamentarsi subito con i due anziani gridando "Cacciamo l'intruso". A queste parole sarà proprio la signora Orzodoro, tuttavia, a reagire istintivamente cercando di proteggere Greenling, capendo che, dopotutto, il piccolo folletto sarà anche strano, ma non è cattivo (anzi), e poi, se noi abbiamo invaso la sua casa finora, è giusto ora accoglierlo nella nostra. Quando alla fine il folletto fiorisce tutti ne rimangono incantati, fermandosi a mangiare la frutta e la verdura che questa creatura ha fatto nascere. Greenling rimarrà alla fattoria per tutta l'estate facendo crescere ogni giorno fruttuosi e deliziosi raccolti, finché arrivato l'autunno la creatura scompare, svanendo tra l'erba, lasciando però alla coppia di contadini i frutti cui gli ha fatto dono durante l'estate. E chissà cosa crescerà nel campo degli Orzodoro la prossima primavera…

Sopra: Quando i passeggeri del treno che è stato bloccato dalle piante fatte crescere dal folletto, e i vicini di casa della coppia, decidono di prendersela con Greenling e di cacciarlo via (definendolo un mostro), sarà proprio la signora Orzodoro, che fino a quel momento aveva guardato con sospetto il verde folletto, a prendere parola in difesa di quest'ultimo, opponendosi alla folla.

L'intera storia è scritta con versi brevi in rima alternata (AB AB):
Cosa cresce nel campo degli Orzodoro?
Cosa cresce dove un tempo c'era un laghetto?
Che sia un dono fiorito apposta per loro?
"Forse" pensa l'uomo, "è per me questo folletto".
Oppure, nelle pagine in cui  disegni sono a  doppia pagina, troviamo, al disotto dell'illustrazione, dei versi più lunghi in rima baciata (AA BB):
Ma il mattino riserva altre strane sorprese, e in cucina la moglie s'infuria:
"Come preparo la colazione?". Lui risponde "Mangeremo l'anguria!".

Sopra: Appena entrata in cucina la donna scopre che i poteri di Greenling hanno cominciato a manifestarsi, ritrovandosi la stanza piena di piante e di animali, tra cui pappagalli, pappagallini (sembrerebbero dei Lorichetti Arcobaleno), lucertole ecc… Il lettore non può non rimanere impressionato dalla ricchezza di elementi presenta nella scena, e dal loro realismo. Intanto, sotto l'illustrazione a doppia pagina possiamo vedere i versi di testo in rima baciata.

Le illustrazioni di questo albo sono un vero spettacolo per gli occhi: sui toni del verde e del marrone, come i colori della terra e di Greenling, riescono a trasmettere un grande realismo anche grazie alla ricchezza di elementi così precisi e dettagliati. In ogni tavola è possibile scoprire piccoli e grandi particolari. Specialmente in quelle in cui il folletto comincia ad utilizzare i suoi poteri, facendo crescere ovunque piante e fiori, l'occhio del lettore potrà sbizzarrirsi nell'ammirare tutte quelle piante, quelle foglie, quei fiori, nonché gli oggetti e gli animali che vi si nascondono.
Girando pian piano le varie pagine si può notare, inoltre, come il paffuto folletto abbia sì riempito la casa dei due anziani con fiori e frutti, ma non in modo casuale (è un po' come se avesse voluto addobbarle a modo proprio): in cucina ha fatto crescere meloni, angurie e zucche, in salotto alberi di mele, nella camera da letto degli arbusti con piccoli fiori rosa di cui farfalle azzurre vengono a succhiare il nettare. Ed ogni volta tutte queste stanze, ora invase dalla vegetazione, si popolano di vita anche animale, oltre che vegetale.

Sopra: Greenling impedisce alla donna di usare il telefono e intanto fa crescere tutt'intorno una marea di girasoli, tra i quali si nascondono anche alcuni uccelli variopinti, che ho cerchiato in rosso.

Sopra: Greenling blocca i veicoli con piante e radici: guardate la varietà e il realismo delle varie piantine, arbusti e fiori, nonché degli animali (che ho cerchiato in rosso) presenti nell'illustrazione. Quello più in alto, nell'angolo a sinistra, sembrerebbe essere una piccola civetta, mentre su terreno possiamo vedere, a partire da sinistra, alcuni animali tipicamente australiani come il Bilby, poi un'Echidna e infine una sorta di roditore.

