mercoledì 30 settembre 2020

Mostri malati di Emmanuelle Houdart

"Mostri malati" è un albo illustrato di Emmanuelle Houdart, la quale è un'illustratrice svizzera con uno stile molto particolare che, dal 1998, ha illustrato molti libri, tra cui quello di cui vi parlerò oggi.

Sopra: Sulla copertina spicca la figura del vampiro col mal di denti, uno dei mostri ammalati presenti all'interno dell'opera.

Come suggerisce anche il titolo, questo albo illustrato presenta al lettore tutta una serie di mostri che soffrono di diverse malattie e disturbi: il mostro sotto il letto con la malattia del sonno, l'orco con l'indigestione, la diavolessa con l'angoscia, il fantasma sonnambulo, la strega con la raucedine, lo Yeti a cui puzzano i piedi, l'orchessa con la varicella, l'uomo nero con l'emicrania, il gigante con la depressione, lo scheletro col verme solitario, il vampiro col mal di denti, la lupa mannara col sangue dal naso, il mercante d'armi con il mal d'amore, Barbablù con i pidocchi e il diavolo con la diarrea.
Per ogni mostro vi è prima una spiegazione su cosa avrebbe potuto causare una certa malattia, poi seguita da una descrizione dei sintomi e poi una descrizione della cura da dover applicare.
I testi presentano le malattie in modo molto ironico e divertente, ad esempio, riguardo alla varicella, viene detto che: "Dopo pazienti ricerche, la scienza è giunta alla conclusione che questa malattia sia causata da un'eccessiva esposizione alle trasmissioni televisive (è bene ricordare che la tv è il fattore scatenante di numerose malattie)".
Oppure, riguardo ai sintomi della raucedine viene affermato: "La raucedine si manifesta in maniera graduale. All'inizio il malato raglia, chioccia e cigola come una vecchia porta, finché la voce non risponde più e si spegne completamente. [...] Ciò nonostante la malattia è saggia e colpisce soprattutto chi non sta mai zitto, parla a vanvera e alla fine non dice nulla che abbia una qualche utilità per il mondo".
Per quanto riguarda invece la cura per il verme solitario viene spiegato: "E' inutile recidere la coda della tenia con un colpo secco pensando di domare il resto del corpo. Come quella della lucertola anche la coda del verme solitario rispunta. Certi medici poco furbi raccomandano ai malati di affamare il verme privandosi completamente di cibo. [...] Un rimedio più efficace consiste nello sgranocchiare una testa d'aglio e mezzo cavolo al giorno buttandoli giù con un bel bicchiere d'assenzio".
Come avete potuto leggere i testi affrontano i vari disturbi in modo molto ironico e scherzoso (basta ad esempio pensare alle varie malattie assegnate a ciascun mostro), senza però mancare di inserire ogni tanto qualche frecciatina (ad esempio di come la raucedine colpisca soprattutto chi parla a vanvera) o suggerimento educativo (come quello riguardante il fatto che guardare la tv provoca la maggior parte delle malattie) o, anche, qualche pezzo di verità (quando ad esempio viene detto che l'angoscia è una specie di paura, simile a una bestia che si nasconde dentro di noi e che può essere risvegliata tramite alcune domande che ci poniamo in segreto come: se perdiamo il lavoro come facciamo a comprare da mangiare, oppure perché siamo nati se dobbiamo morire).
I testi, quindi anche se apparentemente molto leggeri, ironici e scherzosi nascondono evidentemente un ulteriore livello di lettura decisamente più serio e riflessivo.

 
Sopra: Due dei mostri malati del libro. A sinistra troviamo lo scheletro col verme solitario e a destra l'orchessa con la varicella.

Lo stile di Emmanuelle Houdart è sicuramente molto originale e particolare, tanto da renderlo subito immediatamente riconoscibile. I suoi disegni, infatti, posseggono uno stile alquanto grottesco, surreale e impressionante, di forte impatto per il lettore, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione dei mostri, che risulta comunque spesso molto originale e mai scontata. Ad esempio è interessante anche il solo fatto che l'autrice abbia deciso di scegliere di rappresentare alcuni mostri di sesso femminile anziché limitarsi a scegliere il più generico maschile, per cui oltre all'orco e al diavolo abbiamo anche l'orchessa e la diavolessa, oltre ad una lupa mannara.

 
Sopra: Lo stile dell'artista risulta essere molto particolare, grottesco, surreale e impressionante, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione dei mostri, che risulta comunque spesso molto originale e mai scontata. Così come la scelta del sesso di ciascun mostro, per cui, come mostrato in queste immagini, nel libro è presente oltre al diavolo (a sinistra) anche una diavolessa (a destra).

Oltre alla scelta del sesso anche la rappresentazione fisica di questi mostri risulta molto interessante ed originale. Ad esempio il fantasma non è stato rappresentato come una creatura eterea o con il solito lenzuolo bianco, ma con un corpo robusto, con un'enorme faccia (con occhi dalle orbite vuote) sul petto e sopra un'altra testa (che sembra una sorta di copricapo) con delle ali attaccate alle tempie. 
Altri mostri (come ad esempio la strega o il vampiro) presentano invece un aspetto che segue maggiormente l'immaginario collettivo, ma che rimane comunque sempre alquanto originale e mai scontato. 
Un'altra cosa interessante è che tali mostri vengono poi ritratti sempre insieme a dei bambini (a volte uno solo e altre volte molti), i quali vengono mostrati mentre si stanno prendendo cura della creatura, con l'intento di curarla.
 
