lunedì 13 maggio 2024

Le cronache di Spiderwick di Holly Black e Tony DiTerlizzi

"Le cronache di Spiderwick" di Holly Black e Tony DiTerlizzi è una saga di cinque volumi che narrano le vicende dei tre fratelli Grace: il preoccupato Jared (nove anni), il suo gemello Simon appassionato di libri, e la loro sorella, Mallory (tredici anni), i quali scoprono un libro che aprirà loro gli occhi sul mondo invisibile, e a volte pericoloso, abitato da draghi, boggarts, phookas, fate, spiriti e goblin che sta attorno a loro.
 
   
  Sopra: Tre copertine di tre differenti edizioni che racchiudono però tutte i cinque volumi della serie, di cui le prime due (in flessibile) risalgono al 2008 e l'ultima a destra del 2023, in rigida.
 
1. "Il libro dei segreti" (2004):  Trasferitisi insieme alla madre nella vecchia magione vittoriana di Spiderwick tre fratelli  (Jared, Simon e Mallory Grace) scoprono un brownie, un dispettoso folletto che vive nelle pareti, furioso perché gli hanno involontariamente distrutto il nido, e che li bersaglia di scherzi, annodando ad esempio i capelli di Mallory alle sbarre del letto o mettendo sottosopra la cucina. 
Passando però attraverso un antico portavivande, trovano anche una misteriosa biblioteca dove è conservato un tomo che svela tutti i segreti degli esseri fatati. Riusciranno i fratelli a calmare il folletto arrabbiato e dispettoso?
 

2. "La pietra magica" (2004): Continua l'avventurosa storia di tre fratelli Jared, Simon e Mallory Grace alle prese con un mondo popolato da fate, elfi e folletti. Simon, gemello di Jared e fratello di Mallory, è stato rapito dai goblin, i minacciosi esseri già avvistati da Giangoccetto, il folletto che vive nella casa dei protagonisti e parla in rima. Gli altri fratelli si sono salvati grazie a una pietra che dona la capacità di vedere le creature fatate e al fioretto di Mallory. Per salvare il fratello Jared  indossa la pietra e si avventura nel bosco assieme alla sorella col "Libro dei segreti" nello zaino. In questa occasione i tre ragazzi riescono anche a ottener eil dono della vista grazie alla saliva di un particolare folletto, chiamato maiastrillo.


3. "Il segreto di Lucinda" (2004): Jared, il gemello Simon e la loro sorella Mallory da quando hanno trovato "Il libro dei segreti" dello scomparso zio Arthur sembrano essere sempre in pericolo: alcune creature fantastiche se ne vogliono infatti impossessare a ogni costo. Per tale motivo Mallory e Simon decidono di sbarazzarsene, ma Jared non è per nulla d'accordo e cerca di trovare un modo per fargli cambiare idea, suggerendo di andare a parlare con la loro prozia Lucinda.
 
 
4. "L'albero d'argento" (2004): Mallory viene acompagnat dalla madre e dai fratelli per disputare una gara si scherma della scuola, ma qui Jared incontra un altro ragazzo identico a lui, il quale si dielgua poco dopo. Nel frattempo però è scomparsa anche Mallory, la quale si scopre essere stata rapita dagli gnomi e usata come ostaggio da scambiare con "Il libro dei segreti", dove si parla di creature fantastiche, e che i minacciosi abitanti del sottosuolo credono sia in possesso dei fratelli di lei. I due fratelli si mettono subito alla sua ricerca, infilandosi dentro la cava della città per andare a salvare Mallory
 
 
5. "L'ira di Mulgarath" (2005): Tornando a casa i fratelli Grace apprendono dal folletto Giangoccetto che i goblin hanno rapito la loro mamma: urge raggiungere subito il palazzo dell'orco dove la tengono prigioniera, che è però protetto da temibili draghi. Fortunatamente ad indicargli dove vive Mugarath vi è Maiastrillo, conosciuto nel secondo libro, così Mellory e Simon si dirigono con lui in groppa a un grifone alla discarica, mentre Jared si reca con Giangoccetto dagli elfi.
 
 
Il volume è riccamente corredato dalle illustrazioni realizzate da Tony DiTerlizzi che sono molto belle e alquanto dettagliate. Esse sono tutte in bianco e nero, ma hanno dei tratti netti e molto puliti, anche le parti in ombra, o gli elementi più scuri, sono realizzate con delle linee sovrapposte le une alle altre, infatti sembra che i disegni siano realizzati con il pennino e la china. Le immagini possono essere sia a pagina intera che in mezzo ai testi e rappresentano scene descritte nei testi  (con tanto di dicitura sottostante con riferimento ai testi) oppure personaggi (tra cui i protagonisti: Jared, Simon e Mallory) o oggetti particolari. 
Tra i vari personaggi oltre a quelli umani sono rappresentati anche quelli appartenenti al popolo fatato, come folletti, elfi, gnomi, goblin, draghi, grifoni, orchi, ecc..., il che è particolarmente interessante perchè permette ai lettori di poter capire e vedere l'aspetto di queste creature, le quali rimandano alle classiche creature fantastiche, ma che sono comunque reinterpretate dall'artista a modo suo, conferendo loro un tocco particolare. Ad esempio Mulgarath è un orco, ma ha degli elementi che lo accomunano agli alberi, i draghi che vediamo non sono i classici animali alati a quattro zampe, ma hanno un aspetto più primitivo e sempertiforme, senza ali; poi vi sono creature più particolari come i boggart, i bussarelli, i maiagoblin o i goblin ...
Dei goblin ad esempio l'illustratore dice che essi "sono unici ed originali, subito riconoscibili anche per i non esperti del mondo fantastico." DiTerlizzi afferma di essersi "impegnato molto per trovare la forma e l'aspetto che volevo dare a questi personaggi", conferendogli un'interpretazione fresca ed originale, "che avrebbe fatto spiccare i nostri tra le miriadi di altri goblin disegnati in libri, giochi e film."
 
 



 
Sopra: Alcune illustrazioni in bianco e nero realizzate da DiTerlizzi tratte da vari libri della serie ((le prime due e l'ultima a sinistra , dal primo; la seconda e la terza dal quarto e l'ultima in basso a destra dal quinto). I disegni mostrano ambienti, scene o personaggi della storia come i fratelli Jared e Simon, oppure creature magiche (come il drago e il grifone che combattono nell'immagine in basso a destra).
 
Una cosa interessante è che la raccolta con il disegno blu e nero in copertina presenta anche delle illustrazioni a colori in mezzo al libro e dei disegni/schizzi aggiuntivi alla fine del volume contenuti in una parte chiamata "Diario illustrato di Tony DiTerlizzi", con aggiunta di alcune note degli autori che dicono a cosa si sono ispirati per un determinato personaggio, schizzi inutilizzati (tra cui quello dell'aspetto di Giangoccetto da boggart), piante della casa, che aspetto avrebbero dovuto avere inizialmente alcuni personaggi (tipo c'è scritto che i nani avrebbero dovuto essere nudi e con le braccia più lunghe) o come avevano pensato di far evolvere la trama.
 

Sopra: In alto due pagine con illustrazioni a colori mentre più in basso due pagine che mostrano degli schizzi di DiTerlizzi riguardanti il terzo libro della saga.