Bellissimo anche il modo in cui l'illustratore fa filtrare la luce attraverso le finestre nell'abitazione dei due coniugi: una luce che fa sentire la presenza della natura che si trova anche all'esterno della casa e che fa capire al lettore in quale momento della giornata è ambientata una certa scena (verso sera quando il sole inizia a calare, al mattino quando è già sorto, oppure di notte quando vediamo solo la pallida luce della luna), aumentandone il realismo.
Come ho detto sopra, le illustrazioni di Pinfold sono ricche di dettagli, e ce n'è uno in particolare che non possiamo lasciarci sfuggire, in mezzo a tutta questa abbondanza: la crescita, e il conseguente mutamento d'aspetto, del nostro piccolo folletto. Infatti se all'inizio, appena trovato dal signor Orzodoro, Greenling assomiglia ad un paffuto bambino dalla pelle verde, ma già poche pagine dopo possiamo vedere come abbia indossato una specie di pantaloni/pannolino  ricavati da un'anguria a cui sono stati fatti due buchi per far passare le gambe, e un cappello ricavato sempre dalla parte superiore di un'anguria da cui spuntano due rami che sembrano delle corna. Pian piano, poi, vedremo cominciare a crescere, all'interno di questi "pantaloni" di anguria, dei ramoscelli pieni di foglie che diverranno sempre più lunghi e robusti, finché non si copriranno di fiori bianchi pronti a sbocciare.

  
Sopra: A sinistra possiamo vedere i sonori Orzodoro (in particolare l'uomo) mentre si prendono cura del piccolo Greenling poco dopo che l'anziano lo ha portato a casa; qui l'aspetto del folletto è semplicemente quello di un neonato paffutello dalla pelle verdolina. Nell'immagine a destra vediamo invece la mutazione finale compiuta dalla creatura, dai cui rigogliosi rami sono sbocciati perfino dei fiori.

Un elemento interessante del libro è la presenza di piccole illustrazioni, rinchiuse dentro forme di rombi e triangoli, presenti nelle pagine di testo che si trovano accanto a una pagina illustrata. I disegni dentro queste forme geometriche rappresentano piccoli particolari di una scena che precederebbe quella che poi viene illustrata nella pagina dopo.

Sopra: Questa facciata è posta a sinistra dell'immagine, che ho riportato più sopra, in cui vediamo i signori Orzodoro mentre danno da mangiare al folletto annaffiandolo dopo averlo posto in una bacinella con dentro del terriccio. Le piccole illustrazioni all'interno dei triangoli nella pagina con il testo sembrerebbero rappresentare i momenti precedenti, in cui i due anziani hanno provato a dare da mangiare al piccolo folletto come se fosse un bambino (imboccandolo con un cucchiaino), ma, come riporta il testo: "Scordate quel che si sa dei bambini (…) (Greenling) ha una fame che viene dalla natura".

"La stagione dei frutti magici" è un albo illustrato di grande bellezza che vuole mostrare a sua volta la bellezza, e la generosità, della natura, qui impersonificata in questo paffuto folletto verde, che fa crescere con gran rapidità e nessuna fatica una rigogliosa vegetazione ricca di magnifici di frutti, che agli umani non resta far altro che raccogliere e mangiare. Nonostante però i magnifici doni di questa creatura, gli abitanti del villaggio, e prima fra tutti la signora Orzodoro, sono diffidenti e spaventati da questo stano esserino che scombussola le loro vite, e ci metteranno un po' per accettarlo, mentre al signor Orzodoro questo folletto piace fin da subito, e poco gli importa di ritrovarsi la casa invasa da piante, fiori ed erbe, dopotutto questi sono pur sempre dei bellissimi (e anche buoni) doni.
Oltre quindi al messaggio, che si può leggere nel libro, di amore e di cura verso la natura (in questo caso una natura che mostra il suo lato migliore: buono e generoso, proprio come Greenling) e del rapporto dell'uomo verso di essa, vi è anche il tema della paura e, poi, dell'accettazione del diverso. Bello in particolare il passaggio in cui la signora Orzodoro, per calmare la folla che vorrebbe cacciare il folletto, risponde: "Aprire la casa a Greenling è un dovere, noi abbiamo occupato la sua fino ad ora".
Un albo che affronta dei temi interessanti e complessi in maniera mai scontata, moralista o pedante, ma  attraverso un bel racconto in rima, magico, dolce e commovente, accompagnato da splendide, ricche, vivide e dettagliate illustrazioni.