 
Sopra: La rappresentazione fisica di questi mostri risulta molto interessante ed originale, con alcuni che sono stati ritratti in maniera alquanto anomala ed altri in maniera un po' più fedele all'immaginario collettivo, seppur sempre originale. Ad esempio il fantasma (a sinistra) è stato rappresentato in maniera alquanto insolita e bizzarra, mentre la strega (a destra) corrisponde già di più ai canoni classici.

Un'altra caratteristica dello stile della Houdart sono i colori, di cui l'artista fa un grandissimo uso, scegliendo di stenderli in modo intenso, deciso, facendo mantenere loro delle tonalità brillanti e accese, le quali risaltano ancora di più sugli sfondi bianchi.
Sebbene l'artista abbia utilizzato una gran varietà di colori, nella maggior parte delle immagini ha deciso di sceglierne solitamente uno o due come tinta predominante. Ad esempio nell'immagine del mostro sotto il letto, del fantasma o del mercante d'armi predominano diverse sfumature di rosa, in quella dell'orco e della lupa mannara il rosso, in quella della strega il rosa e il giallo, in quella dello Yeti il verde ecc...
Ogni immagine, inoltre, presenta una buona quantità di dettagli, che risulteranno molto interessanti da osservare, anche per interrogarsi su ciascuno di essi per provare a capirne il significato e il motivo per cui è stato inserito, che non risulta affatto scontato.

 
Sopra: Sebbene l'artista abbia utilizzato una gran varietà di colori nella maggior parte delle immagini ha deciso di sceglierne solitamente uno o due come tinta predominante. Ad esempio nell'immagine qui sopra a destra del mercante d'armi predominano diverse sfumature di rosa, mentre in quella dell'orco a sinistra predomina il rosso. Da notare inoltre la quantità di tanti piccoli dettagli e particolari per nulla scontati.

"Mostri malati" di Emmanuelle Houdart è un albo illustrato molto interessante e divertente, i cui testi scherzosi e ironici possono essere un ottimo spunto per aiutare i bambini ad affrontare la paura dei mostri, mostrandoglieli come creature che hanno delle debolezze e che possono comunque ammalarsi, facendoglieli vedere anche in modo un po' ridicolo. All'interno dei testi è però anche possibile cogliere degli interessanti spunti di riflessione riguardo alle paure che ci possono assillare, per cui il libro si presta a diversi livelli di lettura.
Le illustrazioni della Houdart sono sicuramente molto particolari, sia per il loro stile grottesco e surreale, sia per la scelta negli abbinamenti e nell'uso dei colori, che risultano molto accesi, brillanti e di impatto. Ne risultano delle immagini molto interessanti e ricche da osservare e da interpretare, grazie anche ai numerosi dettagli e particolari che l'artista ha inserito in ciascuna tavola.

Questo libro illustrato è stato edito nel 2004 dalle Editions Thierry Magnier ed è poi stato pubblicato in italiano nel 2016 dalla Logos Edizioni; ha la copertina rigida, ha 40 pagine, misura 29,8 cm d'altezza e 20,5 cm di lunghezza e costa 17 euro.

P.S. Come ho spiegato all'inizio Emmanuelle Houdart ha scritto e illustrato molti libri, ecco quindi un elenco dei suoi albi illustrati pubblicati in italiano:
  • "I meravigliosi viaggi della fata Brillina" (Motta Junior, 2008)
  • "Genitori Felici" di Laetitia Bouget (Logos, marzo 2012)
  • "Saltimbanchi" di Marie Desplechin (Logos, aprile 2012)
  • "Il guardaroba" (Logos, agosto 2012)
  • "Amiche per la vita" di Laetitia Bouget (Logos, marzo 2013)
  • "Il denaro" di Marie Desplechin  (Logos, settembre 2013)
  • "Va tutto bene Merlino" (Logos, marzo 2014)
  • "Rifugi" (Logos, marzo 2015)
  • "Una lunga storia d'amore" di Laetitia Bouget (Logos, gennaio 2016)
  • "Il mio pianeta" (Logos, febbraio 2017)
  • "Sfilata di Natale. Un calendario dell'avvento" (Logos, novembre 2018)

   

    

    

   
Sopra: Le copertine degli albi illustrati dalla Emauelle Houdart pubblicati in italiano

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

venerdì 25 settembre 2020

Twisted fairy tales. 20 classic stories with a dark and dangerous heart di Maura McHugh e Jane Laurie

Oggi vi parlerò di una raccolta di fiabe rivisitate in chiave maggiormente violenta, macabra e "dark", come vengono definite nella quarta di copertina. Il volume in questione si intitola: "Twisted fairy tales. 20 classic stories with a dark and dangerous heart" di Maura McHugh e le illustrazioni di Jane Laurie.

Sopra: La copertina presenta uno sfondo con scritte scure, che mettono in risalto i rosso della mela morsicata ela macchia dietro al titolo, nonché il bianco della luna e delle scritte che accompagnano il titolo.