"Le cronache di Spiderwick" di Holly Black e Tony DiTerlizzi è una saga che ha conosciuto un periodo di grande successo tra il 2000 e il 2010, tanto che nel 2008 vi fu anche tratto un film: "Spiderwick: le cronache" diretto da Mark Waters. Anch'io all'epoca ne sentii parlare, e vidi anche il film, comprai addirittura alcuni libri/materiale spin-off connessi alla serie principale: "Il libro dei segreti di Arthur Spiderwick" (2006), "Come allevare fate e folletti" (2007) e "Le cronache di Spiderwick. Il mondo incantato" (2008).
Nonostante questo non mi ero mai approcciata alla saga principale, forse perchè erano diversi libri, anche se brevi. Ad aprile del 2024 tuttavia, visto che la Mondadori ha ristampato l'intera saga in un bel  volume unico con copertina rigida a novembre del 2023, ho deciso di recuperare la saga, ed eccomi qui a parlarvene. 
Interessante come il volume si apra con una lettera indirizzata ai lettori da parte della scrittrice, Holly Black, in cui viene spiegato che, al termine di un incontro con i lettori, un commesso ha consegnato una lettera per Black e DiTerlizzi, la quale conteneva anche una fotocopia di un libro su come riconoscere fate e folletti. I due hanno deciso di rispondere alla lettera e di farsi inviare il manoscritto, dopodiché hanno pure incontrato i tre ragazzi, che hanno loro narrato la storia che poi è stata trascritta nei libri delle cronache: "Trascorso qualche tempo, ho trovato sullo zerbino davanti casa un pacco legato con un nastro rosso. Pochi giorni dopo tre ragazzini hanno suonato alla mia porta e mi hanno raccontato questa storia. [...] Ora sappiamo che fate, nani e folletti non sono solamente i personaggi di una quantità di libri per bambini. Esiste un mondo invisibile accanto al nostro e speriamo che grazie a noi anche tu, amato lettore, possa aprire gli occhi e vederlo."
l'inizio dell'avventura comincia con un classico: un trasloco in una nuova casa, che inizialmente non fa esattamente una bella impressione ai ragazzi: "Era come se una decina di catapecchie fossero state sovrapposte una sull'altra. c'erano comignoli ovunque e il tutto era sormontato da una ringhiera di ferro battuto che se ne stava appollaiata sulla sommità del tetto, come un cappello inutilmente sfarzoso e appariscente."
La nuova abitazione non entusiasma per nulla i ragazzi, almeno all'inizio, ma non hanno altra scelta se non abitare lì, in quanto non hanno un altro posto dove andare, come ricorda loro la madre di fronte alle loro proteste: "Se la vostra prozia Lucinda non ci avesse permesso di abitare qui, non so proprio dove saremmo andati a finire. Quindi direi che dovremmo essere grati di avere un tetto sopra la testa." La situazione iniziale quindi non è molto rosea, in quanto i ragazzi sono stati lasciati dal padre, he ha chiesto il divorzio, così hanno dovuto lasciare il loro appartamento in città e le loro scuole.
Jared e Simon sono gemelli di nove anni, Simon è appassionato di animali, infatti ne tiene moltissimi in casa per prendersene cura, per lui il trasferimento ha avuto il vantaggio di avergli permesso di poter tenere con se anche dei veri animali da compagnia (e non solo topi), tra i fratelli è quello con l'animo più buono e il carattere più gentile, anche se quando vede qualche animale ferito o in difficoltà non si fa fermare da nessuno diventando testardo. Jared si sente l' incompreso della famiglia, anche perchè è insicuro di sé e inizialmente sente di non possedere nessuna qualità o caratteristica particolare, anche se col tempo imparerà a disegnare e si dimostrerà un bambino intelligente e furbo; in compenso però è soggetto a degli scatti d'ira che fa fatica a controllare. L'ultima dei figli è Mallory, la maggiore, di tredici anni, una ragazzina decisa, sempre pronta a fare qualche battuta pungente,  testarda, combattiva e appassionata di scherma.
La storia è molto carina e avvincente anche se all'inizio si presenta la classica situazione, che io non sopporto, in cui qualcosa inizia a combinare guai e il protagonista viene incolpato al suo posto senza possibilità che i genitori gli credano. E' quello che succede a Jared, che si vede colpevolizzato dalla madre a causa degli scherzi del boggart: "Jared chinò la testa. Non aveva modo di convincere  la mamma a credergli. Non c'era verso. Muto come un pesce andò a vestirsi, poi scese e riempì tre sacchi neri di immondizia, che trascinò faticosamente all'esterno."
Devo ammettere che per me la parte davvero interessante è iniziata dopo il primo libro, in quanto la prima parte avevo già idea di cosa trattasse, avendo visto il film ed essendo comunque quella più prevedibile (a tratti forse direi anche un po' banale), e poi c'era la storia di Jared colpevolizzato ingiustamente per gli scherzi del boggart. Il primo libro comunque si interrompe con il boggart, che si è tranquillizzato, che si mostra ai tre fratelli chiedendo loro di riconsegnargli il libro, per cui alla fine il primo volume è più una sorta di parte introduttiva alla storia, dove iniziamo a conoscere i fratelli Grace, la loro situazione familiare e dove incontriamo per la primo volta il "Libro dei segreti", che contiene informazioni sugli abitanti del piccolo popolo, di cui abbiamo un piccolo assaggio con il boggart.
Fortunatamente i volumi successivi sono decisamente più ricchi di avventura e di cose interessanti: ci sono parecchi rapimenti (nel secondo volume viene rapito Simon, nel quarto Mallory e nel quinto la madre), alcuni combattimenti e i ragazzi conosceranno sempre più creature magiche e sempre più particolari e interessanti: nel secondo libro ad esempio vi sono i goblin, un maiastrillo e perfino un grifone; nel terzo conosciamo il Phooka, gli elfi e un unicorno; nel quarti nani e un bussarello, ecc...
Sara però solo verso la fine del quarto libro che i ragazzi faranno la conoscenza del loro più acerrimo nemico: l'orco Mulgarath, che è a capo delle bande di goblin.
La storia è interessante anche perchè gli esseri fatati che i ragazzi incontrano non sono solo creaturine carine, dolci ma timide; i creatori della serie si sono basati sulle creature del folklore, come quelle descritte e rappresentate ad esempio da Brian Froud e Alan Lee, con cui non c'è troppo da scherzare. Come ho detto ai ragazzi capita di venire rapiti e a volte vengono assaliti e quindi graffiati o morsi da goblin, ma tutto sommato le cose gli vanno bene, in quanto le creature fatate conoscono trucchi decisamente peggiori. La loro prozia Lucinda ad esempio porta ancora sulle braccia le cicatrici dei profondi tagli lasciategli dagli artigli dei goblin, noon può più mangiare cibo umano da quando i folletti le hanno offerto uno dei loro frutti magici (e senza altri folletti suoi amici d'infanzia sarebbe stata destinata a morire di fame), un gigante inoltre l'ha resta storta e ingobbita. Ecco cosa racconta Lucinda a riguardo: "Quel frutto aveva il sapore più buono che io avessi maia assaggiato. [...] Da quel momento il cibo degli umani, quello normale, risultò al mio palato come segatura. Non riuscii più a mangiare nulla di normale. Ero destinata a morire di fame." e poi, riguardo ai goblin: "La vecchia signora tese loro un braccio sottile. Era segnato da alcune cicatrici profonde. Simon Trasalì. <<Una notte arrivarono dei mostri. Piccole creature verdi con orribili denti aguzzi mi tennero ferma, mentre un gigante dela loro specie mi interrogava, Lottai per liberarmi e i loro artigli mi graffiarono braccia e gambe. Confermai al gigante che non avevo il libro e che mio padre l'aveva portato con sé, ma nulla di ciò che dissi cambiò le cose. Prima di quella seta la mia schiena era dritta Da allora sono stata costretta a camminare così, storta e gobba." Abbastanza raccapricciante se ci si pensa bene, praticamente questa povera donna ha vissuto una vita piuttosto "di cacca" per colpa del popolo fatato, per finire pure rinchiusa in un manicomio visto che i parenti non hanno ovviamente creduto alla faccenda delle creature fatate.
Ah, un altro dettaglio abbastanza raccapricciante che ho trovato riguardo ai goblin è contenuto in una canzone cantata da spiritelli e altre creature che i goblin tenevano rinchiusi nelle gabbie in attesa di mangiarli. La canzone recita così, e viene cantata proprio mentre i goblin stanno cuocendo allo spiedo il cadavere di un gatto: "Fidirollo, Fidiratto, / prendi un cane, prendi un gatto! / Scuoialo vivo, togli la pelle / infila lo spiedo, ne vedrai delle belle... / Gira e rigira, cuocilo bene, / Fidirollo, Fidilene!". Insomma con le creature del piccolo popolo è meglio non scherzare (come sa molto bene anche lo zio Arthur Spiderwick)!
Una saga molto carina e anche abbastanza veloce da leggere, adatta dagli 8/9 anni, in quanto anche molto ricca di belle illustrazioni in bianco e nero, che mostrano ai lettori ambienti, personaggi e, soprattutto, le creature del popolo fatato così come le hanno immaginate gli autori della saga, le quali sono rappresentate molto bene, con una certa ricchezza di dettagli.
Consiglio la lettura direttamente dei volumi che contengono tutta la saga, in quanto non ha senso leggere i libri singolarmente, poiché ogni libro a me ha dato l'impressione di essere semplicemente una parte appunto di una storia più grande, che non permette l'interrompersi della lettura ma che anzi spinge i lettori a continuare a leggere i volumi successivi. Anche perchè alla fine ogni libro in realtà è veramente molto breve, contando ciascuno sulle centoventi pagine, che però sono molto ricche di illustrazioni, per cui alla fine ogni volume racconta solo una piccola parte della storia.
Questa cosa comunque contribuisce a spingere il lettore a continuare a leggere e a proseguire nelle vicende, anche perchè ogni libro, seppur breve, è comunque ricco di avvenimenti e nuove scoperte, oltre che di nuove creature da scoprire e conoscere, il tutto condito con dei personaggi ben caratterizzati, ciascuno con una propria personalità ben distinta, con le sue luci e le sue ombre. Anche l'antagonista è abbastanza ben costruito: è forte, furbo e minaccioso, le sue motivazioni per voler conquistare il mondo sono semplici ma abbastanza coerenti (praticamente è geloso di quello che gli esseri umani hanno e se lo vuole prendere: bei palazzi, bei vestiti, buon cibo...). Magari non sarà un antagonista particolarmente sfaccettato e complesso ma risulta comunque piuttosto intimidatorio e abbastanza furbo e potente da riuscire a mettere in difficoltà i protagonisti. 
Una saga che consiglio di recuperare, anche in vista dell'edizione più recente dalla grafica molto bella, sia internamente che esternamente. Se li trovate (poiché ormai sono usciti fuori catalogo) consiglio di dare un'occhiata anche ai vari materiali ad essa correlati, come il bellissimo "Il libro dei segreti di Arthur Spiderwick" che nella storia viene continuamente citato e che alla fine è una bella guida alle creature fatate, o anche  "Come allevare fate e folletti", che approfondisce appunto la questione legata dalle fate e ai folletti, di cui esistono varie razze.
E come dice Giangoccetto:
 
