"Dinosaurologia. Alla scoperta di un mondo perduto", è il dodicesimo volume della collana delle "Ology series", pubblicata originariamente in inglese dalla Templar Publishing. La collana viene così denominata poiché il
titolo di ciascuna opera, almeno nell'edizione inglese,
finisce col suffisso "-ology".
Ognuno di questi volumi infatti viene
presentato come una sorta di perduto diario/manuale/enciclopedia, scritto da un
personaggio ormai morto o comunque scomparso (o entrambi i casi), e poi
ritrovato dopo anni e di cui l'editore ne ha ricevuto una copia per
farlo pubblicare.
In passato avevo pubblicato degli speciali in cui avevo parlato in generale di tutti i volumi principali della serie, ho però deciso di dedicare ad alcuni di questi libri dei post specifici, poiché queste opere meritano di essere conosciute in modo più approfondito.
In passato avevo pubblicato degli speciali in cui avevo parlato in generale di tutti i volumi principali della serie, ho però deciso di dedicare ad alcuni di questi libri dei post specifici, poiché queste opere meritano di essere conosciute in modo più approfondito.
In passato (quasi un
anno fa) avevo quindi iniziato a presentarvi i libri di questa serie
singolarmente, tuttavia me ne mancavano ancora alcuni da recensire, e
questo era uno di quelli.
Sopra: La copertina del dodicesimo volume: "Dinosaurologia", pubblicato in Italia nel 2014.
Come
è tipico per i volumi di questa collana, anche questo presenta un finto
autore (quello vero si chiama Dougald A. Steer). Si tratta, in questo caso, di Raleigh Rimes, assistente del Colonnello P.H. Fawcette, entrambi membri di una spedizione a Ynnapalu.
Questo scritto, ambientato nel 1907, riporta le vicende accadute durante
una spedizione a Ynnapalu, l'isola "perduta", terra abitata ancora dai
dinosauri. Durante questa spedizione i membri del gruppo (il colonnello
Fawcett, Jack, il figlio di quest'ultimo, gli scienziati Yang Wu e
Summersby, l'illustratrice Helen, l'indigeno Mirko che parla la lingua
del luogo e Roxton, il cane) avranno vari incontri con molti tipi di
rettili preistorici, l'ultimo dei quali con un Pterosauro, ritenuto
dagli indigeni del luogo l'incarnazione del dio del vulcano. Dopo tale
incontro il vulcano comincerà a tremare e a sembrare in procinto di
eruttare.
Anche questa volta è presente la solita nota dell'editore, anzi in realtà ve ne sono due, una iniziale ed una finale. Quella iniziale spiega che, nonostante le prove dell'esistenza di Percy Harrison Fawcett, l'editore non è in grado di dimostrare che l'autore,
Releight Rimes, e gli altri membri della spedizione siano realmente
esistiti, e quindi non può garantire la veridicità degli eventi
riportati: "Questo diario è ugale a quello inviato all'editore dall'Associazione Britannica degli Intrepidi Esploratori nel 2012, in seguito a un riordino di routine negli archivi. Sebbene esistano prove dell'esistenza di Percy Harrison Fawcett, l'editore non è in grado di dimostrare che Raleigh Rimes e gli altri membri della spedizione siano realmente esistiti e pertanto non può garantire la veridicità degli eventi riportati nel presente scritto. Questo volume affronta aspetti della paleontologia sconosciuti nel 1907: è possibile, ma altamente improbabile, che fossero il risultato di osservazioni dirette di dinosauri viventi".
La nota finale invece riporta: "L'Associazione Britannica degli Intrepidi Esploratori ci ha informato che l'originale del diario è stato definitivamente archiviato dopo che una missione di ricerca del 1931 non ha trovato alcuna traccia dell'isola di Yannapalu. Anche se sappiamo che si è trattato di una mistificazione ben congegnata, abbiamo comunque cercato di riprodurre l'originale il più fedelmente possibile. Ma per ovvie ragioni non possiamo riprodurre anche eventuali minerali in esso contenuti."