Come ho detto all'inizio tale opera raccoglie 20 fiabe e racconti di vari scrittori, rivisitati da Mara McHugh in modo da mettere in risalto gli aspetti più violenti, macabri e cruenti di tali storie.
Le storie presenti nel volume sono: "Snow White", "The bone whistle", "Rapunzel", "The red shoes", "The gold spinner", "Vasilisa's fire", "Molly Wgupple", "Little Red Hood", "The cinder Wench", "Beauty and the Beast", "May and the elf night", "Spleeping Beauty", "The pied paper of Hamelin", "Pinocchio", "The master and his apprendice", "The goose girl", "The island of skeletons", "Goodmother death", "The seven ravens" e "The tiger cest".
Mentre alcuni racconti sono stati mantenuti piuttosto fedeli al materiale originario (andando solo a cambiare il punto di vista di uno dei personaggi), altri sono stati maggiormente modificati. In ogni storia, tuttavia, l'autrice ha deciso di assegnare a ciascun personaggio di ogni racconto un nome proprio, ad esempio nella storia di "Biancaneve" la regina viene chiamata Annabel e il re Robert.
Ecco alcune delle differenze riscontrate nei racconti:
  • In "Snow White" le vicende della storia rimangono più o meno le stesse di quelle della fiaba, la principale differenza è che questa versione è stata raccontata dal punto di vista della regina. Un'ulteriore differenza è presente sul finale, nel quale Biancaneve, dopo aver fatto indossare alla madre le scarpe di ferro arroventate, alla fine decide di ucciderla con una spda per porre fine alle sue sofferenze, anziché aspettare che muoia da sola.
"Annabel was pregnant (incinta) again. She coul not bear (sopporttare, sostenere) the terror in her heart (cuore) every time the baby turned inside her. Would this one survive? Two other babies had been born -dark haired boys- and they had both died: one stillborn (nato morto), while the other only lastes a single heart-wrenching (straziante) night.
Everyone spoke in hushed tones (toni ovattati, sommessi) around her, and Robert have ordered her to remain in the castle, despite the stifling heat (calore soffocante) of summer. Annabel sat, miserable and sweating (sudando), in her private chamber, holding the scrying (divinatorio) mirror her mother gave her when she thirteen".
  • In "The whisle bone" la vicenda, invece di parlare di due fratelli poveri che devono uccidere un cinghiale per poter aver in sposa la figlia del re, ha come protagonisti un fratello e una sorella che devono trovare un particolare fiore per essere incornati sovrani. Alla fine, inoltre, mentre nella fiaba originale il fratello cattivo viene fatto uccidere, in questa versione viene lasciato vivere, anche se la regina dà ordine che venga rinchiuso in una stanza, da cui non può mai uscire.
  • Nella fiaba di "Rapunzel" la maga, che nella storia viene chiama Madre Melanie, non rinchiude da subito Raperonzolo nella torre, ma lo fa solamente quando la bambina compie 13 anni, avendo notato che ella inizia ad attirare l'attenzione degli uomini e temendo che la figliastra un giorno possa abbandonarla per stare assieme ad un uomo. Per questo motivo Madre Melanie, con un inganno, fa credere a Raperonzolo di aver ucciso un uomo, così da avere una scusa per rinchiuderla.
  • In "Little Red Hood" la protagonista, chiamata Charlotte, non si imbatte in un lupo, ma in un uomo capace di trasformarsi in un lupo. Inoltre a salvarla non sarà un cacciatore, ma un gruppo di donne che incontrerà vicino a un fiume mentre stava scappando dalla bestia.
  • Nella fiaba "The Cinder Wench" alla fine alle sorellastre non vengono tolti gli occhi dalle due colombe, ma loro, la matrigna e il padre di Cenerentola (che qui si chiama Grace) vengono costretti dal principe a diventare dei servi e a lavorare nelle cucine del castello. 
"For their deceit (inganno) the prince stripped all title and privileges from Amelia and her daughters. They were given jobs in the claste's kitchens. Grace pleaded for leniency (clemenza)  for her father, but the prince could not forgive his cruel treatment of his daughter. <<You have a kind heart, my love, but he will serve in the kitchens beside his wife, for as long as you were made to serve them>> he ordened."
  • Nel racconto "The pied piper of Hamelin" alla fine il ragazzo zoppo che non era riuscito a seguire il pifferaio nella fenditura della montagna, viene ritrovato, alcuni anni dopo, morto nell'erba vicino alla montagna, sorridente.

 
Sopra: Le illustrazioni di Jane Laure rispecchiano quanto raccontato nei testi. A sinistra un'immagine di Biancaneve che impugna la spada con cui porrà fine alle sofferenze della madre, mentre a destra vediamo Cappuccetto Rosso che incontra un uomo (che poi si rivelerà capace di trasformarsi in lupo).

Le storie contenute nella raccolta sono accompagnate dalle illustrazioni di Jane Laurie, le quali hanno uno stile sicuramente originale e particolare, che ricorda vagamente quello fumettistico, con figure dai contorni netti e ben definiti.
Le persone sono ritratte con la pelle molto chiara, quasi bianca, su cui poi sono state dipinte, tramite gli acquerelli, le varie ombreggiature. L'artista mostra comunque una predilezione per i colori forti e intensi, che contrappone all'incarnato molto chiaro dei suoi personaggi. Utilizza molto di frequente il nero per gli sfondi, mentre un altro colore che compare spesso è il rosso, il quale appare praticamente in ogni immagine, anche solo sotto forma di macchie di colore, le quali richiamano l'idea del sangue e della violenza. Oltre al bianco, al nero e al rosso altre tinte presenti nelle illustrazioni sono il verde, il giallo e l'azzuro. I colori sono stesi con dei toni intensi e carichi e presentano delle tonalità accese e brillanti.

 
Sopra: L'artista mostra una predilezione per i colori forti e intensi, che contrappone all'incarnato molto chiaro dei suoi personaggi. Tra i colori che l'artista utilizza maggiormente troviamo: il bianco, il nero, il rosso (il quale appare praticamente in ogni immagine, anche solo sotto forma di macchie di colore, le quali richiamano l'idea del sangue e della violenza), il verde, il giallo e l'azzuro. I colori sono stesi con dei toni intensi e carichi e presentano delle tonalità accese e brillanti.