"Quindi tieni gli occhi aperti 
se vuoi che i segreti siano scoperti.
Perchè è un gran bene la conoscenza...
purché tu la usi con prudenza!".

P.S. Tra l'edizione del 2008 con la copertina con l'immagine del film e quella con il disegno blu e nero vi consiglio quest'ultima edizione poiché ha degli schizzi (nel "Diario illustrato di Tony DiTerlizzi"), delle immagini a colori e presenta anche tre capitoli aggiuntivi, chiamati "I capitoli perduti" che narrano avvenimenti secondari successi durante la storia, in cui non erano presenti i protagonisti (tipo come Giangoccetto è stato attaccato dai goblin e si è difeso, di come Maiastrillo è finito in gabbia...)
 
I volumi sono stati editi in originale tra il 2003 e il 2004 dalla Simon Spotlight (an imprint of Simon & Schuster Children's Publishing Division) con i titoli: "The Field Guide" (2003) e"The Seeing stone" (2003), "Lucinda's Secret" (2003) e"The Ironwood Tree" (2004) e "The Wrath of Mulgarath" (2004).
L'opera è stata pubblicata in italiano prima dalla Mondadori tra il 2004 e il 2005. Il primo volume ha 118 pagine, il secondo 122, il terzo 121, il quarto ne ha 128 e il quinto ha 149 pagine. I volumi sono stati editi originariamente in copertine rigida, misuravano 18 cm d'altezza e 12 cm di lunghezza e costavano 16 euro a volume.
Oltre ai singoli volumi sono state edite successivamente tre raccolte: quella del 2008 in copertina flessibile con 640 pagine che misura 21 cm d'altezza e 14 cm di lunghezza e costa 18 euro; quella del sempre del 2008 e ristampata nel 2015 in copertina flessibile con 434 pagine che misura 21 cm d'altezza e 14 cm di lunghezza e costava 18 euro; quella del 2023 in copertina rigida con 512 pagine che misura 24 cm d'altezza e 16,7 cm di lunghezza e costa 24 euro.

A partire dal 2008 sono usciti anche in italiano degli ulteriori seguiti della Cronache di Spiderwich, raggruppati sotto il nome di "Il nuovo mondo":
  1. "La creatura delle acque" (2008): Nella nuova serie, le Cronache di Spiderwick lasciano l'affascinante New England per approdare nel divertente quanto diabolico mondo incantato della Florida. L'incontro con un impaurito mostriciattolo verde vicino a casa sarà per Nicholas e la sorellastra Laurie l'occasione per tuffarsi in una nuova stupefacente avventura. Ma i due ragazzi dovranno usare tutte le loro conoscenze fantastiche per fermare la furia devastatrice di un gruppo di giganti prima che tutta la Florida prenda fuoco.
  2. "Un problema gigante" (2009): La Florida è in pericolo. I giganti si stanno svegliando, sono moltissimi, e sono intenzionati a mettere a ferro e a fuoco l'intero stato. La prima a subire le devastanti conseguenze dell'attacco è la casa nuova di Nick e Laurie, che finisce letteralmente distrutta. I due coraggiosi ragazzini si danno molto da fare per sconfiggere i terribili mostri, ma proprio quando ce l'hanno fatta, scoprono con orrore che il pericolo è in realtà molto peggio di quanto pensassero e che per sconfiggerlo servivano proprio... i giganti! 
  3. "Il re drago" (2010): Laurie e Nick pensavano di aver risolto un "problema gigante". Avevano attirato i giganti in fondo al mare, facendoli addormentare per renderli innocui, e allora era sembrata una salvezza. Ma la Florida ora corre un pericolo ancora più serio. Perché la presenza dei giganti serviva a tenere a bada una creatura magica ancora più pericolosa, il temibile 're Drago', minacciosissimo insieme di teste di drago su un unico corpo, che si muove sottoterra creando pericolose voragini ovunque. E mentre i genitori dei due ragazzi decidono di prendersi una pausa di riflessione, convinti che la famiglia allargata non faccia per loro, Nick e Laurie scoprono che insieme tutto è più facile, e che per sconfiggere le creature del mondo fantastico che ci circonda l'unione fa la forza.

   
Sopra: Le copertine dei tre volumi che fanno proseguire le vicende de mondo di Spiderwick, anche se non ci sono più i fratelli Grace ma nuovi protagonisti alle prese col mondo invisibile.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 9 maggio 2024

I GIALLI DI GERONIMO STILTON: La ragazza senza nome

"I GIALLI DI GERONIMO STILTON: La ragazza senza nome" è il primo e nuovo titolo che inaugura una nuova serie firmata da Geronimo Stilton (nata da un'idea di Elisabetta Dami), anche se in questa serie di genere giallo non compare il topo antopomorfo
Come scritto sul sito dell'editore: "Strane sparizioni, intuizioni geniali e false piste: questo quello che promette questa nuova collana firmata da Geornimo Stilton. Un’ambientazione TOTALLY BRITISH, una coppia di GIOVANI INVESTIGATORI spigliati al punto giusto (Lisa e Marius, due amici con la passione per le indagini, di cui la prima ha un intuito infallibile), DELITTI cucinati a fuoco lento, un’indagine che procede per DEDUZIONI E INTUIZIONI geniali, una giusta dose di SOSPETTATI E FALSE PISTE. Il risultato sono libri da leggere d’un fiato dalla prima all’ultima pagina, in cui tutte le tessere vanno a collocarsi al posto giusto!".
 