All'interno di questo diario troveremo quindi diverse informazioni sui dinosauri: notizie
riguardanti i dinosauri (tra cui alcune approfondite dall'editore), come ad esempio le varie specie, alcune caratteristiche fisiche o i modi in cui si difendevano, notizie sul
mondo preistorico, nonché anche alcuni riferimenti a studiosi e
scopritori di fossili del passato...All'inizio del libro è inoltre presente una mappa
(altro elemento ricorrente di questa serie) dell'Isola di Yannapalu, il luogo in cui si sarebbe svolta la spedizione.
Disseminati un po' in tutte le pagine del volume vi sono anche molti elementi interattivi quali: lettere da poter aprire e leggere, buste, mini libri da poter sfogliare, campioni di tessuto (come ad esempio campioni di pelle di dinosauri), finte pietre ...
Disseminati un po' in tutte le pagine del volume vi sono anche molti elementi interattivi quali: lettere da poter aprire e leggere, buste, mini libri da poter sfogliare, campioni di tessuto (come ad esempio campioni di pelle di dinosauri), finte pietre ...
Alla fine del volume, prima della quarta di
copertina, vi è una specie di sacchettino di carta che, una volta aperto, rivela alcune pietre di plastica, che dovrebbero essere dei diamanti trovati sull'isola.
Sopra: La mappa dell'Isola di Yannapalu, il luogo in cui si sarebbe svolta la spedizione.
Questo
volume è
accompagnato da varie illustrazioni, che dovrebbero essere realizzate
dallo stesso autore del diario, Raleigh Rimes, mentre, in realtà, questi disegni sono realizzati da più
artisti: David Wyatt, Gary Blythe, Douglas Carrel, Nicki Palin.
Le
illustrazioni presenti all'interno del libro sono belle, dall'aspetto molto realistico e curato, nonché molto utili, in quanto
hanno lo scopo di aiutare il lettore a comprendere meglio ciò che viene
spiegato nella parte scritta. Ad esempio le immagini sono essenziali per
mostrare al lettore l'aspetto delle varie specie di dinosauri, oppure per mostrare le vicende narrate.
Le illustrazioni sono quasi tutte a colori, e quelle in bianco e nero sono veramente poche. Le
immagini a
colori presentano delle tinte sempre piuttosto delicate (probabilmente perché
realizzate con gli acquerelli), quindi poco accese e intense. Le illustrazioni poi tendono ad avere un aspetto un po' monocromatico, in quanto vi predominano molto i marroni e i verdi, e forse è per questo che tendono a non spiccare troppo.
Sopra:
Le
illustrazioni presenti all'interno del libro sono belle e curate, nonché molto utili, ad esempio per
mostrare al lettore l'aspetto dei vari dinosauri o quanto narrato nei testi.
"Dinosaurologia. Alla scoperta di un mondo perduto" di Raleigh Rimes è un libro interessante, visivamente
molto gradevole, coinvolgente da leggere, oltre che molto
innovativo, grazie anche
alla presenza di molteplici elementi interattivi (lettere, buste,
oggetti e campioni, come ad esempio i frammenti di tessuti ecc...),
tipici dei libri di questa collana, che coinvolgono ancora di più il
lettore nella lettura, aiutandolo ad immergersi in un mondo fantastico e
meraviglioso.
Devo dire che, tra tutti i volumi della serie, questo è quello che mi ha
appassionato di meno, anche se, nonostante la storia non sia nuova (da segnalare, tra l'altro, alla fine
del diario una lettera di Conan Doyle riguardo alla sua opera "Il mondo perduto"),
le vicende risultano comunque piuttosto avvincenti. Il problema risiede più che altro nel fatto che i testi si concentrano più sulle vicende degli esploratori della spedizione, le quali portano via parecchio spazio a quello che sarebbe l' argomento principale: i dinosauri. Pur presentando varie notizie e informazioni su questi rettili vi sono sicuramente molti altri libri (sempre per bambini) ben più forniti ed esaustivi a riguardo. Ad esempio in molti volumi per bambini sui dinosauri solitamente ad ogni specie vengono tranquillamente dedicate almeno un paio di pagine, mentre qui, quando si descrive un dinosauro, vi sono dei mini riquadri grandi un terzo di pagina.