"Twisted fairy tales. 20 classic stories with a dark and dangerous heart" è una raccolta di fiabe rivisitate carina, anche se non certamente così spaventosa come la quarta di copertina o la descrizione del prodotto vorrebbero far credere. Alcuni dei racconti, pur essendo interessanti in quanto presentano dei punti di vista differenti o approfondiscono alcuni aspetti psicologici e interiori dei personaggi, spesso non risultano essere più spaventosi o violenti rispetto al materiale originario (anzi, in alcuni casi le fiabe originali risultano comunque più inquietanti e violente). Trovo che in questo senso "Attenti ai lupi. Le sette storie più spaventose dei fratelli Grimm" scritto da  Pierdomenico Baccalario e Davide Morosinotto sia riuscito molto meglio nell'impresa.
Le illustrazioni di Jane Laurie, piuttosto particolari e originali, che accompagnano le varie storie contribuiscono a rendere l'opera maggiormente piacevole da leggere, aiutando il lettore ad immergersi nell'atmosfera della fiabe.

Questa raccolta è stata pubblicata nel 2012 dalla Quantum Publishing; il volume ha 144 pagine, la copertina rigida con sovracopertina, misura 25,2 cm d'altezza e 19,8 cm di lunghezza e costa 19,99$.
P.S. Per chi fosse interessato esiste anche un altro titolo, scritto sempre dal Maura McHugh e illustrato da Jane Laurie, che fa parte della medesima collana: "Twisted myths. 20 classic stories with a dark and dangerous heart".
Sopra: La copertina di "Twisted myths. 20 classic stories with a dark and dangerous heart", l'altro titolo della collana, presenta colori quali il verde, il giallo, il viola e il nero.

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mercoledì 23 settembre 2020

Piratologia: guida per il cacciatore di pirati del Capitano William Lubber (Ology series)

"Piratologia: guida per il cacciatore di pirati" è il quarto volume della collana, pubblicata originariamente in inglese dalla Templar Publishing, delle "Ology series". La collana viene così denominata poiché il titolo di ciascuna opera, o almeno quelli della serie principale, finisce col suffisso "-ology". Ognuno di questi volumi infatti viene presentato come una sorta di perduto diario/manuale/enciclopedia, scritto da un personaggio ormai morto o comunque scomparso (o entrambi i casi), e poi ritrovato dopo anni e di cui l'editore ne ha ricevuto una copia per farlo pubblicare.
In passato avevo pubblicato degli speciali in cui avevo parlato in generale di tutti i volumi principali della serie, ho però deciso di dedicare ad alcuni di questi libri dei post specifici, poiché queste opere meritano di essere conosciute in modo più approfondito.

Sopra: La copertina di "Piratologia" è nera con scritte e decori dorati, al centro vi è inoltre stata incastonata una bussola circondata da due gemme rosse.

Come è tipico per i volumi di questa collana, anche questo presenta un finto autore (quello vero si chiama Dougald A. Steer) e in questo caso si tratta di William Lubber, capitano della nave Il Felino dei Mari, il quale ha il compito di catturare la piratessa Arabella Drummond. Tale volume sarebbe quindi il diario di bordo del suddetto capitano, incaricato di dare la caccia ai pirati, nel 1723.
Il libro si apre con una pezzo di articolo di giornale che riporta il titolo: "Forzato un forziere", in cui si scrive che un gruppo di sommozzatori ha rinvenuto una cassa in un vecchio relitto sprofondato a causa di un combattimento. All'interno sono stati rinvenuti un giornale di bordo e una lettera indirizzata a William Lubber, capitano della nave affondata e autore del diario. Accanto a tale giornale è presente l'immancabile nota dell'editore che riporta: " Sembra che Piratologia sia stato rinvenuto in un'antica cassa da marinaio da un gruppo di sommozzatori in cerca di relitti al largo dei Grand Banks di Terranova. Sebbene la maggior parte delle informazioni contenute non si discosti da quanto è ormai noto sul conto dei pirati, il volume presenta alcuni elementi di novità, come la "macchia nera", prima descritti solo in opere di fantasia quali il romanzo "L'isola del tesoro" di Robert Louis Stevenson. Inoltre, dalle ricerche condotte non sono emerse tracce di un uomo chiamato William Lubber, della sua nave Il Felino dei Mari, nè della sua acerrima nemica Arabella Drummond".
Nella pagina di controguardia è come al solito presente una lettera, scritta dall'autore del diario. In questo caso tale lettera è una licenza scritta dal governatore Samuel Shute per il Capitano Lubber, con la quale il governatore autorizza il capitano a dare la caccia ai pirati, e in particolare alla piratessa Arabella Drummond e alla sua ciurma.
All'interno del volume troveremo infatti la storia scritta dal Capitano mentre è alla ricerca della donna, nonché i suoi tentativi di catturarla. Oltre a ciò l'opera contiene anche molte notizie e curiosità sui pirati: il loro abbigliamento, le loro usanze e comportamenti, le loro bandiere, le loro armi, le navi da loro usate e un vasto elenco di nomi di pirati e corsari più o meno famosi realmente esistiti (tra cui Barbanera, Morgan, Henry Every ecc...)
All'inizio del libro è inoltre presente una mappa (altro elemento ricorrente di questa serie) che mostra la rotta attorno al mondo della nave del capitano alla ricerca del vascello L'intrepido avventuriero di Arabella Drummond.
Disseminati un po' in tutte le pagine del volume vi sono anche molti elementi interattivi quali: lettere da poter aprire e leggere, buste, mini libri da poter sfogliare, campioni di tessuto (come ad esempio il brandello di una bandiera pirata), polvere d'oro, una pietra incastonata alla fine del libro, ecc...