Quest'opera, dalla copertina rigida, è stata pubblicata nel 2015 col titolo di "Greenling" dalla Templar Publishing ed è stata edita in italiano nel 2016 dalla Terre di mezzo Editore al costo di 15 euro. Essa misura 25,3 cm d'altezza e 29,3 cm di lunghezza.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 3 ottobre 2016

Fiabe Immortali di Paolo Barbieri

Mentre aspetto la pubblicazione del prossimo libro di Paolo Barbieri ("Zodiac"), prevista per novembre del 2016, vi parlerò più nel dettaglio dell'ultima opera dell'illustratore: "Fiabe immortali", di cui avevo fatto una breve presentazione in un vecchio post (che potete trovare qui) in cui avevo elencato, descrivendoli brevemente, tutti i libri illustrati di Barbieri.

Sopra: La copertina di "Fiabe immortali" mostra l'illustrazione di Biancaneve mentre tiene tra le mani la mela avvelenata che le è stata offerta dalla matrigna, che ha assunto le sembianze di una vecchia, che si trova dietro la fanciulla.

Dopo essersi cimentato nell'illustrare i miti greci in "Favole degli dei" del 2011, i passi dell'Inferno della Divina Comedia di Dante con "L'inferno di Dante" del 2012 e alcuni versetti dell'Apocalisse nel 2013 con l'opera "Apocalisse", nel 2014 Barbieri si presta ad illustrare alcune delle più famose fiabe europee.
Quest'ultima opera si apre con un'introduzione di Herbie Brennan, che ricorda al lettore come le fiabe non fossero state scritte pensando ai bambini come lettori esclusivi, e come, a differenza di quanto ogni tanto qualcuno afferma, esse non vogliono trasmettere "un'impressione distorta del mondo", ma che, anzi, vogliono proprio mostrare alcuni degli aspetti più cupi della vita, facendo leva su archetipi universali per insegnare ai più giovani (e anche agli adulti) come affrontarli (teoria sostenuta anche da Bruno Bettelheim nel suo libro "Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicoanalitici nelle fiabe").
Prima di cominciare a sfogliare le pagine con pezzi di testi tratti delle fiabe e relative illustrazioni, al lettore si presenta una facciata in cui, in posizione centrale, troneggia una frase familiare: "C'era una volta…".
Girata questa pagina, che potremmo definire "di passaggio", si entra nel vivo dell'opera.
Come ho scritto poco sopra, qui le fiabe non sono state trascritte integralmente, nel senso che per ognuna sono state riportare solamente alcune frasi (come era avvenuto anche con gli albi de "L'Inferno di Dante" e "Apocalisse"), accompagnate da un'illustrazione di Barbieri che rappresenta quanto descritto.
Gli spezzoni di testo riportati, però, sono tutti fedeli alle parti della fiaba originale da cui sono stati tratti, ad esempio, tra quelli presi dalla fiaba di Cenerentola dei Grimm, è presente la scena in cui la matrigna di Cenerentola chiede alle figlie di tagliarsi un pezzo di piede per farlo entrare nella scarpina:
" La sorella maggiore andò con la scarpa in camera sua e voleva provarla davanti a sua madre. Ma la scarpa era troppo piccola e il dito grosso non entrava; allora la madre le porse un coltello e disse: <<Tagliati il dito: quando sarai regina non avrai più bisogno di andare a piedi.>> La fanciulla si mozzò il dito, serrò il piede nella scarpa e andò dal principe."
In quest'opera sono presenti fiabe di Jacob e Wilhelm Grimm, di Esopo (anche se in realtà i racconti di questo autore sarebbero da considerarsi più delle favole, in quanto hanno per protagonisti animali, piante o oggetti animati e contengono al loro interno una "morale"), di Hans Christian Andersen e di Charles Perrault, e in particolare: "Cenerentola" dei Grimm, "La cicala e la formica" di Esopo, "Raperonzolo" dei Grimm, "La tartaruga e la lepre" di Esopo, "La regina della neve" di Andersen, "Il tenace soldatino di stagno" di Andersen, "Il vecchio e la morte" di Esopo, " Cappuccetto rosso" dei Grimm, "Guerra e violenza" di Esopo, "La rosa e l'amaranto" di Esopo, "Il brutto anatroccolo" di Andersen, "La Bella e la Bestia" di Perrault, "Barbablù" di Perrault, "La sirenetta"di Andersen, "La piccola fiammiferaia" di Andersen, "Biancaneve e i sette nani" dei Grimm, "Hansel e Grethel" dei Grimm, e infine "La bella addormentata nel bosco" di Perrault.
Alla fine, nell'ultima pagina del libro, prima dell'indice, ritroviamo un'altra frase a noi molto nota: "… e vissero tutti felici e contenti", per indicare la conclusione del viaggio del lettore all'interno del mondo delle fiabe.

