"I disegni segreti" di Veronique Massenot e illustrato da Bruno Pilorget è un libro che fa parte della collana della Jaca Book chiamata "Il ponte
delle arti", una serie di libri ispirati a opere d'arte realizzate da
famosi artisti (quali: Chagall, Leonardo da Vinci, Van Gogh, Monet,
Picasso, Gauguin, Klimt....) che hanno lo scopo di cercare di far avvicinare i bambini all'arte. Il volume di questa volta si basa sull'arte medievale e in particolare su quella della Cattedrale gotica di Chartres e delle sue splendide vetrate.
In passato vi avevo già recensito un paio di titoli di questa collana: "La grande onda" di Veronique Massenot e Bruno Pilorget, ispirato alla stampa giapponese "La grande onda al largo di Kanagawa" di Hokusai e "Il guardiano dell'albero" di Myriam Ouyessand e Anja Klauss che si ispira a "L'albero della vita" di Gustave Klimt.
Le illustrazioni di Pilorget sono molto ricche di particolari, anche grazie al fatto che ogni scena rappresentata, oltre ad essere già di per sè molto dettagliata e ricca di elementi, è sempre incastonata all'interno di una specie di cornice (decorata con elementi geometrici o floreali) che la abbellisce.
"I disegni segreti" di Veronique Massenot è un albo illustrato con delle magnifiche illustrazioni ad opera di Bruno Pilorget, ispirate alle vetrate medievali le quali "ci mostrano con grande precisione questi mestieri manuali, molto precisi nei loro gesti, nelle posizioni, nei dettagli dei loro strumenti, nei vestiti che indossano". In effetti è molto interessante osservare ogni tavola dell'artista per soffermarsi a immaginare come fosse la vita in quell'epoca, osservando, assieme a Clara, le varie persone intente a svolgere i loro mestieri nelle loro botteghe o all'aperto.
Sopra:
Sulla copertina si vede una scena rappresentata anche nel libro, in cui vediamo la protagonista intenta a ritrarre alcuni uomini al lavoro.
La storia è ambientata nella Francia del XII e del XIII secolo e vede come protagonista Clara, una ragazzina che "ascolta e capisce tutto", ma che purtroppo non parla. A Clara piace uscire in strada e passeggiare per la città osservando le persone attorno a sè: "Come si muovono, come vanno e vengono... Le loro sagome esili o panciute, i loro gesti, frenetici o contenuti, le loro espressioni, affabili o tese... Clara passa il tempo fori casa, a guardare gli altri vivere. E la sera, a memoria, li disegna."
Il suo posto preferito perà è la cattedrale, dove può osservare e disegnare direttamente sul posto i falegnami, gli scalpellini e i fabbri che lavorano.
Un giorno sente il vetraio lamentarsi che il suo apprendista se n'è andato proprio pochi giorni prima della presentazione dei progetti delle vetrate, per cui ora l'uomo è urgentemente in cerca di qualcuno che possa sostituirlo.
La ragazza corre a casa a prendere i suoi disegni, ma quando arriva non li trova più nel baule: li ha rubati un suo vicino di casa che ama prenderla in giro e farle i dispetti, perché tanto lei non può lamentarsi. Questa volta Clara cerca di affrontarlo, ma lui la sbeffeggia: "Oh... Piccola mia! Hai perso qualcosa? Peccato che non parli, vero? Avresti così tante cose interessanti da dire...Ah! Ah! Ah!".
Appena il mastro vetraio vede i disegni ne rimane entusiasta ed estasiato, e offre il posto di apprendista a Gilberto. Ma nel frattempo entra nella bottega anche Clara che cerca di protestare e di spiegarsi a gesti. Il mastro vetraio allora, vedendo che le mani della ragazza sono macchiate, decide di mettere alla prova i due giovani facendo loro disegnare qualcosa...
Come
è tipico dei libri di questa collana le ultime pagine del libro sono
dedicate a spiegare su quale opera si sono basati scrittore e artista
per creare la storia e le illustrazione, chi era l'artista che l'ha
realizzata, il periodo storico in cui è stata creata, cos'è una vetrata e come viene realizzata e il processo creativo che sta dietro la storia e le
immagini dell'albo illustrato.
Sopra:
Le pagine che mostrano Clara mentre osserva varie persone intente a svolgere il loro mestiere (in questi casi costruire botti e fare il pane).