Sopra: La mappa che mostra la rotta attorno al mondo della nave del capitano alla ricerca del vascello "L'intrepido avventuriero" di Arabella Drummond.

Essendo questo volume una sorta di diario esso è accompagnato da varie illustrazioni, realizzate dallo stesso Capitano William Lubber, che ne arricchiscono i testi. In realtà questi disegni sono realizzati da più artisti: Ian Andrew, Anne Yvonne Gilbert ed  Helen War, con l'ausilio di G. Flunt e Carole Thomas.
Le illustrazioni presenti all'interno del libro sono molto belle ed accattivanti, nonché di fondamentale importanza per i testi, in quanto hanno lo scopo di aiutare il lettore a comprendere meglio ciò che viene spiegato nella parte scritta. Ad esempio le immagini sono molto utili per mostrare al lettore l'aspetto dei vari pirati che vengono descritti in questo diario, oppure per mostrargli il loro abbigliamento o i diversi tipi di navi e di armi che usavano.
La maggior parte delle immagini sono a colori, tuttavia ve ne sono anche alcune in bianco e nero; comunque tutte le immagini sono belle, ben fatte, ricche di numerosi dettagli e particolari, soprattutto quelle a colori che ritraggono i pirati, le quali hanno un aspetto molto realistico e dettagliato e presentano spesso dei colori accesi e brillanti.



Sopra: Questi disegni sono realizzati da più artisti e sono belli, ben fatti, ricchi di numerosi dettagli e particolari; da notare inoltre la presenza di vari elementi interattivi in queste pagine.

"Piratologia: guida per il cacciatore di pirati" del Capitano William Lubber è un libro molto bello e coinvolgente da leggere, oltre che molto innovativo, grazie anche alla presenza di molteplici elementi interattivi (lettere, buste, oggetti e campioni, come ad esempio frammenti di bandiere pirata, polvere d'oro, frammenti di tessuti ecc...), tipici dei libri di questa collana, che coinvolgono ancora di più il lettore nella lettura, aiutandolo ad immergersi nella lettura e a farsi trasportare in un altro mondo.
Ho trovato interessante che tale volume racconti il punto di vista di un cacciatore di pirati, in quanto la maggior parte dei libri per ragazzi (ma anche dei film) sui pirati preferiscono raccontare la storia dal punto di vista di questi ultimi. Interessante anche il fatto che il pirata che il protagonista deve catturare e combattere sia una donna, in quanto in effetti sono esistite realmente piratesse (anche se il loro numero è minore rispetto alle loro controparti maschili), come, ad esempio, Grace O'Malley, Anne Bonny e Mary Reid (le quali sono menzionate in questo stesso libro).
Anche se questo volume non ha moltissime pagine, lo spazio in esse è così ben sfruttato che il lettore si stupirà di quante informazioni e notizie contengono, tanto che la lettura potrà risultare più lunga del previsto (nonostante il limitato numero di pagine tale libro è consigliato a partire dagli 8 anni, proprio per la complessità e ricchezza dei testi). Il volume si configura così come un vero e proprio testo divulgativo sui pirati, attraverso il quale il lettore, divertendosi, potrà apprendere davvero molte informazioni.
Le illustrazioni giocano anch'esse un ruolo importante per permettere al lettore di apprezzare appieno quest'opera, in quanto esse sono essenziali per comprendere bene i testi, oltre ad essere molto belle e precise, finendo quindi per rendere il volume molto accattivante e piacevole da guardare e sfogliare.

L'opera è stata edita originariamente nel 2006 dalla Templar Publishing col titolo "Pirateology. The pirate hunter's companion", ed è poi stato pubblicato in italiano nel 2007 dalla Fabbri Editore (e successivamente dalla Rizzoli). Ha 32 pagine, misura 31 cm d'altezza e 26 cm di lunghezza e costa 27 euro (ne costava 25 quando uscì nel 2007). 

P.S: A questo libro ne sono collegati anche altri (e anche vari calendari, che ho deciso però di non inserire nella lista).
- "Pirateology handbook: a course for seafarers" edito nel 2007 in inglese e l'anno successivo in italiano col titolo "Piratologia applicata: un corso per aspiranti cacciatori di pirati".
- "Pirateology. A guide book and model set" pubblicato nel 2007 in inglese
- "Pirateology code writing kit" pubblicato nel 2007 in inglese.
 

   
Sopra: A sinistra la copertina di "Piratologia applicata", al centro il set col modellino e a destra il kit di scrittura.
 
 
Per chi fosse curioso ecco l'elenco degli altri volumi della collana delle Ologie:
  1. "Dragologia: il libro completo dei draghi" del Dott. Ernest Drake (2004)
  2. "Egittologia: alla ricerca della tomba di Osiride" di Emily Sands (2005)
  3. "Magia. Il libro dei segreti di Merlino" di Mago Merlino (2006)
  4. "Piratologia: guida per il cacciatore di pirati" di William Lubber (2007)
  5. "Mitologia. Dei, mostri ed eroi dell'antica Grecia" di Lady Estia Evans (2008)
  6. "Mostrologia. Enciclopedia delle creature fantastiche" del Dott. Ernest Drake (2009)
  7. "Oceanologia: la vera storia del viaggio del Nautilus" di Zoticus de Lesseps (2010)
  8. "Vampirologia: la vera storia degli angeli caduti" di Archibald Brooks (2010)
  9. "Alienologia. Non siamo soli" di Allen Gray (2011)
  10. "Illusionologia: la scienza segreta dei maghi" di Albert D. Schafer (2012)
  11. "Dinosaurologia. Alla scoperta di un mondo perduto" di Releight Rimes (2013)
  12. "Dungeonology: An epic adventure through the forgotten realms" di Volothamp Geddarm (2016)
  13. "Spyologia. Il grande libro dello spionaggio" di Spencer Blake (2017)
  14. "Cavalieri. I più grandi eroi della storia" di Lancillotto Marshal (2018)
  15. "Fantasmologia. Il libro segreto di spettri, fantasmi e altre apparizioni" di Lucinda Curtle (2020)
 
Sopra: Le copertine di alcuni volumi della collana delle Ologie.