 
 Sopra: Sulla copertina dai toni blu e su cui spicca in alto al centro il titolo del libro e della collana, inseriti dentro un cerchio giallo, si possono vedere Lisa, la protagonista, e Marcus, il suo amico.
 
Nella tranquilla Windy Creek, cittadina scozzese immersa nella brughiera, le giornate scorrono serene. Ma quando una ragazza scompare misteriosamente nel castello dei Mac Gregor, qualcosa si incrina. La polizia pensa alla classica adolescente scappata di casa, ma questa spiegazione non convince Lisa e Marius, due amici con la passione per le indagini. Lisa, dotata di un intuito infallibile, comincia a fare domande e scopre che tra le spesse mura del castello si nascondono antichi segreti e loschi affari. Inizialmente il castello sembra infatti infestato, tanto che dopo alcune misteriose apparizioni sono stati interrotti anche i lavori di ristrutturazione. La vittima a quanto pare era stata vista aggirarsi per i corridoi del castello e, quando una guida le ha chiesto se si fosse persa, la ragazza le ha risposto che in realtà voleva unirsi alla visita guidata, cosa che ha fatto, fornendo però un nome falso e scomparendo poi al termine della visita. Come spiega la guida: "E' rimasta con noi dall'inizio al termine del percorso... anzi, quasi, perchè poi, quando ci diamo ritrovati all'uscita, lei non c'era più!". Marius inoltre, facendo delle ricerche sulla storia della famiglia Mac Gregor ha scoperto che l'aspetto di una discendente dei Mac Gregor (morta ormai da tempo) è identico a quello della ragazza scomparsa.
Ignorando le raccomandazioni dell'ispettore della polizia locale, che vorrebbe tenerli fuori dalle indagini, i due giovani detective si mettono sulle tracce della ragazza, che si scopre essere in qualche modo collegata ad un pericoloso criminale, che agisce nell'ombra scavando nel passato di un'antica famiglia...
 
 
 Sopra: A sinistra una pagina che mostra l'inizio di un capitolo, mentre a destra una delle illustrazioni che accompagnano il capitolo.
 
La storia è accompagnata dalle illustrazioni di Sara Fornì, che sono in bianco e nero e hanno uno stile abbastanza moderno, con personaggi tratteggiati con linee nette e precise, con nasi un po' appuntiti, occhi grandi ed espressivi.
Sono disegni carini anche se nulla di eccezionale, ma vanno bene per accompagnare i testi e la storia, anche perchè sono appunto immagini che servono ad accompagnare i giovani lettori durante la fruizione della storia, facendo loro "vedere" alcune delle scene descritte. Ho notato comunque che, sebbe secondo la descrizione i protagonisti dovrebbero essere due (un maschio e una femmina)la maggior parte dei disegni ci mostra sempre la ragazza, Lisa, di solito intenta a indagare sul caso o a confrontarsi con suo zio.
Tra l'altro nella descrizione di come si veste Lisa viene detto che ama i vestiti comodi e che il suo armadio "c'era spazio soltanto per jeans e felpe", e in effetti nei disegni viene mostrata indossare jeans e sneakers, ma non indossa mai delle felpe, ma sempre una maglietta a maniche lunghe e una giacchettina con le maniche arrotolate fino al gomito. Nei disegni la vediamo inoltre indossare anche delle collanine, cosa che sembrerebbe stonare con la descrizione fatta, poiché di lei si dice che non è una che perde tempo a vestirsi o a scegliere cosa indossare, evidentemente nei disegni hanno cercato di conferire un look più ricercato (e "figo") rispetto a quello che avrebbe dovuto avere secondo i testi.

   
 
 
Sopra: Alcune illustrazioni (di cui la volte a pagina intera e una invece più piccola) che mostrano Lisa, la protagonista, zuo zio, il suo amico Marcus e una sua amica appena conosciuta.