La cattedrale di Chartres è il più celebre monumento della città di Chartres ed è considerata uno
degli edifici religiosi più importanti del mondo ed uno dei più
perfetti esempi di edifici gotici, grazie soprattutto al suo buono stato di conservazione, specialmente delle
sculture e delle vetrate (183 finestre di cui 173 decorate). Fu inizialmente una cattedrale romantica che però fu distrutta nel 1194 a causa di un incendio, anche se immediatamente si cominciarono i lavori di ricostruzione e la chiesa fu completata nel 1225.
Le illustrazioni di Bruno Pilorget, molto belle, minuziosamente decorate e ricche di dettagli, si ispirano proprio a quelle delle vetrate della chiesa.
Sopra: Più in alto la cattedrale di Chartres vista dall'esterno mentre al centro delle foto delle vetrate. In basso un'illustrazione che ritrae la protagonista all'estero degli scalini della chiesa, intenta a osservare la folla.
Le illustrazioni di Pilorget sono molto ricche di particolari, anche grazie al fatto che ogni scena rappresentata, oltre ad essere già di per sè molto dettagliata e ricca di elementi, è sempre incastonata all'interno di una specie di cornice (decorata con elementi geometrici o floreali) che la abbellisce.
Le scene ritratte dall'artista rappresentano scene descritte nel testo, per cui vediamo soprattutto Clara intenta ad osservare scena di vita quotidiana medievale.
Ciò che salta subito all'occhio di queste immagini sono i colori. Un ruolo importante lo gioca ad esempio il nero che, proprio come nelle vetrate, contorna tutti gli spazi attorno alle figure e delimita anche gli spazi tra le varie scene.
Grazie alla presenza del nero vengono messi in risalto gli altri colori, dai toni accesi, vivaci, intensi e brillanti quali, in particolare, il blu, il rosso e il bianco, ma anche il marrone e il verde.
Sopra:
Le immagini di Bruno Pilorget sono minuziosamente decorate e ricche di
dettagli, si ispirano proprio a quelle delle vetrate della chiesa. Da notare le cornici floreali o geometriche che contornano ciascuna immagine e i colori. Un ruolo
importante lo gioca ad esempio il nero che
contorna tutti gli spazi attorno alle figure e mette in risalto gli altri colori (in particolare il rosso e il blu).
La storia immaginata da Messenot è carina, anche se il titolo in italiano è un po' fuorviante, in quanto non si possono definire i disegni della ragazzina "segreti" (lei non ha mai avuto intenzione di tenerli nascosti), infatti il titolo originale era "I disegni di Clara".
In fondo al libro l'autrice spiega che ha voluto mettere come protagonista di questo racconto medievale una donna perché le è "parso interessante affrontare soprattutto l'aspetto che riguarda il ruolo e la posizione dell donna della società medievale". Come infatti spiega l'autrice: "Contrariamente a quanto ci viene raccontato dall'XI al XIV secolo, le donne non hanno mai smesso di acquisire diritti, persi poi in seguito. Proprio così, le donne nel Medioevo imparavano, si esercitavano, svolgevano svariati mestieri e attività commerciali". E' infatti piuttosto col Rinascimento che le cose iniziarono a mettersi male per le donne.
La storia è abbastanza semplice ma carina e, a differenza di altre storie di questa collana, questa ha un inizio, uno sviluppo e un finale coerenti e soddisfacenti. E' una storia che parla di una ragazza muta ma che riesce comunque a trovare la sua strada grazie al suo talento e alla sua determinazione (nonostante ella sia muta, quando il vicino le ruba i disegni va comunque dal mastro vetraio e prova a protestare).
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Questo libro è stato pubblicato in originale nel 2019 dalla L'Elan vert col titolo "Le dessins de Claire" ed è poi stata edita in italiano dalla Jaca Books nel 2020. Il volume ha 32 pagine, una copertina rigida, misura 32,5 cm d'altezza e 24,5 cm di lunghezza e costa 14 euro.