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Il libro completo delle Fate dei Fiori di Cicely Mary Barker

 Cicely Mary Barker è un'artista inglese, nata nel 1895 e morta nel 1973, che divenne una grande e famosa illustratrice, il cui primo libro illustrato fu "Flower faeries of the spring" ("Le fate dei fiori di primavera"), pubblicato nel 1923.
Barker viene ancora oggi ricordata grazie ai suoi disegni sulle Fate dei Fiori, i quali continuano ad essere pubblicati e ristampati in diversi libri (tra cui, ad esempio, il volume "Come ho conosciuto le fate dei fiori" e i suoi seguiti, l'ultimo dei quali uscito nel 2013) ed oggi vi presenterò proprio uno di questi volumi: "Il libro completo delle fate dei fiori" di Cicely Mary Barker.

Sopra: La romantica copertina de "Il libro completo delle fate dei fiori", sui toni del rosa, mostra, al centro, l'immagine della Fata Aquilegia.

Questo volume raccoglie le illustrazioni e le poesie di una serie di libri che Barker aveva inizialmente pubblicato singolarmente, come viene spiegato anche nell'introduzione: ""Le fate dei fiori" è la più completa raccolta delle opere di Cicely Mary Barker sull'argomento. Comprende tutti i suoi libri delle Fate dei Fiori, con i materiali delle edizioni correnti, e include anche un racconto per bambini in versione integrale, "Le collane delle Fate"."
L'opera è suddivisa in varie parti, ciascuna delle quali comprende delle illustrazioni e delle poesie scritte dalla stessa Barker, e tradotte in italiano da Roberto Piumini, riguardo un determinato fiore e la sua corrispondente fata.  Ogni poesia, che mette in risalto le qualità e la bellezza di una certa pianta (fiore o albero), è scritta in rime che seguono vari schemi: baciato (AA BB), alternato (AB AB), incrociato (ABBA) o libero. Vi riporto qualche poesia come esempio:

"CANZONE DELLA FATA CROCO
Croco allegro, nuovo e d'oro,
malva e porpora, in gran coro,
croco, coppa luminosa,
schiera che ride festosa,
con la fiamma che s'accende
quando il caldo sole splende:
Primavera è cominciata.
Canta e danza ogni Fata:
Primavera è ritornata!"

"CANZONE DELLA FATA ROSA
Il più bello e caro dei fiori esistenti,
perfetta da vedere e da annusare,
e le parole sono insufficienti
se della Rosa vogliamo parlare.
Germogli che si aprono per dare
falda su falda un bianco splendore, 
o quel rosa, quel rosso, che compare,
intenso, dolce, profumato fiore!
E non c'è cosa più meravigliosa
che essere la Fata della Rosa!"

Il libro è composto dalle seguenti parti: le Fate dei Fiori di primavera, le Fate dei Fiori dell'estate, le Fate dei Fiori dell'autunno, le Fate dei Fiori dell'inverno, le Fate dei Fiori del giardino, le Fate dei Fiori degli alberi , le Fate dei Fiori del sentiero e l'alfabeto delle Fate dei Fiori. La prima poesia, ad esempio, è stata tratta dal capitolo delle Fate dei Fiori di Primavera, mentre la seconda poesia da quelle dell'estate.

Sopra: L'illustrazione che ritrae la Fata Rosa.

Come ho spiegato in precedenza ogni poesia è accompagnata da un'illustrazione della Cicely Mary Barker, il cui lavoro fu molto influenzato da Kate Greenaway (una scrittrice e illustratrice di libri per bambini) e dallo stile preraffaellita.
Le immagini presenti nel volume sono a volte a tutta pagina oppure, a volte, sono state riportate più piccole assieme alla poesia, tutte risultano comunque di buona qualità, d'altronde, come riporta una nota all'inizio del volume: "Le riproduzioni delle illustrazioni di questo libro sono state realizzate con i più moderni metodi di scansione elettronica a partire da nuove diapositive degli acquerelli originali di Cicely Mary Barker, e permettono di apprezzare la sua arte come mai prima".
Le sue illustrazioni sono molto belle e colpiscono subito il lettore per la ricchezza dei dettagli e per il realismo con cui l'artista ha riprodotto ogni fiore. D'altronde lei stessa affermava: "Permettetemi di dire molto apertamente che ho dipinto tutte le piante e i fiori con grande cura e dal vero". I suoi disegni sono infatti ritratti dal vivo, e questo non vale solo per le piante, ma anche per le fate, in quanto queste sono i ritratti delle bambine e dei bambini che frequentavano la scuola della sorella.

 
Sopra: Le illustrazioni della Barker (di cui qui sopra a sinistra possiamo vedere quella della Fata Rosa di Campo e a destra quella della Fata Salice) sono molto belle e colpiscono subito il lettore per la ricchezza dei dettagli e per il loro realismo.