"I GIALLI DI GERONIMO STILTON: La ragazza senza nome" è il primo titolo che inaugura questa nuova collana di Geronimo Stilton di genere giallo, la cui protagonista è Lisa Wolf, una ragazza intelligente, intuitiva e determinata che non si interessa di moda e ad altre frivolezze, come si capisce già dalle prime pagine: "Lisa Wolf non era il tipo che deve darsi una controllata davanti allo specchio, prima di uscire di casa. Nel suo guardaroba c'era spazio soltanto per jeans e felpe. Un look comodo, che non dava nell'occhio, e che, soprattutto, non le faceva mai perdere tempo". Credo che gli autori siano convinti ancora oggi che presentare ai lettori una ragazza comunque di bell'aspetto ma che non si cura del look la renda agli occhi delle lettrici "cool" e "capace di pensare con la proria testa" e di essere "fuori dalla massa", però credo che non si rendano conto che nel 2020 e passa in realtà anche questo tipo di personaggio è ormai uno stereotipo. Al giorno d'oggi una ragazza può anche scegliere di vestirsi bene, non per forza alla moda, anche scegliendo di indossare abiti comodi ma carini, dopo tutto anche il modo di vestirsi è un modo per dimostare la propria personalità, e anche un minimo di cura in più per il proprio aspetto. Inoltre mi fa sorridere che gli autori per indicare pantaloni comodi ma non particolarmente attraenti parlino sempre dei jeans, quando al giorno d'oggi la maggior parte di modelli di jeans che esistono sono di tipo attillato (come quelli che vediamo indossare alla ragazza nelle illustrazioni).
Comunque, tornando alla storia, Lisa viene a scoprire, sentendo una conversazione tra due signore, che a quanto pare nel suo paese è scomparsa una ragazza: "La polizia è appena arrivata al castello dei Mac Gregor per un sopralluogo. Pare proprio che una ragazza sia svanita nel nulla lì dentro!". La cosa suscita subito la curiosità della ragazza, che decide di mettersi ad indagare, chiamando anche l'amico Marius, che lei tratta più che altro come un servo: "Estrasse il cellulare dalla tasca e mandò un messaggio vocale : - Marius, sono davanti alla pasticceria della signora Campbell, vienimi a prendere!
La risposta arrivò qualche istante più tardi, sotto forma di un vocale stupito: - Ora? Stavo finendo un disegno...
Lisa portò il telefono alle labbra  e registrò: - Questa è un'emergenza, Marius, prendi nota! Il tuo disegno può aspettare! Ah, e non dimenticare una mantellina per la pioggia!".
Lisa in effetti è dotata una carattere sicuramente risoluto ed è capace di agire velocemente prendendo in mano la situazione, ma dall'altro verso è anche piuttosto comandina, e più volte mi sono chiesta come faccia il suo amico Marius a tollerarla. Anche quando lui arriva a prenderla sotto la pioggia, con i pantaloni fradici, con lo scooter, lei ha qualcosa da rimproverargli: "- Ci hai messo nove minuti e trentotto secondi!- esclamò Lisa sventolandogli davanti al naso lo schermo del telefono, dove il timer continuava a macinare i suoi numeri.
- E... non va bene? - chiese lui porgendole, insieme auna mantellina viola, anche un casco.
- No, non va bene! Ricordi che cosa avevamo detto? Devi velocizzarti! Un investigatore deve essere sempre pronto in men che non si dica, prendi nota! - disse lei con un sorriso."
A quanto pare i due sono diventati amici perchè lei, quando lui si era da poco trasferito, lo aveva consolato dopo averlo visto piangere perchè qualcuno aveva scritto alla lavagna "Marius Schiappen", "Da allora Marius e Lisa erano diventati inseparabili, anche se lei faceva la dura e lo tartassava bonariamente". 
Marius, comunque, è il l'ultimogenito di una ricca famiglia, proprietari di una ditta che fabbrica e vende rinomati kilt in tutta la Scozia, suo padre però è piuttosto taccagno, oltre ad essere un appassionato di storia scozzese, cosa che ha trasmesso anche al figlio, il quale è diventato anche più esperto del padre. A quanto pare uno dei suoi fratelli maggiori fa judo, facendosi battere regolarmente da Lisa, che pratica lo stesso sport. Questa è una caratteristica interessante, e la prima veramente originale, della protagonista poiché: "La tecnica, nel judo, era applicare una precisa tecnica nell'ultimissimo istante dell'attacco avversario. Serviva quindi una grande capacità di osservazione, unita a dei riflessi pronti. E a lei, modestia a parte, non mancava né l'una né gli altri." Alla fine, per una persona che tende a ficcare il naso e a mettersi nei guai essere a conoscenza di tecniche di difesa può essere una cosa molto utile.
Questo primo titolo firmato da Geronimo Stilton è abbastanza carino, adatto a una fascia d'età dai 9 anni, la protagonista non sarà forse perfetta e simpaticissima, ma almeno ha una sua personalità abbastanza ben delineata: è intuitiva, intelligente, decisa, determinata, permalosa, poco paziente, le piace la musica rock, pratica il judo, gioca ai videogiochi, ama i fumetti e i film di Hitchcock, sa cucinare... Di lei sappiamo inoltre che è orfana di genitori e vive con lo zio, ispettore di polizia, che aiuta nelle indagini, sebbene quest'ultimo sia contrario alla faccenda. Anche lo zio Anthony e Marcus sono abbastanza ben delineati, come dicevo prima lo zio è un ispettore di polizia stressato e che lavora troppo, e cerca di convincere la nipote a non ficcare il naso nelle indagini della polizia, senza molto successo, anche se in fondo è orgoglioso di lei. Marcus invece è il braccio destro di Lisa, anche se la ragazza tende un po' a sfruttarlo e non sempre riesce ad apprezzarne le qualità (ma talvolta deve ammettere a se stessa che in fondo le è utile, e che in fondo è un ragazzo gentile): il ragazzo è molto educato (a volte anche un po' rigido), gentile, premuroso, ama i libri, è un appassionato di storia ed è bravo nel fare ricerche, e sarà anche grazie alle sue ricerche che si scopriranno alcuni elementi interessanti nelle indagini, sebbene Lisa non lo ammetta e tenda un po' a svalutarlo, almeno inizialmente. Ma alla fine Marcus sopporta tutto perché è già da un paio d'anni che è innamorato di Lisa, sebbene non abbia il coraggio di confessarsi.
La storia è abbastanza avvincente da tenere interessato il lettore, sebbene parta in maniera un po' strana. Viene infatti denunciata la scomparsa di una ragazza dopo una visita a un castello poiché ella era tra i visitatori e poco prima del termine della visita la guida non la vede più. Trattandosi comunque di una ragazza di 17 anni e non di una bambina mi pare strano che si sia subito gridato alla sparizione e che sia arrivata la polizia, visto che la ragazza avrebbe potuto benissimo essersene semplicemente andata via e basta. Tra l'altro il suo tutore non aveva sporto nessuna denuncia precedente in quanto, una volta chiamato dalla polizia, dice loro che la ragazza è a casa di un amica per qualche giorno.
Comunque la ricerca della ragazza è solo la prima fase del caso in cui Lisa e Marius si imbattono, infatti una volta trovata la ragazza questa spiegherà ai due di stare indagando lei stessa a un caso: quello della morte di suo padre, che è stato classificato come incidente stradale, ma su cui la ragazza ha qualche dubbio. La faccenda quindi diventerà molto più complicata, non trattandosi più solo di un caso dia comparsa, ma si scoprirà che al castello dove la ragazza era sparita la ditta di restauro stava facendo dei lavori illeciti, dietro i quali però è coinvolta anche una potente famiglia...
Insomma la trama contiene praticamente tre casi in uno, uno più grosso dell'altro, il che contribuisce a continuare a mantenere alta l'attenzione del lettore, andando a creare un caso sì per bambini, ma un po' più complesso rispetto ad esempio a quelli della serie di Agatha Mistery (indirizzati ad un pubblico di 8 anni). Il caso è abbastanza solido, nonostante abbia trovato qualche cosa che mi ha lasciato qualche perplessità, tipo come sono partite le ricerche per la scomparsa della ragazza, oppure quando lo zio di Lisa trova il contenuto di una lettera dice alla nipote che la lettera non contiene nulla di importante perché "il contenuto della lettera è molto vago" e che le informazioni più importanti erano probabilmente nella parte che non sono riusciti a recuperare. Peccato che quando Lisa vada a leggere tali contenuti direi che sono tutt'altro che inutili, ma anzi forniscono dei nuovi indizi e nuove piste. 
L'opera rimane comunque una lettura piacevole per passare qualche ora, soprattutto per  dei bambini dagli 8/9 anni ai 14. Interessante che nel volume vengano talvolta citati piatti tipici della cultura scozzese (e irlandese), come gli shortbread finger, lo scone, la cullen skink, il fish pie... e che vi siano delle note a piè di pagina che spiegano a noi lettori italiani di che cosa si tratta.

Questo libro è stato pubblicato nel 2022 dalle Edizioni PIEMME, ha 172 pagine, una copertina flessibile, misura 18,8 cm d'altezza e 13,7 cm di lunghezza e costa 15,50 euro.
 
Ecco i titoli che finora fanno parte della collana: 
  1. La ragazza senza nome (2022)
  2. L'ombra del testimone (2023)
  3. La trappola dell'illusionista (2024)
 
    
Sopra: Nonostante la serie sia firmata da Geronimo Stilton essa non ha per protagonisti dei tomi antopomorfi, ma dei ragazzini umani, come si può vedere dalle compertine, dove compaiono sempre.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

lunedì 6 maggio 2024

La casa delle bambole di legno di Chiara Cacco

"La casa delle bambole di legno" di Chiara Cacco è un libro con elementi soprannaturali, un po' horror, e gialli, che vede come protagonista una ragazzina di nome Caterina che si è appena trasferita con la madre in un maso (un edificio agricolo composto anche da fienile e stalla) in Valle d'Aosta.
 
Sopra: Sulla copertina, di colore viola, compaiono due bambole di legno che la protagonista trova nel maso.
 
Caterina ha due genitori in carriera: il padre lavora sempre fino a tardi e la madre è un architetto che trascorre molto tempo via di casa per seguire progetti in giro per il mondo. Caterina infatti è cresciuta seguita da delle ragazzi alla pari, di cui però l'ultima, Marie, è rimasta incinta... di suo padre. La madre, scoperta la cosa, ha subito chiesto la separazione in seguito Caterina si trasferisce con la madre in Alto Adige, in un maso da ristrutturare. 
Ma da subito nella nuova casa iniziano ad accadere fatti inquietanti e inspiegabili (le bambole di legno lasciate nella casa dalla precedente proprietaria sembrano spostarsi da sole in giro per la casa),  accompagnati da sogni orribili. 
Come se non bastasse dietro ad un armadio viene pure ritrovata una specie di stanza segreta, abitata in passato probabilmente da qualche bambino, ma chi?.
Con l’aiuto di Samuel, un ragazzo del paese, Caterina si mette a indagare sulla storia della casa e porta alla luce un’incredibile storia di rapimenti e abusi su minori, assicurando alla giustizia i colpevoli dopo decenni dai loro crimini.
 
 Sopra: Le pagine che segnano l'inizio del terzo capitolo; sulla pagina a sinistra si possono vedere le bambole che la protagonista continuerà inspiegabilmente a trovare in giro per casa.
 