La collana "Il ponte delle arti" conta numerosi titoli, tutti basati su opere d'arte di grandi artisti:
- "Viaggio su una nuvola" di V. Massenot e E'. Mansot (Chagal; 2014)
- "Il ladro di Monnalisa" di G. Elschner e R. Badel (Leonardo; 2015)
- "L'invenzione geniale" di G. Elschner e R. Badel (Leonardo; 2015)
- "Il pirata dei colori" di C. Beigel e N. Sicaud (Van Gogh; 2015)
- "Gli alberi di Natale" di G. Elschner e S. Girel (Monet; 2015)
- "I tre musicanti" di V. Massenot e V. Hiè (Picasso; 2016)
- "Il cocorito e la sirena" di V. Massenot e V. Hiè (Matisse; 2016)
- "Il gatto e l'uccellino" di G. Elschner e P. Nille (Klee; 2016)
- "Il colore della notte" di H. Kérrillis e V. Hiè (Gauguin; 2016)
- "Anna e Johanna" di G. Elschner e F. Koenig (Vermeer; 2016)
- "La torre Eiffel all'attacco" di C. Beigel e E'. Mansot (Delaunay; 2016)
- "Il gioco delle tenebre" di C. Beigel e R. Saillard (Bosch; 2016)
- "Sogno d'inverno" di H. Kérrillis e S. Girel (Bruegel; 2016)
- "La grande onda" di V. Massenot e B. Pilorget (Hokusai; 2017)
- "Il gigante che sognava" di V. Massenot e P. Nille (Kandinskij; 2017)
- "Il guardiano dell'albero" di M. Ouyessand e A. Klauss (Klimt; 2017)
- "La casa sull'albero" di C. Beigel e C. Destours (Mondrian; 2017)
- "Misteri dietro le quinte" di H. Kérrillis e L. Albon (Degas; 2017)
- "I cavalieri delle quattro stagioni" di P. Coran e E'. Mansot (Arcimboldo; 2017)
- "Mamma lupa" di G. Elschner e E'. Nouhen (Lupa Capitolina; 2017)
- "Le due colombe" di G. Elschner e Zau (Picasso; 2017)
- "La grotta degli animali danzanti" di C. Alix e Barroux (Arte preistorica; 2017)
- "Il piccolo cavallo blu" di G. Elschner e E'. Mansot (Franz Marc; 2018)
- "La piccola principessa" di C. Beigel e X. Devos (Velazquez; 2018)
- "L'uomo che cammina" di G. Elschner e A. Guilloppé (Giacometti; 2018)
- "Il piccolo ippopotamo blu" di G. Elschner e A. Klauss (Arte egizia; 2018)
- "Che la festa cominci" di G. Elschner e A. Blanz (Seurat; 2018)
- "Tic! Tac!" di H. Kérrillis e L. Simon (Doisneau; 2018)
- "Il drago sul tetto" di C. Alix e F. Sochard (Gaudi; 2018)
- "L'elmetto de nonni" di G. Elschner e F. Sochard (Fernand Leger; 2018)
- "I due angeli custodi" di G. Elschner e F. Mansot (Raffaello; 2018)
- "Il cavaliere e l'assassiono del calendario" di C. Beigel e D. Jacquot (Arte medievale; 2018)
- "Sotto le stelle" di D. Dufresne e C. Geiger (Van Gogh; 2019)
- "Alla ricerca di Lola" di D. Calì e R. Badel (Hopper, 2019)
- "La corona del re" di Muzi e C. Mollet (Arte medievale; 2019)
- "Il supermercato tutto matto" di S. Servant e C. Destours (Dubuffet, 2019)
- "Il grande viaggio di Naoki" di Mapi e B. Pilorget (Hokusai; 2019)
- "La piccola ballerina" di G. Elschner e O. Desvaux (Degas; 2019)
- "Il vascello bianco" di V. Massenot e A. Klauss (Le Corbusier; 2019)
- "Giocomagico" di h. Kérillis e J. Boillat (Arte antica; 2019)
- "Scriviamo sul muro?" di R. Gallissot e S. Touache (Street art, 2020)
- "Dov'è finita ranocchietta?" di G. Elschner e F. Sochard (Monet; 2020)
- "Il colore dei sogni"di A. Briére-Haquet e J. Gueyfier (Botticelli; 2020)
- "La casa fantastica" di G. Elschner e L. Vandenelde (Hundertwasser; 2020)
- "Albertina"di G. Elschner e L. Placin (Durer; 2020)
- "I disegni segreti" di V. Massenot e B. Pilorget (Arte medievale; 2020)
- "La foresta dei sogni" di G. Elschner e F. Mansot (Van Gogh; 2020)
- "Il leone volante" di C. Beigel e C. Destours (Calder, 2021)
- "Nonna perde le parole" di D. Rémi e S. Rèmi (Munch, 2021)
- "I pennelli di Frida" di V. Massenot e E. Mansot (Frida Kahlo; 2021)
- "Il gallo di Notre-Dame" di G. Elschner e S. Rèmi (Arte medievale, 2021)
- "Il piccolo ippopotamo blu e i segni segreti" di G. Elschner e A. Klauss (Arte egizia; 2021)
- "La gatta magica" di V. Hié (Arte egizia; 2021)
- "La torta senza mele" di G. Elschner e O. Desvaux (Cezanne; 2021)
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