Lo stile della Barker risulta essere molto delicato e curato, ricco di dettagli e attento a ogni particolare. Per questo è molto interessante vedere come l'artista ha deciso di rappresentare ogni fata, realizzando per lei dei vestiti e delle ali che si abbinassero al suo fiore o al suo albero.
I colori utilizzati dalla Barker risultano avere delle tonalità allegre, accese e brillanti; essi, inoltre, sono stati stesi a volte in maniera più corposa e intensa, mentre altre in maniera più delicata, mantenendosi su delle tonalità pastello.
L'artista ha utilizzato un gran quantità di colori, anche se sicuramente uno di quelli che compare più spesso è il verde. In ogni immagine, infatti, tendono a prevalere due o tre colori, i quali si basano su quelli del fiore o della pianta a cui l'immagine è dedicata. Ad esempio, quindi, nella tavola della fata papavero spiccano colori quali il nero, il rosso e il verde; in quella della Fata Rosa di Campo il verde. il giallo e il rosa; in quelle della Fata Primula Gialla e del Ginestrone il giallo e il verde....

 
Sopra: I colori utilizzati dalla Barker risultano avere delle tonalità allegre, accese e brillanti; essi, inoltre, sono stati stesi a volte in maniera più corposa, mentre altre in maniera più delicata. L'artista ha inoltre utilizzato un gran quantità di colori, anche se in ogni immagine, tendono a prevale due o tre colori, i quali si basano su quelli del fiore o della pianta a cui l'immagine è dedicata.Ad esempio nell'immagine della Fata Papavero a sinistra prevalgono il rosso, il nero e il verde, mentre in quella a destra del Ginestrone il giallo e il verde.

"Il libro completo delle fate dei fiori" di Cicely Mary Barker è un bellissimo libro che raccoglie tutte le opere illustrate di questa artista. Le poesie contenute all'interno del volume sono molto belle e piacevoli da ascoltare. Sono inoltre alquanto interessanti in quanto finiscono per far conoscere al lettore una gran quantità di fiori e di piante, per cui, in un certo senso, finiscono per svolgere anche una funzione un po' divulgativa, fornendo al lettore diversi spunti e piccole conoscenze riguardo la flora.
A differenza di altre opere divulgative sul mondo vegetale credo che questa aiuti il lettore a soffermarsi anche su quei piccoli vegetali a cui di solito non si presta molta attenzione, come ad esempio i fiori di campo e quelli che crescono lungo i sentieri, a cui magari siamo abituati a passare davanti in continuazione senza mai prestare loro troppa attenzione.
Le illustrazioni della Barker sono molto belle, ricche di particolari e molto fedeli al materiale di partenza (i fiori e le piante a cui le poesie di ispirano). Si vede infatti che l'artista ha posto molta attenzione nell'osservare i vari fiori (e alberi) in modo da poterli riprodurre e rappresentare al meglio sotto forma di fata. Si potrebbe dire, in effetti, che le sue illustrazioni uniscono il realismo, tipico delle immagini botaniche, alla fantasia che l'artista ha utilizzato per associare ad ogni vegetale la sua fatina. Ne risulta comunque un'unione ben riuscita, che crea dei disegni che risultano delicati, magnifici, veramente graziosi e incantevoli da guardare.
L'intera opera risulta comunque molto graziosa ed estremamente piacevole e incantevole sia da leggere che da guardare.

Questo libro illustrato è stato edito in inglese nel 1997 dalla Frederick Warne & Co. col titolo "The complete book of  Flower Faeries" ed è stato poi pubblicato in italiano nel 1998 dalla Fabbri Editori (RCS libri S.p.A.) e ristampato nel 2002. L'opera ha 190 pagine, una copertina rigida, misura 26 cm d'altezza e 20 cm di lunghezza e costa 25 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

sabato 19 settembre 2020

A tresury of best-loved Fairy Tales

"A tresury of best-loved Fairy Tales" è una magnifica raccolta di fiabe di autori quali i fratelli Grimm, Andersen, Perrault e altri ancora. Ogni fiaba è inoltre riccamente illustrata da differenti artisti quali: Arthur Rackham, Harry Clarke, Charles Robinson, L. Leslie Brooke ecc...

Sopra: La splendida copertina in pelle dallo sfondo blu e riccamente decorata con ornamenti argentati e dorati, mentre al centro spicca un'illustrazione di Cenerentola che sta fuggendo dal ballo.

Come ho spiegato all'inizio questa è una raccolta di 35 fiabe scritte da vari autori come: Jacomb e Wilhelm Grimm, Hans Christian Andersen, Charles Perrault, Jeanne-Marie Leprince de Beaumont e Joseph Jacobs. Tra le fiabe scritte da questi autori è possibile trovare: "Cinderella", "Hansel and Gretel", "The ugly duckling", "Rapunzel", "The golden goose", "Little red riding hood", "Puss in boots", "The emperor's new clothes", "Jack the giant-killer", "Beauty and the Beast", "The three little pigs", "Snow White", "The little mermaid", "The stradfast tin soldier", "Mouseskin", "Jack  and the beanstalk", "Blue beard", "The frog prince", "The sleeping beauty"....
Alcuni raccolti sono invece stati presi dalla raccolta de "Le mille e una notte": "The seven voyages of Simbad", "Aladdin and the magic lamp" e "Ali Baba and the fourty thieves".
I testi di queste fiabe sono stati mantenuti fedeli alle versioni originali integrali scritte dai rispettivi autori. Facciamo alcuni confronti come esempio.