La storia è accompagnata dalle illustrazioni in bianco e nero di Albisetti Enrico, che nella maggior parte dei casi sono tutte a pagina intera, solitamente poste subito prima dell'inizio di un nuovo capitolo. Oltre a questi disegni ve ne sono poi anche alcuni di dimensioni minori posti alla fine di un capitolo, subito dopo i testi. Questi ultimi ritraggono sempre dei lupi, mentre i primi ritraggono paesaggi, personaggi o elementi di particolare rilevanza per la storia (lapidi, bambole, cellulari...), anche se tra questi ce ne sono anche alcuni in stile più "medievale" che vorrebbero ritrarre le scene di una storia che si svolge nel passato, cosa che si deduce anche dall'abbigliamento dei personaggi.
Devo dire che le illustrazioni non mi fanno impazzire come stile, anche se penso che vadano bene, anche se probabilmente non rendono molto in bianco e nero, osservando l'immagine di copertina che invece è a colori, conferendo loro un aspetto più piatto e probabilmente anche più cupo di quanto previsto. Nelle immagini infatti probabilmente sono presenti diversi tipi di colori di diversa intensità, che però nella resa in bianco e nero diventano tutti grigi, più chiari o più scuri, che tendono a confondersi tra loro, tanto che alcune figure in certe circostanze fanno quasi fatica a spiccare o ad emergere dalla pagina.
Gli elementi dei disegni comunque sono delineati con tratti abbastanza semplici, non particolarmente ricchi di dettagli, soprattutto i volti delle persone hanno un aspetto piuttosto basico, con grandi occhi ovali, grossi nasi e piccole bocche (che nel caso di bambole sono disegnate molto carnose).
 
 

 
Sopra: Alcune delle illustrazioni in bianco e nero nel libro, di cui quelle in alto a pagina intera. Nell'immagine a sinistra possiamo vedere proprio la protagonista.
 
"La casa delle bambole di legno" di Chiara Cacco è un libro intrigante che vede come protagonista Caterina, una ragazzina di 14 anni che per volere della madre si trasferisce da Milano in Valle d'Aosta, luogo in cui la madre è nata e cresciuta prima di trasferirsi in America per studiare. Per la madre questo dovrebbe segnare l'inizio di una nuova vita, dopo il divorzio, ma peccato che alla ragazza la cosa non piaccia per niente, visto che ha dovuto abbandonare i suoi amici e i luoghi dove è nata e cresciuta per trasferirsi in un posto isolato in un paesino sperduto di montagna.
Un elemento che caratterizza la storia è infatti il rapporto tra Caterina e la madre, il quale non è facile, poiché per i primi anni di vita la madre ha abbastanza ignorato la figlia, troppo occupata con il suo lavoro di architetto mentre ad un tratto, in seguito al divorzio, ha sentito il bisogno di recuperare il rapporto e di trasferirsi, cosa alla quale la ragazzina ha tentato di opporsi.
Anche l'inizio nella nuova casa non è facile: la vecchia abitazione in legno ha bisogno di essere ristrutturata, è tutta scricchiolante, di notte Caterina sente lupi che ululano e, la cosa peggiore, c'è un'inquietante collezione di bambole di legno (realizzate dalla precedente proprietaria), le quali sembra però che non riescano a stare ferme, poiché la ragazza continua a trovarsele in camera, prima sotto il letto, poi nell'armadio. Senza contare che la ragazza inizia pure a fare dei sogni inquietanti e strani, oltre a venire punta in faccia da un calabrone finito inspiegabilmente dentro l'armadio, chiuso.
L'atmosfera è ben sviluppata e inquietante, anche se l'inizio della storia è abbastanza classico, sembra quello di tanti film horror: una famiglia si trasferisce in una nuova e misteriosa casa in cui sono accadute delle cose strane. Ad essere inedita è l'ambientazione: un vecchio maso in Valle d'Aosta. Fin da subito comunque il lettore si ritrova coinvolto nella faccenda grazie all'immedesimazione con la protagonista, che ci racconta la vicenda in piena persona, facendo emergere fin da subito il rapporto conflittuale con la madre e l'avversione per il trasferimento.
Sebbene l'inizio della storia possa non essere molto innovativo la vicenda è ben sviluppata, tenendo alta la suspense e l'attenzione del lettore che non vedrà l'ora di continuare a seguire gli sviluppi della vicenda, soprattutto quando si unirà alle indagini anche Samuel, un ragazzo del luogo che deciderà di aiutare la protagonista a risolvere il mistero, portandola a parlare con varie persone del luogo nel tentativo di ricostruire i fatti.
Ne risulta un racconto coinvolgente e ricco di mistero, adatto a partire dai 11/12 anni, dalla scrittura scorrevole che porterà il lettore a immergersi nella vicenda e ad essere curioso di ciò che si cela dietro al maso e alle bambole che vi sono custodite all'interno.
 
Quest'opera è stata pubblicata in italiano nel 2023 dalla GIUNTI Editore, ha 240 pagine, la copertina flessibile e misura 21 cm d'altezza e 14 cm di lunghezza e costa 9,90 euro.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

giovedì 2 maggio 2024

Il campanile scocca la mezzanotte santa: le poesie di natale che abbiamo letto a scuola di Fochesato

"Il campanile scocca la mezzanotte santa: le poesie di natale che abbiamo letto a scuola" di Fochesato è una raccolta di poesie natalizie tratte da libri scolastici del Novecento; il titolo stesso di questa raccolta ("Il campanile scocca la mezzanotte santa") è uno dei ritornelli natalizi nell'orecchio di chi è stato bambino dal dopoguerra fino agli anni Settanta e Ottanta.
 
Sopra: La semplice ma elegante copertina bianca con l'immagine di un angelo al centro, sopra la quale spicca il cognome dell'autore, scritto con lettere dorate.
 
Questa è una raccolta che riunisce poesie tratte da testi scolastici del Novecento, testi in cui spesso tutto "volge a una specie di idillio rustico, dove si esalta il lavoro dei campi e le tradizioni artigiane, i doni della terra e la grata fatica, bagnata dal sudore". D'altronde i testi usciti negli anni Quaranta eran sotto l'influenza del fascismo, ma anche successivamente nei testi scolastici si evita di parlare di eventi comunque importanti come la rivoluzione industriale, la guerra, la Resistenza, i fenomeni di migrazione e di spopolamento delle campagne, come scritto nell'introduzione: "... nulla di tutto ciò si trovava in questi volumi e ne intaccava le granitiche certezze. Letture dove ogni cosa appariva ferma nel tempo e nello spazio. Un mondo ormai inesistente e fittizio...". Erano testi che cercavano di mettere in relazione il ciclo della natura con il fanciullo e il suo ritmo di crescita, ma non sono mancati anche autori più innovativi, soprattutto quando si giunge alla metà degli anni Sessanta, quando arriva Gianni Rodari che porta con se un processo di svecchiamento della poesia per l'infanzia italiana.
Ma quali sono stati i criteri per la scelta dei testi di questa antologia? Come spiega W. Fochesato "si è dunque cercato di privilegiare, al di là di una necessaria e voluta soggettività, quei testi che maggiormente facevano capolino sui libri di letteratura". La scelta quindi era veramente ampia anche se, come spiega il curatore, molto materiale è stato escluso a causa della "ripetitività e della bassissima qualità delle rime". Si è cercato comunque di far ricorso a raccolte originali, presentando opere di autori quali Alfonso Gatto, Colette Rosselli, Gabriele D'Annunzio, Mino Milani, Mauro Faustinelli, Luciana Martini, Roberto Piumini e Giuseppe Pentremoli.
Le poesie, come annunciato dal sottotitolo, sono a tema natalizio, il quale spesso si intreccia a quello invernale, abbiamo così filastrocche sulla neve e l'inverno, sulla notte di Natale, sulla nascita di Gesù, sui Re Magi, sul presepe, sul nuovo anno, sui doni, sulla befana, arrivando anche a quelle su gennaio approdando poi ai mesi dell'anno.
Le filastrocche sono quasi tutte i rima baciata (AA BB), il che le rende subito molto piacevoli e orecchiabili all'ascolto, ma non mancano anche rime alternate ( AB AB) o incrociate (ABBA). Alcune poesie hanno un linguaggio un po' distante dal nostro, e usano termini particolari e oggi decaduti come "germi" inteso come "germogli", "carole", "lungi" oppure temini che attualmente suonerebbero piuttosto ricercati come "lembi", "ire","gaudio", "squallore", "silenzio algido", "covo", "falda", "oblio", ecc... anche se il significato generale della poesia rimane comunque comprensibile.
 
