"Il piccolo fantasma" è un vecchio racconto scritto da Otfried Preussler e accompagnato dalle illustrazioni di F.J. Tripp che vede per protagonista un fantasmino che vive da secoli dentro il castello di Roccacivetta e a cui piacerebbe tanto vedere il mondo alla luce del sole, mentre lui si sveglia sempre e solo di notte, nell'ora dei fantasmi: da mezzanotte all'una.
Sopra: A sinistra la copertina di una recente edizione del 2014, mentre a destra quella di un'edizione molto più vecchia.
Piccolo Fantasma, dopo secoli di attività esclusivamente notturna,
decide di realizzare un sogno: vedere il mondo alla luce del sole.
All'inizio tuttavia le cose non vanno come vorrebbe, in quanto, per quanto provi a restare sveglio fino all'alba o a svegliarsi quando il sole è già sorto, per il Piccolo Fantasma sembra impossibile riuscirci: "Il Gufo Ciufo socchiuse gli occhi come per riflettere profondamente. Ma, essendo un gufo saggio, sapeva bene che a ogni fantasma di questo mondo corrisponde un determinato orologio, e che i ritmi di un fantasma dipendono solo da quel determinato orologio.
"L'orologio da quale dipende il suo ritmo, mio caro amico" avrebbe potuto dire, "è quello del Municipio di Montecivetta. È quello, e solo quello, a decidere il tuo tempo. Anche se lei non dovesse sentire i rintocchi, dovrebbe ubbidirgli ugualmente. Non può farci nulla, né con la sua volontà, né con la sveglia del generale [...]"
Tutto questo avrebbe potuto dire Gufo Ciufo al piccolo Fantasma, se avesse voluto. Ma pensò che era più prudente tenere per sè quel che sapeva."
Un giorno però, non si sa come, il fantasmino si svegli durante il giorno ma, appena esce fuori in cortile, al
primo raggio diventa, da bianco che è, completamente viola!: "Ma la terza volta il Piccolo Fantasma si distrasse e, allontanandosi di qualche passo dal muro, uscì all'ombra in pieno sole.
E allora successe una cosa stupefacente!
Appena il primo raggio di sole lo sfiorò, il Piccolo Fantasma sentì una tremenda botta in testa. Strillando si coprì la faccia con le mani e iniziò a barcollare.
<<Uh, guardate!>> gridarono i bambini. <<Che stranezza! Prima era tutto bianco, e di colpo è diventato viola!>>
Il Piccolo Fantasma non riusciva a raccapezzarsi. Cosa gli era capitato? Come poteva sapere che i fantasmi al primo raggio di sole che li colpisce diventano viola?"
Infatti se un raggio di sole colpisce un fantasma, il fantasma diventa di
uno strano colore. E un fantasma scuro di giorno crea più confusione di
un fantasma bianco di notte. Da quel giorno infatti sembra che il Piccolo Fantasma non riesca più a risvegliarsi di notte, ma sempre di giorno, comparendo in giro per la città e spaventandone gli abitanti.
Il Piccolo Fantasma voleva vedere il mondo
alla luce del sole, ma alla fine capisce che la più grande felicità è
fluttuare al chiaro di luna, candido come una nuvola di neve.

I testi sono accompagnati dalle illustrazioni in bianco e nero di F.J. Tripp, un artista tedesco noto per aver illustrato più di 200 libri per bambini. Questo artista possiede uno stile vivace e dettagliato, sebbene non realistico nella rappresentazione dei personaggi, che hanno un aspetto abbastanza esagerato e, per questo, simpatico. Lo stesso Piccolo Fantasma è stato rappresentato in modo semplice e con un aspetto dolce e simpatico: con una testa a cerchio schiacciato, due cerchi neri per gli occhi e un corpo bianco a mezzaluna.
I personaggi e gli elementi del paesaggio sono realizzati con delle linee nette e sottili, con cui vengono tracciati i controni delle figure e i vari dettagli interni. Nonostante la semplicità del tratto i disegni di Tripp sono molto dettagliati, basta vedere ad esempio l'abbigliamento delle persone, oppure la quantità di case e casette ritratte quando viene mostrata da lontano la città.
Essendo le immagini in bianco e nero per rendere alcuni elementi o zone più scure l'artista intensifica il tratteggio nero in determinati punti, a volte fino a ricoprire tutta una certa zona facendola diventare quasi completamente nera.