Versione di "Cinderella" di Jacob e Wilhelm Grimm tratta da "A tresury of best-loved Fairy Tales" (ed. Sterling Publishing, 2018): "The wife of a rich mercant fell sick (malata), and as she felt that her end was drawing near (si stava avvicinando), she called her only daughter to her bedside (al suo fianco) and said, "Dear child, be good and pious, and then the good God will always protect thee, and I will look down in thee from heaven (paradiso) and be near thee". There upon she closed her eyes and departed (trapassò). Every day the maiden (fanciulla nubile) went put to the mother's grave, and wept (piangeva), and she remain pious and good. When the winter came the snow spread a white sheet (coperta) over the grave (tomba), and when the spring sun had drawn it off again, the man had taken another wife (moglie).
The woman had bought two doughter into the house with her, who were beautiful ad fair of face, but vile and black of heart."

Versione di "Cenerentola" di Jacob e Wilhelm Grimm tratta da "Fiabe" (ed. Enaudi, 1951): "La moglie di un ricco si ammalò e, quando sentì avvvicinarsi la fine, chiamò al capezzale la sua unica figlioletta e le disse: - Bimba mia, sii sempre docile e buona, così il buon Dio ti aiuterà e io ti guiderò dal Cielo e ti sarò vicina-. Poi chiuse gli occhi e morì. La fanciulla andava ogni giorno sulla tomba della madre, piangeva ed era sempre docile e buona. Quando venne l'inverno, la neve coprì la tomba di un suo bianco drappo, e quando il sole di primavera l'ebbe tolto, l'uomo prese moglie di nuovo.
La donna aveva portato in  casa due figlie, belle e bianche di viso, ma brutte e nere di cuore."

Versione di "Bluebeard" di Charles Perrault tratta da "A tresury of best-loved Fairy Tales" (ed. Sterling Publishing, 2018): "There was a man who had fine hauses, both in town and country, a deal (quantità) of silver and gold plate, embroidered (ricamate) furniture, and coaches (carrozze) gilded  (dorate) all over with gold. But this man was so unlucky as to have a blue beard, which made him so frighfully ugly that all the women and girls ran away from him".

Versione di "Barbablù" di Charles Perrault tratta da "Tutte le Fiabe" (ed. Donzelli, 2016): "C'era una volta un uomo che aveva dimore magnifiche in città e in campagna, stoviglie d'oro e d'argento, letti e poltrone impreziosiri da ricami e carrozze tutte dorate; disgraziatamente, però, l'uomo aveva la barba blu, e questo lo rendeva così brutto e repellente che non c'era donna nè ragazza che, vedendolo, non provasse l'impulso di scappare".

Sopra: Due pagine del volume in cui a sinistra è presente un'illustrazione di Barbablù, mentre a destra vi sono il titolo e i testi della fiaba.

Tale opera comprende inoltre moltissime illustrazioni realizzate da famosi artisti (molti dei quali appartenti al Periodo d'oro dell'illustrazione, che va dalla fine del IX secolo agli inizi del XX) quali: Arthur Rackham, Harry Clarke, Charles Robinson, William Heat Robinson, L. Leslie Brooke, Reneè Bull, Eleanor Vere Boyle e Thomas Mckenzie.
Ovviamente gli stili dei vari artisti sono molto differenti gli uni dagli altri, vi riporto dunque un'illustrazione per ciascuno di loro, così che possiate farvi un'idea. 

 
Sopra: A sinistra un'illustrazione di Arthur Rackham per "Sleeping beauty" e a destra un'immagine di Harry Clarke per la fiaba "The stradfast tin soldier"

 
Sopra: A sinistra unimmagine di "Hansel and Gretel" di Charles Robinson, a destra un'illustrazione di William Heat Robinson della fiaba "The little mermaid".

 
Sopra: A sinistra un'illustrazione de "The golden goose" di L. Leslie Brooke e a destra un'immagine di  Reneè Bull per "The seven voyages of Simbad".

    
Sopra: A sinistra un'illustrazione di Eleanor Vere Boyle per "The Beauty and the Beast" e a destra una di Thomas Mckenzie per "Aladdin and the magic lamp".
   
Oltre alle illustrazioni a colori all'interno delle varie fiabe ve ne sono inserite anche alcune in bianco e nero (più spesso inserite all'interno dei testi, ma a volte compaiono anche da sole a tutta pagina), ad opera dei medesimi artisti. Anche in questo caso vi riporto alcune immagini.

   
Sopra: A sinistra un'immagine di "Hansel and Gretel" di Charles Robinson, a destra un'illustrazione di William Heat Robinson della fiaba "The little mermaid".

 
Sopra: A sinistra un'illustrazione de "The three little pigs" di L. Leslie Brooke e a destra un'immagine di  Reneè Bull per "The seven voyages of Simbad".

"A tresury of best-loved Fairy Tales" è una splendida raccolta illustrata, anche piuttosto variegata, di fiabe di vari autori, che comprende sia fiabe più famose che altre un po' meno conosciute, prendendo in considerazione diversi scrittori.
Il volume è poi ricchissimo di belle illustrazioni realizzate da una gran varietà di artisti differenti quali Rackham, Clarke, Robinson, Brooke, Reneè Bull...
Ne risulta un'opera di qualità, con dei testi fedeli alle versioni integrali originarie, nonché anche visivamente molto bella e accattivante.

La raccolta è stata pubblicata nel 2018 dalla Sterling Publishing per la Barnes & Noble, ha una copertina rigida, ha 368 pagine e misura 26 cm d'altezza e 20,2 cm di lunghezza e costa 34,99 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.