Tale volume comunque non punta a presentare al lettore il maggior numero di specie di dinosauri possibili (pur presentandone alcune), ma preferisce fornire delle informazioni un po' più generali come chi ne ha ritrovato i resti, gli strumenti di difesa utilizzati da questi rettili, i modi in cui si mimetizzavano, le loro zanne e artigli, i becchi e le creste, alcune creature acquatiche e volanti...
Il
libro è inoltre corredato da molti foglietti e libricini (a lettura potrà risultare più lunga del
previsto, nonostante il limitato numero di pagine, infatti tale libro è
consigliato a partire dagli 8 anni, proprio per la complessità e
ricchezza dei testi), tuttavia, una cosa
che mi è dispiaciuta, è che ho trovato pochi "campioni" al suo interno,
solamente un paio all'inizio, mentre avrebbero potuto inserirne molti di
più, visto il tema trattato.
Comunque l'edizione è sempre pregevole, con delle illustrazioni belle e curate (anche se le ho trovate meno intriganti rispetto a quelle di altri libri divulgativi sui dinosauri, probabilmente per la scelta dei colori, che le rendono un po' monocromatiche), che permettono al lettore di comprendere bene i testi e gli argomenti in essi trattati, oltre a
rendere il volume molto piacevole da
guardare e sfogliare.
Quest'opera è interessante più per la storia che funge da cornice alle varie informazioni. Pur contenendo un buon numero di informazioni riguardo ai dinosauri, si vede che lo spazio non era abbastanza per contenerne troppe, per cui il volume non può essere considerato molto esaustivo rispetto all'argomento trattato, nonostante faccia comunque un lavoro discreto a riguardo (fornendo soprattutto informazioni di carattere generale o curiosità). Diciamo che, almeno, rispetto ai soliti libri divulgativi sui dinosauri (che sono molti nel panorama dell'editoria per l'infanzia), questo si differenzia un po', presentando una storia di sfondo che fa da cornice a queste informazioni.
L'opera è stata edita originariamente nel 2013 dalla Templar Publishing col titolo "Dinosaurology. Search for a lost world", ed è poi stato pubblicato in italiano sempre nel 2013 dalla Rizzoli. Ha 26 pagine, misura 31 cm d'altezza e 26 cm di lunghezza e costa 27 euro.
Per chi fosse curioso ecco l'elenco degli altri volumi della collana delle Ologie:
- "Dragologia: il libro completo dei draghi" del Dott. Ernest Drake (2004)
- "Egittologia: alla ricerca della tomba di Osiride" di Emily Sands (2005)
- "Magia. Il libro dei segreti di Merlino" di Mago Merlino (2006)
- "Piratologia: guida per il cacciatore di pirati" di William Lubber (2007)
- "Mitologia. Dei, mostri ed eroi dell'antica Grecia" di Lady Estia Evans (2008)
- "Mostrologia. Enciclopedia delle creature fantastiche" del Dott. Ernest Drake (2009)
- "Oceanologia: la vera storia del viaggio del Nautilus" di Zoticus de Lesseps (2010)
- "Vampirologia: la vera storia degli angeli caduti" di Archibald Brooks (2010)
- "Alienologia. Non siamo soli" di Allen Gray (2011)
- "Illusionologia: la scienza segreta dei maghi" di Albert D. Schafer (2012)
- "Dinosaurologia. Alla scoperta di un mondo perduto" di Releight Rimes (2013)
- "Dungeonology: An epic adventure through the forgotten realms" di Volothamp Geddarm (2016)
- "Spyologia. Il grande libro dello spionaggio" di Spencer Blake (2017)
- "Cavalieri. I più grandi eroi della storia" di Lancillotto Marshal (2018)
- "Fantasmologia. Il libro segreto di spettri, fantasmi e altre apparizioni" di Lucinda Curtle (2020)
Sopra: Le copertine di alcune volumi della collana delle Ologie.
Tutti
i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento
di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a
scopo puramente informativo.
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