  

  
Sopra: Quattro fiabe, di quattro differenti autori, rappresentate da Barbieri. In quella in alto a sinistra possiamo vedere la triste fine del soldatino di stagno, insieme alla sua amata ballerina, di Andersen; in alto a destra Cappucceto Rosso incontra il lupo, dall'aspetto vagamente licantropesco, nella fiaba dei Grimm qui rappresentata sui toni del marrone; in basso a sinistra la Rosa de "La rosa e l'amaranto" di Esopo, rappresentata con sembianze umane dall'illustratore; in basso a destra il principe sta per baciare la principessa addormentata ne "La bella addormentata nel bosco" di Perrault.

Le belle e sensuali illustrazioni di Paolo Barbieri, un po' dark, sono perfette per interpretare i personaggi delle fiabe, che si tratti di splendide e leggiadre principesse, avvenenti cavalieri, creature mostruose, o animali (i quali vengono spesso rappresentati dall'artista in modo antropomorfizzato). Grazie a quest'opera possiamo così vedere i protagonisti delle fiabe rappresentati con uno stile sensuale, accattivante, potente, onirico, moderno e suggestivo. Le fiabe, e i relativi personaggi, sono state illustrate e reinterpretate moltissime volte dagli artisti nel corso dei secoli, tuttavia sicuramente le illustrazioni di Barbieri aggiungono qualcosa di nuovo, e di bello, a questo vasto universo in quanto, come spiega lo stesso autore durante un'intervista (questa): "Illustrare significa avere la "libertà" di creare mondi immaginari, e reinterpretare attraverso la propria personalità, stile e sensibilità ciò che maggiormente attrae o emoziona".
Le illustrazioni dell'albo occupano una o due pagine, alcune sono a colori, mentre altri disegni sono stati realizzati a matita.

  
Sopra: Le illustrazioni occupano una o due pagine, inoltre, alcuni personaggi sono stati rappresentati dall'artista con sembianze semi-umane, come ad esempio nell'immagine a destra che mostra il brutto anatroccolo trasformato in cigno (o quella della rosa che ho messo precedentemente). A sinistra possiamo ammirare, invece, la Cenerentola di Barbieri vestita per il ballo.

  
Sopra: L'illustrazione a sinistra, che rappresenta la Bestia ne "La Bella e la Bestia" di Perrault, è stata realizzata a matita, mentre l'immagine a destra (che mostra la fata della fiaba "La bella addormentata nel bosco" mentre si dirige al castello della principessa a bordo di un carro di fuoco trainato da draghi) è invece a colori.

A differenza di altri volumi illustrati sulle fiabe (vedere and esempio "Le fiabe dei fratelli Grimm" a cura di Noel Daniel) lo scopo di quest'opera non è tanto quello di presentare al lettore un libro di fiabe illustrate, quanto quello di mostrare al pubblico le illustrazioni di Barbieri. I testi, dunque, passano in secondo piano, e la loro presenza è più che altro strumentale e funzionale per permettere al lettore di associare (e quindi comprendere meglio) l'illustrazione alla scena o ai personaggi descritti nel testo. Ad esempio una persona che non conosce la storia de "La Bella addormentata" di Perrault potrebbe non capire cosa centra l'immagine di Barbieri in cui viene mostrata una donna, apparentemente dotata  di qualche sorta di potere magico (è infatti una fata), in piedi su un cocchio trainato da draghi. Tuttavia, la presenza anche solo di brevi parti di testi originali svolge comunque una funzione importante, in quanto ciò dà la possibilità ai lettori di conoscere le fiabe originali, anche perché questi, incuriositi, possono magari decidere di cercarle per leggersele interamente.
Le illustrazioni, a colori o a matita, sono comunque molto belle, ed  è interessante vedere come Barbieri ha interpretato, secondo il proprio stile, alcuni personaggi e alcune scene di diverse fiabe più o meno conosciute.

L'opera è stata pubblicata nel 2013 dalla Mondadori, è dotata di una copertina rigida e di una sovracopertina; ha 104 pagine, misura 29,3 cm d'altezza e 21 cm di lunghezza e costa 22 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.