Fantasia invernale di Anna Paola Bonazzoli
Quando su in alto litigan le fate,
è un turbinare di vesti strappate:
son leggiadrissimi lembi di velo
che bianchi e lenti discendon dal cielo.
 
Buon al terra quei lembi raduna
e ne fa un manto che porta fortuna
ai molti germi che in grembo nasconde
perchè producan radici profonde.
 
Poi, quando l'ire si sono placate,
su quel candore discendon le fate;
fanno gran festa di canti e carole
con vesti nuove d'azzurro e di sole.
 
E' ver che gli agili, svelti piedini
sciupano il manto; mai i germi piccini
che n'ebber gaudio di tepidi umori,
promettono manti di foglie e di fiori

L'inverno di Roberto Piumini
Quando la terra
è fredda e dura,
sembra un guerriero
con l'armatura,
quando si chiude
 nel ghiaccio e nel gelo,
quando son nude
le piante in cielo
e le cornacchie
sopra la neve
sembrano macchie
sul tuo quaderno:
questo è l'inverno.
 
Presepio di Guido Gozzano
La pecorina di gesso,
 sulla collina in cartone,
chiede umilmente permesso
ai magi in adorazione.
 
Splende come acquamarina
il lago, freddo e un po' tetro,
chiuso fra la borraccina,
verde illusione di vetro.

Lungi nel tempo e  vicino,
nel sogno (pianto e mistero)
 c'è, accanto a GEsù Bambino,
un bue giallo, un ciuco nero.
 
L'anno vecchio di Massimo Grillandi
Ebbe la primavera con i suoi bei fiori,
ebbe l'estate con i suoi colori,
ebbe l'autunno con i grappoli d'oro.
Ebbe l'inverno con il suo lavoro
di trine e di merletti: erano i bianchi
ghiaccioli e neve, a fiocchi lenti e stanchi.
Fu una nno come gli altri coi suoi mesi.
Con le stagioni e con le settimane:
una fila di giorni che rimane
nel ricordo di chi li han bene spesi.
 
 
Sopra: Uno dei primi disegni che compare nella raccolta, opera di Leonida Edel, e che accompagna la filastrocca"inverno" che vedete sulla pagina a destra.
 
Le poesie sono accompagnate dai varie illustrazioni anche molto diverse fra loro per stile e tipologia, sebbene accomunate dal tema comune del Natale.
I disegni sono quelli originali che accompagnavano le antologie da cui sono state tratte le poesie e sono così differenti tra loro perchè realizzate da artisti differenti, anche se, come detto nella postfazione: "trattandosi di temi natalizi è chiaro che vi sia una presenza maggiore del solito di firme femminili, dato che gli editori preferivano rinchiudere le loro doti nel recinto delle consuete occasioni, fra lo stagionale e l'edificante". È il caso di artiste come Miki Ferrero Pellizari, Luisa Fantini, Maria Pia Franzoni Tomba, Colette Rosselli, Maria Enrica Agostinelli, Grazia Nidasio ecc... Tra gli artisti maschili troviamo invece Ugo Fontana, Raul Verdini, Marcello Vettor, Bruno Angoletta, Vittorio Accornero, Francesco Carnevali ecc...
Nel volume comunque sono presenti principalmente due tipi di immagini: illustrazioni nate per accompagnare versi pubblicati in libri, riviste o testi di letteratura per l'infanzia e immagini a carattere natalizio tratte non solo da libri ma anche da cartoline, biglietti, periodici ecc... Come scrive sempre Fochesato nella postfazione "Nel primo caso, com'è ovvio, si stabilisce un rapporto più o meno forte fra il testo e le immagini. nel secondo il criterio che mi ha guidato, peraltro del tutto personale. è stato quello della bellezza, della rappresentatività o, più semplicemente, della curiosità, spaziando in un ambito temporale piuttosto vasto."
Alcune immagini infatti hanno il classico stile delle cartoline di Natale di fine Ottocento, dai tratti tondeggianti, con personaggi paffuti e sempre felici e sorridenti, con scene idilliache, seducenti, talvolta un po' sdolcinate. Altri disegni presentano tratti più particolare e "moderni", con figure più semplici e dai tratti più stilizzati.
 
 


 
Sopra: Alcuni disegni tratti dalla raccolta, con vari stili e opera di differenti artisti. In alto a sinistra ne vediamo uno ad opera di Libico Maraja (1958), a destra invece uno di Vittorio Accornero; (1954) al centro vediamo dei disegni di Bruno Angoletta, dai tratti più stilizzati (1956); quelli più in basso sono realizzati invece da Marina Battigelli (seconda metà anni quaranta) e Libico Maraja (metà anni cinquanta).

"Il campanile scocca la mezzanotte santa: le poesie di natale che abbiamo letto a scuola" di Fochesato è una raccolta di poesie natalizie è una bella raccolta di poesie in cui, come scritto nell'introduzione, "ognuno di noi [...] potrà ritrovare frammenti della propria infanzia, peripezie scolastiche, componimenti mandati giù a memoria, recitazioni davanti al presepe o all'albero di Natale (giusto per scucire qualche soldino), piccoli ricordi, improvvisi sussulti ...". Una raccolta che vuole essere un inno alla memoria, almeno per coloro che attualmente hanno una certa età (almeno 50/60 anni in su) perchè a me, che non ho neanche trent'anni, purtroppo tali poesie non destano nessun ricordo, l'unico autore che conosco essere stato parte della mia infanzia è Piumini, mentre Gabriele D'Annunzio, Giuseppe Ungaretti e Salvatore Quasimodo sono venuti solo in seguito. Segnalo che nella raccolta, sebbene sia citato nell'introduzione, non sono presenti testi di Gianni Rodari poiché coperti da Copyright e la casa editrice che ne detiene i diritti a quanto pare non li ha concessi alla Interlinea per questo progetto, sebbene Fochesato ricordi, sempre nell'introduzione, alcune sue poesie invernali quali "Il gatto inverno", "Il pellerossa nel presepe", "Il pianeta degli alberi di Natale".
Sebbene questa raccolta nei lettori più giovani potrà non scatenare l'effetto nostalgia legato ai ricordi, in un certo senso lo fa quando essi si approcciano alle poesie, ritrovando testi belli e orecchiabili, a volte più immediati e altre volte invece dal "sapore antico", in cui si sentono temini ormai desueti oppure che attualmente verrebbero considerati addirittura ricercati per delle poesie per l'infanzia. Altro elemento che innesca l'effetto "nostalgia" sono le illustrazioni, risalenti al periodo del secondo dopoguerra, e permeate anch'esse da un sapore "antico" e "d'altri tempi". Le immagini sono davvero tante e sono anche piuttosto variegate come stili, alcune sono molto colorate mentre altre possono essere semplicemente in bianco e nero; alcuni sono disegni molto dettagliati, dai tratti rotondeggianti, con personaggi paffuti e sorridenti, in ambienti idilliaci, mentre altri hanno tratti più semplici, stilizzati, a volte più spigolosi o più realistici.
Una raccolta deliziosa che incanterà non solo le persone più grandi, ma che secondo me potrà essere apprezzata anche dai più giovani che avranno la possibilità di scoprire, o riscoprire, poesie e filastrocche attualmente magari anche un po' dimenticate, ma che per molti anni sono stati dei cavalli di battaglia delle maestre e dei maestri.
 
Questo libro è stato pubblicato nel 2018 dalle Interlinea Edizioni, ha 152 pagine, una copertina flessibile, misura 16,2 cm d'altezza e 12 cm di lunghezza e costa 12 euro.
 
Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo

lunedì 29 aprile 2024

Rime di fiaba e realtà di Bruno Tognolini

Bruno Tognolini è un autore di poesie, romanzi, testi teatrali, saggi e canzoni che da tren'anni scrive per bambini e adulti. Tra le sue raccolte di rime troviamo ad esempio: "Rime di rabbia: cinquanta invettive per la rabbia di tutti i giorni" illustrato da Giulia Orecchia (2010, Salani Editore), "Rime raminghe: poesie scritte per qualcosa o qualcuno che poi girano il mondo per tutti" (2013, Salani Editore), "Le filastrocche della Melevisione" con illustrazioni di Giuliano Ferri (2011, Gallucci), "Mal di pancia calabrone: formule magiche per tutti i giorni" con disegni di Giulia Orecchia (2009, Nord Sud Edizioni), "Rime rimedio: cinquanta filastrocche chieste dai grandi  per bambini che hanno accanto, o dentro" (2019, Salani Editore), "Rima Rimani: filastrocche" con illustrazioni di Giulia Orecchia (2014, Nord Sud Edizioni), "Magari! Rime di desideri da strillare insieme" (2021, Camelozampa),  , "Mamma lingua: Ventuno filastrocche per neonati e per la voce delle mamme" illustrato da Pia Valentinis (2008, Il Castoro), "Alfabeto delle fiabe" con disegni di Antonella Abbatiello (2012, TopiPittori).... 
In passato avevo già parlato di alcuni suoi lavori, oggi ne affronterò un altro: "Rime di fiaba e realtà" con disegni di Giuliano Ferri, una raccolta di poesie e rime della Melevisione.
 
 
 Sopra: In alto a sinistra la copertina delle prima edizione del 2014, a destra quella più recente del 2019.
 
Questa raccolta è divisa in due parti, di cui la prima e la seconda parlano della realtà delle cose tangibili, tra cui, in particolare "del corpo e dei giorni" e "delle cose del mondo" (faccia, freddo, sapori, profumi, castagne, farfalle, radio...) e una terza che parla delle fiabe, di storie e delle cose invisibili: lupi, orchi, pirati, specchi, pranzi di mostri, la fame del lupo, sirene, formule per fare e disfare, formule per svegliare le pietre e le statue, formule per risvegliare le belle addormentate ecc...
Le filastrocche hanno diversa lunghezza, possono avere dai 4 ai 15 versi e possono avere versi pentasillabi fino a versi di 9 (novenari) o 15 sillabe (chiamati decapentasillabi). La maggior parte delle poesie sono in rima baciata (AA BB), a volte anche alternata (AB AB), il che le rende piuttosto orecchiabili, ed alcune delle filastrocche contengono anche onomatopee.
 
Filastrocca del freddo
 Frrrr, Frrrr, freddo gelo!
Naso e orecchie lividi
Neve e ghiaccio giù dal cielo
Brr, brrrr, brividi!
 
Filastrocche dell'acqua che va
 Acqua che passi coi flutti forti
Da dove vieni? Cosa mi porti?
Acqua che passi e vai sotto i ponti
Che cosa sai? Cosa racconti?
Acqua che passi, non ti fermi mai
Oggi che cosa mi dai?
 
Filastrocca dei tesori
 Sei passi a destra, volta di là
Ecco la grotta di Alì Babà
Volta a sinistra, mezzo saltino
 Ed ecco l'oro del furbo Aladino
Corri a zigzag, segui la guida
Ecco il castello del grande re Mida
Segui i miei passi, segna i miei posti
Ecco i tesori nascosti!

Filastrocca di strega allo specchio
Specchio stregato, ti chiedo un dono
Fammi più bella di quella che sono
Dammi due occhi di gatta moresca
Dammi una fronte di luna serena
Dammi due guance di candida pesca
Dammi una bocca di rossa amarena
E arcobaleni di meraviglia
Dammi per sopracciglia
 
 Sopra: Le pagine che segnano la fine della seconda parte (Filastrocche delle cose del mondo) che si conclude con la poesia sul fuoco e l'inizio della terza parte sulle filastrocche di fiabe e di storie.
 
Le filastrocche sono accompagnate dalle illustrazioni di Giuliano Ferri, che hanno un aspetto carino, grazioso e colorato, dalle tinte brillanti, allegre e accese.
I disegni rappresentano elementi citati nelle varie poesie: scrigni del tesoro, onde, arcobaleno, sole, fiori, fiamme, nella filastrocca sulle belle addormentate è ritratta una fanciulla addormentata su un letto di fiori, in quella sullo specchio vediamo un ragazzo mentre attraversa appunto uno specchio ecc ...
L'aspetto dei disegni è abbastanza realistico ma scherzoso, per cui oltre a elementi ritratti in modo comunque realistico (come paesaggi innevati, arcobaleni, castagne, acque...) ve ne sono altri più fantasiosi come: sveglie con le ali, radio con zampe da cane, un sole con un cappello da cuoco che cucina, coniglietti che fanno magie...




 Sopra: Alcune pagine della raccolta che mostrano alcune delle colorate e simpatiche illustrazioni di Ferri che accompagnano i testi.
 
"Rime di fiaba e realtà" di Bruno Tognolini è una graziosa piccola raccolta di filastrocche scritte da Tognolini per il programma della Melevisione, con disegni di Giuliano Ferri, i quali sono carini e graziosi, molto colorati e allegri, e accompagnano le poesie rappresentando ciò di cui in esse si parla in modo a volte realistico ed altre in modo più fantasioso.
La raccolta contiene filastrocche che parlano di cose concrete e reali come la faccia, le mani, il sangue, le castagne, il miele, la radio, l'acqua, ma anche i profumi, i sapori, le malattie, il freddo, le ore... Poi vi è la parte che riguarda invece la parte fantastica, che fa riferimento a storie e in particolare alle fiabe. La parte che io ho preferito del libro è stata quest'ultima, in quanto ho trovato le filastrocche di questa parte più interessanti e intriganti, probabilmente per i riferimenti alle fiabe, che io adoro e infatti vi ho recensito già diversi libri di filastrocche e rime che parlano proprio di fiabe (come "Alfabetiere delle fiabe" di Fabian Negrin o "Alfabeto delle fiabe" di Bruno Tognolini). Interessante ad esempio la "Filastrocca di strega allo specchio" che fa riflettere sul cambiare il proprio aspetto fisico, cercando di migliorarlo; oppure "Lettera in rima alla principessa" che è una lettera scritta dalla fata madrina alla principessa in cui la sprona a essere generosa: "Adesso ascoltami, mia principessa / Non puoi pensare soltanto a te stessa / Sei la più bella, figlia del re / Solo se il regno è più bello di te / puro velluto sarà la tua pelle / Se nel tuo regno le case son belle ..."; o "Filastrocca dello specchio", che ti pone davanti a una scelta: "Che cosa vedi dietro lo specchio? / Un viso che ti assomiglia parecchio / E cosa vedi se guardi giù in fondo? / Un posto che sembra proprio il tuo mondo / Allora scegli, non indugiare / Da quale parte del mondo vuoi stare?".
Della parte, sulle filastrocche del corpo e di tutti i giorni, mi è piaciuta la poesia "Piccolo e grande", che gioca sulla relatività delle altezze, in proporzione a cosa le cofrontiamo: "Per il mio gatto io sono elefante / Per una mosca il mio gatto è un gigante / Io sono più piccolo di mio papà / Ma lui più piccolo diventerà / Tempo che passa col battito d'ala / Basso che crsce, alto che cala / Giorno che entra, anno che esce / Il grande cala e il piccolo cresce".
Una raccolta breve e graziosa, che piacerà ai bambini a partire dai 3/4 anni (dai 7 per la lettura autonoma), anche se per la lunghezza del libro e i temi trattati ho preferito altre raccolte dello stesso autore.
 
Questo libro è stato pubblicato nel 2014 dalle Gallucci Editore, ha 63 pagine, una copertina flessibile, misura 16 cm d'altezza e 12 cm di lunghezza e costa 9,90 euro; nel 2019 è stata stampata una seconda edizione che costa 8,90 euro.

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