Dei disegni molto graziosi e carini, collocati spesso vicino ai testi o, a volte a tutta pagina, che mostrano personaggi e scene descritte nei testi come: il Piccolo fantasma che gioca nella sala delle armature, lui che parla col suo amico gufo Ciufo sul ramo di un albero, lui che spaventa il generale Torstenson, lui che corre verso il pozzo inseguito da una scolaresca nel cortile del castello, ecc...







"Il piccolo fantasma" di Otfried Preussler è una vecchia storia scritta negli anni sessanta che vede per protagonista un piccolo fantasma che abita da secoli in un vecchio castello e che si sveglia ogni notte allo scoccare della mezzanotte, per poi tornarsene a dormire alle 1 di notta fino alla sera dopo. Il Piccolo Fantasma si diverte a girovagare nel castello, a parlare con i quadri nel salone o ad andare a trovare il suo amico gufo Ciufo. Dopo tanti anni però vorrebbe vedere come è il mondo alla luce del sole, nonostante il suo amico gufo glielo sconsigli. Nonostante i numerosi tentativi per svegliarsi di giorno tuttavia il Piccolo Fantasma sembra giungere al punto di rassegnarsi a non vedere mai il sole, finchè un giorno non gli capita di svegliarsi a mezzogiorno. Peccato che, appena esce dal castello e viene colpito da un raggio di sole il Piccolo Fantasma diventi viola!
Ora purtroppo non riesce più a svegliarsi la sera e, svegliandosi di giorno, scatena il panico in città; addirittura gli capita di rovinare una rievocazione storica che celebra lo scampato assedio della città da parte degli svedesi (il fantasmino scambia infatti l'attore che interpreta il generale svedese per il vero generale e interviene per mettere in fuga lui e quelle che crede essere le sue truppe). Capito il proprio errore farà amicizia con tre bambini per cercare di scusarsi dell'accaduto.
Una storia carina con un protagonista simpatico e tutto sommato più sfaccettato di quanto mi sarei aspettata: il Piccolo Fantasma infatti ha la personalità di un bambino e può essere calmo, gentile e giocherellone, ma quando si arrabbia inizia a giocare dei brutti scherzi, fino anche a diventare piuttosto violento, se sbaglia però se ne dispiace e cerca di farsi perdonare.
Alcune caratteristiche di questo fantasma sono piuttosto interessanti: ad esempio il fatto che possieda un mazzo di tredici chiavi che gli permette di aprire qualsiasi cosa solo agitandole (si scopre poi che concedono anche il potere, se toccate da un essere umano, di fargli comprendere il linguaggio degli animali), il fatto che possa diventare molto sottile (sembra però che non possa attraversare le cose), il fatto che possa rimanere sveglio sono un'ora al giorno e che il suo ciclo di riposo-veglia sia legato ad un orologio specifico (quello della piazza del paese di Roccacivetta) e poi il fatto che se esposto alla luce del sole da bianco diventi viola.
Alcune caratteristiche sono piuttosto affascinanti, sebbene l'autore non ci dica nulla del passato di questo fantasma, nè di come sia entrato in possesso di questo mazzo di chiavi magiche. Sarebbe stato molto interessante capire ad esempio chi fosse, come mai è morto così giovane, da dove provengono queste chiavi che sono chiaramente magiche e come ne sia entrato lui in possesso.
Nel corso della storia il Piccolo Fantasma deve scoprire come mai non riesce più a svegliarsi di notte e cercare di risolvere tale problema, ed ad aiutarlo ad un certo punto interverranno anche tre bambini. In effetti una volta capita la causa del problema la risoluzione è stata piuttosto facile e veloce (forse anche troppo).
Una storia carina, adatta a lettori a partire dai 7/8 anni, in quanto c'è una buona parte di testo e tutto sommato la storia è abbastanza lunga, nonostante le illustrazioni.
Quest'opera è stata edita originariamente nel 1966 dalla con il titolo "Die kleine Gespenst". E' stata pubblicata in italiano nel 1991 da Salani Editore, per poi essere ripubblicato nel 2007 dalla Nord-Sud Edizioni. Il volume ha 119 pagine, la copertina rigida, misura 18,00 cm d'altezza e 14,00 cm di lunghezza e costa 10 euro.
Tutti
i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento
di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a
scopo puramente informativo.
Nessun commento:
Posta un commento